Artilleria y Poliorcética en la Edad Media

Poliorcetica

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    Artilleria y Poliorcética en la Edad Media

    22.00

    Senza alcun dubbio, nel contesto della guerra medievale, le fasi più interessanti e spettacolari erano gli assedi. La maggior parte degli scontri, avveniva tra chi stava dietro le mura di un castello, di una rocca o fortezza che sia, e chi tentava dall’esterno di espugnare e occupare questo baluardo, simbolo non solo di potere militare, ma anche politico e religioso. Il testo analizza in maniera dettagliata, anche attrraverso 70 illustrazioni di macchine d’assedio, balestre e altri marchingeni da lancio, le tecniche e le armi utlizzate durante gli assedi, facendo anche un escursus storico sull’arte della poliorcetica nel mondo bizantino e differenziando le tecniche tra mondo musulmano e quello cristiano. Un capitolo finale è dedicato alle tecniche d’assedio nella guerra navale.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 240 con 76 illustrazioni b/n

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 2007 da Almena

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    Catapult design, construction and competition

    36.00

    Questa bella pubblicazione dedicata alla progettazione e alla costruzione di catapulte e balestre per la competizione, offre aneddoti, disegni tecnici, fotografie e dettagliate descrizioni dei lavori e la storia dei più importanti tipi di catapulta. Il volume, completamente illustrato, mostra e insegna tutto ciò che è necessario per costruire una di queste antiche macchine da guerra. Per quello che riguarda i differenti proiettili da utilizzare non solo suggerisce come costruirli, ma anche l’uso e le prove di tiro.

    Brossura 21 x 28 cm. pag. 154 interamente illustrate con foto e disegni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2006 da RLT Industries

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    Los grandes asedios de las legiones romanas

    29.00

    Quando parliamo di storia militare romana, ci vengono subito alla mente le immagine di grosse formazioni di legionari che marciano perfettamente inquadrati nel campo di battaglia. Un’altro aspetto della storia militare di Roma, molto meno conosciuto, e che i romani svilupparono come nessun altro esercito, è la guerra d’assedio o Poliorcetica. Praticamente tutti gli assedi che i romani misero in essere, terminarono con la cattura della piazzaforte nemica, a prescindere dalla resistenza degli assediati. Quest’opera realizzata da alcuni specialisti della guerra d’assedio, prende in eseme le tecniche utilizzate dalla macchina militare romana, le macchine d’assedio (baliste, catapulte, arieti, torri d’assedio ecc.) e il loro funzionamento. Il testo è molto ben illustrato con foto in b/n e a colori, cartine, disegni tecnici che ci mostrano le macchine d’assedio romane.

    Brossura 21 x 30 cm. pag. 206 interamente illustrate con foto b/n + 16 pag. di illustrazioni a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2009 da Almena

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    Los grandes asedios en la reconquista de la peninsula Iberica

    26.00

    Per la prima volta viene presentata un’opera dedicata esclusivamente alle operazioni di assedio durante il lungo periodo storico conosciuto come la Reconquista. Il volume raccoglie una accurata selezione degli assedi che si produssero nel corso della lotta dei reali cristiani contro il nemico musulmano, accompagnata da una approfondita analisi delle tattiche e delle macchine che permisero di combattere un nemico dietro a mura considerate inespugnabili. Il testo è accompagnato da un apparato iconografico notevole di fotografie, riproduzioni di opere originali e alcune ricostruzioni.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 206 interamente illustrato con foto b/n e colori

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 2009 da Almena

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    Macchine d’assedio medievali – Le tecniche, le tattiche e gli strumenti d’assedio

    12.50

    Nell’immaginario collettivo, i conflitti che hanno insanguinato i secoli del medioevo e prima ancora le guerre combattute dalle grandi civiltà del passato, romana e greca in primis, sono ricordati come roboanti cariche di cavalleria o immensi schieramenti di uomini, luccicanti nelle loro armature di metallo, che, con gli stendardi variopinti al vento, si scontravano con clangore assordante in campo aperto… Schiere di ingegneri, carpentieri, falegnami, fabbri, genieri ed artiglieri seguivano le legioni in movimento, realizzando, spesso in loco, le necessarie macchine belliche, edificando forti per il presidio del territorio e predisponendo le opere edili necessarie ad affrontare assedi che a volte duravano anni. Con le invasioni barbariche e la caduta dell’impero romano, tale patrimonio di conoscenze, maturate in secoli di conflitti, assedi, contrassalti e difese cittadine, cade nel dimenticatoio. Sarà compito dei Bizantini, prima, e dell’incastellamento feudale, poi, ridare vita e nuovo smalto ai princìpi ed alle tecniche poliorcetiche di antica e classica cultura militare.
    Frequenti sono, in questo studio di Giovanni Todaro, i parallelismi tra l’arco-balista di romana memoria e l'”artiglio di Allah”, tra il mondo classico ed il medioevo, a significare una continuità solo sopita dai contraccolpi generati dalla caduta dell’impero romano; il soldato cartaginese come il cavaliere feudale erano ancora più temibili tra le loro mura, e da esse andavano snidati. Alesia come il Crac des Chevaliers, Cartagine come Costantinopoli… la trattazione dei singoli strumenti, evoluzione e summa di esperienze precedenti, l’approfondimento che di loro effettua l’autore, ci consentono di respirare ancora l’odore acre della pece in fiamme, di ascoltare di nuovo lo scricchiolio delle ruote di enormi torri d’assedio in avvicinamento alle mura.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 148 con 58 illustrazioni b/n + 27 foto a colori

    Stampato nel 2003 da Penne e Papiri

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    Obsidia- Gli Assedi dei Romani

    34.00

    Giuseppe Cascarino

    La storia degli assedi è strettamente collegata con la storia della guerra, ed avendo di fatto inizio con la nascita delle prime città, accompagna da vicino la storia e lo sviluppo della civiltà umana. La capacità di condurre un assedio si dimostrò spesso decisiva per l’esito finale di una guerra. I Romani, forti di una innata e caratteristica inclinazione per le costruzioni e i lavori in terra, seppero ben presto padroneggiare e sviluppare tutte le possibili tecniche di assedio, costituendo per molto tempo un riferimento ineludibile per chiunque si cimentasse nell’arte della guerra. Il testo, arricchito da oltre 400 disegni, immagini, tabelle e utili appendici, delinea una storia degli assedi e delle tecniche d’assedio utilizzate dai Romani nel corso di oltre mille anni, con un’analisi dettagliata delle macchine, delle strategie e dei mezzi impiegati, molti dei quali continuarono a far parte, sostanzialmente invariati, dell’armamentario degli eserciti per tutto l’alto medioevo e oltre, fino all’avvento delle armi da fuoco.

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    Roman artillery

    15.00

    Alan Wilkins

    Dopo un breve esame delle origini greche delle catapulte, questo libro descrive le macchine usate dal tempo delle conquiste di Cesare, del loro predominio nelle guerre in occidende per circa mille anni, e la loro importanza nella storia della tecnologia. Le informazioni contenute nel libro provengono da due fonti principali: gli scritti degli storici dell’epoca e i reperti archeologici. Accompagnato da bellissime ricostruzioni di quelle armi formidabili, il testo descrive accuratamente le tecniche di dispiegamento dell’artiglieria nelle battaglie e negli assedi e la tipologia e l’impatto dei diversi proiettili.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 80 con 56 illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2003 da Shire Publications

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    Trebuchet Park -Parque Historico de Maquinas de Asedio

    10.00

    Veloce e bel tascabile dedicato al Trebuchet Park, dove è stat fatta la ricostruzione delle macchine da assedio del mondo antico, in particolare Roma e Grecia, e del primo Medioevo con una distinzione fra mondo cristiano, mondo mussulmano e mondo orientale. A ogni differente macchina è dedicata una descrizione e la fotografia della ricostruzione.

    Brossura 11 x 22 cm. pag. 56 interamente illustrate con foto a colori

    Testo in lingua spagnola

    Stampato nel 2011 da Almena

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