Dopo che la Germania attaccò l’Unione Sovietica, la leadership del nuovo Stato Indipendente di Croazia, espresse il desiderio di partecipare a questa “crociata contro il bolscevismo”. Hitler approvò la richiesta e di conseguenza fu costituita la Legione croata, composto da volontari provenienti da tutti e tre i rami delle forze armate. Il primo reparto ad essere costituito fu il 369 (croato) Reggimento di Fanteria. I legionari croati parteciparono ad alcuni degli scontri più feroci della Seconda Guerra Mondiale, come la prima battaglia di Kharkov, l’Operazione Fridericus einfine la battaglia di Stalingrado. Il Reggimento è stato l’unica unità non tedesca apartecipare all’assalto della città sovietica, questo onore fu pagato a costo di ingenti perdite. I prigionieri vennero in seguito quasi tutti eliminati dalla polizia segreta russa. Questa splendido volume riporta diari di guerra, ordini giornalieri, report di combattimento, ecc. Ulteriori documenti provengono da archivi tedesci e russi completando il quadro generale. Le vicende del reggimento croato offrono una prospettiva unica dei combattimenti sul fronte orientale attraverso gli occhi di un gruppo di volontari stranieri.
Rilegato, 16,5 x 22 cm. pag. 588 illustrato co 290 foto e 50 mappe in b/n
Prima dell’operazione Barbarossa, gli uomini dell’Aufklärungs-Abteilung 29, soldati d’élite della 29. Divisione di fanteria motorizzata con diverse campagne al loro attivo, decoravano i loro veicoli con le insegne di una volpe strisciante, un emblema apparentemente appropriato perché anche loro erano astuti, furtivi e attenti. Tuttavia, una volta avviata la campagna, divenne evidente che la raccolta di informazioni era strettamente collegata ai combattimenti. Prima di attraversare il confine con l’Unione Sovietica e negli inebrianti giorni di apertura della campagna, immaginavano che sarebbero sempre stati in prima linea, ad inseguire il loro nemico, a provocarlo, evitando lo scontro…. Sarebbero stati le volpi di Guderian. Una posizione unica nello staff per raccontare le vicende belliche del battaglione era ricoperta da Gefreiter Karl Jungermann, che divenne il fotografo ufficiale dell’unità. Dopo essere tornato malato dal fronte orientale nell’aprile del 1942, realizzò un reportage fotografico. Il voluminoso archivio di Jungermann – negativi originali, diapositive a colori, il minuzioso reportage fotografico, pile di singole foto e i suoi diari – costituisce la base di questo volume, il tutto scrupolosamente ricercato, ricontrollato e ampliato utilizzando i diari di guerra della Divisione e integrato con immagini provenienti da altre fonti.
Rilegato, 22 x 28,5 cm. pag. 362 quasi completamente illustrato con foto b/n e colori
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