La guerra di Crimea (1853-1856)

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    La guerra di Crimea (1853-1856)

    18.00

    La Guerra di Crimea, a distanza di 160 anni, ci appare lontana e poco significativa. Il Piemonte – grazie a questo conflitto e per opera del Grande Tessitore Cavour – venne lanciato fra le maggiori potenze europee e ottenne pari dignità e consenso. Sono parecchi decenni che non vi sono pubblicazioni, in lingua italiana; in genere trattano parti separate di questa vicenda bellica (chiamata all’epoca Guerra d’Oriente 1853-1856) e si soffermano sulla partecipazione degli alleati al conflitto, oppure su singole battaglie come Balaklava, l’Alma, la Cernaia o sulla famosa “Carica dei Seicento”. Non esiste volume che dia una globale visione dell’intera campagna di Crimea. L’autore ha voluto quindi dare una completa trattazione del conflitto, dagli antefatti religiosi e politici che lo causarono fino al Trattato di pace di Parigi con cui esso si concluse. Vedremo perché Gran Bretagna, Francia, Impero ottomano e Regno di Sardegna si lanciarono contro la Russia zarista, sbarcando nella penisola di Crimea e ponendo l’assedio alle possenti mura di Sebastopoli. Da quelle lontane terre nacque, con il tempo, il Regno d’Italia; l’ottimo comportamento dei soldati piemontesi riscattò le infauste Custoza e Novara ed elevò il piccolo Stato a dignità europea.

    Brossura, 14,5 x 20,5 cm. pag. 313 con circa 54 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2013 da Liberodiscrivere

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    Le insurrezioni anti-imperialiste di fine secolo XIX – Khartum 1885-Pechino 1900

    19.50

    Nel libro sono ampiamente evidenziati i concetti di colonialismo e di imperialismo e vengono poi sviluppati due episodi che sul finire del secolo XIX attirarono l’opinione pubblica mondiale: la rivolta a Khartum (1885) del Mahdi che, proclamatosi novello Profeta, mise a ferro e fuoco Sudan ed Egitto, minacciando da vicino Il Cairo e la nuova via d’acqua del Mar Rosso (il Canale di Suez). La Gran Bretagna impiegò oltre un decennio per domare quegli antesignani degli attuali fondamentalisti islamici e per vendicare Gordon Pascià trucidato dai “dervisci” del Mahdi. La seconda parte del testo racconta invece la vicenda di un pugno di militari e civili occidentali e giapponesi che nel 1900, rinchiusi nel quartiere delle Legazioni della capitale del Celeste Impero, tennero testa ad una marea di sanguinari Boxers cinesi, aizzati dalla terribile Imperatrice-Vedova. L’episodio è passato alla Storia e all’immaginario collettivo col nome “I 55 giorni a Pechino”. Hollywood non si fece scappare l’occasione e per entrambi gli eventi produsse dei film Kolossal con Charlton Heston attore carismatico e protagonista.

    Brossura, 14,4 x 20,5 cm. pag. 362 con circa 59 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2013 da Liberodiscrivere

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    Le spade di Allah. I Mujaheddin nel conflitto russo-afghano (1979-1989)

    14.00

    Il conflitto russo-afghano, l’ultimo della Guerra Fredda, finito con un apesante lezione da parte dei guerriglieri afghani alla potente Armata Rossa, visto da una prospettiva inedita: quella dei Mujaheddin, veri protagonisti di una guerra che ancora oggi offre spunti ed interpretazioni controverse ed attuali. Dopo una descrizione delle fasi del conflitto e un inquadramento del panorama politico afghano dell’epoca, il testo presenta l’organizzazione operativa e logistica, le caratteristiche generali, gli aiuti esterni e gli obiettivi strategici della guerriglia afghana. L’analisi è approfondita attraverso una eesaustiva descrizione delle tattiche di combattimento offensive e difensive presentate in maniera semplice e scevra da tecnicismi.

    Brossura 14,5 x 20,5 cm. pag. 162 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Liberodiscrivere

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