Caino e Caino

Coltano

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    Caino e Caino

    18.00

    Gian Maria Guasti

    Il memoriale di Guati è significatamente intitolato “Caino e Caino”, a sottolineare che la guerra vissuta dall’autore fu fratricida, comunque la si osservi; lo si può suddividere in tre momenti: riguardanti rispettivamente la militanza nella Divisione “Monterosa”, la prigionia nel campo di concentramento di Coltano ed, infine l’immediato dopoguerra, che vide il tentativo di gruppi comunisti di imporre l’egemonia di quel partito. La trattazione di questa nuova lotta, è sicuramente la più interessante, in quanto Guasti partecipò attivamente in qualità di comandante di una organizzazione anticomunista.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 200 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2008 da Settimo Sigillo

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    Il purgatorio dei vinti. La storia dei prigionieri fascisti nel campo di Coltano

    21.00

    Gianni Oliva

    Da Raimondo Vianello a Enrico Maria Salerno, da Walter Chiari a Enrico Ameri, dal giornalista Mauro De Mauro all’anziano scrittore americano Ezra Pound, dal futuro ministro Mirko Tremaglia all’olimpionico della marcia Pino Dordoni: ci sono tanti nomi diventati illustri tra gli oltre trentamila militi e sostenitori della Repubblica sociale italiana ammucchiati, a fine guerra, nel campo di prigionia allestito dagli Alleati a Coltano, alle porte di Pisa. Sono i vinti della guerra civile, per la maggior parte «ragazzi di Salò», che dopo l’8 settembre hanno scelto la continuità con i valori del Ventennio e in nome di un immutato senso della patria e dell’onore sono andati a cercare la dannunziana «bella morte», schierandosi, con quella che viene comunemente definita, “la parte sbagliata della storia”.

    Rilegato, 16 x 24 cm. pag. 206

    Stampato nel 2023 da Mondadori

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    Marò a sedici anni – Con la Divisione San Marco in Liguria 1944-1945

    15.00

    Spinto dall’amor di patria, Sergio Moro, appena sedicenne, si arruola volontario nella Regia Marina nel 1943. Ma il suo sogno si infrange subito con il diffuso disfattismo di molti suoi compagni, e con l’8 settembre 1943, che lo coglierà a Pola. Catturato dai tedeschi e poi dai partigiani titini, riuscirà rocambolescamente a raggiungere la sua famiglia a Novara. La sua volontà di servire l’Italia lo porterà nuovamente sotto le armi, entrando volontario nella costituenda Divisione F.M. “San Marco” della RSI: dopo il meticoloso e duro addestramento in Germania, Moro, come i suoi camerati, rimarranno delusi di non essere inviati al fronte contro gli Alleati, ma saranno schierati in Liguria in funzione antisbarco. La lotta partigiana e l’inattività nei presidi logorerà la divisione, ma, come messo in evidenza da Moro nel suo scritto, proprio nel momento più buio, cioè nel ripiegamento verso il nord nell’aprile 1945, la divisione ritroverà la sua compattezza ed efficienza combattiva, aprendosi tenacemente la strada tra le forze partigiane che tentavano inutilmente di sbarrare il cammino. Dopo la resa, l’autore descrive la sua prigionia, tra le angherie dei partigiani e le dure condizioni del POW Camp di Coltano, il ritorno a casa, e il dopoguerra.

    Brossura, 14 x 21 pag. 104 con 48 tra foto e documenti in b/n e 7 foto a colori

    Stampato nel 2008 da  Italia Storica

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    Nato nel giorno di San Marco! Fascismo RSI Coltano

    12.00

    Una fondamentale testimonianza di un periodo della storia d’Italia che ancora oggi è fonte di scontro sociale: il biennio ’43-’45, che aggiunge un tassello importante al vuoto storico lasciato dalla scuola. Testimonianza in prima persona di un protagonista che, dopo aver combattuto sulla Linea Gotica, fu catturato dagli Americani durante il ripiegamento verso il Nord, e internato nel campo di concentramento di Coltano.

    Brossura, 14 x 20 cm. pag. 95 con 65 foto b/n

    Stampato nel 2005 da Novantico

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