I caduti della Repubblica Sociale Italiana. In provincia di Varese

RSI

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    I caduti della Repubblica Sociale Italiana. In provincia di Varese

    20.00

    Comitato Ricerche ed Onoranze ai Caduti della Repubblica Sociale Italiana (a cura di)

    I nomi, le fotografie, le lettere e i racconti del libro dedicato ai Caduti della R.S.I. della provincia di Varese, voluto dal Comitato Ricerche ed Onoranze ai Caduti della Repubblica Sociale Italiana su impulso del suo Presidente, fanno rivivere quella memoria come presentazione fisica e anagrafica dei giovani che, incuranti dei pericoli e a rischio della loro vita, si sono ribellati al conformismo dei più che hanno preferito una scelta diversa restando alla finestra quando fuori si combatteva e quando fu consumato il sacrificio dei vinti sull’altare del vincitore. Le lettere testimoniano l’orgoglio di servire la Patria, appagano la necessità di esprimere i pensieri e i sentimenti dei giovani consapevoli che la loro scelta irreversibile portava su una strada che poteva avere come ultima meta l’estremo sacrificio. Ma anche piene di amore per i loro cari e di speranza in un futuro migliore. I racconti ci dicono che quei giovani sono caduti come i ragazzi fiorentini sul sagrato della chiesa di Santa Maria Novella mentre irridevano al plotone di esecuzione partigiano e gridavano prima di morire: “Viva Mussolini!”.

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    I Caduti della RSI. Firenze 1943-1946. I Caduti Civili e Militari della Repubblica Sociale Italiana nei Sacrari del Cimitero di Trespiano e in altri Cimiteri Fiorentini

    60.00

    Mauro Franciolini – Andrea Scampoli

    Il libro, con oltre quattrocento immagini a colori e in bianco e nero, è suddiviso in tre parti. La prima è dedicata al ricordo del professor Gigi Salvagnini, il primo a cimentarsi in questo tipo di ricerca a Firenze, integrato da una breve storia dei Sacrari di Trespiano e da una sintesi della situazione militare in Toscana dopo l’otto settembre 1943. La seconda parte è invece inerente all’organizzazione militare della RSI a Firenze. La terza riguarda la “battaglia” di Firenze dell’agosto 1944

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 356 con numerose foto b/n e colori

    Stampato nel 2024 da Arnaud

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    I carristi di Mussolini – Il gruppo corazzato Leonessa dalla MVSN alla RSI

    19.00

    Il Gruppo Corazzato “M” “Leonessa” della G.N.R. costituì un unicum tra le Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana. Infatti, fu il più consistente e operativo dei pochi reparti dotati di mezzi corazzati, anche di circostanza, operando soprattutto nella lotta antipartigiana. Ma il “Leonessa” discendeva direttamente dall’omonimo Gruppo Carri che, prima dell’Armistizio, faceva parte della 1ª Divisione Corazzata “M” della M.V.S.N., costituita da personale fedele al Duce, rinominata dopo il 25 luglio 136ª Divisione Corazzata “Centauro II”.

    Brossura, 18 x 25,5 cm. pag. 100 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2019 da Soldiershop

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    I falchi di Mussolini

    19.00

    Marco Mattioli

    Il volume ripercorre le origini dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana, analizzando accuratamente il 1°, il 2° e il 3° Gruppo Caccia, per poi dedicarsi ai reparti autonomi.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 268 con moltissime foto b/n

    Stampato nel 2011 da IBN

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    I fantasmi di Nettunia

    15.50

    Il lavoro entra nel merito della partecipazione poco indagata e poco studiata, dei reparti della Repubblica Sociale Italiana che operarono sul fronte di Anzio-Nettuno, in seguito allo sbarco alleato, contrastando valorosamente accanto alle forze tedesche, le preponderanti unita’ anglo-americane. Questo libro entra nel merito di questa partecipazione anche con interviste a protagonisti di quegli eventi.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 189 + 16 pagine fuori testo con 22 foto b/n e cartine

    Stampato nel 2000 da Settimo Sigillo

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    I Legionari di Nettunia – I caduti della Repubblica sociale italiana di Anzio e Nettuno (1943-1945)

    20.00

    Mentre, dopo l’8 settembre 1943, tutto un mondo crollava vi fu chi, pur sapendo di andare di fronte ad una sconfitta certa, prese le armi “per l’Onore d’Italia”; l’Italia poteva ancora vantare i suoi “Legionari”. In questo saggio vengono ricostruite le storie dimenticate di tutti quei volontari che, arruolandosi mella R.S.I., non fecero più ritorno alle loro case. Difficile ricerca, operata ricostruendo fatti avvenuti in diverse località dell’Italia settentrionale, dimenticati e sui quali mancavano studi come il disarmo del Presidio di Trino della VII Brigata Nera “Bruno Ponzecchi”; lo scontro di Monforte d’Alba sostenuto dalla Compagnia OP della GNR di Imperia o le stragi partigiane del dopoguerra a Milano.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 247 con 61 illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 2009 da Herald Editore

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    I mezzi corazzati italiani della Guerra Civile 1943-1945 – Italians AFVs of the Civil War 1943-1945

    14.00

    Nuova monografia appartenente alla serie “Mezzi corazzati Storia e modellismo” indirizzata prettamente a chi si dedica al modelliamo militare, offre una sintetica ma utile base storica ed un corposo apparato fotografico oltre ad un importante supporto di tavole a colori, il più accurate possibili. La pubblicazione, che prende in esame i mezzi corazzati e blindati in dotazione ai reparti della Repubblica Sociale Italiana, è suddivisa in: Il contesto storico/operativo; I mezzi; La galleria fotografica; Profili a colori.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 111 quasi completamente illustrato con fotografie b/n e 12 tavole a colori

    Testo bilingue italiano/inglese

    Stampato nel 2015 da Mattioli

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    I miei anni con la Legione “Tagliamento” 1943-1945

    19.90

    Luigi Poggi

    La 1ª Legione d’Assalto M “Tagliamento” è indubbiamente uno dei più controversi reparti delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana, unità duramente impegnata esclusivamente nella lotta contro i partigiani, contro i quali operò una feroce repressione e che, di conseguenza, subì un’altrettanta feroce reazione partigiana. Questo volume nasce da anni di ricerche e dalle riflessioni di un reduce della Legione: non ha la pretesa di essere una monografia approfondita sulla storia del reparto, ma ha l’ambizione di cercare di fornire un quadro della storia della Legione vista da un Legionario, con il coinvolgimento emotivo che ne consegue.

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    I Militari nella Guerra Partigiana in Italia 1943-1945

    23.50

    Il libro tratta della partecipazione attiva e determinante alla “Guerra di Liberazione” da parte dei militari italiani. Contiene l’elenco di tutti i decorati al valore militare della resistenza. L’opera pone in giusto risalto il fondamentale contributo fornito dagli ex militari, di professione e di leva, al Movimento armato, come testimoniato dall’elevato numero di caduti e dalle innumerevoli ricompense al V.M. Sui volumi editi dalle FFAA e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento

    Rilegato, 17,8 x 25 cm. pag. 494 con 2 cartine ripiegate

    Stampato nel 1998 da Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito

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    I partigiani di stella rossa. Il partito comunista integrale nella resistenza torinese

    10.00

    Roberto Gremmo

    Nei mesi successivi al colpo di stato del 25 luglio 1943, fra gli operai torinesi, il gruppo che si proclama “Partito Comunista Integrale”, stampa il periodico “Stella Rossa”, diventa la forza politica più conosciuta nelle fabriche e le sue idee di intransigenza classica hanno largo seguito perchè sono quelle che maggiormente corrispondono ai sentimenti dei ceti popolari, stanchi del fascismo ma anche ostili alla normalizzazione capitalista.

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    I ragazzi di Capo Bottero – Battaglione Risoluti della Xª Flottiglia Mas

    25.00

    Sulla Decima Mas sono ormai molteplici le pubblicazioni comparse sul mercato editoriale, sopratutto negli ultimi anni. Questa ricerca però è stata indirizzata allo studio dei reparti più “famosi”: Battaglione “Lupo”, “Barbarigo”, il “Fulmine” impegnato negli scontri a Tarnova contro i “titini” ecc. Poco e stato scritto su reparti minori con ruoli diversi come ad esempio il Battaglione “Risoluti” di stanza a Genova. Reparti territtoriali con funzioni e ruoli legati strettamente al contesto locale, quindi fortemente ristretto. I capitoli del libro ripercorrono le vicende degli uomini di questo reparto, partendo dal suo comandante Felice Bottero fino agli ultimi Marò. In particolare vengono evidenziate le vicende dei Comandanti Loewemberg e Fellner, Ufficiali del Comando Marina di Genova fucilati dai tedeschi con l’acccusa di tradimento.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 112 illustrato con circa 59 foto b/n, 5 foto a colori e 35 riproduzioni di documenti

    Stamapto nel 2007 da Novantico

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    I reparti controguerriglia della R.S.I. – C.A.R.S. – Cacciatori degli Appennini – R.A.P.

    20.00

    Dopo l’Armistizio il fenomeno partigiano si iniziò a manifestare in maniera significativa anche nel territorio della R.S.I., creando allarmismo e preoccupazione sia tra i vertici politici e militari della Repubblica, soprattutto a partire dalla primavera 1944. La Guardia Nazionale Repubblicana, di fatto la forza principale in campo contro i partigiani dimostrò di non essere in grado di risolvere da sola il problema; nel marzo 1944 il ministro della Difesa Graziani mise in evidenza alle autorità italo – tedesche questa deficienza della G.N.R., prospettando un intervento diretto dell’Esercito. La R.S.I. rispose con la creazione di reparti dell’Esercito specializzati nella sicurezza e nel contrasto alla Resistenza, dapprima il Centro Addestramento Reparti Speciali a Parma e tre Reggimenti da esso dipendenti di “Cacciatori degli Appennini”. A fine luglio fu costituito il Comando CO – GU (Contro Guerriglia), che assunse la responsabilità sia dei “Cacciatori degli Appennini” sia del Raggruppamento Anti Partigiani, seconda unità destinata esclusivamente alla controguerriglia, al quale furono aggregati a fine agosto due Reparti Arditi Ufficiali.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 220 con circa 140 foto b/n e 4 profili di mezzi a colori

    Stampato nel 2020 da Marvia

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    I sardi a Salò

    20.00

    Angelo Abis

    Non è certo un caso che quasi tutti i sardi che ebbero un qualche ruolo nella R.S.I., da Barracu a Sulis, da Ugo Manunta a Stanis Ruinas, da Luigi Contu a Vincenzo Lai, si ritrovarono in quel vasto schieramento politico e culturale che alla critica più che radicale al cosiddetto “fascismo-regime”, autoritario, conservatore e illiberale, univa la richiesta della libertà di stampa, del pluralismo partitico, l’indizione di una costituente e la socializzazione dell’economia. Come non è certo un caso se Barracu poteva dire alla radio, parlando ai sardi: “…La Sardegna avrà, in base al nuovo ordinamento, l’autonomia necessaria che la sua configurazione, la sua posizione geografica e il suo passato, le hanno dato il diritto di sognare e di avere”. A Salò il segno di riconoscimento dei sardi era la lingua sarda. Questo faceva premio su qualunque altro fattore e imponeva una solidarietà e quasi una parentela che andava ben oltre le differenze politiche o ideologiche.

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    Il «lupo» va alla guerra – Memorie di un marò: dalla Decima Mas alla Legione Straniera

    18.00

    «I sette marciarono in fila nel deserto sotto un sole cocente verso la costa di Cap Matifou, dove le onde colpivano le rocce con grandiosi spruzzi. Di notte, la luna grigia splendeva sull’immobilità dei corpi esausti. Davanti all’azzurro della baia, al bianco della città di Algeri, Francesco sognò la libertà» – Con la resa della Decima Mas del comandante Junio Valerio Borghese, Francesco Olivieri, giovane marò del battaglione “Lupo”, comincia un’odissea che lo porterà nei campi di prigionia inglesi in Algeria. Al ritorno in patria lo aspetta il destino dei vinti: emarginato e senza lavoro, decide di arruolarsi nella Legione Straniera. Ed è di nuovo guerra: prima in Indocina, poi in Algeria. Come in una sorta di dannazione, si trova di nuovo dalla parte degli sconfitti con l’unica consapevolezza di aver salvato l’onore e di non aver rinunciato ai propri ideali.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 310 + 6 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2018 da Mursia

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    IL 3° reggimento bersaglieri volontari nella R.S.I.. Immagini e documenti

    25.00

    Emilio Scarone

    Volume sul 3° Reggimento Bersaglieri volontari della della Repubblica Sociale Italiana, essenzialmente illustrato. Il lavoro pone in evidenza molteplici fotografie di appartenenti alla Divisione stessa, un certo numero di illustrazioni b/n, con manifesti, cartoline, distintivi, ecc. e una sessantina di pagine con la riproduzione di documenti. Molto utile in particolar modo per i collezionisti.

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 190 con numerose foto e documenti b/n

    Stampato nel 2024 da Novantico

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    Il battaglione “Davide”- Piemonte Trieste San Sabba Jugoslavia 1944-45

    16.00

    L’Autore, con l’ausilio della documentazione reperita, ha potuto ricostruire in modo attendibile gli accadimenti relativi a questo battaglione dalla storia quasi incredibile, sin dal periodo in cui molti giovani attendevano a Canelli di unirsi ai partigiani tra le montagne del Cuneese. Meta mai raggiunta perché il loro comandante, un personaggio privo di scrupoli ma non di abilità, il cui comportamento fa pensare a un capitano di ventura del Rinascimento, consegnò il reparto ai tedeschi. Trasferiti alla reggia di Venaria e poi in Friuli Venezia Giulia nei pressi di Gradisca, i militi di questo reparto che, dava scarso affidamento, furono condotti a Trieste alla Risiera di San Sabba e lì costretti a collaborare come ausiliari delle autorità germaniche. Il libro esamina questi avvenimenti, spesso difficili da documentare, seguendo in particolare il destino di alcuni di questi giovani. Negli allegati sono riportati l’elenco dei militi italiani presenti alla Risiera a fine maggio 1944 e la lista di coloro che passarono alla Resistenza. Ottima ricerca, peccato che l’Autore si lasci “leggermente” fuorviare dalle classiche tematiche resistenziali, omettendo l’analisi accurata dell ‘”altra parte”.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 158 illustrato con circa 15 foto e cartine b/n, 2 disegni e 2 cartine a colori

    Stampato nel 2015 da Edizioni dell’Orso

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    Il Btg. “Risoluti” della Xª MAS – Il cacciasommergibili Landi. Il pontone armato G.M. 194. La San Marco al colle del Giovo

    10.50

    Nato come reparto misto di marinai dipendenti dal Comando Marina di Genova, organizzato come compagnia di fanteria marina ed impiegato in un rastrellamento antipartigiano nel marzo 1944, meritò l’appellativo di “Risoluti” per la determinazione e il valore dimostrati. Una delle caratteristiche più anomale fu che tutte le unità furono affidate a sottufficiali capaci e fra le sue fila vi furono solo tre ufficiali.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag 80 illustrato con circa 94 tra foto b/n e riproduzioni di documenti d’epoca

    Stampato nel 1998 da Novantico

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    Il Btg. Alpini ‘Cadore’ nella R.S.I. 1943-45 – L’eccidio di 17 alpini al colle del Melogno nel savonese

    10.50

    Il volumetto cerca succintamente di illustrare, attraverso la riproduzione di pagine di libri, periodici, giornali, documenti e foto, la breve stora del Btg. “Cadore”, dalla costituzione a Vittorio Veneto, alle operazioni in Emilia, Piemonte e Liguria sino alla cosidetta “liberazione”. Particolare enfasi viene riservata ai tragici eventi dello scontro del 26 novembre 1944 e dalla successiva “fucilazione dopo la resa” dei 17 alpini da parte dei partigiani garibaldini al Forte Tortagna sul Colle del Melogno nel Savonese.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 88 illustrato con circa 91 tra foto b/n e riproduzioni di documenti d’epoca

    Stampato nel 2000 da Novantico

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    Il capitano “Neri” e la morte del Duce – Una tragedia avvolta nel mistero

    13.00

    Roberto Festorazzi             Prezzo di listino: 20.00 (sconto 35%)

    La questio e della morte di Mussolini si è infranta finora su due scogli, che hanno a lungo impedito di accertare la verità dei fatti. Il primo scoglio è rappresentato dalla cosiddetta “versione ufficiale”, codificata dal Partito comunista. Il secondo, e non meno pericoloso, è quello costituito dall’incredibile numero di versioni “alternative”. Festorazzi basandosi su fonti orali e documenti di archivio inediti, è in grado ora di svelare il ruolo decisivo del capitano “Neri”, Luigi Canali, leader dei partigiani lariani, nell’azione di Giulino di Mezzegra del 28 aprile 1945.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 108

    Stampato nel 2019 da il Silicio

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    Il Comandante Umberto Bardelli. Una Biografia

    22.00

    Andrea Lombardi

    In questo libro, prima biografia della M.O.V.M. Umberto Bardelli (Livorno 1908 – Ozegna 1944), Ufficiale del Genio Navale, creatore e Comandante del Battaglione Barbarigo della Decima Flottiglia MAS, l’autore ricostruisce minuziosamente la carriera militare del Comandante Bardelli ed esamina nel dettaglio sin dagli esordi nella Regia Marina, che lo videro protagonista nell’allestimento e nelle crociere di numerosi Sommergibili nel 1930- 1940 e quindi ai suoi imbarchi in guerra come Direttore di Macchina, per i quali fu insignito di due Medaglie di Bronzo al Valor Militare e di una Croce di Guerra al Valor Militare. La seconda parte della biografia copre le sue attività dopo lotto settembre 1943, dalle sue missioni a Trieste e Pola all’arruolamento nella Decima Flottiglia MAS, il suo essenziale ruolo nella formazione del Battaglione Maestrale, poi Barbarigo, il Comando del Battaglione ad Anzio/Nettuno, l’organizzazione del 1 ° Reggimento F.M. San Marco della Decima MAS, sino alla sua tragica fine ad Ozegna.  Il libro e basato sulla consultazione di documenti d’archivio inediti, come lo stato di servizio del Maggiore G.N. Bardelli, di fonti contemporanee, come il raro volumetto “Il Comandante Bardelli”, edito nel luglio 1944, entrambi riprodotti interamente in appendice, e testimonianze dei famigliari del Comandante Bardelli e di veterani della X MAS.

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    Il faggio e la quercia (Romanzo)

    18.00

    Ivan Cammarasana

    Imprese alpinistiche e azioni militari, amori eterni e vite spezzate, isole piratesche e miniere d’oro, storie personali e leggende del folklore: questo romanzo – avvincente e mozzafiato – parte dagli albori dello squadrismo e attraversa il dramma della guerra civile, dando voce ad un giovane volontario delle Brigate Nere e ripercorrendo le tappe di un percorso umano, politico e spirituale che appartiene alla storia d’Italia. Un racconto di fantasia, che però si innesta sulla traccia di una ricostruzione storica puntuale, capace di fotografare il territorio novarese – sceneggiatura e protagonista indiscusso della narrazione – nella sua natura più intima e nella sua sacralità assoluta: il faggio e la quercia – del resto – attestano questa costante tensione alla verticalità, metaforicamente richiamata dall’ascensione alle vette alpine.

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    Il generale Farina (1891-1974). Una storia mai raccontata. Biografia inedita del Comandante della “San Marco”

    29.00

    Gianni Toscani

    Notizie e testimonianze (anche autobiografiche), documenti e immagini mai visti illustrano la personalità e l’operato del Generale Farina, uno dei generali più valenti della Repubblica Sociale Italiana. Un capitolo è dedicato al Cimitero delle Croci Bianche, un unicum, dove sono sepolti – accanto a componenti della “San Marco” – militari italiani e stranieri, anche di parti opposte, nonché partigiani. In Appendice, un capitolo su “Il tesoro della San Marco”.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 352 con varie foto b/n

    Stampato nel 2019 da L’Editrice

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    Il gruppo corazzato del “Leoncello”

    19.00

    Paolo Crippa

    Reparto che ha sempre suscitato curiosità ed interesse, il Gruppo Corazzato “Leoncello” fu una delle poche unità corazzate dalla Repubblica Sociale Italiana, l’unica della specialità Carrista. Sino a pochi anni fa le informazioni relative a questo reparto erano scarsissime ed erano deducibili solamente da alcuni brevissimi stralci di un volume autobiografico di Gian Carlo Zuccaro, comandante del “Leoncello”, e dalla breve sintesi storica presentata da Giorgio Pisanò nella sua famosa opera degli anni ’60 “Gli ultimi in Grigioverde”, sintesi che era afflitta però da molti errori storici. Con la pubblicazione del libro di Sergio Corbatti e Marco Nava “Come il Diamante!” si sono chiariti molti aspetti della seppur breve vita operativa di questo reparto carrista. Il ritrovamento e l’analisi di una serie di documenti fino ad ora sconosciuti ha permesso all’autore di approfondire ulteriormente l’argomento. Questo volume quindi presenta la storia del “Leoncello”, dall’ideazione, frutto del suo vigoroso comandate capitano Zuccaro, dalla nascita presso il Deposito Carristi di Verona, fino al suo epilogo nei giorni dell’insurrezione partigiana.

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    Il mare nel bosco. Le mie memorie di guerra

    16.25

    Luigi Del Bono       Prezzo di listino  25.00 (sconto 35%)

    Le memorie di Luigi Del Bono, sono interessanti, oltre che per le vicende storiche riportate, per l’elevato valore letterario, che le distingue dalla massa delle memorie di guerra, come riconobbe anche lo storico e giornalista Franco Bandini. Luigi Del Bono, infatti, oltre che medico in pace e in guerra, giornalista e sportivo, fu anche romanziere di un certo successo. Scrivendo le sue memorie in forma di romanzo, Del Bono fu costretto, per mantenere il fluire della narrazione, a condensare alcuni avvenimenti bellici dei quali fu protagonista e testimone, e a preferire la notazione delle sue emozioni e pensieri all’impersonale descrizione dei fatti d’arme. Numerose e interessanti le immagini appendice.

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    Il movimento partigiano nelle singole regioni dell’Italia settentrionale – Riassunto dei dati pervenuti al S.I.D. dal 1° dicembre 1943 al 1° febbraio 1945

    15.00

    Per quanto considerassi prematura l’occupazione della città ne [sic] sono stato costretto, per prevenire gli intendimenti dei garibaldini che, «more solito», si sarebbero abbandonati al saccheggio della città. Assumendo l’autorità e il comando della piazza e proclamando immediatamente la legge marziale, sono riuscito a stroncare sul nascere ogni abuso. Quando il nemico mi ingiunse di sgombrare Alba, risposi che l’avrei difesa ad oltranza, ma non per millanteria. I garibaldini mi avevano assicurato di aver interrotto il ponte di Pollenzo, unico ponte sul Tanaro tra Bastia e Felizzano, e ciò mi dava una certa sicurezza, perché la costruzione di un ponte di barche data la piena del fiume, non era operazione tanto facile. Invece il ponte di Pollenzo non era stato danneggiato che leggermente; il nemico lo passò di notte con intere autocolonne, blindo e carri armati. I garibaldini, cui era affidata la difesa di quel settore, non avvertivano nemmeno il passaggio perché le loro pattuglie non vigilavano… Il Maggiore Mauri al generale Raffaele Cadorna – 7 dicembre 1944

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 102 con circa 10 cartine b/n

    Stampato nel 2011 da Effepi

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    Il processo di Verona – Una ricostruzione attraverso gli atti

    23.00

    Rigorosa ricostruzione attraverso gli atti, del processo di Verona, dove furono giudicati e condannati i gerarchi e gli appartenenti al Gran Consiglio del Fascismo che avevano votato la mozione che provocò la caduta di Mussolini e il suo successivo arresto per volontà monarchica. Vengono riportate le tesi dell’accusa e del colleggio difensivo, le motivazione che gli imputati diedero come motivazione per il loro operato. Ne vengono fuori dei personaggi abbastanza meschini che avevano messo davanti a tutto il loro interesse personale, dimenticando tra l’altro che a livello personale e politico dovevano quasi tutto a quel Benito Mussolini a cui avevano voltato le spalle in un batter di ciglia.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 140

    Stampato nel 2003 da Effepi

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    Il proiettile di carta – L’uso dei simboli nella propaganda del regime fascista e della Repubblica Sociale

    25.00

    “Come le grandi religioni, il fascismo e la sua estrema propaggine – la RSI -, ha i suoi miti, i suoi simboli, le sue immagini (…). Dove andare a rintracciarli è impresa semplice. Ce li offre, così come li aveva offerti allla gente del suo tempo, la propaganda che si servì di un’infinità di mezzi disparati e che, è bene ricordarlo, per la prima volta divenne oggetto di tale attenzione da far si che nascessero strutture di Stato deputate allo scopo. Destinatario di questa propaganda non è solo il soldato al fronte ma la società tutta, il cosidetto “fronte interno”, allo scopo fondamentale di chiedere a questo di riconoscersi in tale ruolo, accettando il proprio dovere morale di collaborare alla vita, alla vittoria e alla sopravvivenza della Nazione.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag.172 interamente illustrato con circa 163 riproduzioni a colori

    Stampato nel 2004 da Il Settimo Sigillo

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    Il purgatorio dei vinti. La storia dei prigionieri fascisti nel campo di Coltano

    21.00

    Gianni Oliva

    Da Raimondo Vianello a Enrico Maria Salerno, da Walter Chiari a Enrico Ameri, dal giornalista Mauro De Mauro all’anziano scrittore americano Ezra Pound, dal futuro ministro Mirko Tremaglia all’olimpionico della marcia Pino Dordoni: ci sono tanti nomi diventati illustri tra gli oltre trentamila militi e sostenitori della Repubblica sociale italiana ammucchiati, a fine guerra, nel campo di prigionia allestito dagli Alleati a Coltano, alle porte di Pisa. Sono i vinti della guerra civile, per la maggior parte «ragazzi di Salò», che dopo l’8 settembre hanno scelto la continuità con i valori del Ventennio e in nome di un immutato senso della patria e dell’onore sono andati a cercare la dannunziana «bella morte», schierandosi, con quella che viene comunemente definita, “la parte sbagliata della storia”.

    Rilegato, 16 x 24 cm. pag. 206

    Stampato nel 2023 da Mondadori

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    Il rovescio della medaglia – Crimini dei vincitori

    25.00

    Il testo analizza una serie di crimini documentati da inequivocabili immagini accompagnate da serie testimonianze. Senza insistere su giudizi morali questo lavoro intende semplicemente informare segnalando, a chi non li conosce, aspetti di varie realtà che sono state manipolate o sottaciute in ossequio alla convenienza politica o allo spirito di rivalsa.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 160 con circa 328 illustrazioni b/n

    Stampato da Novantico

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    Indietro mai – Un grido impietrito

    20.00

    Pagine di passione, di lotta e di sacrificio, queste di Bruno Borlandi. Ma prive di retorica, scarne, senza enfasi, asciutte. La rinuncia al facile coinvolgimento emotivo è il loro segno distintivo. D’altronde, bastano i fatti, la nuda cronaca, per restituire intatti l’élan guerriero, il patriottismo disinteressato, la giovinezza dei protagonisti, tutti combattenti della Repubblica Sociale Italiana contro il nemico titino e i suoi complici.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm.

    Stampato nel 2019 da Ar

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    Inseguendo un sogno – Noi i ragazzi della Decima

    24.00

    Questo libro e’ semplicemente la vita di Walter Jonna, classe 1922, volontario in Russia dove viene ferito e scampa ad una fucilazione; Al rientro in Italia, dopo un periodo di convalescenza, si arruola nella Decima Mas, nel Battaglione Nuotatori Paracadutisti del Comandante Buttazzoni. Dopo le varie vicissitudini della guerra civile e, dopo essere scampato ad una seconda fucilazione da parte dei partigiani dopo la resa, incomincia la sua vita civile in un dopoguerra caratterizzato da una societa’ dove i suoi valori di dignita’, amicizia, senso del dovere e della patria non sono rappresentati. Nel corso degli anni, nella militanza nel M.S.I., nel lavoro e nella vita familiare, terra’ sempre alti i suoi valori, trasmettendoli anche ai figli.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 256 + 12 pagine fuori testo con foto b/n. Diverse riproduzioni di foto e documenti

    Stampato nel 2014 da Ritter Edizioni

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    Italia! SAF: testimonianze al femminile di puro, incondizionato, spontaneo amor patrio

    13.00

    Le ragazze di Peschiera (a cura di)

    Il Servizio Ausiliario Femminile della RSI, la sua storia, testimonianze di reduci, del loro valore, del ricordo e del coraggio.

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    Italia! Testimonianze di puro, incondizionato, spontaneo amor patrio

    10.00

    “Le Ragazze di Peschiera”. Così le ausiliarie della Repubblica Sociale Italiana definivano le ragazze che, sin dai primi anni duemila, incontravano ai loro raduni alla Piccola Caprera. Non importavano le diverse provenienze politiche e geografiche. Queste “ragazze di Peschiera” hanno fatto una promessa: raccogliere il Testimone e “tenere viva” la loro fiamma ricordando che, come per le Ausiliarie prima di tutto e sopra tutto, viene la Patria, la Verità, la Tradizione.

    Brossura, 14 x 20 cm. pag. 90 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2019 In Proprio

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    Italiani nella Waffen SS

    30.00

    La storia dei volontari italiani arruolati nella varie formazioni della Waffen SS, subito dopo l’8 settembre 1943. Oltre alla storia dei reparti più conosciuti e già trattati dalla storiografia ufficiale, come la Legione SS italiana, la 29a divisione SS e la 24a divisione SS Karstjäger, viene trattata anche la storia dei reparti più sconosciuti, alcuni mandati a combattere sul fronte dell’Est, in Normandia, sul Baltico. La storia dei reparti è accompagnata naturalmente da numerose testimonianze inedite dei principali protagonisti. In questa nuova edizione, i testi sono stati completamente riveduti ed aggiornati e sono stati inseriti nuovi capitoli, oltre ad aver inserito centinaia di foto in più. Un lavoro di ricerca unico nel suo genere, punto di riferimento essenziale per chiunque voglia approfondire l’argomento.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 132 riccamente illustrato con foto e documenti b/n

    Stampato nel 2019 da Ritterkreuz

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    Junio Valerio Borghese e la X Flottiglia MAS – Dall’8 settembre 1943 al 26 aprile 1945

    17.00

    A cinquant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alcuni appartenenti all’Associazione Combattenti Decima Flottiglia Mas della RSI, in accordo con i figli di Borghese e con quanti hanno messo a disposizione i documenti in loro possesso, hanno voluto ricordare la figura del loro Comandante pubblicando i suoi scritti, selezionati e commentati, che riguardano il periodo compreso tra l’8 settembre 1943 e il 26 aprile 1945. Borghese, comandante profondamente rispettato dai suoi uomini, sul piano politico è considerato una figura molto controversa della storia d’Italia e questo volume aiuta a capirne la personalità, le idee e le scelte.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 254 + 32 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1995 da Mursia

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    L’aeropoema di Cozzarini – Primo eroe dell’esercito Repubblicano

    15.00

    Ristampa anastatica, accompagnata dalla riproduzione della cartolina disegnata dallo stesso Marinetti, del poema che esalta l’eroismo e il fecondo sacrificio della leggendaria figura di Rino Cozzarini, primo Caduto della riscossa repubblicana.

    Brossura punto metallico, 12 x 17 cm. pag. 23 con allegata la riproduzione di una cartolina

    Stampato nel 2009 da Associazione Italia

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    L’altra Resistenza: Il PCI e le opposizioni di sinistra (1943-1945)

    25.00

    Arturo Peregalli

    Il PCI e le opposizioni di sinistra 1943-1945. Il libro esamina il ruolo giocato dai movimenti di estrema sinistra nelle lotte che hanno scosso l’Italia durante la resistenza, nel periodo 1943-1945 e quali rapporti sono riusciti ad instaurare con il Partito Comunista Italiano. Particolarmente interessanti i capitoli sulle organizzazioni “Bandiera Rossa” e ” Stella Rossa”.

    Brossura,  14 x 21 cm. pag. 389

    Stampato nel 1991 da Graphos

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    L’e Buna! – Il II Gruppo dell’A.N.R. di Drago e Bellagambi

    28.00

    Dichiara l’autore: “Non potevo tralasciare certo di dedicarmi al II° Gruppo Caccia dei Gigi Tre Osei, Diavoli Rossi, Gamba di Ferro. Se la compattezza del I° Gruppo dell’A.N.R. Fu garantita dal carisma del Visconti, nel Gruppo gemello le figure di riferimento furono Ugo Drago e Mario Bellagambi, assi con undici vittorie ciascuno… che, con il loro esempio, abnegazione e sacrificio personale, motivarono i loro uomini fino all’ultimo giorno, evitando totalmente quei fenomeni di diserzione frequenti nei reparti terrestri dell’RSI. Il grido di attacco di Drago “L’è buna!” ha dato il titolo al mio libro, una frase quasi ironica perché gettarsi dentro il “mare di fuoco” dei B.17 o delle otto mitragliatrici dei Thunderbolt poteva tutto essere meno che bello e buono”.

    Brossura 24 x 22,5 cm. pag. 192 55 foto b/n e 4 tavole a colori

    Stampato nel 2016 da Associazione Culturale Sarasota

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    L’Istria e le sue foibe – Storia e tragedia senza la parola fine. Vol. 1°

    16.00

    In questo volume l’autore racconta la storia dell’Istria tra gli anni 1943-45, quando fu teatro dello scontro devastante fra le forze jugoslave che combattevano per annetterla alla nuova Jugoslavia comunista di Tito, e i pochi che tentarono di contrastare quell’obiettivo. Le vicende di Pisino, di Vines, di Gallignana, di Cregli, di Carnizza e tutte le altre località decritte con ricchezza di dettagli e di informazioni, con un linguaggio rispettoso delle vittime, sono la testimonianza del martirio che è stato inflitto dagli occupanti a queste popolazioni. Il volume comincia con lo studio del termine foiba e termina con numeri: quelli delle vittime.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 268 con circa 15 tra cartine e riproduzione di documenti

    Stampato nel 1999 da Settimo Sigillo

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    L’Istria Tradita – Storia e Tragedia Senza la Parola Fine. Vol. 2°

    20.00

    Questo volume è la continuazione di quello precedente, sottotitolato “Storia e tragedia senza la parola fine”, una tragedia che ha coinvolto la nostra terra nell’immediato dopoguerra e che ha coinciso con la seconda occupazione slava dopo quella del 1943.. La guerra c’è stata per tutti. ma per gli Istriani dopo non c’è stato il sollievo: c’è stata invece un’altra guerra, riservata solo agli Istriani di immutata fede italiana, che annovera i suoi morti e i suoi dolori, ed ha avuto inizio proprio quando il resto del mondo festeggiava la liberazione e la pace.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 302

    Stampato nel 1999 da Settimo Sigillo

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    L’Italia si è rotta

    18.00

    Giampaolo Pansa

    “Il nostro è un Paese perduto. Travolto dalla cattiva politica, da partiti e governi incompetenti e corrotti dalla brama di potere. Sempre più diviso tra ricchi e poveri. Guastato dalle ruberie di personaggi pubblici e privati e dall’inosservanza delle leggi da parte di molti. In questi ultimi anni mi sono sempre più spesso domandato: che cosa ci accadrà domani? I miei ultimi lavori guardavano al passato, questo si spinge nel futuro”. Con queste parole dolenti Pansa avrebbe iniziato questo libro rimasto incompiuto e nel quale descrive con ferocia l’Italia sottosopra che intravvedeva. Un Paese dove i vecchi sono le prime vittime degli effetti nefasti della crisi politico-economica. Insieme agli italiani onesti e alle donne, vittime di mariti e compagni violenti. Il narratore è un giornalista settantenne che vive a Roma e racconta la deriva dell’Italia a cominciare dal 2020, anno bisestile e maledetto. Tra grandi bufere invernali, estati torride e una crisi economica senza uguali. Il finale è a sorpresa, perché anche nelle grandi crisi si nasconde sempre qualche fermento nuovo e inaspettato.

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    L’ultima bandiera

    16.00

    Il libro è una testimonianza di prima mano sugli avvenimenti immediatamente successivi all’8 settembre 1943 a Roma, la nascita della R.S.I., la Scuola allievi Ufficiali di Orvieto, il trasferimento a Nord. L’autore, corrispondente di guerra per quotidiani, riviste e Radio Fante, riporta episodi cruenti come la fine del comandante Bardelli, le imprese terroristiche di “Pippo”, i velivoli delle forze alleate che mitragliavano i civili lungo le strade della pianura padana, poi il “carnevale di sangue”, l’arresto e la prigionia.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 192

    Stampato nel 2002 da Settimo Sigillo

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    L’ultima raffica

    14.00

    Questo è il racconto, tormentato e commovente, di una pagina di storia della guerra civile. È la cronaca romanzata dell’eroica resistenza degli ultimi fascisti: un pugno di giovani volontari delle brigate nere, tra i quattordici e i diciannove anni, chiamati a presidiare un casolare tra le montagne del nord Italia. Una storia di coraggio e di abnegazione che lascia ammutoliti, dove la vita e la morte si mescolano al senso dell’onore e al rispetto della parola data, all’amor di patria e alla spartana volontà di donare se stessi. Un romanzo scomodo, ma vero: la narrazione di un’altra Italia capace di sforzi straordinari e di sacrifici olimpici, di fedeltà assolute e di esempi offerti con la naturale spontaneità della trincea, fino all’ultimo respiro. L’epilogo di un’epoca che si materializza nella lotta del sangue contro l’oro e dello spirito contro la materia, nella cristallina certezza che “se ci restasse di vita un sol minuto, noi lo vivremmo per un’eternità”. Prefazione di Maurizio Rossi.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 242

    Stampato nel 2017 da Passaggio al Bosco

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    L’ultimo grido dell’aquila – La Repubblica Sociale Italiana nelle lettere dei suoi condannati a morte

    30.00

    Riedizione aggiornata di un testo già pubblicato nel 1995 dall’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi della Repubblica Sociale Italiana. Gli Uomini e le Donne della Repubblica Sociale, nel dare con i loro scritti testimonianza delle loro storie, non hanno soltanto voluto raccontare esperienze personali, ma hanno anche inteso tramandare gli ideali in cui credevano, per i quali si sono battuti insieme ai loro Camerati. Molti dei quali caduti in guerra. Questo libro intende conferire dignità storica a questi sconosciuti che hanno servito la Repubblica Sociale Italiana e chiedono che il loro sacrificio non venga dimenticato. Ogni lettera, o più lettere, è accompagnata da una fotografia, ove possibile, e una breve biografia.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 497 con illustrazioni b/n

    Stampato nel 2019 da Ritter

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    La battaglia del Cinquale. Album fotografico, Febbraio 1945 “Fourth Term” attack to the Gothic Line

    25.00

    Davide del Giudice

    Quando gli Alleati tentarono, invano, l’offensiva sulla Linea Gotica apuana. Era l’8 febbraio del 1945, settant’anni fa esatti. Tanti, ma non abbastanza per cancellare dalla memoria della nostra terra il ricordo feroce di una battaglia sanguinosa, che cancellò in un bagno di sangue le speranze di liberazione della popolazione, stanca ed affamata, schiacciata dall’occupazione tedesca, terrorizzata dai rastrellamenti e dalle stragi, nazifasciste e al tempo stesso ferita dai bombardamenti americani. Gli”effetti collaterali”, come vengono definiti nelle guerre di oggi. E’ dell’8 febbraio del 1945, infatti, il bombardamento del centro storico di Massa, ricordato dalle immagini di devastazione di piazza Aranci e della Conca. Era la guerra, la guerra come la si vive al fronte che qua si attestò per otto lunghi mesi, dall’agosto del 1944 fino all’aprile del 1945, quando con l’offensiva di primavera gli Alleati riuscirono nell’impresa fallita a febbraio.

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    La battaglia di Aprilia – Gennaio – maggio 1944 l’impiego del Schwere Panzer-Abt.508

    32.00

    Con una premessa che descrive la bonifica delle Paludi Pontine e la fondazione della città di Aprilia, troviamo il diario e la narrazione appassionata degli scontri feroci che si ebbero per il possesso di Roma in quest’area dopo lo sbarco di Anzio. Il gran numero di fotografie a tutta pagina riguardanti mezzi e soldati dei vari eserciti coinvolti in quei mesi, con particolare attenzione all’impiego dello Schwere-Panzer-Abteilung 508, è la forza e il pregio di quest’opera. Lo scopo di questo lavoro è quello di ricordare e documentare una delle più celeberrime, sanguinose e risolutive battaglie del secondo conflitto mondiale.

    Brossura, 28 x 23 cm. pag. 192 completamente illustrato con foto b/n e colori

    Stampato nel 2016 da Sarasota

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    La bella morte. Gli uomini e le donne che scelsero la Repubblica Sociale Italiana

    22.00

    Gianni Oliva

    Per la vulgata dell’Italia repubblicana i «ragazzi di Salò» hanno rappresentato il «male assoluto». Settant’anni fa Italo Calvino, partigiano combattente, scriveva invece: «Quel furore antico che è in tutti noi è lo stesso che fa sparare i fascisti, con la stessa speranza di riscatto. Ma allora c’è la storia. C’è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall’altra». Sdoganata prima dal presidente della Camera Luciano Violante, poi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, la questione dei «ragazzi di Salò» anima da due decenni un dibattito spesso strumentale. Gianni Oliva ne propone quindi una lettura storiograficamente equilibrat. I valori sedimentati dall’educazione di regime (la sacralità della patria e dell’onore, la lealtà alla parola data, il rispetto per i caduti in battaglia) si intrecciano con il disgusto morale per il «tradimento» dell’8 settembre, la volontà di vendicarsi dei voltagabbana, dei doppiogiochisti, dei funamboli dell’abiura.  «Cercare la bella morte» diventa la prospettiva drammatica di un percorso che si esaurisce nella furia di piazzale Loreto: è la storia di una scelta sbagliata, che per il numero di adesioni e per il significato storico non può essere rimossa, né considerata residuale.

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    La brigata nera Mercuri 1944-1945

    24.00

    Leonardo Malatesta

    Questo saggio racconta la Brigata Nera Mercuri dall’atto della sua fondazione, nel 1944, in seguito alla nascita della RSI, fino all’anno della sua conclusione, e oltre, per gli istituiti processi e le amnistie degli appartenenti. La Brigata – come per altre generatesi dopo l’operazione Eiche a compimento della liberazione di Mussolini detenuto a Campo Imperatore sul Gran Sasso – era composta da uomini di età varia, politicizzati e militarizzati con compiti di controguerriglia partigiana. Il testo si alimenta anche del rinvenimento di un diario originale della brigata che, in maniera circostanziata, tratteggia le azioni e le giornate dei combattenti in un’Italia divisa tra forze di liberazione e il neonato fascismo di stampo repubblichino.

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