Morat 1476 – La guerra all’ultimo sangue fra Carlo il Temerario e i confederati svizzeri

Rinascimento

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    Morat 1476 – La guerra all’ultimo sangue fra Carlo il Temerario e i confederati svizzeri

    29.00

    Le guerre borgognone furono un grande conflitto che vide da una parte Carlo il Temerario, duca di Borgogna e la dinastia dei Valois, sovrani francesi con l’astuto Luigi XI, in queste guerre la Confederazione svizzera fu pesantemente coinvolta e giocò un ruolo decisivo. La guerra vera e propria scoppiò nel 1474 e negli anni successivi il duca di Borgogna, Carlo, fu sconfitto ben tre volte sul campo di battaglia. Prima a Grandson, poi a Morat e alla fine trovando anche la morte nell’ultima di queste battaglie, quella combattuta a Nancy. Per Il ducato di Borgogna queste guerre rappresenteranno la fine dello stato, tutti i suoi territori e quelli ad esso appartenenti divennero parte della Francia, mentre i possedimenti borgognoni nei Paesi Bassi e nella Franca Contea furono ereditati dalla figlia di Carlo I, Maria di Borgogna ed alla fine, visto il matrimonio di questa con Massimiliano trasmessi alla casata degli Asburgo.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 102 con numerose illustrazioni e tavole a colori

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    Retinue to Regiment – The Italian Wars Vol. 1. The Expedition of Charles VIII into Italy and the Battle of Fornovo

    29.00

    Massimo Predonzani – Vincenzo Alberici

    Il periodo che va dal 1453 al 1618, collega l’Alto Medioevo alla prima era moderna. Comunemente noto come Rinascimento, rappresenta i progressi tecnologici e significativi e i cambiamenti sociali e culturali. Il dominio cattolico sfidato dall’ascesa delle nuove religioni protestanti, e l’Europa occidentale stessa è sfidata dall’ascesa dell’Impero ottomano. Il nuovo mondo è stato scoperto. Questo periodo vide la caduta di Costantinopoli, presa dai Turchi e l’ultima grande battaglia della Guerra dei Cent’anni, entrambi nel 1453. L’uso della polvere da sparo e l’artiglieria giocarono un ruolo sempre più importante, accompagnati alla comparsa del mestiere di soldato professionista. I condotierri, il landsknecht e il janissary dovevano marciare attraverso i campi di battaglia dell’Europa e non solo. L’organizzazione dell’esercito mutò radicalmente, venendo il prevalere della formazione “quadrata (Tercio spagno, quadrato svizzero o dei “Laznzi”). A metà del XVI secolo ufficiali italiani stavano schierando le loro truppe nelle formazioni note come “Battaglioni”, e alla fine del secolo il termine francese Reggimento era di uso comune. Questa collana si pone il proposito di esaminare le guerre e le battaglie di questo periodo storico, attraverso la narrazione, oltre a visionarne gli equipaggiamenti, l’abbigliamento e la logistica. Questo volume, in particolare, esamina il periodo delle guerre italiane del 1550, particolarmente dalla discesa di carlo VIII alla battaglia di Fornovo.

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    Rinascimento conteso. Francia e Italia, un’amicizia ambigua

    22.00

    Giovanni Ricci

    Dove ha origine il velo di reciproca insofferenza che pervade tuttora le relazioni, così strette e condivise in ogni campo, fra Italiani e Francesi? Furono le Guerre d’Italia, iniziate nel 1494 con la discesa di Carlo VIII re di Francia, a stabilire un contatto ravvicinato, in un quadro tuttavia di asimmetria di forze. Fino al 1559 l’Italia fu devastata dalle armate straniere mentre i suoi artisti venivano esaltati alla corte di Francia. Ecco l’indefinibile contraddizione: la gloria di Leonardo ad Amboise e il saccheggio di città come Brescia, Capua, Ravenna. Giovanni Ricci racconta, attraverso episodi talora poco noti e stupefacenti, il formarsi dell’ambigua e intensa amicizia fra due popoli che la geografia e la storia hanno voluto così vicini.

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    Rinascimento. Italia! Italia! 1526-1530. La prima guerra d’indipendenza italiana

    69.00

    Per la prima volta viene trattatta nel suo insieme la guerra che si svolse in Italia tra il 1520 e il 1530 coinvolgendo la penisola dalla Lombardia alla calabria. Nei testi di storia essa appare per lo più come un episodio della lotta tra Francesco I di Francia e carlo V d’Asburgo e assume talvolta l’indicazione fuorviante di “Guerra di Cognac, località dove, nel maggio 1526, venne stipulato il trattato di alleanza tra Roma, Firenze, Venezia, Milano e la Francia contro l’Imperatore Carlo V. Si è cercato quindi di ricostruire tutte le vicissitudini del conflitto (sconosciuto nel suo significato globale agli italiani), con spirito unitario, evitando di costringere i suoi proragonisti negli stereotipi convenzionali costruiti nel nostro ottocento, che ha privileggiato singoli episodi e personaggi assurti a simbolo di valore risorgimentale.

    Rilegato con sovracopertina 21 x 28 cm. pag. 288 con 69 illustrazioni e 32 tavole a colori

    Stampato nel 2001 da Albertelli

    Condizioni del libro: nuovo

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    Roberto Sanseverino. Condottiero del Rinascimento italiano tra arte militare e politica

    14.40

    Eugenio Larosa            Prezzo di listino  24.00 (sconto 40%)

    Il libro descrive la tempestosa vicenda militare e politica di Roberto Sanseverino, ultimo dei grandi condottieri del quattrocento italiano. Il Sanseverino può tra i capitani di ventura rappresentare bene il suo tempo, del quale ebbe tutti i pregi e i difetti, le virilità e le debolezze, le virtù e le colpe. Valentissimo nell’arte militare fu uomo politico che prese spesso le armi per servire le sue idee e le sue ambizioni, prendendo tanta autorità da esser amato e temuto allo stesso tempo dai più grandi stati d’Italia.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 212 con alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2023 da Chillemi

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    Sebastiano Venier. Vita e battaglie dell’eroe di Lepanto

    24.00

    Nicolò Dal Grande

    La più sanguinosa battaglia dell’Evo moderno. Così il grande storico Fernand Braudel ebbe a definire la cruenta giornata di Lepanto del 7 ottobre 1571, quando la flotta della Lega Santa distrusse quella ottomana. Una giornata destinata a restare nella storia che, sebbene non sfruttata ai fini bellici nel conflitto di Cipro che si concluse in una sconfitta, ebbe come conseguenza il crollo del mito dell’invincibilità turca. Numerosi gli studi compiuti su quella grande giornata; molti meno quelli dedicati ai protagonisti che presero parte alla battaglia; tra questi spicca la figura di Sebastiano Venier, capitano generale della flotta veneziana e futuro doge della Repubblica Serenissima. In questo nuovo studio, l’autore ricostruisce la vita e la carriera politica del famoso patrizio veneziano, dalla carriera avvocatizia alle reggenze di prestigiose città quali Candia, Brescia e Verona sino ai cruenti e gloriosi giorni di guerra che lo avrebbero consacrato al soglio dogale e consegnato per sempre alla storia, in un’analisi che non trascura di delineare la società e la struttura politica veneziana, fornendo un agile ma profonda descrizione di uno dei più gloriosi Stati dell’Italia preunitaria.

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    Storia delle compagnie di ventura in Italia. Vol. 3. Compagnie Straniere e Condottieri Italiani

    26.00

    Ercole Ricotti

    L’opera di Ercole Ricotti dedicata alla storia delle compagnie di ventura in Italia viene qui presentata nell’edizione integrale del 1845 in quattro volumi. Il terzo volume è diviso in 2 parti: le scuole (AA 1424-1494) e i capitani (AA 1494-1516). Più nello specifico, l’autore racconta della morte di Braccio e di Sforza e della pace di Ferrara (aa 1424-1433), della pace di Capriana (AA 1433-1441) e della morte di Filippo Maria Visconti (aa 1441-1447), dell’incoronazione di Francesco Sforza (aa 1447-1451), del duca d’Angio’ (aa 1450-1464) e della calata in Italia di Carlo VIII (AA 1464-1494), dello stato delle milizie in Europa al tempo della calata di Carlo VIII, della calata in Italia di Luigi XII (aa 1494-1499), della calata in Italia di Ludovico XII e della lega di Cambrai (aa 1499-1509), della pace di Noyon (1516).

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    Storia delle compagnie di ventura in Italia. Vol. 4. Giovanni de’ Medici e le Bande Nere. Vestigia delle Compagnie di Ventura

    24.00

    Ercole Ricotti

    L’opera di Ercole Ricotti dedicata alla storia delle compagnie di ventura in italia viene qui presentata nell’edizione integrale del 1845 in quattro volumi. Il quarto volume racconta gli ultimi fatti dei capitani di ventura in italia e del riordinamento sociale e militare dopo le compagnie di ventura e delle loro vestigia. Piu’ nello specifico, parla della pace di noyon e della cacciata dei francesi (aa 1516-1526), di giovanni de’ medici e delle bande nere (aa 1524-1530), dei fuoriusciti italiani (aa 1530-1582), del ristabilimento delle milizie nazionali nel XVI sec., delle vestigia lasciate nella milizia dalle compagnie di ventura, delle loro conseguenze morali e politiche, dei venturieri italiani dopo le compagnie, e dello spirito di associazione dopo le compagnie di ventura.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 368

    Stampato nel 2023 da Anguana Edizioni

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    Stradioti. Soldati albanesi in Italia

    15.00

    Paolo Petta

    Per migliaia di anni, il mestiere del soldato mercenario è stao, in tutto il mondo, un mestiere onorato, e popoli interi (alcuni arricchitisi come gli Svizzeri, altri rimasti poveri come gli Albanesi, lo hanno praticato, cercando in questo modo, di trovare una loro collocazione nella storia degli uomini e dei popoli. In Italia, nel XV secolo, migliaia di albanesi, intrapresero questo cammino che durò fino al XIX secolo. Costituì un tipo di “immigrazione” tutto particolare, che in particolar modo nel Rinascimento, si pose all’attenzione di tutta Europa per le fortunate imprese degli “Stradioti”, cavalieri audacissimi al servizio di Venezia e poi, di molti altri sovrani.

    Brossura, 12 x 22 cm. pag. 145

    Stampato nel 2023 da Argo

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    Techne. Il ruolo trainante della cultura militare nell’evoluzione tecnologica

    65.00

    Il pensiero militare ha da sempre svolto una funzione anticipatrice lungo il cammino della civiltà umana ed è un grande patrimonio di valori etici, morali e civili, una straordinaria ricchezza di scienza, tecnica e arte. Questo libro vuole offrire uno spaccato delle innumerevoli scoperte scientifiche, delle opere di alta ingegneria e delle straordinarie applicazioni pratiche. La dissoluzione dell’Impero romano d’Occidente comportò anche nel settore tecnico-militare un drastico arretramento, ma i secoli che seguiranno sfoceranno in una nuova fase dinamica della Scienza. Tra gli inizi del XIV secolo e la fine del XV un gran numero di srtisti-ingegneri si cimentò nella progettazione delle macchine più disparate, primo (non cronologicamente) fra tutti: Leonardo da Vinci. In questo terzo volume della serie viene proprio indagato il corposo e copioso lascito degli ingegneri rinascimentali, per lo più relativo a macchine belliche ed a procedure ossidionali, sintetizzato proprio dall’opera di Leonardo, attraverso anche un’ampia serie di comparazioni iconografiche e di analisi tecniche.

    Cartonato con sovracopertina in cofanetto 21,5 x 30,5 cm. pag. 248 interamente illustrate b/n con alcune foto a colori

    Stampato nel 2011 a cura della Rivista Militare

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    Trattato di scherma

    24.00

    Una nuova sensazionale scoperta per la storia della scherma dalla Sala d’Arme Achille Marozzo: la trascrizione e l’analisi tecnica di un manoscritto di scherma non solo inedito ma fino ad ora del tutto sconosciuto, opera di autore anonimo italiano. Quest’opera getta una nuova luce sulle scuole di scherma dell’Italia centro-settentrionale tra la fine del XV e l‘inizio del XVI secolo: si tratta infatti di un autore di transizione tra le scuole medievali e quelle del primo Rinascimento, che utilizza sia guardie tipiche della Scuola Bolognese sia guardie utilizzate da un autore medievale toscano come Filippo Vadi. Questo antico maestro senza nome insegna un tipo di scherma che risente fortemente degli insegnamenti degli autori medievali ma ha molto in comune anche con la Scuola Bolognese, pur presentando un gioco con una sua peculiare e vigorosa originalità. Le discipline trattate vanno dalla spada a due mani, spada e scudo, picca, fino alla spada sola, spada e daga, spada e cappa. Ogni tecnica è stata commentata fornendo una guida all’interpretazione e all’esecuzione.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 188 con 14 foto b/n e 92 disegni

    Stampato nel 2009 da Il Cerchio

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    Utili nemici. Islam e Impero ottomano nel pensiero politico occidentale 1450-1750

    27.90

    Noel Malcolm

    Tre secoli di relazioni culturali, politiche e commerciali tra l’Impero ottomano e l’Occidente, attraverso una prospettiva inedita basata sui grandi pensatori europei, da Machiavelli a Montesquieu. Dalla caduta di Costantinopoli (1453) fino al XVIII secolo, molti pensatori europei guardarono all’Impero ottomano con interesse quasi ossessivo: da un lato con l’ostilità della cristianità verso l’Islam, dall’altro con la curiosità verso l’evoluto sistema sociale e politico alla base del dispotismo orientale. Noel Malcolm racconta l’interazione tra Oriente e Occidente mostrando come le idee sugli ottomani e sull’Islam si siano intrecciate con i dibattiti interni europei sul potere, la religione, la società e la guerra. Nel pensiero dell’epoca, i nemici orientali non servivano solo da spauracchio, ma anche come occasione per molte delle discussioni che contribuirono allo sviluppo del pensiero politico occidentale.

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    Venetian War of 1487: … or the War of Rovereto

    39.00

    Florian Messner – Hagen Seehase

    La guerra veneziana del 1487 tra la grande potenza marittima Veneziana e l’Arciducato del Tirolo iniziò da eventi insignificanti e portò a notevoli sconvolgimenti politici, specialmente nello stesso Tirolo. Il conflitto è strettamente legato alla biografia in parte tragica e in parte strana dell’arciduca Sigismondo di Tirolo. La guerra veneziana si è svolta alle soglie tra la fine del Medioevo e l’inizio dei tempi moderni: da una parte il duello cavalleresco tra Johann von Waldburg-Sonnenberg e Antonia Maria da Sanseverino, e dall’altra la prolungata battaglia con l’artiglieria pesante per la città e il castello di Rovereto. La battaglia di Calliano fu decisiva: da una parte un veterano delle guerre borgognone, dall’altra un condottiero di tutto rispetto, con le montagne mozzafiato della Valle dell’Adige come sfondo. Per la prima volta, il nuovo tipo di soldato, il Landsknecht, fu decisivo in battaglia. I resti materiali della guerra veneziana sono in parte ancora oggi visibili e rappresenta tesoro scientifico per archeologi e storici. Questo libro è stato realizzato in stretta collaborazione con gruppi di rievocazione storica provenienti da Italia, Austria e Germania. Contiene, insieme a raffigurazioni dettagliate di armi, illustrazioni a colori e alcuni eccellenti disegni di ricostruzione di Wolfgang Braun.

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    Venezia e la Terraferma. 1404-1797. Gli antichi stati italiani

    15.00

    Marco Pellegrini

    In un breve lasso di tempo fra tardo Medioevo e Rinascimento, Venezia aggregò un ragguardevole numero di città e di territori che andarono a costituire lo «Stado da Terra», compreso tra il Friuli, il Veneto e la Lombardia orientale: una parte d’Italia quanto mai prospera e invidiata, che la Serenissima riuscì a conservare superando crisi anche assai gravi. Sotto lo sguardo vigile dei rettori inviati dalla Laguna, queste province godettero di notevole vitalità economica. L’autore racconta tre secoli di sviluppo della Terraferma veneziana: la formazione, le rivalità locali, le istituzioni e lo stile di governo, l’ambiente culturale e le tradizioni, fino alla dissoluzione nel 1797

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