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AK-47. Kalashnikov, fucile d’assalto
€14.00Il Kalashnikov AK-47 è il fucile d’assalto più diffuso al mondo, con più varianti in uso di qualsiasi altra arma leggera. Ideata dal sergente maggiore Mikhail Kalashnikov e adottata per la prima volta dall’URSS subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, la sua produzione continua fino ad oggi, con circa 75 milioni di pezzi prodotti in tutto il mondo. Questo libro dà uno sguardo alla storia completa dell’arma, discutendone la progettazione, lo sviluppo e l’uso, prendendo la sua storia dai grandi eserciti dell’Unione Sovietica agli insorti e alle bande criminali che spesso la impiegano oggi. La sigla AK-47 riassume le caratteristiche, la paternità e il primo anno di fabbricazione dell’arma più diffusa al mondo: Avtomat Kalashnikova, 1947. La possibilità sia di sparare un colpo singolo sia di utilizzarla come una mitragliatrice, la sua leggerezza, la semplicità della sua manutenzione e il fatto che si adatti a una produzione su vasta scala ne fanno un fucile d’assalto utilizzato da circa 80 eserciti e da gruppi armati di guerriglieri o terroristi. È in grado di sparare 650 colpi al minuto, permette di mitragliare senza vibrazioni e garantisce precisione fino a 400 metri. L’autore, da esperto, ne traccia una storia dettagliata, completa di curiosità e indicazioni per l’uso e la manutenzione.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 120 riccmente illustrato con foto b/n e colori
Stampato nel 2020 da Odoya
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Annibale
€18.00Annibale, come Alessandro Magno e Napoleone, è tra i pochi comandanti che hanno allargato il concetto di civiltà. Baker, oltre a raccontare la vita e le battaglie di uno dei più straordinari condottieri della storia, colloca la sua figura nel contesto socioeconomico del periodo, restituendo a Cartagine il suo ruolo mercantile e il suo interesse primario nei commerci del Mediterraneo, non nell’arte della guerra. Figlio di Amilcare Barca, che gli fece giurare in tenera età odio eterno nei confronti dei Romani, e cresciuto in Spagna, da dove partì per la conquista della penisola italica e di Roma, Annibale era un cosmopolita, cittadino della grande civiltà mediterranea, che vedeva rigorosamente identica nella sua essenza, nonostante le varietà e le differenze locali. Il suo genio di stratega e lo spirito dei suoi discorsi infiammarono l’animo delle sue turbolente truppe mercenarie, che tanto avevano fatto penare Amilcare alla fine della Prima guerra punica, e suscitarono vivo terrore e ammirazione nei suoi avversari, tra cui il celebre Scipione “l’Africano” che, secondo Baker, fu una vera e propria “creazione diretta, per quanto involontaria” del cartaginese.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 288 illustrato con foto, disegni e mappe b/n
Stampato nel 2016 da Odoya
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Bisanzio – Storia di una civiltà
€26.00Bisanzio. Crocevia del mondo per più di mille anni: tutti i popoli erano attratti dallo splendore dei suoi monumenti, dalle ricchezze dei commerci e delle industrie; su tutti i paesi si irradiava la luce della sua cultura e della sua ricchezza. Spiritualismo orientale e idealismo ellenico si erano uniti per creare attorno a una città una nuova civiltà romana e cristiana! La Nuova Roma di Costantino fu custode imbattibile, per ben undici secoli, dei princìpi del neonato cristianesimo, opponendosi alla violenza barbarica. Quando venne sconfitta dall’invasione turca, lasciò in eredità all’Occidente lo spirito della filosofia platonica, nel Rinascimento italiano ed europeo, e in Oriente la fede per il mondo slavo e russo. Francesco Cognasso, con puntualità storica e spirito narrativo, ci fa rivivere la storia di regnanti e battaglie di Bisanzio, ma anche gli usi e i costumi della città, la sua magnifica arte che possiamo ammirare ancora oggi a Istanbul, il vivere sociale di una metropoli da sempre “di confine”, in grado di evocare la grandezza romana e al contempo di incontrare civiltà arabe e slave con una capacità di integrazione culturale che non ha pari nel corso della storia.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 525
Stampato nel 2017 da Odoya
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I pirati dei mari orientali
€20.00Sin dall’inizio dell’arte della navigazione i pirati hanno solcato gli oceani, e mai acque sono state tanto infestate quanto quelle dei mari orientali. Il carismatico capitano Course racconta la storia della pirateria dal golfo di Aden al mar del Giappone, dagli episodi leggendari del XVII secolo a quelli di metà Novecento. Le gesta sanguinarie e violente di questi singolari personaggi sono narrate senza alcuna idealizzazione; con obiettività storica ne vengono rilevate le qualità marinaresche e l’abilità amministrativa, come nel caso del francese Misson, che fondò con successo una colonia pirata su basi socialiste. Sono tratteggiate in maniera incisiva le figure di Culliford, del capitano Kidd, di Avery, di Eli Boggs, della famosissima piratessa cinese Ching Shih a capo di una flotta di 500 giunche, ma anche di uomini che, come il raja bianco James Brooke, cercarono di far fronte alla minaccia dei pirati al fine di rendere sicuri i traffici mercantili. Il testo è suddiviso per aree geografiche: dal Madagascar, considerato dai pirati un’ottima base grazie al suo clima e alla sua posizione; al mare Arabico, dove agiva la famiglia degli Angria, famosa per aver sfidato la Compagnia delle Indie Orientali; si continua con i pirati della Malesia e del mare Cinese, tra cui Ching Shih e Chui Apoo. Infine, si affronta la diffusione della pirateria nel mar Cinese in tempi moderni.
Brossura, 17 x 24 cm. pag. 304 con illustarzioni b/n
Stampato nel 2016 da Odoya
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Il giorno dell’aquila – La battaglia d’Inghilterra
€20.00Nell’estate del 1940, dopo la sconfitta della Francia, solo l’Inghilterra, costretta a una disperata difesa, rimaneva in armi contro le forze dell’Asse. Le divisioni tedesche che avevano travolto l’esercito francese si erano minacciosamente concentrate lungo le coste della Manica in previsione dell’operazione “Leone Marino”: lo sbarco in Inghilterra che nei piani di Hitler avrebbe dovuto porre fine alla guerra con la conquista dell’isola e il trionfo germanico. Il presupposto strategico dello sbarco, secondo l’Alto Comando tedesco, doveva essere l’annientamento delle forze della RAF. L’Alter Tag, il “Giorno dell’aquila”, fu il segnale in codice che scatenò l’attacco della Luftwaffe contro gli aeroporti inglesi e segnò l’inizio della Battaglia d’Inghilterra, la più grande battaglia aerea della storia. Furono quelli i giorni in cui si decisero le sorti della Seconda Guerra Mondiale poiché centinaia di piloti inglesi, pur con sacrifici cruenti, riuscirono a respingere gli attacchi tedeschi e a infliggere ingenti perdite alle forze aree di Hitler. L’opera di Collier segue giorno per giorno le vicende della battaglia, illustrandone episodi e personaggi in una avvincente e drammatica rievocazione, basandosi su centinaia di testimonianze dirette e su un’accurata ricerca documentale.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 315 con numerose foto e mappe b/n
Stampato nel 2018 da Odoya
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L’aviazione italiana 1940-1945 – Azioni belliche e scelte operative
€28.00Per lunghi e sanguinosi anni, aerei ed equipaggi italiani hanno affrontato nemici troppo potenti, sostenendo uno sforzo disumano grazie a un coraggio e a un senso del dovere che paiono oggi incredibili: uniche risorse capaci di sopperire all’arretratezza dell’Italia al confronto con colossi come Impero Britannico, Stati Uniti e Unione Sovietica. Gli aviatori italiani fecero miracoli con vecchi biplani Fiat contro gli Hurricane della RAF, si lanciarono con improvvisati ma efficaci aerosiluranti Siai-Marchetti contro massicce navi da guerra. E a un passo dal crollo finale, seppero affrontare con sparuti caccia Macchi e Reggiane le possenti Fortezze Volanti americane che demolivano le città del Belpaese. Dopo il maldestro armistizio dell’8 settembre 1943, un nuovo dramma: la divisione dell’aviazione sui due versanti della penisola. La Regia al Sud, a fianco degli anglo-americani, e al Nord l’effimera Aeronautica Repubblicana, a seguire le sorti ormai segnate di Mussolini. Commilitoni divisi da una diversa valutazione degli eventi, ma tutti accomunati da un sincero amore per il proprio Paese. Durante la Seconda guerra mondiale l’Italia poté costruire poco più di 10.000 aerei, una piccola flotta rispetto ai 100.000 degli alleati tedeschi, ai 120.000 britannici e ai ben 280.000 americani. Pochi furono quelli di tipo moderno, arrivati al fronte troppo tardi per sperare di mutare le sorti. Prefazione di Gregory Alegi.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 638 con numerose foto b/n
Stampato nel 2018 da Odoya
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La guerra delle Due Rose – La nascita dell’Inghilterra moderna
€16.00.La guerra civile che ha insanguinato l’Inghilterra nella seconda metà del XV secolo è una delle principali fonti utilizzate da George R.R. Martin per le sue Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, per l’incredibile successo televisivo del Trono di Spade. Ma come si svolse il vero conflitto? È stata realmente la punizione divina per l’usurpazione di Enrico IV Bolingbroke ai danni del legittimo Riccardo II come la propaganda Tudor ha cercato di tramandare? Oppure è stato il frutto malato della deriva morale che travolse la nobiltà inglese alla fine del Medioevo, come ricostruito dalla storiografia vittoriana? Molteplici personalità presero parte al conflitto: re e regine, usurpatori e consiglieri malfidi, vittime innocenti e sovrani impazziti. Uno spazio particolare è riservato nel libro alle molte protagoniste femminili di quei decenni. Parleremo anche delle battaglie che infiammarono il paese, delle rotte e delle ritirate, dei tradimenti e dei colpi di scena, molti dei quali ripresi dallo stesso Martin, mettendo in luce come la sua fonte principale sia stata non tanto la storia di per sé, ma la sua reinterpretazione a opera di Shakespeare, il primo a riunire sotto un unico arco narrativo l’intera sequenza di conflitti dinastici che insanguinò l’Inghilterra fra la deposizione di Riccardo II nel 1399 e la salita al trono di Enrico VII Tudor all’indomani della vittoria di Bosworth nel 1485.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 186
Stampato nel 2019 da Odoya
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La marina imperiale giapponese
€20.00Questa è la storia della battaglia disperata per il Pacifico, densa di azioni e quasi fantastica nei suoi sviluppi, narrata dal punto di vista giapponese. Le sorprese sono molte. Pochi sanno, ad esempio, come lo stato maggiore della Marina giapponese, e molti ufficiali, abbiano lottato fino all’ultimo per tenere il paese al di fuori del conflitto con gli Stati Uniti, e nessuno sa indicare con certezza chi e quali cause determinarono veramente la disastrosa sconfitta delle Midway. Ancora, molti ignorano che quella che doveva probabilmente essere una facile vittoria a Leyte si sia trasformata in una sanguinosa rotta della flotta a causa di una drammatica ribellione agli ordini ricevuti. Masanori Ito rivela gli errori, gli equivoci e il cieco fanatismo che portarono alla rovina una delle flotte più potenti al mondo. Intossicati dalle grida festanti che riempirono l’aria, la notte in cui giunse la notizia dell’attacco a Pearl Harbor, i giapponesi credettero di avere in mano la vittoria, ma per gli ammiragli imperiali era chiaro come quella stessa notte indicasse l’inizio della fine… Allo scoppio della Seconda guerra mondiale la Marina nipponica, la terza del mondo in ordine di potenza, possedeva alcune delle navi più formidabili che avessero mai solcato i mari. In meno di quattro anni cadde nell’oblio!
Brossura, 15,3 x 20,7 cm. pag. 298 con vari foto e cartine b/n
Stampato nel 2015 da Odoya
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La Marina tedesca 1939-1945 – Azioni belliche e scelte operative
€28.00Quando il 3 settembre 1939 Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania, la Marina tedesca era assolutamente impreparata a sfidare le flotte delle due potenze alleate che, pur dovendo presidiare anche il Mediterraneo e le colonie asiatiche minacciate da Italia e Giappone, schieravano 22 navi da battaglia, 7 portaerei, 83 incrociatori, 255 cacciatorpediniere e 135 sommergibili. La distruzione della Kriegsmarine fu evitata grazie alla caduta della Francia – che mise a disposizione tedesca le basi da cui porre sotto assedio le isole britanniche – e all’audace applicazione di una “strategia della dispersione” volta a valorizzare l’impiego combinato di mezzi di superficie, subacquei e aerei, elaborando nuove tattiche operative (come il “branco di lupi” per gli U-Boot) o aggiornando al XX secolo antichi metodi di guerra, dalle navi corsare ai campi minati. Gli ammiragli tedeschi furono costretti ad architettare operazioni poco ortodosse, intercettando le linee di traffico mercantile avversario con un pugno di U-Boot e speciali “corazzate tascabili”, impiegando armi come le mine magnetiche e lanciando rischiose operazioni contro paesi neutrali ma strategici in vista del confronto con Londra e Parigi. I risultati furono ambivalenti, con alcuni spettacolari successi pagati però a caro prezzo. Prefazione dell’ammiraglio Gianni Vignati.
Cartonato con sovracopertina, 16,5 x 22 cm. pag. 593 con circa 219 illustrazioni b/n
Stampato nel 2013 da Odoya
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Le ali di Icaro – Storia delle origini del volo
€24.00Una storia della scalata al cielo dell’umanità. Dai miti e sogni delle civiltà antiche agli studi di Leonardo, proseguendo coi primi efficienti palloni ad aria calda dei fratelli Montgolfier, che nel 1783 inaugurarono la prima forma di volo alla portata dell’uomo. Per arrivare a inizio Novecento con le prime vere aeronavi di una certa efficacia, grazie all’introduzione del motore a scoppio. Nel campo dei “sigari” volanti, accanto al tedesco Zeppelin e al brasiliano Santos-Dumont, si impongono i nomi del vicentino da Schio, del napoletano Crocco e del milanese Forlanini. L’altro filone di ricerca, quello delle macchine “più pesanti dell’aria”, culmina nel 1903 con l’utilizzo del motore a benzina e con il primo aeroplano americano dei fratelli Wright. Il Vecchio Continente recupera presto terreno con imprese come la trasvolata della Manica del 1909, compiuta dal francese Louis Blériot, e con i primi raduni sportivi a Reims e Brescia. Un’industria fiorente anche in Italia, dove Gianni Caproni è il primo a decollare nel 1910 dai prati incolti di Malpensa. L’aviazione dei primordi era sport, attrazione circense, pura esibizione, corsa ai record… finché non attirò l’attenzione dei militari! Furono gli italiani per primi a utilizzare l’aereo per ricognizione e bombardamento leggero durante la guerra di Libia del 1911-12. La vigilia della Grande guerra era alle porte, e rappresentò il momento culminante in cui l’aviazione avrebbe “perso la sua innocenza”.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 448 illustrato
Stampato nel 2015 da Odoya
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Le grandi battaglie dell’esercito romano
€16.00Se Roma, da piccolo villaggio di pastori, riuscì a divenire un grande Impero, dominando per oltre mille anni il mondo mediterraneo, gran parte del merito va attribuito al suo esercito, che costituì una potente e micidiale “macchina” bellica. L’esercito romano fu l’efficace strumento dell’espansione di Roma sino alla creazione di un Impero che andava dalle Colonne d’Ercole alle sabbie della Nubia, dal Reno al Danubio alle regioni del Mar Nero e agli altipiani del Caucaso. Roma seppe fronteggiare e vincere moltissimi popoli, ma la sua superiorità militare non dipendeva tanto dalla consistenza numerica delle sue truppe, quanto da un’organizzazione, preparazione e specializzazione uniche rispetto agli altri eserciti antichi. La storia di Roma sembra essere così una successione senza fine di guerre, spedizioni militari, battaglie e conquiste a cui parteciparono generali e imperatori. Alcuni di loro sarebbero passati alla storia per il loro genio militare, come Scipione l’Africano, Mario, Cesare, Augusto e Traiano. Zama, Magnesia, Pidna, Campi Raudii, Alesia e Adamclisi sono nomi di località che evocano battaglie vittoriose e successi militari eclatanti. Ma Roma subì anche tragiche sconfitte, come quelle registrate sul fiume Alba, presso le Forche Caudine, a Canne, ad Arausio e a Teutoburgo, che avrebbero potuto mettere a repentaglio le conquiste fatte. La grandezza dell’Impero fu anche quella di fare tesoro delle sconfitte e degli errori compiuti e di sapersi risollevare da drammatici insuccessi militari.
Brossura, 15,5 x 20,5 cm. pag. 205 con varie illustrazioni b/n
Stampato nel 2015 da Odoya
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Storia degli slavi – Dall’antichità alla Seconda Guerra Mondiale
€28.00La narrazione storica dei popoli slavi attraverso i secoli, i conflitti e i momenti di pace, i personaggi fondamentali e le curiosità, la crescita economica e i periodi di crisi, le divisioni e l’unità linguistica. L’opera di Kohn risponde a tutti i quesiti sul popolo slavo: dalla sua genesi ai movimenti migratori che l’hanno portato in Europa, arrivando fino alla sua formazione sociale. Una famiglia composta da gruppi spesso in contrasto fra loro a causa di fattori sociali, storici e religiosi, ma definita dalle affinità linguistiche. La patria europea degli Slavi si trovava probabilmente a nordest dei Carpazi e da lì, nei primi secoli dell’era cristiana, essi si diffusero verso oriente, occidente e meridione. Secondo la collocazione geografica e l’appartenenza linguistica, essi si suddivisero infatti in tre principali rami: Slavi occidentali (Polacchi, Cechi, Slovacchi, Sorabi Lusaziani o Vendi), Slavi orientali (Russi, Ucraini e Bielorussi) e Slavi meridionali (Sloveni, Croati, Serbi, Bulgari e Macedoni). Il libro è suddiviso in capitoli tematici sui singoli popoli, descritti dal punto di vista storico e sociale.
Brossura, 15 x 23 cm. pag. 598 illustrato con disegni e foto b/n
Stampato nel 2018 da Odoya
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Storia dei filibustieri
€22.00La Filibusta, associazione di corsari e pirati venuti da Francia, Inghilterra e Paesi Bassi e rifugiatisi sull’isola Tortuga – a nord di Haiti – per allearsi contro gli spagnoli, operò nel golfo del Messico nella seconda metà del Seicento, devastando insieme ai bucanieri che operavano nell’entroterra le coste del mar dei Caraibi. Wagner, nel Vascello fantasma, riproduce il canto del mare: il canto di un’epoca in cui gli uomini consideravano estremamente avventuroso solcare, con una chiglia solitaria, gli oceani sterminati, territorio di dominio di balene e squali. La sinfonia ha il fascino che ci trasmette questo libro: l’ira e l’assalto furioso dei venti e delle onde, la lotta con gli abissi gorgoglianti, il crescendo della tempesta, l’agitarsi delle acque e il furore dell’uragano. Ma anche la placida serenità del mare che si dilata all’orizzonte verso spazi infiniti. Sternbeck ci fa rivivere il vagabondaggio inquieto di uomini straordinari, gli alti e bassi delle loro avventure. Nel gioco delle onde si sentono i desideri, l’aspirazione alla libertà, i giuramenti, le delusioni, le speranze; e nella collera dei venti e dei marosi si intuiscono nuove cadute. Un racconto in chiaroscuro dove si mischiano angosciose chiamate di marinai, tonanti ordini dei comandanti, acute strida di gabbiani!. Storie di pirati eccellenti, uomini d’arme e d’avventura – da Francesco Nau detto l’Olonese a Henry Morgan e Capitano Kidd – che liberano al vento il Jolly Roger e impavidi sfidano la morte.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 399 illustrato b/n
Stampato nel 2017 da Odoya
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Storia dei mercenari
€18.00Associata fin dai tempi antichi alla pratica della guerra, quella del mercenario è forse “la seconda professione più antica al mondo”. Un mercenario è un soldato di fortuna che combatte per una causa straniera, alla quale la sua lealtà non sempre è condizionata dalla somma di denaro riservatagli. La sua storia è la storia stessa della guerra. Anthony Mockler ne ripercorre l’evoluzione dai tempi di Senofonte all’Iraq, passando per l’Impero Romano e il Medioevo feudale, con la nascita delle Libere Compagnie, fino ad arrivare ai condottieri del Rinascimento e alle ultime guardie svizzere cadute per la difesa delle Tuileries. Nel XX secolo, con la nascita delle legioni straniere, l’impiego dei mercenari fu complementare ma pressoché continuo. I conflitti di decolonizzazione in Africa, e in particolare in Congo, ne videro poi la recrudescenza. L’opinione pubblica li identifica come gli ultimi alfieri del colonialismo. Scrittori e produttori cinematografici li usano abbondantemente, quasi si trattasse dei soli Don Chisciotte superstiti. Mockler esprime un giudizio più equilibrato: fintanto che la guerra non sarà abolita, i mercenari continueranno a esistere. Nel XXI secolo, con la proliferazione delle società militari private, i mercenari hanno conosciuto infatti una nuova mutazione. Introduzione e postfazione di Marco Guidi.
Brossura 15,2 x 20,7 pag.327 molto illustrato in b/n
Stampato nel 2012 da Odoya
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Storia dei samurai – Cronache dal periodo degli Stati combattenti
€22.00Un racconto degli eventi politici e militari che segnarono la storia del Giappone nel XVI secolo; un lasso di tempo che rappresenta la parte conclusiva del Sengoku jidai, il periodo degli Stati combattenti, caratterizzato da un forte decentramento politico e da un’elevata bellicosità tra i vari clan che si dividevano le province del Sol Levante. Un’epoca durante la quale decine di famiglie di samurai si affrontarono animate dal grande sogno di unificare il paese sotto il controllo di un unico padrone. Nella prima parte del libro, l’autore prende in esame le principali istituzioni politiche, la situazione sociale ed economica, il contatto con gli europei e il rapporto con la religione cristiana. Il volume entra poi nel cuore della trattazione raccontando la vita e le gesta dei più famosi daimyo e samurai, la loro etica, le tecniche di combattimento e soprattutto come si faceva guerra nel Giappone feudale. In queste pagine si susseguono i nomi romantici di grandi guerrieri come Imagawa Yoshimoto, Oda Nobunaga, Takeda Shingen e Toyotomi Hideyoshi che – insieme ad altri – si alternarono in sanguinosissime battaglie quali Okehazama, Nagashino, Sekigahara, Tennoji e tante altre. Alla fine solo uno riuscì a portare a termine la missione assegnata dal destino: Tokugawa Ieyasu, di cui seguiremo le gesta dai primi timidi tentativi per imporre il potere fino alla sua divinizzazione.
Brossura, 15,3 x 20,7 cm. pag. 366 con numerose illustrazioni b/n
Stampato nel 2018 da Odoya
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Storia dei Vichinghi
€18.00Draghi o serpenti sarebbero comparsi sul mare all’orizzonte: gli europei che nel IX secolo vivevano lungo un qualsiasi litorale condividevano un incubo. Non mostri marini ma le prue scolpite nel legno di navi a remi, i fianchi protetti da file di scudi, cariche di feroci marinai guerrieri. I vichinghi. Giganti biondi venuti dall’estremo nord del continente, armati di spade e asce, guerrieri figli di Odino, giunti per saccheggiare e seminare morte e distruzione senza risparmiare nessuno. Costruttori di navi insuperabili, commercianti scaltri e indomiti esploratori, i vichinghi seppero spingersi fino ai confini del mondo conosciuto, arrivando a toccare le coste nordamericane, i potenti califfati del Medio Oriente e i territori abitati dalle genti slave. Un libro scritto “dalla parte dei vichinghi” nel quale Logan ci racconta la storia di un popolo dalla grande ricchezza culturale, capace di straordinarie invenzioni e dai costumi sociali eroici e bizzarri; capaci di lasciare un’eredità importante nella cultura europea.
Brossura 23 x 15 cm. pag. 256
Stampato da Odoya
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Storia dell’Esercito Italiano 1861 – 1940
€20.00Questa storia dell’esercito italiano prende in esame il ruolo e le vicende delle nostre forze armate dalla nascita del Regno d’Italia nel 1861 fino alla Seconda guerra mondiale. Molti aspetti della storia italiana del XIX e XX secolo vengono qui esaminati da un punto di vista meno tradizionale, al fine di comprendere perché un popolo privo per ragioni storiche di una consolidata organizzazione militare unitaria sia stato periodicamente gettato in guerra dai suoi governi. John Whittam si aggiunge alla schiera di storici inglesi che si sono dedicati allo studio delle cose italiane, offrendoci un resoconto delle relazioni fra civili e militari in Italia che è allo stesso tempo una sintesi e un affresco generale di un aspetto importante della storia del nostro paese. Il volume, suddiviso in quattro parti, esamina la costituzione dell’esercito attorno al nocciolo dell’Armata sarda; il suo consolidamento e i suoi impieghi in tutta la penisola; la crisi dell’ultimo decennio del XIX secolo, la guerra di Libia nel quadro dell’Italia giolittiana e la Prima Guerra Mondiale. La quarta e ultima parte, infine, si concentra sul periodo fra le due guerre mondiali affrontando il problema del fascismo e di come esso condizionò l’esercito, la conquista dell’Etiopia e la guerra di Spagna, fino all’entrata in guerra al fianco di Hitler, momento decisivo per capire la cosiddetta politica della guerra e la crisi che portò all’8 settembre 1943.
Brossura, 15 x 21 cm. pag. 309 con circa 80 illustrazioni
Stampato nel 2014 da Odoya
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Storia della guerra a cavallo – Dall’apogeo alla fine della cavalleria
€25.00Un’appassionante carrellata attraverso le diverse epoche storiche sull’utilizzo, il ruolo strategico, l’addestramento e l’impiego in battaglia della cavalleria. Una storia lunga cinquemila anni: dagli antichi Romani al selvaggio West, dagli eserciti mercenari alla Russia degli zar. Il cavallo ha assicurato, in epoche preistoriche, la sopravvivenza, lo sviluppo e, infine, l’egemonia nelle steppe eurasiatiche degli allevatori di equini; il cavallo da guerra intervenne prepotentemente, in ragione della sua forza e della sua rapidità, nelle vicende storiche sia delle grandi civiltà originarie dell’Asia e del Medio Oriente, sia delle civiltà classiche europee. In seguito, l’impiego bellico del cavallo venne a far parte della vita di tutte le popolazioni del continente eurasiatico, contribuendo a determinare per secoli gli assetti militari, sociali ed economici fino alle epoche più recenti.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 256 con alcune illustrazioni b/n
Stampato nel 2014 da Odoya
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Storia della guerriglia – Tattica e strategia della guerra senza fronti
€20.00La guerriglia, considerata un’azione sussidiaria della guerra regolare dagli storici d’arte militare, ha assunto durante la Guerra Fredda un’importanza nuova, diventando la forma di combattimento in cui si sono scaricate le tensioni fra Oriente e Occidente. Hahlweg si propone di presentare la guerriglia nella sua realtà e nella totalità dei suoi aspetti; ne traccia il quadro storico dal XVIII secolo alla guerra del Vietnam, descrivendone l’evoluzione, i modi e i risultati nei suoi rapporti con la guerra vera e propria, con la politica, la società, l’economia, la tecnica. Ne risulta una “analisi spettroscopica” di una delle più peculiari espressioni del nostro tempo e di uno degli strumenti più importanti della politica mondiale. Prefazione e Postfazione di Marco Guidi.
Brossura, 15,4 x 21 cm. pag. 352 con varie illustrazioni b/n
Stampato nel 2019 da Odoya
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Storia delle armi da fuoco – Dalle origini al Novecento
€16.00Dalla notte dei tempi l’uomo ha lottato con le belve e con i suoi simili adottando armi sempre più raffinate e devastanti: un lungo e variegato processo in cui l’utilizzo delle armi da fuoco ha costituito un passaggio fondamentale e rivoluzionario. Dalle origini fino a oggi le armi da fuoco rappresentano gli strumenti di morte e difesa preferiti dall’uomo, permettendogli di evitare lo scontro cruento e il corpo a corpo. L’autore, attraverso un’attenta e dettagliata ricerca archivistica, descrive l’evoluzione di questi strumenti nei secoli e non trascura di riportare alla luce il ruolo avuto dagli italiani nell’invenzione di alcune tipologie di armi. Da quando compare la polvere da sparo inevitabilmente cambiano le battaglie, la strategia e l’addestramento militare. L’evoluzione di pistole e fucili cammina di pari passo con la civiltà, e lo splendore dei popoli con spietate battaglie e uccisioni di massa. Dal “fuoco greco” e i primi archibugi fino alla celeberrima colt dei film western, lo sviluppo di macchine termobalistiche sempre più raffinate accompagna le tappe della storia umana, venendo a definire i contorni di una storia alternativa e feroce. Completa il volume un’Appendice con le più importanti fabbriche di armi da fuoco di sempre.
Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 220 con numerose illustrazioni b/n
Stampato nel 2017 da Odoya