Arditi nel cuore da Fiume a Roma 1919-1922 (Romanzo)

Solfanelli

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    Arditi nel cuore da Fiume a Roma 1919-1922 (Romanzo)

    15.00

    Franco, Luciano e Angelo. Tre ragazzi, tre amici inseparabili. Un legame nato dall’amor patrio e dalla voglia di mettersi in gioco in prima persona, soprattutto Angelo. È la Roma del 1919, entusiasta per la vittoria nell’ultima guerra, fiduciosa nel nascente fascismo, desiderosa di un’Italia nuova, capace di guardare al futuro con ottimismo. Ed è proprio partendo volontario per Fiume, la città olocausta, che Angelo da timido studente diventa in breve un ardito combattente, esperienza che rinsalda li vincoli di affetto e di fedeltà al suo credo politico, e che gli permetterà di fare la conoscenza dei più noti personaggi dell’epoca, da Gabriele d’Annunzio a Guido Keller. Continue prove di coraggio lo renderanno uomo e segneranno per lui l’inizio di una vita privata appagante e di una sfolgorante carriera, che lo porterà a diventare stretto collaboratore di Giuseppe Bottai, e perfino un uomo fidato del Duce. Ma la passione civile spesso ha un prezzo che occorre essere disposti a pagare…

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 278

    Stampato nel 2020 da Solfanelli

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    Aspetti storici e politici del fascismo

    Il prezzo originale era: €8.00.Il prezzo attuale è: €5.60.

    Luigi Gagliardi                Prezzo di listino  8.00 (sconto 30%)

    Ieri come oggi la perdurante attenzione che da ogni parte viene riservata alla storia e alla dottrina del fascismo sembra superare l’importanza di quella riservata alla democrazia cristiana, al socialismo, al comunismo, movimenti questi risultati vincenti nella competizione bellica e in quella storico-politica successiva alla Seconda Guerra mondiale. Gli stessi esponenti di detti movimenti, siano essi italiani o stranieri, non riscuotono, almeno dal punto di vista divulgativo, quella attrazione che riscuote Mussolini e il movimento da lui fondato. Una tendenza sorprendente, soprattutto se la si mette in relazione alla sua tragica fine.

    Brossura, 12w,5 x 18 cm. pag. 75

    Stampato nel 2013 da Solfanelli

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    Benito Mussolini nell’Italia dei miracoli

    22.00

    L’intento di questo libro è quello di mostrare la figura di Benito Mussolini che pochi oggi ricordano, non l’uomo di stato, ma l’uomo animato veramente da un profondo impulso di umanità, l’uomo che ha sempre vissuto modestamente, l’uomo che parlava con gli operai e i contadini. Il bilancio del suo governo ha un nome: sono strade, ferrovie, canali di irrigazione, centrali elettriche, scuole, stadi, aeroporti, porti, ospedali, sanatori, bonifiche, industrie, commercio, espansione economica, lotta contro la malaria, battaglia del grano, Carta del Lavoro, Corporazioni, Dopolavoro, Opera Maternità e Infanzia, Carta della Scuola, Codici mussoliniani, Patti Lateranensi.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 264

    Stampato nel 2010 da Solfanelli

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    Bir el Gobi. Storia di un’altra Italia

    8.00

    Alfonso Indelicato

    “Bir el Gobi!” di Alfonso Indelicato è una narrazione in versi avente protagonisti i giovanissimi Mino ed Edo che si arruolano volontari in uno dei “battaglioni di giovani fascisti” destinati alla guerra in Africa settentrionale fra la fine del 1941 e il maggio del 1943. L’autore si occupa di un solo episodio: della battaglia combattuta nell’oasi di Bir el Gobi, sita nella Cirenaica orientale, dopo un girovagare nel deserto che instillò in molti il dubbio che l’Alto Comando non sapesse, di quei giovani, che cosa farsene. Lo scontro durò pochi giorni: investiti da un intero corpo d’armata inglese, i ragazzi resistettero al nemico superiore di uomini e mezzi rendendosi protagonisti di episodi di eroismo quali soltanto l’entusiasmo della giovinezza poteva ispirare. Accanto all’entusiasmo, altri elementi e aspetti spiegano l’indomito coraggio di quelle giornate, e l’autore li mette a fuoco parlandoci così dell'”altra Italia”, assai diversa dall’attuale, come si vede nel teso dialogo fra uno degli eroi delle dune inseritosi senza entusiasmo nel nuovo contesto socioeconomico del dopoguerra, e un altro personaggio che, invece, in quell’acqua opaca nuota perfettamente a suo agio.

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    Campo 10 – La verità sul campo dell’onore

    10.00

    Al Campo 10 del Musocco, il Cimitero Maggiore di Milano, riposano più di mille uomini e donne, militari e civili, eroi di guerra e semplici cittadini, per la maggior parte assassinati a Milano e nei territori limitrofi all’indomani del 25 Aprile 1945. A partire dal 1965, dieci anni dopo la loro morte, anno dopo anno, i loro resti, fino ad allora sepolti in fosse anonime, furono sistemati al Campo 10 per una precisa scelta delle vedove, delle madri e dei genitori. Questo libro narra la storia del Campo 10 e racconta le commoventi e tragiche vicende di personaggi indimenticabili come l’eroe, cieco di guerra e Medaglia d’Oro al Valor Militare Carlo Borsani; come i due divi del cinema, e amanti, Osvaldo Valenti e Luisa Ferida; come l’asso dell’aviazione Adriano Visconti, 600 missioni di guerra, 26 vittorie, assassinato in Italia, onorato in America; come Nicola Bombacci, l’inventore della “falce e martello”, il comunista in camicia nera. Ma anche il martirio di vittime meno famose ma non meno struggenti, come Orsola e Caterina, madre e figlia; come Pietro Cappelletti, superstite della Marcia su Roma, che, piuttosto di arrendersi, si diede la morte.

    Brossura, 12 x 19,5 cm. pag. 98

    Stampato nel 2019 da Solfanelli

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    Cattolici e anni di piombo. Le riviste «Carattere», «Europa Settanta», «Adveniat Regnum»

    10.00

    Nessuno (o quasi) ricorda più l’ostracismo, l’odio e, spesso, il prezzo del sangue pagato da tanti italiani e, fra essi, da non pochi cattolici, a causa del terrorismo. Oltre al dovere della memoria, questo saggio dedica un’attenzione inedita ad alcuni dei protagonisti che rimasero “con la schiena dritta” durante gli anni di piombo. Si parte dai promotori delle riviste cattoliche “Carattere” (Verona 1954-1963) e “Adveniat Regnum” (Roma 1963-1975), alla testata politico-parlamentare “Europa Settanta” (1968-69). Espressione culturale della destra DC, il gruppo riunitosi attorno a questa rivista, diretta da Bartolo Ciccardini, si impegnò in tempi non sospetti contro l’incipiente “partitocrazia” e “sindacatocrazia” della Repubblica, oltre che per il rilancio dell’identità nazionale battendosi per il presidenzialismo e la ripresa dell’autorità dello Stato.

    Brossura, 12 x 19,5 cm. pag. 110

    Stampato nel 2017 da Solfanelli

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    Cinema in camicia nera

    18.00

    E’ possibile etichettare il cinema compreso tra gli anni Venti e gli anni Quaranta come cinema di regime tout court? E’ un interrogativo di non facile risposta. Se è vero che gli anni del totalitarismo italiano continuano ad esercitare un ambiguo fascino, rivederte e ridiscutere alcune delle più significative pellicole dell’epoca, con lo sguardo ingenuo ma attento dello spettatore accorto, può costituire un’esperienza stimolante e coinvolgente. Una robusta parte teorica costituisce l’ossatura di un saggio agile e di facile lettura che, indugiando minuziosamente nelle fonti, tratteggia profili di artisti e operatori culturali, restituisce la voce ai protagonisti, seleziona le posizioni critiche più convincenti.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag.260

    Stampato nel 2016 da Solfanelli

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    Compendio di storia militare

    8.00

    Che differenza c’è tra la falange macedone e la legione romana?Perché il veliero ha soppiantato la nave a remi?La cavalleria leggera è più efficiente di quella pesante?Quali modifiche tattiche ha comportato l’invenzione delle armi da fuoco?Come e perché è cambiata l’arte della guerra nel corso dei secoli?Un’introduzione allo studio della storia militare, sintetica, agile e nello stesso tempo scientificamente rigorosa che espone una metodologia delle scienze belliche attraverso le epoche storiche utile sia a chi desideri un primo approccio alla materia, sia a chi cerchi spunti per approfondimenti.

    Brossura 12 x 16,5 cm. pag. 96

    Stampato nel 2007 da Solfanelli

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    Da piazza San Sepolcro a Fiume città di vita – Alessandro Pozzi nel Diciannove tra Mussolini e d’Annunzio

    15.00

    Il milanese Alessandro Pozzi, detto Sandro, classe 1901, è legionario a Fiume con Gabriele d’Annunzio, ma è anche un fascista della prima ora, un sansepolcrista, un diciannovista inserito vitalmente nel magmatico mondo rivoluzionario di quest’anno: l’anno degli albori, in cui la giovinezza irrompe come categoria dello spirito consacrata dalla guerra. Lo troviamo infatti il 23 marzo 1919 a Milano alla storica adunata di San Sepolcro fondativa dei Fasci di combattimento. Nella città di vita, invece, Pozzi è un giovanissimo ardito protagonista della singolare stagione fiumana con Comisso, Furst, Kochnitzky e, naturalmente, Guido Keller, cui è legato da una strana amicizia. A Fiume prende parte attiva alla festa della rivoluzione ed è tra i firmatari dell’incendiario appello “Ai fiumani!”, di sapore futurista, che invita a “rendere tutto possibile in atmosfera di genialità-follia incandescente”. Torna a Milano nel novembre del ’19, latore di un messaggio del Comandante per “Il Popolo d’Italia”, e si tuffa nella competizione elettorale, nel “pantano cartaceo”, tra le teste di ferro inviate da Fiume a supporto e protezione della lotta civica, combattuta per l’appunto “sul terreno fiumano dalmatico anticagoiesco”. A novembre Sandro è arrestato con Mussolini e processato. Uscirà in dicembre.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 174

    Stampato nel 2020 da Solfanelli

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    Dopo la guerra c’è solo la pace – Il coraggio e la forza di Norma Cossetto

    13.00

    Ricordare e far conoscere ciò che è avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale a Trieste, Gorizia, Pola e Fiume, in tutta l’Istria e la Dalmazia, oltre a dare una sorta di giustizia all’immane tragedia accaduta nel periodo 1943-1947 – riconosciuta dalla legge del 30 marzo 2004 n. 92 che ha istituito, ogni 10 febbraio, il “Giorno del Ricordo” -, diventa monito per le giovani generazioni. Questo libro propone una ricostruzione storica degli eventi che stravolsero e colpirono molte famiglie istriane, in particolare la famiglia Cossetto, che è stata segnata dal cruento sacrificio del suo primo fiore che stava per sbocciare in tutto il suo splendore: Norma. Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, vittima a ventitré anni di inaudite violenze, il cui coraggio ci insegna che la guerra, per qualsiasi ragione venga combattuta, causa danni immensi, in particolare sui civili inermi. Ieri come oggi, in molte altre parti del mondo: dalla Siria, all’Iraq allo Yemen. L’Istria alla fine della Seconda Guerra Mondiale diventa teatro della tragedia del Confine Orientale italiano, dove sono attestati i partigiani del maresciallo Tito, appartenenti al IX Corpus sloveno. Nell’avanzata di Tito i civili saranno i primi bersagli: i “titini” compiono violenze su migliaia di persone, che hanno la sola colpa d’essere e di sentirsi italiani. Dal 1947 in poi circa 350 mila donne, uomini e bambini saranno costretti all’esodo dalle proprie terre.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 154

    Stampato nel 2020 da Solfanelli

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    Ernst Junger

    30.00

    Questo libro è una novità nel panorama editoriale italiano. Innanzitutto perché vi collaborano ben trenta autori tra esperti, docenti e ricercatori universitari impegnati in varie discipline (Germanistica, Filosofia, Storia delle dottrine politiche, Diritto, Psicologia, Economia, eccetera). E poi perché, in genere, i lavori collettanei si concentrano su un unico argomento, oppure, diventano – al contrario – un insieme confuso di saggi che non vanno oltre la cifra agiografica o celebrativa mentre, nel caso specifico, l’intento è quello di offrire una prospettiva analitica sull’intera opera di Ernst Jùnger. Infatti, in ogni singolo capitolo gli autori si confrontano su uno o due temi ma lo fanno con sensibilità culturali, punti di vista e approcci professionali divergenti, in modo che il lettore possa avere la possibilità di accostarsi ad uno dei più grandi pensatori del Novecento avendo davanti uno spettro completo di valutazioni.

    Brossura, 13,5 x 20,5 cm. pag. 514

    Stampato nel 2015 da Solfanelli

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    Ernst Nolte – Fascismo, nazismo e comunismo

    13.00

    Nel nostro tempo, quando si utilizza il termine “revisionista”, non si può non far riferimento ad Ernst Nolte (1923-2016). Per non pochi critici, lo studioso tedesco sarebbe intestatario di teorie senza alcun fondamento sostanziale nel non dichiarato tentativo di rendere il nazionalsocialismo un evento “digeribile” ad una massa crescente di lettori. E allora l’unico modo per venire fuori da questa babele e non ricadere in isterismi di parte, è quello di far confrontare voci discordanti in un unico volume che non è (e non vuole essere) un libro celebrativo e nemmeno “definitivo”, ma solo un invito alla lettura, per meglio orientarsi nei percorsi e nel linguaggio di uno storico al centro del dibattito culturale da più di mezzo secolo.

    Brossura, 12 x 29,5 cm. pag. 168

    Stampato nel 2018 da Solfanelli

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    Falangismo e fascismo – Una lettura filosofico-politica

    8.00

    Quando si parla della Spagna si omette di parlare scientemente dell’esperienza politica e istituzionale del Falangismo spagnolo (1892-1975) che ha rappresentato una versione particolare del pensiero politico europeo del XX secolo, ma è stato spesso erroneamente interpretato come una variante locale del fascismo italiano. In questo breve studio afronteremo l’analisi dei fondamenti politici e delle condizioni storiche che hanno condotto al falangismo, confrontandolo con il fascismo all’apice del suo potere e poi di fronte al colpo di stato del 25 luglio 1943 che ne segnò la traumatica fine.

    Brossura, 12,5 x 18 cm. pag. 71

    Stampato nel 2015 da Solfanelli

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    Fascismi nel mondo

    21.00

    La lettura dell’avvincente opera di Sergio Pessot provoca alcune domande destinate a turbare i custodi della imperiosa vulgata storiografica: perché si verificò il successo del fascismo, dopo la grande guerra democratica, che aveva segnato la fine dei regimi autoritari/reazionari appartenenti al passato? Perché si affermò il movimento di Mussolini, un politico che aveva sostenuto l’intervento dell’Italia nella guerra liberale? Quale imprevista ragione sosteneva la volontà di andare oltre l’ordine stabilito dalla vittoria delle nazioni modernizzatrici, oltre il capitalismo trionfante, oltre il marxismo emergente in Russia, oltre i progetti degli eredi legittimi e dei custodi inflessibili degli immortali principi del 1789? Perché il fascismo seminò inquietudine e speranze nel cuore generoso della gioventù vivente in ogni luogo della Terra. In Giappone e in Sud America, in Cina e nella Scandinavia, in India e in Francia, in Sud Africa e in Spagna, nel mondo arabo e nel mondo cattolico? Quale segreta ragione muoveva la rivolta contro il vertice speculativo della modernità, che si era felicemente/stabilmente (così si pensava) affermato nelle strutture politiche sulle quali vigilava una gongolante e vincente borghesia liberale, tecnocratica e bancaria?

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 312

    Stampato nel 2017 da Solfanelli

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    Fascisti eretici

    10.00

    Questo è un libro che percorre frammenti del movimento fascista che, con il consenso degli italiani, governò per oltre vent’anni. Dopo oltre sessant’anni alcuni personaggi “eretici” sono ancora oggetto di studio e di sicura ricerca. Molte altre personalità potrebbero affiancarsi a quelle trattate nel libro. Alcuni nella idea di eresia rimasero fascisti, altri divennero mussoliniani e pochi abbandonarono la barca sulla quale erano saliti da ragazzi. La questione non riguarda soltanto la coerenza nel fascismo. È più complessa. Il volume ha sorprese e segreti. Chi lo leggerà si accorgerà che l’eresia tra le due guerre era una cosa seria: in libertà tutti scrivevano ed esprimevano il loro pensiero, senza schedature stupide, sperando in un’Italia importante testimone della storia europea.

    Brossura 12 x 16,5 cm. pag. 156

    Stampato nel 2009 da Solfanelli

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    Foibe: un conto aperto. Il testamento di Licia Cossetto

    6.00

    Licia Cossetto, sorella di Norma, la prima martire delle foibe, è stata trascinata nella tragedia che ha coinvolto anche suo padre e molti altri familiari, diventando portavoce e testimone di quella storia del confine orientale che, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, ha coinvolto Istriani, Fiumani, Dalmati, strappandoli dalle loro terre solo perché volevano rimanere italiani e non erano disposti ad accettare il regime comunista del maresciallo Tito. Della storia delle sue genti, Licia rimase testimone coerente e fedele fino alla fine, condusse con coraggio molte battaglie per far emergere la verità dei fatti contro chi tendeva e tende a confondere e sminuire gli eventi storici. Donna molto forte e saggia, sapeva ricordare senza odiare anche se non temeva di chiamare con il loro nome gli assassini.

    Brossura, 12,5 x 18 cm. pag. 55 con 3 foto b/n

    Stampato nel 2014 da Solfanelli

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    Futurismo come prefascismo – Emozione contro ragione. Il filo rosso della storia italiana

    12.00

    L’intento di questo libro consiste nel sottolineare una caratteristica fondamentale della storia italiana, un filo rosso che vede l’emozione contro la ragione, l’improvvisazione e i lazzi della commedia dell’arte, priva com’è noto di una trama, contro il calcolo razionale o, quanto meno, il progetto ragionevole. Il movimento futurista, che riflette la crisi della società elitaria, ha indubbie ricadute sociali e politiche, implica il passaggio da una liberal-democrazia di notabili a un regime democratico di massa, che paradossalmente trova nel fascismo il suo sbocco e finisce per giustificare la dittatura. Il dialogo dei futuristi con i fascisti è intenso. Con il prevalere e il consolidarsi dei Fasci (dai quali Marinetti e altri futuristi si distaccheranno nella primavera del 1920) prende inizio la dissoluzione del futurismo in quanto effettivo movimento d’avanguardia.

    Brossura, 12 x 19,5 cm. pag. 140

    Stampato nel 2016 da Solfanelli

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    Futuro e tradizione – La rifondazione italiana

    11.00

    Il mito del progresso universale si è rovesciato in un’utopia contemplante un paradiso terrestre riservato alla minoranza degli oligarchi festaioli & thanatofili, selezionati secondo gli incubosi princìpi, che orientano le azioni delittuose della banca mangia uomini. Dai lugubri ideologi, dagli usurai e dai giornalisti trombettieri, i comportamenti in guerra contro la natura sono lodati in quanto necessari a frenare il pericolo della natalità. Di qui l’alluvione di testi catastrofisti e di desolanti chiacchiere, che propagandano la mitologia malthusiana e incensano i comportamenti scellerati e/o ripugnanti contro la vita, in special modo suicidio, aborto, sodomia e onanismo. Nella scena tenebrosa allestita dall’oligarchia crepuscolare la sperata reazione della Chiesa cattolica è purtroppo dolcificata da scadute suggestioni modernistiche, da infondati timori e da immotivati rispetti umani. La verità contenuta nella sacra Tradizione, avanza tuttavia sulle rovine dei pensieri elucubrati dalla modernità, che ormai ridotta alla misura di un nichilismo, fomite di umilianti trasgressioni e di sacrifici umani.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 135

    Stampato nel 2013 da Solfanelli

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    Giano Accame – Nella storia e nella cultura del Novecento

    9.00

    Nato a Stoccarda nel 1928 da madre tedesca e padre italiano, il 25 aprile 1945, all’età di diciassette anni non ancora compiuti, Giano Accame si arruolò volontario nella Marina della RSI. Ma la sera di quel giorno fatale fu catturato dai partigiani. Per sua fortuna, la formazione che lo aveva imprigionato non era formata soltanto da comunisti. Così, riuscì a salvare la pelle. Aderì, fin dalla sua fondazione, al MSI per poi lasciarlo nel 1956, stanco delle polemiche interne, e preferendo impegnarsi nel giornalismo, sua grande passione. Divenuto presto una delle più seguite firme de “Il Borghese” e di varie altre testate, gli fu affidata la direzione del “Secolo d’Italia” dal 1988 al 1990. Chiamato a dirigere “Nuova Repubblica”, il settimanale fondato da Randolfo Pacciardi, divenne segretario nazionale dell’Unione Democratica per la Nuova Repubblica. Suoi punti fermi: portare avanti gli ideali di patria e giustizia sociale; perseguire la pacificazione. Questo libro è un omaggio postumo a un grande italiano che predicò la comprensione quando, per fare carriera politica, era richiesto l’odio: dagli anni giovanili a Genova, agli anni della maturità a Roma. Una figura da riscoprire in questo periodo di incertezze.

    Brossura, 12,5 x 18 cm. pag. 78

    Stampato nel 2019 da Solfanelli

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    Giovanni Gentile – Al di là di destra e sinistra

    38.00

    Il volume, che ampia e sviluppa la tesi del dottorato di ricerca di Vito de Luca, analizza da un punto di vista filosofico il linguaggio politico di Giovanni Gentile, ricomprendendo l’esame dei resoconti dei suoi interventi oratori in qualità di assessore supplente e di consigliere comunale del municipio di Roma, nei primi anni Venti del secolo scorso. Un’attività, quella di amministratore cittadino, non solo poco nota nelle biografie che riguardano la vita del filosofo, ma del tutto inedita nel dettaglio, come è emerso dalla ricerca effettuata sui verbali dell’Archivio Storico Capitolino. E se da un punto di vista storico emerge un Gentile occupato nella quotidianità degli affari che incombono – seppure di una grande città, come è la Capitale italiana – dall’analisi del linguaggio, sia di quello utilizzato nella sua veste di filosofo, sia in quella di ministro e senatore del regno d’Italia, un approccio teoretico mostra come il pensiero di un liberale possa collocarsi al di là di ogni categoria politica di destra e sinistra, non solo sintetizzandole, ma superandole per indirizzarsi con decisione verso il culmine della civiltà occidentale, rappresentata dalla tecnica.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 464

    Stampato nel 2017 da Solfanelli

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    Giovanni Gentile – Un Italiano nelle intemperie

    14.00

    Questo libro raccoglie una antologia delle pagine gentiliane di filosofia politica più impegnate e calate negli avvenimenti che vanno dal 1925 fino all’assassinio del filosofo nel 1944: testi solitamente (e prudentemente) trascurati, ma che meglio testimoniano del modo e del tono con cui Giovanni Gentile partecipò alla storia culturale e politica di quegli anni, dimostrando la sua fibra d’Italiano disposto ad affrontare tutte le intemperie, in perfetta coerenza con il suo pensiero e la sua opzione politica. Chiude il libro una memorabile interpretazione del pensiero politico di Giovanni Gentile svolta da Armando Carlini nel 1955 e rimasta per oltre mezzo secolo nell’ombra di un ingiustificato oblio: testimonianza solenne al magistero di un Uomo che — con la gravitas di un saggio d’altri tempi — seppe camminare fiero ed eretto per tutta la vita, cadendo in piedi…

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 191

    Stampato nel 2014 da Solfanelli

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    Giovinezze. Quelli furono gli anni. Diario di un giovane non conforme nella Chieti degli anni Settanta

    15.00

    Marcello Michetti

    Ripercorrendo gli anni Settanta nella piccola ma effervescente realtà teatina, un giovane di destra (ri)costruisce  una delicata quanto complessa pagina di storia. Le vicende politiche e personali dell’io narrante sono pressoché intrecciate, quasi inscindibili, sebbene il privato paia talvolta essere d’ostacolo al politico e viceversa. Non è però soltanto la Storia o la cronistoria diaristica di un nostalgico della (sua) giovinezza. Alla militanza attivistica e alla formazione culturale si affiancano le microstorie di altri giovani, vicini e lontani, amici e non, che con la loro propria unicità e originalità, con la voglia di innamorarsi e di realizzare i propri sogni, guardano al futuro. Ciò che dunque ne viene fuori è il ritratto di una generazione, ardita nel combattere per le proprie idee e che è pronta a sacrificare tutto quanto pur di conquistarsi finalmente uno spazio d’identità. «Quelli furono gli anni: belli e insieme crudeli delle gioventù armate di sogni e di odio. Mentre la “massa dei più” albergava in ogni dove, alcuni giovani si erano rifugiati in un lembo d’Italia chiamato “Fronte della Gioventù”. Un luogo in cui una generazione di ragazzi aveva scelto di vivere la propria libertà di pensare e immaginare un domani. Quel luogo lo scelsi anch’io. Da lì partii per qualche tempo per poi tornarvi: era la mia Itaca.»

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    Giuseppe Bottai

    6.00

    In un’epoca segnata dalla depravazione della politica moderna e dalla inarrestabile baldoria degli usurai, la riforma corporativa dello Stato, elaborata nella Normale di Pisa, offre un termine di paragone utile agli studiosi seriamente impegnati nella ricerca di una via d’uscita dall’angoscioso/soffocante tunnel mondialista. Di qui la proposta di riabilitare il pensiero di Giuseppe Bottai, il politologo, che aveva svelato le ragioni del primato del cattolicesimo nell’esperienza fascista. Negli anni Cinquanta, Bottai avrebbe potuto dare un senso al partito post-fascista, sottraendolo alla solitudine sognante un’anacronistica alternativa di sistema, prima di adeguarlo al compito di riformare la democrazia liberale.

    Brossura, 12,5 x 18 cm. pag. 53

    Stampato nel 2014 da Solfanelli

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    Giustizia monetaria. L’alternativa della proprietà di popolo

    12.00

    Intento del volume è quello di presentare il pensiero di Giacinto Auriti (1923-2006) analizzandone non soltanto l’aspetto giuridico, caratterizzato da fondamentali ricadute nel contesto economico, bensì anche i presupposti filosofici, di carattere scolastico-cristiano. Prendendo in considerazione la filosofia auritiana nella sua interezza, è possibile inquadrare la proposta sulla moneta quale proprietà di popolo in un contesto ampio e generale. Una proposta che prende le mosse dalla situazione odierna per spingere il lettore alla riflessione su una possibile alternativa al sistema economico vigente, a partire dalla fondamentale domanda su come davvero nasca il valore della moneta.

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    Gli zuavi pontifici e i loro nemici

    24.00

    Francesco Maurizio Di Giovine

    Nel 1860 accorsero a Roma giovani cattolici da ogni angolo dell’Europa per difendere con le armi la libertà della Chiesa e del Papa Re. Essi costituirono il Battaglione dei Tiragliatori Pontifici, divenuto battaglione degli Zuavi Pontifici nel gennaio 1861, che più tardi fu trasformato in Reggimento. La loro storia durò poco più di dieci anni che vengono riassunti in questo libro attraverso le testimonianze più significative. Dal tributo di sangue pagato dai suoi volontari durante tutto il periodo (furono vittime di malattie, incidenti, agguati, atti terroristici) alla vita di guarnigione, con i suoi spaccati camerateschi, sempre all’insegna di una testimonianza cristiana; dalla lotta al brigantaggio delinquenziale alle opere caritatevoli ed umanitarie compiute dagli zuavi durante la terribile epidemia del colera, alla guerra rivoluzionaria del 1867; per finire con la eroica difesa di Roma nel corso dell’invasione del settembre 1870. Sullo sfondo degli avvenimenti, il volume mette a fuoco il ruolo dell’alfiere Alfonso Carlos di Borbone, fratello del Pretendente legittimista al Trono di Spagna Carlo VII, legato alle vicende conclusive della difesa militare dello StatoPontificio.

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    Guardia di Ferro – La legione dell’Arcangelo Michele

    7.00

    In questo breve ma esaustivo saggio dedicato alla Guardia di Ferro – straordinario fenomeno che serba nitidamente i caratteri di una testimonianza ideale, perfetta sintesi fra aristocratica milizia civile e rigorosa disciplina spirituale – l’autore esamina tra l’altro la spiritualità legionaria, i caratteri del nazionalismo, l’antigiudaismo della Legione e l’essenza del legionarismo romeno.

    Brossura 12 x 16,5 cm. pag. 63

    Stampato nel 2009 da Solfanelli

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    Hagakure

    7.00

    Manuale per i guerrieri (Bushi), composto di 1300 brevi aneddoti e riflessioni di diverso carattere, è considerato un classico del Bushido.È famosa la frase con la quale si apre e che riassume la filosofia dell’autore: «Ho capito che la Via del Samurai è la morte.»In questo libro sono stati tradotti gli aneddoti più significativi e che meglio possono rimandare ad alcuni aspetti del Giappone moderno, a prova non solo dell’influenza che l’Hagakure possa aver suscitato sul pensiero nipponico, ma come i suoi principi siano stati accettati e riconosciuti come propri dello spirito giapponese.

    Brossura 12 x 16,5 cm. pag. 80

    Stampato nel 2005 da Solfanelli

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    I cadetti dell’Alcazar (Romanzo)

    20.00

    Valerio Pignatelli

    Attraverso le avventure di due allievi dell’Alcázar, Miguel e Carlos, il prolifico romanziere (nonché combattente) principe Valerio Pignatelli imbastisce una vicenda che va oltre la mera ricostruzione storica, facendo vivere al lettore il clima di tragedia che si abbatté sulla Spagna a causa del terrore rosso rivoluzionario. Leggendo queste appassionanti pagine si comprende perché sia lecito definire Cruzada la lotta di liberazione anticomunista.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 267

    Stampato nel 2018 da Solfanelli

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    I caduti della Repubblica Sociale Italiana. In provincia di Varese

    20.00

    Comitato Ricerche ed Onoranze ai Caduti della Repubblica Sociale Italiana (a cura di)

    I nomi, le fotografie, le lettere e i racconti del libro dedicato ai Caduti della R.S.I. della provincia di Varese, voluto dal Comitato Ricerche ed Onoranze ai Caduti della Repubblica Sociale Italiana su impulso del suo Presidente, fanno rivivere quella memoria come presentazione fisica e anagrafica dei giovani che, incuranti dei pericoli e a rischio della loro vita, si sono ribellati al conformismo dei più che hanno preferito una scelta diversa restando alla finestra quando fuori si combatteva e quando fu consumato il sacrificio dei vinti sull’altare del vincitore. Le lettere testimoniano l’orgoglio di servire la Patria, appagano la necessità di esprimere i pensieri e i sentimenti dei giovani consapevoli che la loro scelta irreversibile portava su una strada che poteva avere come ultima meta l’estremo sacrificio. Ma anche piene di amore per i loro cari e di speranza in un futuro migliore. I racconti ci dicono che quei giovani sono caduti come i ragazzi fiorentini sul sagrato della chiesa di Santa Maria Novella mentre irridevano al plotone di esecuzione partigiano e gridavano prima di morire: “Viva Mussolini!”.

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    I caduti della Repubblica Sociale Italiana. In provincia di Varese

    Il prezzo originale era: €20.00.Il prezzo attuale è: €10.00.

    Comitato Ricerche ed Onoranze ai Caduti della Repubblica Sociale Italiana (a cura di)        Prezzo di copertina: 20.00 (sconto 50%)

    I nomi, le fotografie, le lettere e i racconti del libro dedicato ai Caduti della R.S.I. della provincia di Varese, voluto dal Comitato Ricerche ed Onoranze ai Caduti della Repubblica Sociale Italiana su impulso del suo Presidente, fanno rivivere quella memoria come presentazione fisica e anagrafica dei giovani che, incuranti dei pericoli e a rischio della loro vita, si sono ribellati al conformismo dei più che hanno preferito una scelta diversa restando alla finestra quando fuori si combatteva e quando fu consumato il sacrificio dei vinti sull’altare del vincitore. Le lettere testimoniano l’orgoglio di servire la Patria, appagano la necessità di esprimere i pensieri e i sentimenti dei giovani consapevoli che la loro scelta irreversibile portava su una strada che poteva avere come ultima meta l’estremo sacrificio. Ma anche piene di amore per i loro cari e di speranza in un futuro migliore. I racconti ci dicono che quei giovani sono caduti come i ragazzi fiorentini sul sagrato della chiesa di Santa Maria Novella mentre irridevano al plotone di esecuzione partigiano e gridavano prima di morire: “Viva Mussolini!”.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 204 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2021 da Solfanelli

    Condizioni del libro: nella copertina in basso a destra la plastificazione è rovinata

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    Il comunismo in bianco e nero

    12.00

    Questo lavoro è il risultato di una lunga ricerca e raccolta di materiale, documentazione e testimonianze, nonché della lettura di testi misconosciuti abbandonati all’oblio, in cui sono stati quasi maniacalmente collezionati frammenti di quotidianità dei paesi comunisti. In queste pagine trova corpo quel che è stato ed è il comunismo e forse nello stesso momento in cui il lettore si addentra nella lettura un ennesimo grido di dolore, che non dobbiamo ignorare, si erge ancora in qualche angolo del mondo comunista. Più che sul comunismo, è sulle sue vittime che sono state scritte queste pagine: un dovere morale, prima ancora che esigenze storiografiche, ha infatti ispirato questi anni di tenaci ricerche, il cui unico scopo è stato quello di non disperdere nel nulla le urla disperate dei milioni di uomini che, ancora per troppi, restano tutt’oggi mute. Il comunismo in bianco e nero vuole dunque essere la voce di queste dimenticate vittime.

    Brossura, 12,5 x 18 cm. pag. 140

    Stampato nel 2016 da Solfanelli

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    Il Dodecaneso italiano 1912-1947 – II Il governo di Mario Lago

    40.00

    Il governo di Mario Lago segnò per il Dodecaneso l’ingresso nella “modernità”: costruzione di infrastrutture ma anche rigore nell’amministrazione pubblica, ordinamento di aspetti rilevanti della vita sociale (come catasto, censimento, sanità, assistenza all’infanzia, istruzione, bilanci comunali, elezioni amministrative), sviluppo dell’economia, promozione della cultura, apertura al turismo internazionale. Il volume ricostruisce il profilo biografico di Mario Lago (un diplomatico amico di qualificati esponenti della cultura italiana di primo Novecento, egli stesso scrittore e critico d’arte) e la sua opera di governo in Egeo sullo sfondo dei complessi rapporti tra amministrazione italiana, regime fascista, enti locali, comunità etnico-religiose nonché delle esigenze di politica estera e del ruolo di Rodi come centro d’influenza italiana in Levante particolarmente nei riguardi degli Ebrei.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 658

    Stampato nel 2013 da Solfanelli

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    Il Dodecaneso italiano 1912-1947 vol. 1 – L’occupazione iniziale 1912-1922

    20.00

    Il primo volume esamina gli sviluppi dell’ordinamento giuridico delle isole sotto l’occupazione provvisoria (1912-1923), poi divenuta piena sovranità dell’Italia (dal 1923 alla seconda guerra mondiale), col passaggio da un’amministrazione diretta da militari a una di funzionari civili, evidenziando le sfere di autonomia di cui godettero sino al 1936 le tre comunità insulari: greca ortodossa (numericamente preponderante), turca musulmana, israelita sefardita (di quest’ultima viene delineata anche la situazione successiva alle leggi razziali del 1938). Il libro passa poi a descrivere in quali ambiti le autorità militari italiane decisero a partire dal 1912 di intervenire nella realtà locale, organizzando in molti casi ex novo i servizi pubblici e riuscendo a superare il difficile periodo della prima guerra mondiale, per poi doversi confrontare con l’irredentismo ellenico. Nel 1920, quando sembrava che solamente Rodi e Castelrosso sarebbero rimaste all’Italia, venne introdotta l’amministrazione civile: l’autore prende in esame le proposte di statuto elaborate dai governatori italiani per garantire una certa autonomia all’isola di Rodi. Nel 1922 tuttavia la catastrofe greca in Asia Minore e l’avvento al governo di Mussolini a Roma e di Kemal in Turchia avrebbero segnato il vero punto di svolta: tutto il Dodecaneso sarebbe divenuto definitivamente italiano.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 244

    Stampato nel 2011 da Solfanelli

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    Il fascismo e la tradizione italiana

    12.00

    Il muro di Berlino ha sepolto i comunisti, il mito dell’unità italiana intorno ai sacri e indeclinabili valori della resistenza al fascismo ha consegnato ai postcomunisti il potere di legittimare o delegittimare qualunque esponente della cultura e della politica nazionale. L’uscita della tradizione italiana dagli ingranaggi della censura comunista non è dunque possibile senza accettare il fatto che, molti prelati e cattolici italiani, avviarono un dialogo costruttivo con il fasismo.

    Brossura 14 x 20,5 cm. pag. 151

    Stampato nel 2012 da Solfanelli

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    Il potere della droga nella politica mondiale

    23.00

    La stima dei profitti derivanti dalla vendita della droga è di circa trecento miliardi di dollari l’anno. Questa somma strabiliante spiega la grande potenza di cui possono disporre i “signori della droga”, i quali non sono sempre quelli che la stampa mondiale ci propina in continuazione. Il potere della droga è in alcuni casi diventato un vero e proprio Stato nello Stato. Anche i partiti politici, consciamente o no, hanno in passato approfittato e forse ancora oggi approfittano di questa manna caduta dal cielo. Naturalmente non senza una contropartita politica… Il denaro sporco prodotto dalla droga non trasuda più attraverso gli interstizi del sistema, ora lo inonda letteralmente. Come ben scriveva Jean-Michel Helvig su “Liberation” del 28 agosto 1989: “Come avviene per i petrodollari, anche i narcodollari hanno un peso rilevante sui mercati finanziari mondiali e nessuna frontiera può loro sbarrare la strada. E nessuna banca, anche se nazionalizzata, può essere sicura in modo assoluto di non detenere denaro sporco.”

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 340

    Stampato nel 2016 da Solfanelli

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    Il vate e lo sbirro – L’indagine segreta del commissario Giuseppe Dosi sul «volo dell’arcangelo» Gabriele d’Annunzio

    Il prezzo originale era: €12.00.Il prezzo attuale è: €8.40.

    Prezzo di listino  12.00 (sconto 30%)

    Il 13 agosto del 1922 Gabriele d’Annunzio cadde dal balcone nella sua villa di Cargnacco a Gardone. Il 15 agosto avrebbe dovuto incontrarsi riservatamente in Toscana con Benito Mussolini e Francesco Saverio Nitti. Caduta accidentale o complotto? Il commissario Dosi dovette segretamente indagare, e lo fece con l’alias di Karol Kradokwill.

    Brossura, 14,5 x 20 cm. pag. 170 + 16 pagine con foto a colori e b/n

    Stampato nel 2017 da Solfanelli

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    Immagini dell’impero – Storia fotografica degli italiani in A.O.I.

    30.00

    La descrizione dell’avventura fascista in Africa Orientale, attraverso una notevole mole d’immagini coordinate su un percorso narrativo, rappresenta una novità nella saggistica. Finora, infatti, sono state rare le opere che hanno utilizzato questo mezzo documentale e nei pochi casi in cui ciò è avvenuto, la scelta ha riguardato aspetti guerreschi, diplomatici o politici, mentre è stato riservato uno spazio non adeguato all’umanità indistinta che ha vissuto quei fatti. Purtroppo l’Autore in questa indagine non ha potuto contare molto sul materiale delle varie fototeche esistenti nel nostro paese. Infatti, pur essendo notevole, soprattutto nell’archivio dell’Istituto Luce, riguarda in prevalenza eventi politici e militari mentre poco c’è sulla massa dei nostri connazionali dell’impero. Ha trovato, invece, molto più materiale su tale argomento nella pubblicistica periodica coloniale dell’epoca, spesso di ottima fattura. Tali periodici, infatti, erano quasi tutti editi dall’Ufficio Studi del Ministero dell’Africa Italiana, dove confluiva il materiale fotografico della sezione Luce A.O.I. Nonostante tutte le difficoltà incontrate, ci pare che questo saggio, raggiunga lo scopo che si era preffissato, dare un’immagine “reale” delle vicissitudini degli italiani in Africa Orientale e delle sofferenze ad essa connesse.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 332 interamente illustrate con foto b/n + 16 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2011 da Solfanelli

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    Incontri nella Terra di Mezzo – Profili del pensiero differente

    15.00

    Convocati in una ideale “Terra di Mezzo” l’autore incontra quindici esponenti del “pensiero differente” del secolo XX, sui quali egli s’è formato intellettualmente e spiritualmente. Dieci di essi, italiani (Giovanni Gentile, Marino Gentile, Julius Evola, Guido Manacorda, Attilio Mordini, Silvano Panunzio, Michele Federico Sciacca, Giovanni Papini, Ferdinando Tirinnanzi, Emilio Bodrero); e cinque stranieri (Vintila Horia, Russell Kirk, Romano Guardini, Charles Maurras, Carlos Alberto Disandro). Si tratta di una minoranza di pensatori che hanno saputo concepire intellettualmente e testimoniare nei fatti una visione metapolitica del mondo e della vita: confessori di un “pensiero forte” che – in tempi dominati dal “pensiero debole” – riscatta il vigore essenziale di una cultura “politicamente scorretta”.

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 215

    Stampato nel 2013 da Solfanelli

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    Italia confine orientale e foibe – Atti del Convegno Milano 5 maggio 2011

    12.00

    “Italia, confine orientale e foibe” è il titolo del Corso avanzato di aggiornamento promosso dall’AESPI per docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, e questi atti rappresentano la tappa conclusiva di un progetto che si proponeva di offrire una lettura il più possibile obiettiva e veritiera riguardo le vicende tormentate che hanno caratterizzato la storia del confine orientale d’Italia e in particolare la tragedia delle foibe consumatasi negli ultimi due anni della Seconda Guerra Mondiale.

    Brossura, 13 x 20 cm. pag. 147 con circa 11 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2012 da Solfanelli

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  • 0 out of 5

    Italiani per forza. Le leggende contro l’Unità d’Italia che è ora di sfatare

    17.00

    Dino Messina

    Fu colonizzazione del Mezzogiorno o nascita di un Paese moderno? A centosessant’anni dall’Unità d’Italia, un’inchiesta storica che prende le distanze dal mito dell’impresa eroica e senza macchie ma ridimensiona soprattutto le ricostruzioni di un Meridione felice e florido sotto i Borbone, aggredito a tradimento dai Savoia. Il Regno delle due Sicilie era davvero una grande potenza economica in ascesa tra cantieristica, acciaierie, tessile e agroalimentare? Quali erano effettivamente il tenore di vita di un abitante del Regno e il suo livello di istruzione? E nell’impresa dei Mille quanti furono i patrioti di origine meridionale? Quanti i liberali che insorsero e si unirono ai garibaldini? Quale fu in quegli anni il vero ruolo della malavita organizzata e quello del brigantaggio?

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  • 0 out of 5

    L’ impero breve. Vita e opere degli Italiani in A.O.I.

    30.00

    L’avventura dell’Italia fascista in Africa fu l’ultima delle imprese coloniali; un’aggressione contro genti di antica civiltà in un periodo in cui già le élites dei popoli soggiogati d’Africa e d’Asia avevano iniziato il loro cammino verso l’indipendenza. Determinò una scia di eventi dolorosi per i nativi, come la dura repressione. Ebbe, inoltre, conseguenze negative per l’Italia sotto diversi punti di vista. Questi elementi sono chiaramente evidenziati dall’autore e rappresentano la cornice della sua minuziosa indagine sui nostri coloni che operarono in quelle terre nel breve periodo dell’occupazione.Una ricerca organica mai tentata su quello che fecero gli italiani in ogni campo con particolare riferimento a quelli istituzionale, economico e sociale che determinarono trasformazioni spesso radicali con i contraccolpi che ne derivarono per i nativi, prima e dopo la nostra uscita di scena. Fatti e atti rivissuti con una prosa accattivante.La società italiana in formazione in AOI è descritta in tutti i suoi aspetti anche quelli apparentemente secondari del vivere quotidiano, frutto di una certosina ricerca su quotidiani e periodici locali e della testimonianza di chi partecipò a quegli eventi. Emerge così per la prima volta a tutto tondo la vita dei nostri pionieri in quelle terre, che, come rileva l’autore, non furono né santi né demoni, bensì uomini e donne con il loro fardello di pregi, difetti, vizi, pregiudizi comuni all’umanità di quel tempo sotto qualsiasi latitudine. Un percorso che per la maggioranza di loro si trasformerà presto in una tragica odissea.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 422 + 16 di foto b/n

    Stampato nel 2010 da Solfanelli

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  • 0 out of 5

    L’Alternativa (1973-1980)

    20.00

    Il periodo in cui Giacinto Auriti ha collaborato con L’Alternativa, l’agenzia di stampa del Centro Studi Politici e Costituzionali, è stato forse il più fecondo della sua vita. Nell’arco di sette anni, anche perché pressato da Marino Solfanelli, il giornalista amico che dirigeva L’Alternativa, scrisse quasi ottanta tra articoli e contributi vari. In essi si ritrovano, organicamente strutturati e trattati secondo prospettive pluridisciplinari, o almeno già contenenti in nuce i futuri sviluppi, tutti i punti forti del pensiero di Auriti. Il professore di Guardiagrele riafferma costantemente, in questi scritti, la concezione cristiana e classica della società, del diritto, della moneta. Egli sostiene senza tentennamenti la dottrina sociale della Chiesa, e specialmente il principio proclamato dal Papa della Rerum Novarum, S.S. Leone XIII: “Tutti proprietari e non tutti proletari”…

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 285

    Stampato nel 2016 da Solfanelli

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  • 0 out of 5

    L’etica della produzione di moneta

    18.00

    La moneta è onnipresente nella vita moderna, ma la produzione di moneta non è ancora soggetta ad alcuna valutazione morale. Questo gap rigaurda soprattutto gli aspetti morali delle moderne istituzioni monetarie, in particolare le banche, le banche centrali e la moneta immateriale. Il presente lavoro colma la lacuna mediante un’analisi interdisciplinare che coinvolge la politica economica, la filosofia realista e la dottrina morale cattolica. Nell’ultima parte, inoltre, sono tracciate le linee evolutive della storia monetaria occidentale a paritre dal XVII secolo. Il volume si conclude con un accorato appello rivolto all’esigenza di un’urgente riforma monetaria globale.

    Brossura 13,5 x 20, 5 cm. pag. 270

    Stampato nel 2011 da Solfanelli

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  • 0 out of 5

    L’ordinamento internazionale del sistema monetario

    8.00

    L’indagine che ci siamo proposti, oltre a colmare una lacuna della dottrina di diritto internazionale, presenta la novità di una ricerca di scienza monetaria svolta da un giurista anziché da un economista. Al fine di prevenire l’accusa di superficialità o di invasione di un campo di indagine di altra disciplina, teniamo a precisare che non è possibile spiegarsi la struttura, la funzione e l’essenza stessa dello strumento monetario, senza muovere da considerazioni strettamente giuridiche. Come è noto, le definizioni finora proposte della moneta sono riconducibili tutte alle due ipotesi di “valore creditizio” e “valore convenzionale”. Poiché, sia il credito che la convenzione sono delle fattispecie giuridiche, è ovvio che sfugge al controllo scientifico dell’economista ogni possibilità di una analisi approfondita della fattispecie.

    Brossura, 13 x 20 cm. pag. 84

    Stampato nel 2013 da Solfanelli

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  • 0 out of 5

    La conquista della «mela d’oro» – Islam ottomano e cristianità tra guerra di religione, politica e interessi commerciali (1299-1739)

    30.00

    Il libro presenta 440 anni di storia religiosa, politica, diplomatica, sociale eovviamente militare. Il quadro che ne esce è impressionante, tra Papi e Sultani, Imperatori e re, santi e visir, battaglie di terra e di mare, condottieri e avventurieri, diplomatici e corsari, e la grande massa delle popolazioni massacrate ma anche ribelli. Vengono narrati i più decisivi assedi (da Costantinopoli a Vienna), descritte le più grandi battaglie (da Nicopoli a Lepanto fino a Zenta) e le più efferate tragedie (da Otranto e Famagosta); e viene esaminato l’operato dei grandi protagonisti militari (da Hunyadi e Scanderbeg ai Barbarossa, da La Valette a don Giovanni d’Austria, dal Montecuccoli e dal Morosini a Eugenio di Savoia), politici (dai primi sultani a Maometto II e Solimano il Magnifico, dai Re Cattolici a Carlo V e Filippo II, da Francesco I al Re Sole, da Leopoldo I a Sobieski, senza tralasciare quello degli Stati balcanici e italiani, Serenissima in primis), religiosi, da Giovanni da Capistrano a padre Marco d’Aviano.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 358

    Stampato nel 2018 da Solfanelli

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  • 0 out of 5

    La destra e la strategia della tensione

    12.00

    Questo libro si propone di riunire in unico testo tutti i tentativi di colpo di Stato ufficialmente conosciuti in Italia. Lungi dal trattarsi di una mera operazione storico-archeologica, l’intento è piuttosto quello di ripercorrere i sentieri che hanno portato tanti giovani, della destra ufficiale e non, nella costellazione delle più disparate realtà ideologiche radicali. L’ipotesi del libro è che tale radicalizzazione sia l’esito di tentativi di reazione e di rivolta, anche molto differenti nelle forme e nei modi, provocati a loro volta da uno sforzo generalizzato nel panorama politico italiano di soffocare la voce della destra radicale. Le questioni che si pongono diventano, allora, due: da una parte ripristinare il progetto originario d’instaurare un nuovo tipo di civiltà, con il realizzare un nuovo costume di vita e il favorire l’affermarsi di una nuova Weltanschauung sull’uomo e sulla società. Dall’altra, indagare i rapporti che intercorrono tra quest’intento iniziale e il caleidoscopio di realtà che, senz’avere su di esse uno sguardo normativo e giudicante, l’Autore prende in considerazione. Obiettivo finale del libro risulta una disamina che permetta al lettore di discriminare esperienze e realtà qualitativamente costruttive da quelle che, contro ogni vanto, in effetti non lo sono.

    Brossura, 12 x 19,5 cm. pag. 142

    Stampato nel 2019 da Solfanelli

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    La guerra civile spagnola

    10.00

    Nel 1936 scoppiò in Spagna una sanguinosa guerra civile, che è stata considerata come il primo scontro tra fascismo e antifascismo, preludio della seconda guerra mondiale, trascurando la peculiarità della storia della Spagna dove vi è sempre stata una profonda e talvolta violenta contrapposizione tra il tradizionalismo, rappresentato soprattutto dalla Chiesa, e le correnti di pensiero illuministiche. Questo libretto rivaluta la documentazione che comprova la responsabilità della Massoneria spagnola in quegli eventi, spesso taciuta dalla storiografia ufficiale.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 149

    Stampato nel 2007 da Solfanelli

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    La guerra russo-giapponese (1904-1905)

    8.00

    La guerra russo giapponese del 1904-1905 ebbe delle conseguenze geopolitiche tali da mutare l’assetto strategico internazionale. Questo evento segnò, infatti, l’ascesa del Giappone a grande potenza mondiale. Dopo tanti secoli un popolo di colore, considerato inferiore agli europei secondo la mentalità dell’epoca, riuscì a sconfiggere un grande impero, la Russia zarista che, uscita dalla contesa fortemente umiliata e ridimensionata, perse parte del suo prestigio e della credibilità delle sue forze armate, incoraggiando le ambizioni e i propositi aggressivi dei tedeschi e degli austro-ungarici. Essa, inoltre, sperimentò le violenze della rivoluzione (1905), sinistro anticipo di quello che sarebbe avvenuto nel 1917, quando l’avvento del violento regime bolscevico precipitò il popolo russo in un abisso senza fine. Questo conflitto rappresentò, inoltre, il primo esempio di guerra moderna su vasta scala tra nazioni industrializzate, con l’impiego di eserciti numerosi e battaglie di più giorni su fronti estesi con ampio volume di fuoco di cannoni e mitragliatrici mentre, in campo navale, si videro i primi scontri tra navi moderne, soprattutto corazzate.

    Brossura 12 x 16,5 cm. pag. 90

    Stampato nel 2008 da Solfanelli

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