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    La paternità nell’Italia fascista

    27.00

    Martina Salvante

    Il regime fascista tentò di compenetrare la famiglia italiana e i suoi componenti al fine di plasmare una collettività che ne condividesse – o subisse – l’ideologia, le ambizioni e i metodi. Tale disegno fu perseguito con strumenti diversi, dall’uso della propaganda alla promulgazione di forme di assistenza sociale, dalla condanna di ogni opposizione alla promozione di comportamenti conformi all’ideale fascista.

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    La Patria che visse due volte

    14.00

    Enzo Erra

    L’autore individua due patrie italiane: la prima nata come conseguenza del Risorgimento e impersonata da Vittorio Emanuele II°; la seconda nata in seguito alla costituzione della R.S.I., come conseguenza all’abbandono, sempre ad opera di un Savoia, di ogni capacita’ e prerogativa sullo stato e sulla nazione italiana.

    Brossura, pag. 142

    Stampato nel 2004 da Settimo Sigillo

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    La Patria Sconfitta (Romanzo)

    Il prezzo originale era: €20.00.Il prezzo attuale è: €11.00.

    Franco Giuseppe Gobbato

    Romanzo/saggio storico che copre un periodo che va dal 1943 al 1947. Il soggetto è un uomo travolto dagli eventi, più grandi di lui e di tutta la sua generazione.. Quella generazione di diciottenni costretti ad una scelta di parte, in entrambi gli ambiti difficili, che vede il protagonista entrare a far parte della R.S.I. in un Battaglione Costiero di Posizione di stanza in Istria.  La microstoria è inserita negli eventi della macrostoria e, raccontando situazioni poco conosciute, offre spunto per riflessioni sulle anomalie createsi nel Litorale Adriatico rispetto al resto d’Italia. Anomalie riscontrabili anche nel dopoguerra, compresa l'”epurazione” e le scelte di condotta del PCI. Il testo è accompagnato da documenti riprodotti integralmente. Lavoro coadiuvato dall’Associazione Culturale “Luce nella Storia”.

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    La Peau de l’Aurochs (Romanzo)

    23.00

    Scritto da Saint Loup, dopo la guerra, questo romanzo ci fa vivere la lotta per la sopravvivenza di una comunità di montagna, di fronte agli invasori, alla natura e alla “civiltà” che in ultima analisi dimostrano essere la minaccia più letale.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 234

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 1999 da L’Homme Libre

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    La Penna Spezzata del Tenente Broggi. La storia del più giovane Alpino del Regio Esercito ed Ufficiale della RSI

    20.00

    Rosa Broggi – Davide Del Giudice

    Fu il più giovane volontario d’Italia negli Alpini nel 1940, decorato due volte sul fronte greco-albanese. Della divisione “Monterosa” della RSI fu l’Ufficiale più giovane ed alfiere. Morì per non rinnegare il suo giuramento sulle Alpi Apuane nel 1944. La sua storia narrata dalla mamma e dai testimoni che lo conobbero.

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    La penultima ventura – Scritti e discorsi fiuman

    30.00

    Qui viene presentato per la prima volta il corpus degli scritti di D’Annunzio dedicati a fiume con la cura e analisi del grande storico Renzo de felice, che nel’ampio saggio introduttivo chiarisce la portata e il significato dell’azione dannunziana in relazione con la politica interna e internazionale del tempo, evidenziando la sostanziale diversità che distinse il fiumanesimo dal fascismo.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 582

    Stampato nel 2019 da Luni

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    La Percee de la Kampfgruppe Peiper dans les Ardennes

    45.00

    Hugues Wenkin – Christian Dujardin

    Il Kampfgruppe Peiper era la punta di diamante della 6. Panzer-Armee nelle Ardenne, responsabile di aprire la strada all’offensiva corazzata tedesca verso la Mosa e Anversa. Dotato di una notevole potenza di fuoco, riuniva i veterani più motivati ​​del Terzo Reich. L’unità di Peiper avrebbe dovuto avanzare senza preoccuparsi dei propri fianchi, conquistando i ponti che attraversano la Mosa prima che l’esercito americano avesse il tempo di reagire. Dopo un inizio difficile, la colonna corazzata tedesca sfondò la cortina difensiva alleata e si diresse verso il suo obiettivo. Doveva attraversare le Ardenne, una zona facile da difendere che il comando americano sfrutta per guadagnare tempo. I ponti furono fatti saltare uno dopo l’altro davanti agli uomini di Peiper. A corto di carburante, si è ritrovò, isolato su un promontorio a La Gleize. Basandosi sui resoconti dei combattimenti di entrambi gli schieramenti, questo libro analizza lo svolgersi degli eventi, minuto per minuto, e spiega le ragioni del fallimento di Peiper, che tuttavia aveva, sulla carta, tutte le carte in mano per vincere.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 224 riccamente illustrato con foto b/n e alcune cartine e foto a colori

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2024 da Heimdal

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    La Percee du Bocage – 30 Juillet-16 aout 1944 Vol 1: Villers-Bocage, Aunay sur Odon, Le Mont Pincon, Conde’ sur Noireau

    65.00

    Dopo l’Operazione “Cobra”, Montgomery decise di trasferire le divisioni del VIII Corpo d’Armata e del XXX Corpo d’Armata nel perimetro di Caumont per un attacco che avrebbe dovuto essere lanciato il 30 luglio 1944. L’operazione si concluse con la presa di Mont Pinçon il 9 agosto a 15, e il successivio attacco verso Flers. Le perdite britanniche furono però molto pesanti, in quanto gli Inglesi dovettero scontrarsi con i “Tigre” e i “Jadgpanther” delle unità d’elite tedesche. Questo studio si basa sulla documentazione Alleata e tedesca, mappe, testimonianze (per la maggior parte inedite), oltre ad un apparato fotografico sempre di ottima qualità come d’altronde per tutti i libri delle edizioni Heimdal.

    Rilegato, 22 x 31 cm. pag. 432 interamente illustrato con foto spesso inedite, mappe, simboli e distintivi di reparto a col e b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2014 da Heimdal

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    La perfezione del tiro (Romanzo)

    16.00

    La perfezione del tiro racconta la psiche di un cecchino in una delle tante guerre mediorientali. Il segreto di questo giovane tiratore sta nella concentrazione. Nella pazienza, nella calma, nel controllo della respirazione. Basta un solo tiro andato a segno per dargli la gioia di un lavoro ben fatto. Solo allora scende dal tetto del palazzo dove si è nascosto per uccidere e ritorna a casa dalla madre, che la guerra civile ha condotto alla follia. Poi però arriva Myrna, un’adolescente che lui ha assunto per badare alla madre malata. La sua sessualità nascente turba il protagonista. La loro convivenza, in cui si limitano a un paradossale amore platonico, va avanti tra i ritorni del guerriero dalle sue “cacce”, le passeggiate in cui si tengono per mano e arrossiscono a ogni turbamento, la paura che però cresce nella ragazza man mano che intuisce l’oscura indole del giovane.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 183

    Stampato nl 2018 da Edizioni e/o

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    La peste scarlatta

    10.00

    Una letale epidemia che provoca l’estinzione quasi completa dell’umanità; il ricorso alla guerra batteriologica per annientare il “pericolo giallo”. Questi gli eventi apocalittici preconizzati nei due racconti di Jack London qui presentati in una nuova versione italiana. Nel primo (La peste scarlatta), ambientato nella California del 2073, una piccola comunità di sopravvissuti deve misurarsi con un ambiente primitivo in cui ogni traccia di civiltà è scomparsa. L’invasione senza precedenti rappresenta invece il risveglio della Cina a opera del Giappone e la sua trasformazione in potenza mondiale. Per non soccombere all’avanzata dell’immensa massa asiatica, l’Occidente dovrà impiegare un’arma silenziosa e apparentemente innocua che si rivelerà più efficace di qualsiasi arma convenzionale. Entrambi i racconti sembrano anticipare, con sorprendente preveggenza, i timori connessi al destino della nostra civiltà e ai suoi assetti precari, minacciati dagli squilibri demografici tra le varie aree del pianeta e dall’irruzione di nuovi flagelli.

    Brossura, 14,5 x 21,5 cm. pag. 96

    Stampato nel 2016 da Edizioni Ar

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    La piazza militare di Bardonecchia

    49.50

    Con la nascita del Regno d’Italia, il passaggio della Savoia alla Francia e l’apertura del traforo ferroviario del Frejus nel 1871, le Alpi persero il loro ruolo secolare di baluardo difensivo e Bardonecchia divenne la principale chiave strategica del quadro difensivo delle Alpi occidentali. Ebbero la priorità gli interventi legati al controllo del traforo ferroviario, quali la Batteria interna della galleria, una fortificazione scavata nella montagna e il Forte Bramafam, che divenne centro dell’intero complesso. Proprio nella realizzazione del Bramafam, il connubbio della pietra con il calcestruzzo e altri impianti avveniristici nell’installazione dell’artiglieria, ne fecero la più importante fortificazione delle Alpi Cozie di fine Ottocento. Oggi in questa sede è stato ricavato un Museo dedicato all’evoluzione dell’architettura militare, valido esempio di riutilizzo e valorizzazione delle strutture militari sopravvissute.

    Rilegato, 24 x 30 cm. pag. 183 con circa 200 illustrazioni b/n e colori

    Stampato da Edizioni del Capricorno

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    La piazzaforte di Fenestrelle

    36.00

    La fortezza di Fenestrelle è senza dubbio annoverata tra le più impressionanti strutture difensive alpine, che i Re di Sardegna abbiano eretto nel XVIII secolo verso la Francia. Ha rappresentato a suo tempo la vera porta fortificata del Piemonte, che continuava sul versante opposto, allaciandosi al veccho forte, già francese, del Mutin oggi non più esistente. L’ingegnere militare Ignazio Bertola Roveda che profuse ingegno e rara perizia nella progettazione, ci ha lasciato una caratteristica paricolare: un’impressionante scala coperta che sale dal Forte San Carlo sino a toccare il Forte delle Valli, interminabile e emozionante a percorrersi con i suoi 4000 scalini. Lopera del Contino, è veramente meritevole in quanto a riproposto la problematica della conservazione delle strutture fortificate in Italia. L’apparato iconografico è degno di un tal libro: circa 150 illustrazioni a colori (foto e cartine) e 4 stupende riproduzioni di carte dell’epoca di grandi dimensioni.

    Rilegato, 20,5 x 30 cm. pag. 120 interamente illustrate con circa 135 foto a colori, 13 planimetrie e disegni + 4 grandi riproduzioni di stampe d’epoca

    Stampato nel 1993 da Chiaramonte

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    La Piazzaforte di Pescara. Tre secoli di storia della «Real Piazza di Pescara» dall’edificazione all’abbattimento

    22.00

    Licio Di Biase

    La Piazzaforte ha sempre esercitato il suo fascino sui pescaresi. Recentemente, i resti del Bastione S. Vitale sono emersi alla luce, un pezzo del baluardo spagnolo da toccare e vedere per rendersi contro di quale dovesse essere stata la sua maestosità. Per tre secoli questa struttura militare difensiva a nord del Regno di Napoli caratterizzò un vasto territorio, determinandone dinamiche e sviluppi. Da uno dei Bastioni della Piazzaforte, e precisamente da quello di S. Cristoforo o Bandiera o del Telegrafo, Vittorio Emanuele II pronunciò l’ormai famosa e memorabile frase che iniziava con “Oh, che bel sito…”. Era il 17 ottobre 1860. A quel giorno si ritiene appartenga la prima idea della demolizione, anche se i misteri sulle dinamiche di realizzazione e abbattimento non sono state sempre ben delineate nei numerosi documenti storici degli ultimi anni. Da qui l’esigenza di andare oltre le informazioni fin qui acquisite alla luce del rinvenimento di altre notizie, fino ai recenti rinvenimenti dei resti dei bastioni di nordovest, che ci aiutano ad approfondire la conoscenza di questa nostra piccola città, crocevia da almeno due millenni tra nord e sud, est e ovest.

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    La Polemica Contro Il Talmund nella Germania Nazionalsocialista

    25.00

    Gian Pio Mattogno

    Nel Giugno 1933, all’ indomani dell’ ascesa al potere del partito Nazional-socialista, l’American Jewish commette pubblico un opuscolo con il quale dava inizio alla campagna mediatica internazionale, contro il Terzo Reich.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 152

    Stampato nel 2023 da Effepi

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    La politica culturale del movimento futurista begli anni Trenta – Il caso «futurismo», «Sant’Elia» e «Artecrazia»

    13.00

    Marinetti aveva tutti i titoli per considerarsi precursore del fascismo e senza dubbio il suo movimento futurista è stata la forma d’arte più originale delle due rivoluzioni del secolo ventesimo: quella bolscevica e quella fascista. Meno consacrato è il “secondo futurismo”, ove fiorirono l’aeropittura, la grafica pubblicitaria, la fotografia. Questo saggio è volto a documentare, attraverso l’attenta lettura delle tre riviste dirette da Mino Somenzi negli anni Trenta, il dibattito culturale che dal 1932 al 1939 ha accompagnato e sorretto le opere del secondo futurismo. Dibattito teso all’ambizione di veder riconosciuto anche nell’Italia fascista il futurismo come arte di Stato.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 110

    Stampato nel 2007 da Settimo Sigillo

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    La politica economica del nazionalsocialismo

    30.00

    Contrariamente a quanto accadeva nei maggiori paesi capitalisti dopo la Grande Depressione, in Germania il regime nazionalsocialista ha intrapreso una politica di prelievo fiscale e ha trasferito la proprietà statale e i servizi pubblici al settore privato per avere a disposizione le risorse necessarie agli investimenti industriali e sociali per il popolo tedesco. L’orientamento generale della politica economica dei nazionalsocialisti era l’esatto opposto di quella dei paesi dell’Unione Europea alla fine degli anni ’90: considerando che le moderne privatizzazioni nell’UE avvenivano in parallelo con le politiche di liberalizzazione, nella Germania nazionalsocialista le privatizzazioni sono state realizzate in un quadro di controllo crescente dello Stato su tutta l’economia attraverso la regolamentazione e il controllo politico. Conoscere le dinamiche economiche e sociali del nazionalsocialismo è quindi utile ai fini di un ulteriore approfondimento di quel periodo storico.

    Brossura, 17,5 x 24,5 cm. pag. 268

    Stampato nel 2018 da ASterios

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    La Politica Economica Tedesca – (Berlino, 11 agosto 1939)

    10.00

    La dannatio memoriae al quale sono stati assoggettati non solo il Nazionalsocialismo ed i suoi uomini, ma anche ogni qualsivoglia aspetto della vita politica, sociale e economica della Germania degli anni che intercorfrono fra il 1933 e il 1945 è assolutamente totale. Lo scritto in qustione è la traduzione di un breve saggio sulla situazione politico-economica economica del Terzo Reich steso da Wilhelm Bauer alla vigilia dell’Invasione della Polonia nel 1939. I livelli di produzione industriale, i progetti architettonici, la storia dei fautori della rapida crescita economica tedesca nel periodo del governo nazionalsocialista. Alcune foto b/n

    Brossura, 21 x 14, pag. 48, alcune foto b/n

    Stampato nel 2006 da Effepi

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    La politica pura – Il laboratorio di Gianfranco Miglio. Atti del Convegno

    28.00

    Nel corso della sua carriera Gianfranco Miglio (1918-2001) percorse sentieri inesplorati e formulò ipotesi eterodosse, muovendosi progressivamente dallo studio delle origini del diritto internazionale alla storia delle dottrine e delle istituzioni politiche, fino alla Begriffspolitik: una «politologia concettuale» ispirata a grandi maestri come Tönnies, Weber, Mosca, Pareto e Schmitt, oltre che ai classici esponenti della tradizione del realismo politico. La libertà che sperimentò nel suo laboratorio teorico lo fece apparire a lungo come un personaggio scomodo, irritante e solitario. Ma è forse proprio quella libertà a fare oggi di Miglio una sorta di moderno classico. A cento anni dalla nascita, questo volume esplora le molteplici direzioni in cui si mossero le ricerche dello studioso comasco. Le voci di Bassani, Cacciari, Campi, Colombo, Duso, Galli, Leonida Miglio, Ornaghi, Palano, Parsi, Schiera e Tronti tornano così a valorizzarne le intuizioni e l’audacia prospettica, pur senza esitare a segnalarne i nodi problematici e le ambivalenze. Forse proprio l’eterogeneità delle letture dimostra quanto l’eredità di quell’avventura intellettuale si riveli ancora preziosa. E come il laboratorio di Gianfranco Miglio, il nitore delle sue eleganti costruzioni e l’edificio incompiuto della sua «teoria pura» della politica continuino a offrire formidabili sollecitazioni.

    Brossura, 16 x 22 cm. pag. 322

    Stampato nel 2019 da Vita e Pensiero

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    La politica religiosa di Giuliano l’Apostata

    18.00

    «Della politica [di Giuliano] è lecito dire che seguì sviluppo lineare e coerente; che fu accorta politica: voluta e fatta da un uomo il quale non si lasciò mai dominare da altri interessi che quelli superiori […] della fede in cui militava». Un libro dalle molte qualità, questo studio di Goffredo Coppola sull’imperatore Giuliano. Prosa incisiva ed elegante. Una analisi acuminata dalla simpateticità, consapevole e sorvegliata, con l’imperatore. Una raffinata ricostruzione dello Zeitgeist. Si delinea in questo scritto un approccio morfologico, quasi spengleriano, che permette a Coppola di oltrepassare i limiti delle concezioni storiografiche di una epoca che nemmeno aveva chiara percezione del periodo tardoantico.

    Brossura 14,5 x 21,5 cm.

    Stampato da Edizioni di Ar

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    La politica sociale nel Terzo Reich

    18.00

    Era l’8 novembre 1939 – da appena due mesi la Germania era in armi – quando Adolf Hitler, nel suo discorso di accusa contro coloro che avevano incitato alla guerra, disse: «Costoro odiano lo spirito sociale della Germania! (…) Questa Germania della previdenza, dell’equilibrio sociale, della soppressione delle differenze di classe, la odiano! La Germania che nel corso di sette anni si è sforzata di render possibile ai suoi cittadini una vita decorosa, essi la odiano! La Germania che ha tolto di mezzo la disoccupazione che essi, con tutte le loro ricchezze, non sono capaci di estirpare, essi la odiano! La Germania che dà ai suoi operai abitazioni decenti è quella che essi odiano, perché hanno l’impressione che il loro stesso popolo potrebbe essere “infettato” da questo esempio. Odiano la Germania della legislazione sociale; la Germania che celebra il 1° Maggio quale festa dell’onesto lavoro. Odiano la Germania che ha iniziato la lotta per migliorare le condizioni di esistenza. Proprio questa Germania essi odiano». Ecco spiegata, attraverso le parole del Führer, la politica sociale che il Nazionalsocialismo volle realizzare durante i pochi anni di vita del Terzo Reich, scatenando le ire dell’Alta finanza internazionale, del Capitalismo mondialista e del Marxismo cosmopolita — che si vide defraudato del tema della rivoluzione sociale. Applicando il presupposto che la migliore politica sociale rappresentasse al contempo la migliore politica economica, apparve evidente come il Nazionalsocialismo stesse modificando, con una sequenza inarrestabile d’interventi, l’assetto sostanziale di quella che era stata fino ad allora la vita sociale ed economica della Germania. Attraverso l’organizzazione d’imponenti campagne per la creazione di nuovi posti di lavoro, affiancate da politiche sociali reali e concrete che procurarono evidenti ritorni di entusiastica fiducia nella popolazione e giustificate speranze verso l’avvenire, il Nazionalsocialismo risolse la drammatica piaga dell

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    La Polizei-Division sul fronte di Leningrado, 1941

    22.00

    Il libro narra le vicende militari della SS Polizei-Division. Trattata inizialmente come una formazione di secondo livello, fu equipaggiata ed armata approssimativamente, così come fu impiegata in prima linea sempre come forza di riserva, soprattutto nella campagna sul fronte occidentale nel 1940. Tuttavia, come accadrà spesso nella storia della Waffen SS, anche per la Polizei la prova del fuoco servirà a farla diventare una formazione di élite grazie soprattutto all’esemplare comportamento dei suoi reparti e dei suoi comandanti sul campo di battaglia e nel febbraio del 1942, finalmente, fu trasformata in una vera e propria formazione SS, diventando la SS-Polizei-Division.

    Brossura, 17.5 x 25,5 cm. pag. 88 illustrato con numerose foto b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    La polizia repubblicana 1943-1945

    Il prezzo originale era: €19.90.Il prezzo attuale è: €12.93.

    Gabriele Malavoglia

    Anche la Repubblica Sociale ebbe la propria struttura di Pubblica Sicurezza, il corpo della Polizia Repubblicana, formata da una sorta di doppia anima: una territoriale, impegnata nei compiti d’istituto della Polizia, e una più spiccatamente figlia del tremendo periodo che si stava vivendo, dedita principalmente alla persecuzione degli avversari politici del fascismo, i partigiani, ed alla caccia agli ebrei. A volte queste due anime si compenetrarono, nonostante la suddivisione rimase molto netta. Fino ad oggi, ben poco è stato scritto sulle vicende della Polizia Repubblicana, le ricerche si sono concentrate, per motivi diversi e talora opposti, soprattutto su quei reparti di para-polizia, spesso conosciuti come “bande”, dediti alle attività più violente e crudeli, che operavano perlopiù in stretta dipendenza con i comandi germanici. È stato invece tralasciato l’aspetto più istituzionale della polizia Repubblicana, nelle cui file militarono moltissimo uomini onesti e probi, che, in molti casi, si prodigarono anche per salvare ebrei o militarono segretamente nella Resistenza. Lungi dall’avere realizzato uno studio sistematico ed esaustivo, in queste pagine si è cercato di compendiare tutti gli aspetti caratterizzanti la struttura della polizia nel periodo della Repubblica Sociale Italiana.

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    La poltrona del Re (romanzo)

    Il prezzo originale era: €18.00.Il prezzo attuale è: €11.70.

    Fabrizio Rinaldini                                    Prezzo di listino  18.00 (sconto 35%)

    Un giallo che trae origine dalla guerra civile del ’44, combattuta nel contado fiorentino con piena vittoria dei partigiani, tra i quali trova posto anche qualche evaso dal carcere di Santa Teresa di Firenze. Un antefatto che ha i colori della storia, ma che si sviluppa negli anni ’50. Delitti ben mascherati e classificati come suicidi non convincono i due protagonisti che con tenacia e testardaggine cercano l’assassino o gli assassini…

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 286

    Stampato nel 2011 da Agemina

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    La Porta del Sole di Tiahuanaco. E la Dottrina del Ghiaccio Cosmico di Horbiger

    18.00

    Edmund Kiss

    Da noi stessi definito a suo tempo uno dei “Tre Titani ricercatori” insieme a Karl Maria Wiligut e Otto Rahn, collegati all’Organizzazione Ahnenerbe (“Eredità degli Antenati”), l’Ente di ricerca voluto da Heinrich Himmler nel 1935, non poteva mancare in questa Collana la figura di Edmund Kiss (1886-1960), architetto ed esploratore nel periodo del Terzo Reich tedesco. Riportiamo qui per la prima volta in italiano (grazie alla traduzione di Alessandro Rossolini) uno dei suoi saggi scientifici più famosi, che uscì nel 1937, dopo una serie di romanzi storici che lo avevano fatto conoscere in tutta Europa. La Porta del Sole di Tiahuanaco di Kiss è una pietra miliare nella storia di quello che è diventato il genere denominato “Archeologia Misteriosa”, testo cui si sono collegati nel tempo scrittori del calibro di Hans Schindler Bellamy, Peter Kolosimo ed Erik Von Däniken.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 216 con alcune foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2024 da Independently published

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    La portaerei scomparsa del generale Bonfiglietti – La portaerei progettata nel 1929 mai costruita e subito dimenticata

    22.00

    “Il generale Bonfiglietti ebbe una storia singolare: perché la sua attività di progettista si svolse quasi tutta proprio durante il periodo storico immediatamente successivo al Trattato di Washington, dato che iniziò a sviluppare le sue idee più importanti nel 1922 e le ultimò – anche dopo aver lasciato la Regia Marina – nel 1932. Così si occupò dei progetti dei maggiori incrociatori italiani e, negli ultimi anni del suo servizio attivo, si dedicò al progetto della potenziale prima portaerei italiana, quella che ricordiamo nel nostro titolo: una portaerei della quale studiò anche quattro varianti che, secondo lui, offrivano diversi vantaggi tecnici ed economici.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 218 illustrato con numerose foto a colori e b/n, disegni tecnici e riproduzioni di documenti

    Stampato nel 2017 da Jouvence

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    La posta delle missioni militari italiane all’estero dal 1950 al 2010

    40.00

    Il presente volume prende in considerazione utte le missioni militari italiane dal 1950 a tutto il 2010, per un totale di 71 missioni, con schede esplicative, corrispondenze, cartoline, giornali, volantini, i bolli postali e amministrativi più significativi (nella versione in CD, oltre al file pdf del catalogo, sono riportate 249 pagine aggiuntive con tutti i bolli). Cronologicamente si va dalla missione AFIS in Somalia del 1950 sino alla missione di aiuto “Minusthah” ad Haiti, a seguito del devastante terremoto. Quest’ultima missione venne avviata il 13 gennaio 2010 e si concluse il 14 aprile dello stesso anno; di questa si conosce un solo documento viaggiato dimostrando che anche la posta dei giorni nostri può essere molto rara.

    Brossura, pag. 278 con illustrazioni a colori e b/n.

    Stampato nel 2013 da Associazione dei Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari

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    La Posta delle Missioni Militari Italiane all’Estero dal 1950 al 2022

    89.00

    AA.VV.

    Nuova edizione che riprende e aggiorna il catalogo sulle missioni militari all’estero del 2013, partendo dalla n.1 Afis in Somalia del 1950, fino alla n.164 di Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo NATO del giugno 2022. L’introduzione illustra le varie tipologie di materiale storico postale collezionabile, prendendo in esame anche la posta non viaggiata, quella costruita a posteriori, quella prodotta quasi industrialmente in multipli uguali e anche altre tipologie di oggetti connessi con la posta, come ad esempio cartoline commemorative, ricordi filatelici, documenti,… Il lavoro si sviluppa elencando le missioni in ordine cronologico con schede esplicative che contengono i dati tecnici e mostrano corrispondenze, cartoline, giornali, volantini, i bolli postali e amministrativi più significativi, i guller ufficiali quando è presente un Ufficio Postale Militare dedicato.

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    La Posta Militare con l’Africa Orientale, Gli annulli di posta militare in Africa Orientale di Edmondo Moro

    20.00

    Virgilio Lunardon

    Questa ristampa offre al collezionista di posta militare l’occasione per rivisitare una serie di articoli di Virgilio Lunardon sulla campagna nell’Africa Orientale del 1936-37, pubblicati dalla gloriosa Rivista Filatelica d’Italia mentre la campagna era in corso. Gli articoli hanno tutti i pregi dell’attualità storico postale dell’epoca e, rileggendoli, ci si rende subito conto che dopo 70 anni le notizie tecniche contenute sono ancora valide e restano un punto di riferimento di grande rilievo.

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    La Posta Militare Italiana 1939/1945 – IV Edizione

    45.00

    Quarta edizione del libro di Giuseppe marchesa sulla posta militare italiana nella Seconda Guerra Mondiale. Un volume più… asciutto rispetto ai precedenti due tomi del 2000-2002, revisionato nei testi e nelle date (vi hanno collaborato Renato Ghiotto e Piero Macrelli), aggiornato nelle immagini e soprattutto nelle valutazioni, queste espresse in punti ma equivalenti a stime in euro. In 416 pagine, ecco il quadro generale delle formazioni militari, letto attraverso il supporto postale di riferimento. Quindi, le strutture burocratiche centrali, le realtà attive in Africa Orientale e poi tutti gli uffici ordinati in base al numero di distinzione impiegato.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag 404 illustazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Associazione Italiana Collezionisti Posta Militare e Storia Postale

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    La prima armata di Federico II di Prussia Vol.1. La fanteria

    32.00

    Enrico Acerbi

    Federico il Grande fu una delle figure più importanti della storia europea. Nel XVIII secolo, era il monarca di uno stato tedesco, la Prussia, che aveva pochi vantaggi e tanti piccoli territori sparsi da est (Prussia orientale) ad ovest sul Reno (ducato di Kleve). La sua era una nazione relativamente piccola circondata da Francia, Austria, Svezia e Russia, tutte ostili agli interessi della Prussia. Questi due volumi trattano del periodo iniziale del regno di Federico II e dello sviluppo, da lui fortemente voluto, dell’esercito. Succeduto al padre il 31 maggio 1740, seppe trar profitto dalla difficile posizione in cui versava l’Austria, a causa la contrastata successione di Maria Teresa, ed entrò in guerra con la sua nuova armata con l’intento di entrare in possesso della Slesia. Con il trattato di Breslavia (11 giugno 1742) ottenne la sovranità su quasi tutta la Slesia e la contea di Glatz.

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    La prima armata di Federico II di Prussia Vol.2. La Cavalleria e Altre Unità

    32.00

    Enrico Acerbi

    Federico il Grande fu una delle figure più importanti della storia europea. Era, nel XVIII secolo, il monarca di uno stato tedesco, la Prussia, che aveva pochi vantaggi e tanti piccoli territori sparsi da est (Prussia orientale) ad ovest sul Reno (ducato di Kleve). La sua era una nazione relativamente piccola circondata da Francia, Austria, Svezia e Russia, tutte ostili agli interessi della Prussia.  Questi due volumi parlano degli inizi del regno di Federico II e dello sviluppo da lui ulteriormente portato all’esercito. Succeduto al padre il 31 maggio 1740, seppe trar profitto dalla difficile posizione in cui versava l’Austria, causa la contrastata successione di Maria Teresa, ed entrò in guerra con la sua nuova armata con l’intento di entrare in possesso della Slesia. Con il trattato di Breslavia (11 giugno 1742) ottenne la sovranità su quasi tutta la Slesia e la contea di Glatz.

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    La prima battaglia delle Alpi 10-25 giugno 1940

    20.00

    Il 10 giugno 1940 l’Italia dichiarò guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. Per molti storici e militari italiani e francesi la prima battaglia delle Alpi è costituita da una serie di combattimenti lungo la frontiera italo-francese tra le truppe italiane, comandate dal principe Umberto di Savoia, e l’Armata delle Alpi francese, comandata dal generale Olry. A onor del vero i Francesi dovettero combattere contro gli Italiani, sulle Alpi e sul litorale della Costa Azzurra, e contro i Tedeschi, presso l’Isère e il lago di Bourget. Le decisioni prese dal generale Olry hanno avuto un peso non indifferente nelle clausole di armistizio. L’Armata delle Alpi riuscì a portare a termine il compito ricevuto e i suoi uomini non dovettero subire la prigionia come i loro commilitoni del Nord della Francia.

    Cartonato, 17,5 x 24,5 cm. pag. 187 illustrato con circa 170 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2010 da Chiaramonte Editore

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    La prima battaglia navale della Sirte (17 Dicembre 1941)

    29.00

    La notte del 8-9 novembre 1941 si verificò quella che, assieme alla Battaglia di Capo Matapan, fu la maggiore sconfitta della Marina italiana nella Seconda Guerra mondiale. Ciò avvenne a sud delle coste meridionali della Calabria quando, un convoglio di sette navi mercantili, denominato “Beta” (o “Duisburg”), che era scortato da due incrociatori pesanti e ben dieci cacciatorpediniere, fu letteralmente distrutta da un piccola formazione navale britannica (Forza K), da pochi giorni distaccata a Malta, costituita da due piccoli incrociatori leggeri e due cacciatorpediniere. Dal quel momento si determinò uno stato di crisi sulle rotte libiche che soltanto in seguito all’operazione M.42, che portò alla Battaglia della Prima Sirte, avrebbe permesso alla Regia Marina, con l’appoggio determinante della Luftwaffe, dei sommergibili tedeschi, dei mezzi d’assalto e degli sbarramenti minati italiani di riprendere il controllo nel Mediterraneo Centrale, ed assicurare un rifornimento continuo alla Libia.

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    La Prima Guerra Mondiale

    32.00

    Dopo cento anni la Prima Guerra Mondiale continua ad affascinarci e a riempirci di orrore. Questo volume, con una prefazione di Hew Strachan e i contributi di tre noti storici, abbraccia i combattimenti in tutti i teatri operativi e presenta in dettaglio alcuni degli episodi sconosciuti del conflitto. Prende in esame l’umiliazione della Russia a Tannenberg, analizza le grandi battaglie sul fronte occidentale, la Somme, Ypres, Verdun, il bosco di Belleau, e le memorabili campagne in Palestina, Italia e Africa insieme alle cause e alle origini della guerra. Vengono messe in luce ed esaminate la nuova tecnologia e la tattica che provocarono la stasi della linea del fronte, portando alla creazione di centinaia di chilometri di trincee. Le vite dei civili e dei soldati coinvolti sono rivelate da resoconti in prima persona che offrono una toccante e personale prospettiva degli orrori della Grande Guerra.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 434 con circa 99 illustrazioni b/n, 6 illustrazioni e 38 cartine a colori

    Stampato nel 2014 da Libreria Editrice Gorizina

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    La prima guerra mondiale. Vol. 1

    75.00

    Si tratta del primo volume dell’edizione italiana dell'”Encyclopédie de la Grande Guerre” curata dagli storici francesi Jean-Jacques Becker e Stéphane Ardoin-Rouzeau. Le linee guida dell’opera sono quelle di fondere sensibilità e interessi propri della scuola tradizionale attenta all’oggettività dei processi, alle dimensioni diplomatiche, politiche e militari, ma anche economiche e sociali dell’evento, con i nuovi orizzonti aperti da quella che si suole definire storia culturale, e che riporta in primo piano le dimensioni della soggettività, dell’esperienza vissuta, dell’immaginario e della memoria anche grazie al ricorso a fonti finora poco esplorate. La Grande Guerra, in particolare in Francia, continua a occupare un ruolo di primissimo piano tanto dal punto di vista storiografico che da quello della memoria collettiva: un evento carico di intensa emotività.

    Rilegato, pag. XLIV + 590

    Stampato nel 2007 da Einaudi

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    La prima guerra mondiale. Vol. II

    80.00

    Un’opera che salda sensibilità e interessi propri della storiografìa tradizionale più attenta all’oggettività dei processi, alle dimensioni diplomatiche, politiche, militari, ma anche economiche e sociali dell’evento, con i nuovi orizzonti aperti da una storia che si suole definire culturale e che riporta in primo piano le dimensioni della soggettività, dell’esperienza vissuta, dell’immaginario e della memoria anche grazie all’uso di fonti mai prima esplorate. Non solo la vita politica dunque, ma anche il ruolo, attivo o passivo, delle donne e dei bambini, degli intellettuali e degli scienziati, dei giornalisti e dei cineasti. Anche il secondo volume integra ampiamente l’edizione francese con voci che mettono l’accento sulla specificità dell’Italia, con saggi sulle regioni di confine, su Vittorio Veneto e l’armistizio, sul territorio e la memoria della guerra, sulle scritture dei soldati, sulla violenza squadristica, sul cinema e la letteratura.

    Rilegato pag. XVIII + 704

    Stampato nel 2007 da Einaudi

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    La Prima Guerra Punica – Il primo epico scontro tra Roma e Cartagine

    24.00

    La Prima Guerra Punica, è un momento essenziale nella storia del Mediterraneo e di tutti i popoli che su di esso si affacciano perché dalla vittoria in Sicilia, Roma trasse la consapevolezza di poter estendere i confini del suo impero anche oltremare, cosa che comincoò subito a fare. Nella storia romana, infatti, la guerra per la Sicilia, benché non risolutiva nella lotta contro Cartagine, fu, come evidenziato con enfasi dallo stesso Polibio, la prima campagna condotta da Roma fuori da quelli che allora erano considerati i confini dell’Italia, con tutte le nuove problematiche politiche, strategiche, tattiche e logistiche che questo comportò.

    Brossura, 14,5 x 20,5 cm. pag. 190 con circa 55 tra foto e cartine b/n

    stampato nel 2015 da Chillemi

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    La Profezia del Terzo Regno: dalla Rivoluzione Conservatrice al Nazionalsocialismo

    28.00

    Luca Leonello Rimbotti

    Nel corso degli anni della Repubblica di Weimar, irrequieti e versatili intellettuali non conformisti, appartenenti al variegato arcipelago della Rivoluzione Conservatrice, daranno vita al più fecondo e affascinante laboratorio ideologico che la storia europea abbia mai conosciuto. Si intrecciarono nazional-rivoluzionari, pensatori völkisch, reduci dei Freikorps, leghe giovanili e nazional-bolscevichi, tutti sostanzialmente concordi, pur tra le tante differenze, sull’inderogabile necessità di liberare la Germania dalle catene imposte dal vergognoso trattato di pace di Versailles e dalla volontà di rispedire al mittente le illusionistiche chimere di un Occidente democratico, plutocratico e liberale imposto dai vincitori, dalla Francia, dall’Inghilterra e dagli USA e considerato ostile alla natura del popolo tedesco. Spesso contrastanti furono invece le aspettative e le prospettive sul futuro di una nuova Germania, come anche le valutazioni sulla rivoluzione bolscevica e su quella fascista. Questo laboratorio ideologico potette contare su numerose adesioni di grande statura intellettuale, lungo uno spettro di variazioni ideologiche e valutazioni politiche, con un particolare accento sulla politica estera, estremamente ampio. Tutto questo fino alla conquista del potere del Nazionalsocialismo.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 360

    Stampato nel 2011 da Ritter Edizioni

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    La propaganda italiana nella Grande Guerra

    Il prezzo originale era: €13.00.Il prezzo attuale è: €8.45.

    Andrea Cotticelli      prezzo di listino: 13.00 (sc. 35%)

    Argomento di questo lavoro è la Grande Guerra 1914 – 1918. L’interesse non è quello di narrare la storia della Prima Guerra Mondiale, bensì di mettere in rilievo come la propaganda italiana dell’epoca, attraverso articoli di stampa, manifesti e cartoline illustrate ne trattava i principali avvenimenti.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 98 con 30 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Il Borghese

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    La Proprietà di Popolo

    6.00

    Su iniziativa del Centro Studi Politici e Costituzionali, il 13 aprile 1976 è stato depositato, presso la Corte di Cassazione di Roma, un disegno di legge di iniziativa popolare, per ripartire fra i cittadini il reddito monetario del capitale amministrato dallo Stato (G.U. n. 98 del 14-4-1976). Tutto il sistema normativo proposto è stato organicamente concepito sul principio essenziale che la proprietà di un capitale è di chi ha diritto al reddito. Come il socio di una società commerciale ha una quota di capitale in quanto ha diritto al dividendo, così il cittadino, mediante il diritto alla quota di reddito, consegue una quota ideale di proprietà del capitale amministrato dallo Stato.

    Brossura, 13 x 20 pag. 45

    Stampato nel 2013 da Solfanelli

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    La prova occulta

    Il prezzo originale era: €20.00.Il prezzo attuale è: €11.00.

    Matteo Borrini, Vincenzo Lusa        Prezzo di listino: 20.00 (sconto 45%)

    Un omicida occulta il cadavere della sua vittima, una palazzina crolla a seguito di un terremoto, l’esplosione in volo di un aereo disperde su un’ampia area i resti dei passeggeri. Corpi da cercare, da riportare alla luce, da identificare. Scenari che vengono coinvolti oprtatori del diritto e scienziati forensi alla ricerca di un’evidenza probatoria celata su e nel terreno; ma i tecnici della scena del crimine devono svolgere un attento e difficile compito: investigare nel rispetto delle norme e delle procedure previste dal sistema giudiziario. Questo testo si propone come trait d’union tra il mondo degli scenziati e quello dei giuristi, rendendo più comprensibile il linguaggio scientifico e le potenzialità delle discipline agli uni, ma anche illuminando gli altri circa la selva normativa di cui tener conto come consulenti o periti. Sebbene incentrato principalmente sulla figura dell’Archeologo Forense, il testo è un’utile strumento per ogni scienziato che offre il proprio contributo alla giustizia, così come ad ogni uomo di legge che voglia avvalersi della prova scientifica. L’opera esamina la natura dell’indizio, della prova e dei mezzi di ricerca di quest’ultima, così come gli strumenti, quale perizia e conulenza tecnica, che costituiscono il punto di confronto tra Scienza e Giurisprudenza. Il testo è corredato di schede d’approfondimento e di un glossario realizzato con l’intento di fornire sia all’archeologo forense che all’uomo di legge un linguaggio comune.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 162

    Stampato nel 2012 da Lo Scarabeo – Ritter Edizioni

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    La quarta guerra punica. Libia, 10 giugno 1940-23 gennaio 1943

    15.00

    Carlo De Risio

    L’antica Roma combatté dal 264 al 146 a.C. tre guerre puniche, prima di avere ragione di Cartagine, che sorgeva nella regione della odierna Tunisi. Sicilia, Sardegna, Corsica, Spagna cioè l’intero bacino centro occidentale del Mediterraneo furono assicurati al dominio di Roma. Negli anni Trenta del secolo scorso nel segno del Littorio, Mussolini volle rinverdire i fasti dell’antica Roma e decine di migliaia di coloni (“Consule” Italo Balbo) furono inviati in Libia e sorsero molti ridenti villaggi. Questa la situazione, quando fu mossa guerra all’Inghilterra, la “Cartagine moderna”, secondo l’ala dura del regime fascista. In questo volume l’autore ci racconta con l’ausilio di testimonianze storiche tutte le dinamiche e i retroscena che segnarono l’avventura italiana in territorio libico, il nostro armamentario non poi così deficitario, la negligenza dell’alto comando, le sprovvedute avanzate inglesi, il coraggio delle divisioni che non cedettero e la conclusione delle ostilità con El Alamein dove mancò la “fortuna”, nell’analisi delle battaglie che segnarono profondamente la campagna dell’asse nel secondo conflitto mondiale.

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    La quarta teoria politica

    28.00

    La Quarta Teoria Politica si può dire costituisca la principale opera teoria del filosofo e saggista Aleksandr Gel’evic Dugin, esponente di spicco del neo-eurasiatismo. Non si presenta tanto come un sistema filosofico o un’ideologia preconfezionata, quanto come un contributo alla critica contemporanea al liberalismo. In questo senso, è già diventato un classico tradotto e diffuso in più lingue. Dugin postula la sua “quarta teoria” distinguendola dalle tre principali ideologie della modernità – il liberalismo, il comunismo e il fascismo – sostenendo la necessità di un loro superamento per opporsi al neo-liberalismo egemone nella postmodernità. Egli invita a riscoprire valori come la giustizia sociale, la comunità di popolo, la libertà della persona nell’ottica di un nuovo progetto culturale. Il filosofo russo propone così la riscoperta di un nuovo soggetto politico, il concetto heideggeriano di Dasein (Esserci). Il risultato è un’opera fondamentale per chi sia interessato a forgiare nuovi strumenti teorici di lotta e resistenza.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 402

    Stampato nel 2022 da Aspis

     

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    La questione basca

    13.50

    Sul nazionalismo e la questione basca si è finora scritto a favore o contro. questo libro invece non difende ne le ragioni dei baschi contro i soprusi spagnoli e francesi, e neppure sostiene le ragioni fittizie o fondate della Francia e della Spagna contro il nazionalismo basco. Concepito come un lavoro di ricostruzione storica e di sintesi delle principali interpretazioni storiografiche, questo saggio tenta di far capire le ragioni profonde che stanno alla base della “questione basca”.

    Brossura 10 x 17 cm. pag. 248

    Stampato nel 2003 da Bruno Mondadori

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    La questione di Fiume – Le forze e le forme della Città di Vita

    12.00

    Il punto di svolta della vicenda fiumana si ebbe il 10 gennaio 1920, quando Gabriele d’Annunzio accolse le dimissioni di Giovanni Giuriati da Capo del Gabinetto di Comando, nominando in sua vece Alceste De Ambris. Giuriati era disponibile ad accogliere il compromesso suggerito dal governo italiano. De Ambris, viceversa, rappresentava l’anima rivoluzionaria (e oltranzista) del fiumanesimo. Con la nomina di Alceste De Ambris iniziò il periodo eroico di Fiume che, da quel momento, divenne meta di un’imponente migrazione di militari e civili. Ma anche di idee visionarie e di politiche anticipatrici del corso della storia. A cura di Gennaro Malgieri.

    Brossura, 11,5 x 17,5 cm. pag. 127

    Stampato nel 2019 Idrovolante

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    La questione di Taiwan e la riunificazione pacifica della Cina

    16.00

    Marco Costa – Andrea Turi – Stefano Vernole

    La collocazione geopolitica di Taiwan conserva un’importanza vitale in relazione alle vie essenziali del traffico marittimo, attraverso cui vengono trasportati greggio e altre materie prime verso la Repubblica Popolare Cinese: in caso di conflitto, per gli USA diverrebbe essenziale tagliare o rallentare le forniture di petrolio a Pechino. Taiwan possiede inoltre una posizione geografica strategica globale sulla rotta commerciale marittima che collega l’Asia orientale al Sud-est asiatico e al Canale di Suez. L’amputazione di Taiwan rappresenta per la Cina una “ferita aperta” e la sua riunificazione alla madrepatria segnerebbe la conclusione definitiva della guerra civile sfociata nella nascita della Repubblica Popolare Cinese; questa è la ragione per cui la diplomazia di Pechino l’ha definita “una linea rossa” nei suoi rapporti con Washington.

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    La questione ebraica in Francia – Articoli pubblicati fra il 1937 e il 1939

    14.00

    La questione ebraica deve essere affrontata, com’è giusto, senza idee preconcette. Molti di coloro che si occupano dell’argomento hanno iniziato spinti da una certa curiosità artistica, sono stati incuriositi dalle loro usanze, dal pittoresco, dalle idee di questo popolo così originale. A volte confessano di preferire gli ebrei delle vecchie comunità israelitiche a quelli che si fanno passare per assimilati. In ogni caso, di sicuro è impossibile, come credono troppi liberali, appartenere a due nazioni, l’ebraica e la francese. È necessario scegliere. Quale che sia la sceta ci capiremo meglio quando avremo le idee chiare… da uno scritto di Robert Brasillach. Il volume raccoglie 4 contributi di scrittori francesi negli anni trenta inerenti le comunità ebraiche in Francia.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 75

    Stampato nel 2013 da Effepì

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    La questione giudaica in Europa – Il “problema ebraico” negli articoli de La Civiltà Cattolica. (Anno 1893 serie XV vol. 8)

    15.00

    In questo scritto, un prelato che alla fine dell’ottocento scriveva su Civiltà Cattolica: Padre Raffaele Ballerini S.I., dice la sua riguardo la presenza della comunità ebraica nel continente europeo. Parla della presenza di questi ultimi nella vita sociale delle nazioni, nel comparto economico, in quello politico e nelle arti. Passa poi ad una trattazione, più specifica, riguardo i singoli paesi: Francia, Germania, Inghilterra, Austria-Ungheria, Russia, Romania, ecc. Traendo le sue conclusioni aferrma che, il progredire della ebraica in Europa, è comnnessa al decadimento delle condizioni sociali, economiche, morali e religiose cristiane.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 74

    Stampato nel 2017 da Effepi

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