I Rosa Croce del nuovo mondo – Alle sorgenti del rosacrocianismo moderno

Rosacroce

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    I Rosa Croce del nuovo mondo – Alle sorgenti del rosacrocianismo moderno

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    Se molte opere sono state dedicate alla Rosa Croce, pochissime si sono interessate in dettaglio delle sue forme contemporanee. Orbene, la maggior parte dei movimenti che si vanta oggi di appartenere alla tradizione rosacrociana è stata fondata negli Stati Uniti nel corso dell’Ottocento: i nomi di Randolph, Clymer, Heindel e soprattutto Lewis ricordano questo retaggio. Per la prima volta questo studio affronta le condizioni che crearono questi movimenti e la loro accoglienza in America e poi in Europa: lungi dall’eludere le questioni poste da una storia assai controversa, esso esamina con rigore le affermazioni e le rivendicazioni, le leggende e le testimonianze riguardanti una presenza iniziatica che alcuni fanno risalire all’epoca dei puritani e dei quaccheri, o a quel Kelpius che visse da eremita nel XVIII secolo sulle rive del Wissahickon. Robert Vanloo fa riferimento a molte documentazioni tradotte qui per la maggior parte: vengono offerti al pubblico anche dettagli poco noti, talvolta pittoreschi, talaltra misteriosi, come la “trasfusione di sangue” che collegherebbe gli imperatori contemporanei al mitico fondatore della Rosa Croce Christian Rosenkreutz, o l’incontro tra Harvey Spencer Lewis e Benito Mussolini.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 343 + 20 pagine fuori testo con foto e riproduzione di documenti

    Stampato nel 2013 da Settima Sigillo

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    Il Talismano dei Rosacroce

    18.00

    La parabola esoterica e politica di Rudolf von Sebottendorff risulta particolarmente interessante se la si legge in chiave ermetica. Von Sebottendorff, infatti, può essere considerato un Magus, ovvero il Filosofo-Sapiente di concezione bruniana, capace di sostenere in maniera determinante ed efficace il ripristino di una armonia universale che, senza il suo ausilio, non si sarebbe mai potuta realizzare. Colui il quale “agendo magicamente” attraverso gesti, segni e parole, entra in relazione con ogni elemento trovandovi “corrispondenze” e “sincronicità”. Proprio ai Rosacroce von Sebottendorff fa risalire questa Prisca Theologia, cioè la “Teologia Antica”, termine con il quale Marsilio Ficino si riferiva all’idea che fosse sempre esistita una stirpe di sapienti che propugnavano una saggezza universale e atemporale di origine divina. Questo perché come insegnava Cornelio Agrippa, la Magia è anzitutto filosofia che si fa azione sino a produrre effetti atti alla trasformazione “interiore” e successivamente “esteriore”. In quest’ottica vanno anche inseriti gli insegnamenti contenuti nella “Scienza delle Chiavi” appresa da von Sebottendorff dai Beni el Min, ovvero dai “figli delle chiavi”. Una confraternita sufica nella quale si praticava un sistema operativo di trasmutazione interiore incentrato sull’apprendimento di gesti e “segni”.

    Brossura, 13 x 21,5 cm. pag. 286

    Stampato nel 2018 da Novantico

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