1914 – 1945 Giovani nella tempesta – Guerra filosofia e mistica politica

pensiero politico

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    1914 – 1945 Giovani nella tempesta – Guerra filosofia e mistica politica

    20.00

    1914 – 1945 sono gli anni di un conflitto trentennale e distruttivo. In questo arco di tempo generazioni dfi giovani e giovanissimi si sono messe alla prova del sangue e del fuoco, non sempre per costrizione della leva obbligatoria, ma animati dalla convinzione che partecipare fosse doveroso per il proprio onore e per la propria visione del mondo incentrata sul Volk e sul Vaterland, cioè sull’appartenenza alla Comunità popolare, mistico-naturalistica, ed al Paese dei Padri. Molti di questi giovani non erano alieni da interessi letterari e filosofici, da idee e immagini poetiche che, facendone degli intellettuali precoci, li distinguevano dagli altri combattenti, ne facevano cioè soldati “politici”, portati a cercare la bella morte combattendo. Le pagine qui di seguito raccolte individuano immagini e tematiche e emblematizzano stati d’animo presenti in tre giovani tratti dalla lunghissima schiera di coetanei in divisa– Ernst Jünger, Ernst von Salomon e il meno noto Giuseppe Vassalli – e in generale tra coloro che erano stati inquadrati nelle Waffen SS.

    Brossura 15 x 21 cm. pagg. 215

    Stampato nel 2017 da Ritter

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    A cose fatte. Memorie di un «socialista nazionale»

    22.00

    Henri de Man

    Portata a termine nel 1941, “A cose fatte” è l’autobiografia di De Man, il marxista eretico che approdò – con il planismo – a un socialismo idealistico e nazionale. Arricchito da documenti in appendice (tra cui il carteggio Mussolini-De Man e il testo del Piano del Lavoro), il libro è un intreccio appassionante di vicende personali ed eventi della «grande storia» che, muovendo dalla prospettiva del narratore-testimone, ripercorre gli snodi fondamentali di un’epoca destinale: le lotte operaie e la rivoluzione bolscevica, la Grande Guerra e la crisi economica, fino all’ascesa del fascismo e all’esplosione del nuovo immane conflitto che consegnò il mondo all’egemonia americana e sovietica

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    Aleksandr Dugin. Bardo del Soggetto Radicale

    10.00

    AA.VV.

    Mentre il 18 dicembre 2018 il giornalista e scrittore americano Paul Ratner additava Aleksandr Gel’evič Dugin come «il filosofo più pericoloso del mondo», definizione divenuta una sorta di mistica leggenda mediatica, l’anno seguente (2019) Dmitry Shlapentokh, in un suo articolo dal titolo The Time of Troubles in Alexander Dugin’s Narrative, apparso sulle pagine della «European Review» (Cambridge University Press, 27, 1, pp. 143-157), vedeva in lui «il filosofo più importante della nostra epoca». Giudizi opposti, che però attestano la presa d’atto della rilevanza del pensatore russo nel mondo culturale e accademico anglosassone. Tutt’altra storia nel Bel Paese, dove la baronia dei docenti universitari ha bocciato la proposta, avanzata da un brillante studente, di sviluppare una tesi di laurea su Aleksandr Dugin adducendo come motivo il fatto che il personaggio sarebbe uno sconosciuto senza alcuna caratura universitaria: e questo nonostante Dugin abbia insegnato tanto a Mosca quanto a Shanghai, e sia autore di decine di libri filosofici tradotti in inglese, francese, spagnolo, italiano.

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    Alle radici del rossobrunismo. Gli scritti di Carlo Terracciano Vol. 1

    28.00

    D’ora in poi il nostro impegno sarà per quegli uomini, di ogni provenienza politica e ideologica, che non si sono arresi in questi anni infami e a quei giovani che solo ora si affacciano su questo deserto di macerie e si chiedono “perché?” […] Ci sono libri e scritti dell’altra “estrema” non passibile di riciclaggio nel “sistema” che potremmo sottoscrivere parola per parola; ci sono uomini retti e coraggiosi con i quali ci sentiremmo onorati di condividere un lungo tratto di strada. Ma sia chiaro che la nuova cultura rivoluzionaria non è quella del sincretismo onnicomprensivo fra idee inconciliabili, la cultura dell’et-et contrabbandata ad usum delphini dagli ex ribelli di tutti i fronti oggi egemonizzati e omologati dai padroni del vapore, politici e/o cattedratici. La nostra sarà allora la cultura dell’aut-aut, delle nuove e radicali contrapposizioni, con i compagni di domani contro i nemici di oggi e i falsi amici di ieri. Questi dunque i veri fronti di lotta in Italia, che attraversano in verticale i vecchi fronti del passato.

    Brossura, 15,3 x 21 cm. pag. 350 + 16 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2020 da Aga

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    Antisnobismo

    22.00

    Queste pagine videro frammentariamente la luce tra l’autunno del 1927 e la primavera del ’28 sulle colonne dell'”Impero” e di “Brillante”. In quest’ultimo giornale si firmava “nob”, che voleva dire il “contrario di snob”. Le sue manie riformatrici lo fecero giudicare un perditempo petulante. Ma le polemiche, discussioni e allarmi suscitati dalle sue tesi innovatrici significano che l’argomento è sentito. La gazzarra dell’interesse e della vociferazione toccò lo zenit al tempo della campagna sulla “Mondanità dell’epoca fascista”, che diede luogo a sfide, duelli, scandali e proteste. La socità italiana fu messa in subbuglio da questi scritti e si arrivò a credere e a dire che Mussolini fosse l’ispiartore della campagna. Cosa falsissima e inverosimile, che tuttavia aveva questo piccolo fondamento: che, trattandosi di una campagna moralizzatrice e fascistizzatrice, il Capo del Governo non aveva alcun motivo di deplorarla e vietarla. Dalla prefazione di Claudio Siniscalchi.

    Brossura 13 x 19 cm. pag. 167

    Stampato nel 2020 da Aspis

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    Appunti per comprendere il secolo

    18.00

    Pierre Drieu La Rochelle

    “Ecco un testo di Drieu La Rochelle, scritto in un’epoca di crisi, che sarebbe bene prendere in considerazione. La nozione di decadenza, che ha così grande rilievo nella sua opera ed ha avuto tanto peso nella sua vita, in questo libro è messa in prospettiva: il movimento della nostra storia viene analizzato dal Medio Evo fino all’epoca attuale. Secondo Drieu, la separazione dell’anima e del corpo si trova all’origine di quell’indebolimento complessivo che è la decadenza. Il punto di riferimento è il mondo greco; il Medio Evo è l’età della costruzione; poi la Francia e l’Europa esauriscono le loro forze. Il disprezzo del corpo è l’errore fatale. Questa nuova edizione italiana, preceduta da un saggio introduttivo di Attilio Cucchi sulla “rivoluzione del corpo”, è impreziosita da un apparato iconografico dovuto a Cristina Gregolin, che riproduce le statue degli atleti presenti nello Stadio dei Marmi del Foro Mussolini

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    Boschetto 125

    14.50

    Ernst Junger

    Nel 1918 Ernst Junger, ventitreenne, è tenente nella compagnia incaricata di difendere il “Boschetto 125” dall’assalto delle truppe inglesi. Con sé, infilato nel tascapane, ha sempre un quadernetto su cui annota “in diretta” le esperienze vissute. E da quegli appunti nascerà, sette anni più tardi, questo testo, un racconto smagliante e insieme una straordinaria testimonianza sulla guerra.

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    Carl Schmitt – Saggi

    11.50

    I testi raccolti in questo volume scandiscono le tappe principali del dialogo intellettuale che Gianfranco Miglio intrattenne per molti anni con le ipotesi di Carl Schmitt. Benché rendesse sempre un sincero omaggio alle intuizioni del giurista tedesco, Miglio non nascose mai che il suo intento era superare i limiti oltre i quali Schmitt non aveva avuto l’ambizione di avventurarsi. Il suo obiettivo era infatti recidere definitivamente il residuo legame nostalgico con l’esperienza dello Stato moderno che aveva impedito al «grande vegliardo della politologia europea» di riconoscere il cuore oscuro e irrazionale dei fenomeni di aggregazione politica. In quel lungo confronto possiamo così riconoscere, oltre a una grande ammirazione, i segnali di una divergenza significativa. Ma anche per questo le pagine in cui, partendo da Schmitt, Miglio ambiva a procedere «oltre Schmitt», continuano a riproporci una serie di interrogativi fondamentali

    Brossura, 12 x 19,5 cm. pag. 66

    Stampato nel 2018 da Scholè

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    Che cos’è l’ideologia del medesimo

    10.00

    Alain de Benoist

    Se rifiutiamo l’egualitarismo, dovremmo essere soddisfatti di tutte le disuguaglianze? No, perché l’uguaglianza, correttamente intesa, non è mai un assoluto. Gli uomini possono essere uguali per alcuni aspetti – ad esempio, l’appartenenza politica ad una comunità – e diseguali per altri. Ciò che va combattuto, tuttavia, è l’“ideologia del Medesimo”, che si trova al centro della dinamica moderna, la quale mira alla cancellazione pura e semplice di tutte le differenze, alla neutralizzazione del mondo e alla cancellazione delle comunità, in nome di una visione puramente matematica e sradicante dell’uguaglianza. In questo breve saggio, coraggioso e “politicamente scorretto”, Alain de Benoist affronta la distorsione patologica del concetto di uguaglianza politica analizzando e decostruendo il soft power del meccanismo globale in atto.

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    Che cos’è una nazione?

    12.50

    Ernest Renan

    Ernest Renan fu un suddito fedele di Napoleone III, uno studioso convinto che il bonapartismo incarnasse ideali di buongoverno e di temperato riformismo sociale. Furono le vicende del 1870-71, il crollo del secondo impero, l’umiliazione della Francia invasa, la vacanza di ogni potere legittimo, il collasso morale dei suoi concittadini a provocarne il sincero ravvedimento e l’adesione leale a un nuovo ordine politico. Che cos’è una nazione?, la conferenza del 1882 che qui si presenta insieme con altri scritti di analogo argomento, è figlia anch’essa di quei mesi di afflizione e disincanto, nei quali Gustave Flaubert scriveva che gli uomini potevano solo rintanarsi nelle caverne per proteggere i resti del loro cibo e i loro stracci residui: quando s’inabissa un regime, infatti, si sgretolano tutte le istituzioni, si disarticola un’intera società, si precipita nel disordine. L’idea «elettiva» della nazione come strenua volontà di «stare insieme» in Renan è tuttavia nutrita e accompagnata da un senso acutissimo delle «patrie» come formazioni di lungo periodo, delle identità culturali come frutto esclusivo dell’accumulo di passato, della pluralità di forme giuridiche che può scaturire dal «plebiscito di tutti i giorni».

    Brossura, 14 x 20 cm. pag. 114

    Stampato nel 2004 da Donzelli

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    Che guerra sarà

    15.00

    Quanto concreta è oggi la prospettiva di un conflitto su scala globale? Secondo l’autore la vera domanda non è se ci sarà una guerra (sì, ci sarà), ma che guerra sarà. La tecnologia ha introdotto nuovi armamenti, i sistemi di comando e i metodi operativi si sono affinati e specializzati, i combattimenti a controllo remoto e le piattaforme robotizzate sono già una realtà. Anche la disumanizzazione dei conflitti è un dato di fatto: il soldato non fa più domande e il robot dà solo risposte programmate. Meno prevedibile è invece l’atteggiamento mentale di chi ha ed avrà il potere di usare questi strumenti. Ma anche qui le alternative sono poche: o la strategia seguirà la tecnologia fino a farsene schiava o la oltrepasserà, con esiti inimmaginabili. Nel bene o nel male

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 170

    Stampato nel 2017 da Il Mulino

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    Colpo di stato a Bucarest – Dal Golpe alla fucilazione: gli accordi di Malta e la fine di Ceausescu.

    15.00

    Controversa, avversata ed oscura, quella del Conducator Ceausescu è personalità chiave per studiare nei suoi anni e, diciamo, a ritroso, la storia della Romania (nazione romanza infilata nel cuore politico dell’Europa, spesso raffigurata in sordina se non parodizzata da un mediocre immaginario occidentale). La dittatorialità e gli innegati lati neri di Ceausescu furono veramente i motivi della sua fine? Non furono la sua volontà di slegarsi dal capestro economico in cui Sovietici e Americani volevano tenere la Romania, con un giuoco finanziario legato al sistema delle banche, per sfruttare al meglio la sua posizione di coatta equidistanza? Quali forze, anche di intelligence, operarono alla sua fine per fucilazione nel Natale 1989? Il saggio contiene lo stenogramma completo del processo e un dvd allegato.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 68. In alegato Dvd

    Stampato nel 2018 da Effepi

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    Come si abbatte una democrazia – Tecniche di colpo di Stato nell’Atene antica

    18.00

    Morto Pericle, la guerra del Peloponneso in corso, una nuova generazione di politici irrompe sulla scena pubblica di Atene. Uomini come Alcibiade, la cui volontà di primeggiare e di promuovere le proprie personali ambizioni fa di lui, secondo Tucidide, uno dei primi responsabili della crisi della democrazia che sfocia nei colpi di Stato oligarchici del 411 e del 404 e poi nella sconfitta in guerra di Atene. O come Antifonte, Pisandro, Frinico, Teramene, protagonisti di una nuova e sconcertante stagione politica. Lo scopo è quello di assumere il potere per affermare i propri interessi personali. Alla perenne ricerca del consenso, costretta a compiacere il popolo, quella classe politica da una parte gli concede un potere eccessivo e incontrollabile, dall’altra ne manipola la volontà eccitandone le passioni. Nella gestione dello Stato, il tema dell’interesse comune passa così in secondo piano; al politico democratico si sostituisce il demagogo, nel senso moderno del termine. I colpi di Stato oligarchici sono dunque la degna conclusione di questo processo degenerativo e sono realizzati attraverso raffinate tecniche di controllo del consenso.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 214

    Stampato nel 2013 da Laterza

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    Concedi la pace. La guerra nel pensiero ebraico dalla Torah al sionismo

    10.00

    Furio Biagini

    Il tema della guerra, come ricorda il rabbino Riccardo di Segni, “è presente nella Bibbia ebraica dall’inizio alla fine, dalla storia di Caino alle guerre che devono porre fine al regno di Babilonia, raccontate nel libro di Daniele, a tutte le visioni sulle guerre che ci saranno nel corso della storia. […] Nella storia ebraica la guerra è una costante, ma la caratteristica delle varie guerre cambia notevolmente secondo le varie epoche.” Per questo, quando si esamina la posizione della tradizione ebraica riguardo alla violenza, alla guerra e di conseguenza alla pace, è necessario riferirsi principalmente alla Torah, il Pentateuco, interpretata dal Talmud e commentata dai rabbini nel corso dei secoli. La ricerca di Furio Biagini parte dunque dai testi della tradizione, la Bibbia ebraica, il Talmud e le interpretazioni rabbiniche medievali, il pensiero di Maimonide per pervenire alla elaborazione moderna, con particolare riferimento agli scritti dei maggiori rappresentanti del sionismo.

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    Contro il declino antropologico: vivere da europei. Atti del X convegno dell’Institut Iliade (Parigi, 15 aprile 2023)

    15.00

    AA.VV.

    Intelligenza artificiale e robotizzazione, transumanesimo e mercificazione del corpo, immigrazione incontrollata e oicofobia, indifferenziazione sessuale e teorie di genere: stiamo vivendo un’epoca di mutamenti che mettono in discussione il nostro rapporto con il mondo. Per questo, l’Istituto Iliade ha dedicato il suo Convegno annuale all’analisi delle tante minacce che attanagliano la nostra Civiltà, per interrogarle e decifrarle, ma anche per cercare di trovare risposte che ci permettano di contrastarle o di cavalcarle, rimanendo fedeli alla nostra Weltanschauung. Vogliamo essere Uomini e Donne di lungo periodo, ma siamo disorientati dalla società dell’immediatezza, dello zapping, dell’obsolescenza programmata e del materialismo divinizzato. Di fronte al pericolo di essere solo “testimoni”, “commentatori” o “nostalgici”, questi scritti ci invitano ad essere attori, tedofori e risvegliatori.

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    Contro il liberalismo

    Il prezzo originale era: €20.00.Il prezzo attuale è: €13.00.

    Juan Donoso Cortés       prezzo di listino: 20.00 (sc. 35%)

    Davvero pochi pensatori politici spagnoli sono stati ammirati e detestati in tutta Europa e America come Juan Donoso Cortés. Riscoprire il principio religioso, denunciare la strada senza uscita del progressismo, proclamare che dietro ogni grande questione politica vi è una grande questione teologica, professare che una società che rinuncia alla propria religione presto o tardi perde la propria cultura, enunciare che la storia non ha altro senso se non quello della salvezza, affermare che all’origine dei disordini vi è la dimenticanza del cattolicesimo: da ciò scaturiscono le ragioni profonde, sebbene non confessate, della sua ammirazione o esecrazione. Il nostro mondo postmoderno sembra accettare il declino ineluttabile delle profezie secolarizzate che fino a ieri annunciavano il raggiante futuro dell’uomo moderno. Giudicata arcaica, la critica donosiana dell’individualismo, del collettivismo, dell’economicismo, del materialismo e della grande mescolanza mondialista, oggi è più attuale che mai.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 234

    Stampato nel 2018 da Idrovolante Edizioni

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    Corneliu Zelea Codreanu. Il Capitano della Guardia di Ferro

    15.00

    Yves Morel

    Nato a Husi il 13 settembre 1899, Corneliu Codreanu fu il più atipico dei Capi politici tra le due guerre. Nel 1927, fondò la Legione dell’Arcangelo Michele – meglio conosciuta come Guardia di Ferro – e ne fu il “Capitano”: tra mille avversità, dimostrò di aver costruito un proprio modello dottrinale e politico. Le sue Camicie Verdi – infatti – ambivano alla creazione di un “uomo nuovo”, la cui mistica si reggeva su una rigorosa morale cristiana, sul profondo senso del dovere, su un’ascesi costante e verticale, sulla ferrea disciplina dello spirito legionario, su un forte e tenace attaccamento alla Patria e su un autentico senso della Comunità di popolo. Codreanu esortava i suoi compatrioti a condurre una vita eroica, radicata nella consapevolezza dell’identità dacica e latina. Odiato dal re e dalla classe politica del suo Paese, egli fu al centro della vita politica romena fino alla sua tragica esecuzione, avvenuta nella notte tra il 29 e il 30 novembre 1938 per ordine del governo del re Carol II.

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    Correnti politiche ed ideologiche della destra tedesca del 1918 al 1932

    20.00

    L’interesse di questo libro è dato, indubbiamente, dall’intersezione tra l’argomento e il suo autore. Per l’autore l’espressione più autentica dello spirito europeo è data dalla Germania. Si parla di Germania in un’accezione del tutto particolare, di quel legame invisibile e fortissimo tra il sangue, il suolo e le “idee senza parole” di cui parlava Spengler. Tutto questo attraverso un’analisi del periodo che separa la sconfitta della Germania nella Prima guerra mondiale dall’avvento al potere dei nazionalsocialisti soprattutto indagando le correnti ideologiche e politiche della cosiddetta “Rivoluzione conservatrice.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 182

    Stampato nel 2013 da Settimo Sigillo

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    Correnti politiche ed ideologiche della destra tedesca del 1918 al 1932 – La rivoluzione conservatrice

    20.00

    L’interesse di questo libro è dato, indubbiamente, dall’intersezione tra l’argomento e il suo autore. Per l’autore l’espressione più autentica dello spirito europeo è data dalla Germania. Si parla di Germania in una accezione del tutto particolare, di quel legame invisibile e fortissimo tra il sangue, il suolo e le idee senza parole di cui parlava Spengler: la Germania di Romualdi è una specificazione, o meglio l’esempio maggiormante significativo dell’Europa e della sua anima. Tutto questo attraverso un’analisi del periodo che separa la sconfitta della Germania nella Prima Guerra Mondiale dall’avvento al potere dei nazionalsocialisti soprattutto inagando le correnti ideologiche e politiche della cosiddetta Rivoluzione conservatrice.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 181

    Stampato nel 2013 da Settimo Sigillo

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    Crimini di guerra e contro l’umanità – L’utopia della pace tra nobili propositi e palesi ipocrisie

    18.00

    “[…] si è preso oggi il vezzo, che sarebbe disumano, se non avesse del tristemente ironico, di tentar di calpestare i popoli che hanno perduto una guerra, con l’entrare nelle loro coscienze e col sentenziare sulle loro colpe e pretendere che le riconoscano e promettano di emendarsi: che è tale pretesa che neppure Dio, il quale permette nei suoi ascosi consigli le guerre, rivendicherebbe a sé, perché egli non scruta le azioni dei popoli nell’ufficio che il destino o l’intreccio storico di volta in volta loro assegna, ma unicamente i cuori e i reni, che non hanno segreti per lui, dei singoli individui. Un’infrazione della morale qui indubbiamente accade, ma non da parte dei vinti, sì piuttosto dei vincitori, non dei giudicati, ma degli illegittimi giudici”.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 96 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2017 da Novantico

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    Critica del liberalismo – La società non è un mercato

    23.50

    Una società liberale è una società in cui dominano la supremazia dell’individuo isolato, l’ideologia del progresso e dei diritti dell’uomo, l’ossessione della crescita, lo spazio dominante attribuito ai valori mercantili. Il liberalismo è all’origine della mondializzazione, la quale non è altro che la trasformazione del Pianeta in un immenso mercato, e ispira quello che oggi si chiama “pensiero unico”. E come ogni ideologia dominante, è anche l’ideologia della classe dominante. Il liberalismo è una dottrina filosofica, economica e politica e deve essere studiato e giudicato in quanto tale. Il vecchio spartiacque destra-sinistra è a questo riguardo inutile, poiché la sinistra dei costumi – dimenticando le ragioni sociali – ha aderito alle logiche del mercato, mentre la destra del denaro – alimentando il capitalismo – distrugge sistematicamente tutto ciò che andrebbe conservato. Questo libro si propone di andare all’essenziale, al cuore dell’ideologia dell’Homo oeconomicus, criticandone i fondamenti antropologici: l’individualismo e il materialismo pratico.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 288

    Stampato nel 2019 da Arianna editrice

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    Cuore ribelle – La via senza ritorno d’un cavaliere moderno

    15.00

    Un uomo coerente fino in fondo: è questo il profilo che ci offre questo libro. Al di là del gesto estremo con cui concluse la sua esistenza, Dominique Venner ha veramente saputo guadagnarsi sul campo, sin dall’infanzia, il titolo di “cuore ribelle”. Poi, in età matura si è scoperto “storico per vocazione”, lasciando un fecondo catalogo d’opere controcorrente, dove la concisione della forma sa trasformarsi spesso in parole d’ordine riecheggianti lo stile lapidario degli scrittori classici. Dominique Venner non amava il reducismo. Furono solo le “ferite del passato” non del tutto sopite ad ispirargli la stesura di quest’opera, che risvegliava “un drago pericoloso per lo spirito”. Con l’utilizzo della tecnica dell’analessi (flashback), egli tratteggiò vicende vissute spesso sul filo del rasoio dai giorni dell’infanzia sino alla ricordata data di stesura del testo.

    Brossura 13,5 x 21 cm., pagg. 174

    Stampato nel 2019 da controcorrente

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    Da Bismarck a Hitler – L’imperialismo tedesco nel ventesimo secolo

    28.00

    La Germania è stata la patria degli imperialismi del Novecento. In questa mirabile ricostruzione storica, lo studioso russo Erusalimskij ci accompagna in una carrellata di personaggi che hanno incarnato questo spirito di dominazione. Ma da dove nasce questo desiderio di supremazia che investe una nazione intera, una cultura diffusa? A metà tra il saggio e l’avvincente narrazione, questo libro suggerisce una lettura inedita di questa caratteristica innegabile della Germania del Novecento. Grandezze e sventure dell’Europa sono legate alla comprensione di questo destino.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 755

    Stampato nel 2013 da Res Gestae

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    Dall’emancipazione alle leggi razziali – Spirito pubblico e legislazione (1848-1931)

    23.00

    Può sembrare incredibile, eppure lo scritto di Massimo D’azeglio è sorprendentemente attuale, attuale non certo per i contenuti specifici, quanto per lo spirito che lo anima e lo pervade, per il modo di porsi di fronte ai problemi. Alcuni dei mali di oggi: pressapochismo, buonismo, esterofilia al limite del ridicolo, hanno radici antiche, talmente antiche da far venire il dubbio che si possa trattare di una sorta di “italica” ereditarietà. Se durante la lettura si sostituisce la parola “israelita” con “immigrato” e “Obama” al posto di “Pio IX”, sembrerà di leggere , stile a parte, non un testo del 1848 ma, un articolo o una intervista di sorprendente attualità.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 199

    Stampato nel 2010 da Effepi

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    Decadenza e Fine della Civiltà – Estratto dall’ Inégalité des Races humaines

    10.00

    Proprio il 14 luglio, nel giorno della tragica farsa della presa della bastiglia e della pseudo-rivoluzione anti-francese, nasceva quel grande indimenticabile genio che fu il Conte de Gobineau; amico e collaboratore di Alexis De Tocqueville, nonché critico e nemico acerrimo del centralismo statalista giacobino, cantore delle libertà locali e dell’individualismo aristocratico ariano ed uno dei più eccelsi uomini di cultura dell’Europa dell’800. Il libro riporta un estratto della sua opera più conosciuta che l’ha reso celebre ai posteri: “Essai sur l’Inégalité des Races Humaines” (Parigi, 1853-1855).

    brossura, 14 x 21 cm. pag. 46

    Stampato nel 2006 da Effepi.

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    Democrazia e Oligarchia

    13.00

    “Chi dice democrazia dice “organizzazione”; chi dice organizzazione dice “oligarchia”. Partito da una visione rousseauiana e marxista del potere politico, Michels approderà ala concezione di una “nuova democrazia”, nella quale la struttura oligarchica connaturata alla realtà stessa del potere si caratterizza attraverso il rapporto tra capo carismatico e le masse in un quadro di unità nazionale e sociale, segnata dal solidarismo economico. Tale “nuova democrazia” per Michels è il fascismo.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm. pag. 98

    Stampato nel 2012 da Edizioni di Ar

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    Destra rivoluzionaria e nazionalismo europeo. Riarmare le idee con Adriano Romualdi

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €9.75.

    Luca Rimbotti            Prezzo di listino: 15.00 (sconto 35%)

    Adriano Romualdi ha rappresentato, per svariate generazioni, la figura dell’intellettuale militante in lotta contro il suo tempo. Morto giovane, il suo linguaggio era forte, i suoi concetti liberi e le sue parole un continuo richiamo. In un’epoca in cui l’Europa era già stata gettata nella dissoluzione, seppe tracciare linee guida semplici e potenti, con obiettivi luminosi da additare a chi avesse cuore e tenacia: anzitutto l’Europa-Nazione, il grande mito di una rinascita europea da attuare ad ogni costo.”

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    Documenti per il Fronte della Tradizione n° 28 – Contro l’Occidente

    5.00

    Questa serie di “Documentiper il Fronte della Tradizione”, agili fascicoletti a cura del centro culturaleRaido, propone, o ripropone, scritti che vogliono essere un contributo a farechiarezza su argomenti diversi, talvolta scottanti. Questi libretti sirivolgono a chiunque voglia, in questo periodo storico, in cui la “civiltà”corre verso l’autodistruzione, cercare una nuova, anzi antica, visione del mondonel quale ogni uomo si colloca al proprio posto secondo una vera ideatradizionale.

    Brossura punto metallico 14,5 x 21 cm. pag. 28

    Stampato nel 2005 da Raido

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    Drieu aristocratico e giacobino

    14.00

    Il 15 maggio 1945, mettendo fine con un gesto netto e definitivo alle sue incertezze di intellettuale, Pierre Drieu La Rochelle si suicida nella sua casa di Parigi. Nato nel 1893 da una famiglia piccolo borghese normanna dilaniata da problemi coniugali ed economici, dopo aver partecipato al primo conflitto mondiale, nauseato dalla guerra e ispirato dalla lettura di autori quali Kipling, Barrès e Nietzsche, lo scrittore intraprende un percorso politico che lo vede aderire con spirito critico ai movimenti antiparlamentari fascisti, visti come unico rimedio alla decadenza materialista delle società moderne. Aristocratico e giacobino, spirito laico intriso di religiosità, patriota ed europeista convinto, libertario e antidemocratico, piccolo borghese ostile ai valori della borghesia, cultore dell’azione eroica, strenuo difensore di umili e diseredati, questo “fascista dal cuore socialista”, come verrà definito da uno dei suoi più qualificati critici, si ritiene un “pellegrino” alla continua ricerca di “una società che riposi su valori più nobili e duraturi della produzione a tutti i costi e del profitto in ogni caso”. Contrario ad ogni forma di settarismo, è convinzione di Drieu che un intellettuale debba operare una sintesi delle idee migliori di ogni dottrina politica, cercando strade nuove, senza impantanarsi nei dogmi politici, proponendo uno stile di vita nel quale l’istinto prenda il posto che fu della ragione nel classicismo e del sentimento nel romanticismo.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 186 + 13 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2014 da Settimo Sigillo

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    Drieu La Rochelle una bibliovita

    10.00

    Il volume di Marchi costituisce una veloce ricognizione sulla vastissima produzione dello scrittore politico francese, una bio-bibliografia nella quale la vita s’intreccia di continuo, tragicamente ed ineluttabilmente con l’opera, in un connubbio di finzione e realtà, di creazione e impegno, che ha rappresentato l’essenza stessa della sua attività di scrittore e delle sue scelte di uomo.

    Brossura 12,5 x 19,5 cm. pag. 98

    Stampato nel 1993 da Settimo Sigillo

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    Drieu La Rochelle. Il mito dell’Europa

    15.00

    Adriano Romualdi – Mario Prisco – Guido Giannettini

    Quali sono – si chiedeva Adriano Romualdi – le affermazioni fondamentali di Drieu, quelle destinate a diventare patrimonio spirituale di quanti vogliano ancora lottare contro la decadenza dell’Occidente? In primo luogo, l’idea europea. Scrittore di grande temperamento e simbolo della Collaborazione, Pierre Drieu La Rochelle è stato uno dei migliori letterati del Novecento francese. Questo libro – divenuto un classico – vuole offrire una radiografia della sua opera, della sua tensione e della sua figura: dalle origini normanne al suo contributo nella Grande Guerra; dalla brillante vita parigina alla fiorente attività letteraria, passando per l’adesione al Fascismo, la religiosità pagana e il suicidio finale. Un contributo potente e attualissimo, il cui monito è fissato aldilà dello spazio e del tempo.

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    Dugin versus Dugin. Gnosi impero rivoluzione. La via russa all’apocalisse gnostica

    22.00

    Giacomo Maria Prati

    La prima analisi critica e selettiva e, “dall’interno” del complesso pensiero del discusso filosofo russo, chiarificando alcune sue radici spirituali, precisando aspetti differenziali rispetto all’opera di Julius Evola, sottolineando tensioni tra i suoi carismi tradizionali e il suo spirito rivoluzionario e individuando, infine, in un cuore magico ed esoterico transculturale il nucleo essenziale del suo pensiero. Il tutto sulla scia di una rilettura della filosofia occidentale.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 194

    Stampato nel 2024 da Libreria Europa

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    Ernst Junger

    30.00

    Questo libro è una novità nel panorama editoriale italiano. Innanzitutto perché vi collaborano ben trenta autori tra esperti, docenti e ricercatori universitari impegnati in varie discipline (Germanistica, Filosofia, Storia delle dottrine politiche, Diritto, Psicologia, Economia, eccetera). E poi perché, in genere, i lavori collettanei si concentrano su un unico argomento, oppure, diventano – al contrario – un insieme confuso di saggi che non vanno oltre la cifra agiografica o celebrativa mentre, nel caso specifico, l’intento è quello di offrire una prospettiva analitica sull’intera opera di Ernst Jùnger. Infatti, in ogni singolo capitolo gli autori si confrontano su uno o due temi ma lo fanno con sensibilità culturali, punti di vista e approcci professionali divergenti, in modo che il lettore possa avere la possibilità di accostarsi ad uno dei più grandi pensatori del Novecento avendo davanti uno spettro completo di valutazioni.

    Brossura, 13,5 x 20,5 cm. pag. 514

    Stampato nel 2015 da Solfanelli

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    Ernst Junger – Il combattente l’operaio l’anarca

    12.00

    Julius Evola scopre, interpreta e racconta Ernst Jünger, testimone dello scorso secolo. Due giganti del Novecento che sembrano appartenere ad un medesimo disegno dello spirito, complici di quella tensione verso l’alto che si manifesta nel sodalizio ideale delle intelligenze scomode e non allineate. Un viaggio inedito nell’opera jungheriana, capace di alimentare suggestioni ancora attualissime attraverso un’attenta analisi dei suoi capolavori: Nelle Tempeste d’acciaio (1920), L’Operaio (1932) e Il Trattato del Ribelle (1951). Un viaggio che ci racconta lo Jünger soldato, operaio ed anarca, restituendoci anche elementi importanti del pensiero evoliano: dal “realismo eroico” alla volontà di affrontare la pace con un clima interiore da guerra, dal concetto di élites posto su di un piano esistenziale e non solo economico-intellettuale alla differenza fra libertà da e libertà per qualcosa, dalla dicotomia Ordine-Partito alla fortunata formula del veleno che si trasforma in farmaco.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 166

    Stampato nel 2017 da passaggio al Bosco

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    Ernst Junger – Un altro destino tedesco.

    18.00

    Con questo volume Dominique Venner, “cuore ribelle”, tributa un omaggio al “cuore avventuroso” di E. Jünger. Lo storico francese, noto in Italia essenzialmente per il (poco compreso) suicidio nella cattedrale di Notre Dame, fu un grande ammiratore del solitario di Wilflingen col quale rimase in corrispondenza epistolare per anni. Ad avvicinarne le sensibilità fu una singolare coincidenza di avvenimenti che ne attraversò l’esistenza e che avrebbe fatto la gioia di Plutarco. L’esperienza bellica, il successivo impegno politico e gli anni della maturità trascorsi lontano dalla modernità annientatrice d’ogni valore, sono i tratti che, hanno segnato il percorso terreno di entrambi. In questo libro l’ex combattente d’Algeria e attivista dell’estrema Destra, recuperato agli studi in forza della galera inflittagli e dei travagli interiori, tratteggia, con lo stile asciutto e tagliente che lo contraddistingue, i momenti più salienti dell’esperienza umana di Jünger. Tedesco accettabile persino per un francese che, all’innamoramento per la sua patria, seppe anteporre quell’Europa classica cui dedicò un libro di prossima uscita in Italia.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 249

    Stampato nel 2019 da L’Arco e la Corte

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    Ernst Junger nelle tempeste d’acciaio della Grande Guerra.

    25.00

    Nils Fabiansson

    Questo libro dello studioso Nils Fabiansson è un vero e proprio compendio per il lettore al capolavoro di Ernst Jünger “Nelle tempeste d’acciaio”, esplorante le corrispondenze tra i diari di guerra e le opere letterarie di Jünger e la sua esperienza di guerra sul Fronte occidentale quale Tenente e comandante di Truppe d’assalto nel Füsilier-Regiment Nr. 73 “Gibraltar” mediante una documentata analisi storica e topografica delle battaglie del suo reparto e della loro trasposizione nei suoi libri e una analisi critico-letteraria delle loro varie edizioni, completata con decine di fotografie da archivi pubblici e privati, immagini inedite dai suoi diari e dei luoghi dei combattimenti allora e oggi e mappe.

    Brossura, 15,5 x 22,5 cm. pag. 184 con foto a colori e b/n

    Stampato nel 2024 da Italia Storica

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    Ernst Junger. Il volto della tecnica

    15.00

    Michele Iozzino

    Il compito dell’uomo nell’era della mobilitazione totale e del nichilismo è quello di conquistarsi uno spazio di libertà contro il dilagare del nulla e dominare spiritualmente il mondo delle macchine. In sostanza, dare un volto alla tecnica. Una sfida a cui non si è sottratto Ernst Jünger, anima ardita del XX secolo, il quale attraverso la sua vita e la sua esperienza di guerra, così come nella sua vastissima produzione letteraria, ha tentato di dare una risposta a questa domanda abissale

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    Ernst Junger. L’Europa cioè il coraggio

    15.00

    Questo lavoro collettivo è un doveroso tributo al grande autore tedesco, meglio, europeo, e insieme una chiave interpretativa al pensiero di questo contemplatore solitario, che attraverso un intero secolo di ferro e fuoco, ed è al contempo guerriero, entomologo, filosofo, osservatore minuzioso, astronomo e sismografo dei nostri tempi. Proprio per sottolineare la dimensione europea di Junger il libro offre scritti di autori provenienti da diversi paesi del Vecchio Continente, comprenso uno contributo originale di Alexandr Doughin dalla Grande Madre Russia, e un saggio dello spagnolo de Esteban sullo spinoso argomento della sperimentazione di droghe.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 250

    Stampato nel 2003 da Società Editrice Barbarossa

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    Ernst Junger. Lo sguardo esoterico

    26.00

    Fabio Venzi

    Riguardo l’opera di Junger è possibile trovare, in alcuni saggi a lui dedicati o nei quali egli è citato, un generico avvicinamento dell’Autore tedesco al mondo dell’Esoterismo, ma tali riferimenti raramente affrontano specificamente il problema o analizzano in maniera approfondita la reale influenza in Junger dell’aspetto esoterico, o ‘misterico’. Questo saggio ‘svela’ la complessa simbologia presente in tutta l’opera di Junger. Prefazione di Massimo Freschi.

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    Eroi della guerra

    15.00

    Gli eroi della guerra, quelli che si pongono al servizio degli altri, della difesa della comunità, che assecondano il destino o intervengono nel corso della storia con le armi, la fede e il valore, hanno sempre avuto un filo diretto con gli dèi, perché solo la presenza divina può giustificare le loro imprese straordinarie. Dalla violenza di Achille al sacrificio consapevole dei soldati del nostro tempo, passando attraverso la lucida follia degli Arditi, il carisma e la visione dei grandi condottieri come Alessandro, la sconfitta e la resurrezione del generale Dallaire, capo della missione ONU in Ruanda, queste pagine ci descrivono l’evoluzione dei modelli esemplari forgiati dai campi di battaglia, i luoghi dove gli eroi della guerra cadono per la gloria degli dèi, sopravvivendo nella memoria collettiva per il bisogno dell’umanità.

    Brossura 12,5 x 20,5 cm. pag. 188 + 8 di foto b/n e colori

    Stampato nel 2011 da Il Mulino

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    Estetica del colpo di stato – Teologia e politica nella Francia di Richelieu

    25.00

    Il Colpo di Sato rappresenta il momento di inversione normativa tra l’ordinario primato della legge come formalizzazione di una società “artificiale” e la temporanea riaffermazione dell’egemonia “anomica” dei poteri elementari reali. La Francia nell’età di Luigi XIII conobbe un ricco dibattito sulla filosofia politica. Questo testo, partendo dalle riflessioni sul colpo di stato nel pensiero di scrittori noti come il Naudé o ancora inediti, come Machon, tutti legati alla figura e alla committenza del cardinale Richelieu, propone una reinterpretazione, in termini di filosofia politica, del processo di strutturazione dello stato centralizzato.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 518

    Stampato nel 2008 da Mimesis

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    Europa degli eroi – Europa dei mercanti

    10.00

    Il testo di Bonvecchio non è il solito libro che si pubblica in occasione delle tornate elettorali europee. Si tratta di un lavoro importante per almeno due ragioni di fondo. In primo luogo, perchè può essere letto come una lucida analisi della “malattia” europea. In secondo luogo, perchè indica il percorso filosofico e politico per “guarire” da essa. La scelta insomma è tra gli eroi e i mercanti. Tra un’Europa padrona del proprio destino o schiacciata dall’egemonia americana.

    Brossura, 12,5 x 19,5 cm. pag. 94

    Stampato nel 2004 da Settimo Sigillo

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    Europa, ridéstati!

    15.00

    Claudio Mutti

    Raccolta di considerazioni affidate a interviste a lui fatte nell’arco degli ultimi vent’anni. In questo sommarsi d’incontri, di domande e di risposte date da Mutti ai suoi intervistatori c’è la storia di tutti gli uomini. Insieme alla finezza del letterato e al rigore del filologo ci sono la comprensione della Tradizione e la conoscenza della geopolitica come fisiologia della Terra.

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    Ex captivitate salus

    9.00

    Nelle desolate vastità di un’angusta cella, fra il 1945 e il 1947, Carl Schmitt si trovò a scrivere questo libro, il suo più intimo e personale, dura resa dei conti con se stesso e con l’epoca. Il più controverso, ma anche uno fra i più grandi giuristi del nostro tempo, guarda indietro ai suoi anni e ai secoli in cui è fiorita e sfiorita la dottrina a cui per tutta la vita si era dedicato: lo Ius Publicum Europaeum. Ma, per parlare di se stesso, Schmitt parla di altri, di certe figure che hanno accompagnato, più o meno segretamente, tutta la sua vita, qui evocate in pochi tratti che toccano subito l’essenziale: Tocqueville, ma anche Stirner; Kleist, ma anche Däubler; Bodin, ma anche Hobbes. E in quella ultima solitudine si elabora la “sapienza della cella” che parla in queste pagine pubblicate in Germania nel 1950 e mai più ristampate, per volontà dell’autore, il quale per altro considerava Ex Captivitate Salus un “libro chiave”.

    Brossura, 10 x 17,5 cm. pag. 142

    Stampato nel 2005 da Adelphi

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    Ezra Pound un folle contro l’usura

    10.00

    AA.VV.

    Non conosci Ezra Pound? Non sei un lettore disposto ad impegnarti sui poderosi volumi scritti dall’Autore o sui testi curati dai suoi esegeti? Questo agile libretto ti consente di conoscere Ezra Pound e di farti un’idea degli argomenti da lui trattai. Sai che per le sue idee, a proposito delle quali diceva “Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui”, fu internato per 12 anni in manicomio dopo essere stato prima rinchiuso in una gabbia per scimpanzé? In questo libretto potrai leggere le motivazioni con le quali Ezra Pound, il più grande poeta americano del ’900, fu prima condannato a morte e poi, in base alla perizia psichiatrica qui pubblicata, internato.

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    Fascismo. Giovane Europa. Organo del Combattentismo Universitario Europeo

    20.00

    AA.VV.

    Organo del combattentismo universitario europeo pubblicato in Germania in diverse lingue. I quaderni della Giovane Europa sono ispirati dall’idea centrale della Comunità Europea. “Questa, negli articoli del periodo vienne illustrata nei suoi vari aspetti: politico, culturale, economico e tecnico. Tutti gli universitari europei, siano essi combattenti sul Fronte Orientale, soldati delle varie Legioni di volontari, militi dello spirito negli istituti scolastici superiori, o, nelle professioni e nella cultura, sono invitati a collaborare a questa pubblicazione”. Dall’introduzione.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 60 circa

    Condizione dei volumi: usati in buone condizioni. Il fascicolo n. 8 del 1942, presenta una mancanza nella quarta di copertina e un parziale distacco della copertina stessa

    Disponiamo dei seguenti numeri:

    n. 3 del 1943 pag. 64

    n. 9 del 1942 pag. 80

    n.3 del 1942 pag. 64

    n.8 del 1942 pag. 56

    Prezzo: 20.00 euro cadauno

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    Fascismo. Le idee che mossero il mondo

    39.00

    Pino Rauti

    Dal mito alla storia, attraverso gli oceani del tempo, le idee che mossero il mondo testimoniano le linee di vetta degli eroi, dei re, dei prìncipi, dei cavalieri, dei popoli. E poi i sogni, le verità, le menzogne, le incomprensioni, i legami, le grandi imprese e i progetti falliti. Le idee che mossero il mondoè una serrata critica alla retorica dei buoni sentimenti, tantoostentata quanto vacua, e contiene una riflessione tesa a scandagliaregli abissi e i vuoti del mondo contemporaneo. Seguonole analisi sui grandi laboratori culturali dell’umanità, sulletradizioni e le correnti spirituali dell’Europa, dell’Asia e delMediterraneo, sulla vita materiale e il deserto nichilista dell’odiernosistema mondo.

    Rilegato con cofanetto, 20,5 x 27,5 cm. pag. 584 + 120 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1968 da Centro Editoriale Nazionale

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con cofanetto in cartoncino rigido

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    Fascismo. Revolution Des Ames

    250.00

    Leon Degrelle

    Rarissimo esemplare del libro “La rivoluzione delle anime”, scritto da Léon Degrelle nel 1938, pubblicato da “Les Editions de France”. Si tratta di un’opera, la cui intensità poetica è pari solo alla statura dell’autore: una testimonianza preziosa, capace di oltrepassare la barriera dello spazio e del tempo, trasmettendo il coraggio e la consapevolezza di una weltanschauung eroica, verticale e solare. Un impareggiabile contributo alla Formazione di quella élite militante che negli anni trenta sembrava poter cambiare il destino dell’Europa. Il volume riporta la firma di Leon Degrelle.

    Brossura, 12 x 19 cm. pag. 180

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 1938 da Les Editions De France

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

    Il volume riporta la firma di Leon Degrelle

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