A chi fa paura René Guénon

esoterismo

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    A chi fa paura René Guénon

    14.00

    Carlo Corbucci

    Riveduto e aggiornato questo scritto si pone l’obiettivo di chiarire perché, detto con la chiarezza che questi tempi ultimi ormai richiedono, René Guénon, o meglio la sua opera, faccia paura a molti o forse a tutti. Come spiegato lucidamente dall’autore in questo agile ma incisivo saggio l’Opera di Guénon fa paura perché, muovendo da una radicale e totale condanna della mitologia modernista, dall’individualismo9 all’illusione progressista, dallo scientismo al democraticismo, dal materialismo fino all’intera cultura moderna, colpisce tutti i “sacrari” sui quali l’uomo moderno ha fondato i suoi illusori equilibri e le sue false ed erronee convinzioni.

    Brossura, 14,5 x 21 cm. pag. 125

    Stampato nel 2020 da Cinabro Edizioni

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    Alle frontiere dell’occulto – Scritti esoterici (1907-1952)

    26.00

    Cabala e alchimia, yoga e spiritismo, teosofia ed occultismo, sogni e fantasie letterarie: ecco alcuni dei temi affrontati in “Alle frontiere dell’occulto”, raccolta degli scritti esoterici di Gustav Meyrink (1868-1931), autore di romanzi come “Il Golem”, “La notte di Valpurga” e “L’angelo della finestra d’Occidente”. Raccolta che fonde “Alle frontiere dell’Aldilà” (tradotto da Julius Evola) e “Il diagramma magico”. Per capire la narrativa di Meyrink, come hanno scritto i suoi più acuti interpreti (da Jung a Zolla, da Scaligero a Evola), occorre affrontare anche la sua visione del mondo, antimaterialista e antiprogressista, a favore dell’immaginazione creatrice. Un viaggio andata e ritorno nell’ignoto, in quel mistero che è il cuore della nostra vita. Introduzioni di Gianfranco de Turris e Andrea Scarabelli.

    Brossura, 14,8 x 21 cm. pag. 352

    Stampato nel 2018 da Arktos

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    Crociata contro il Graal

    28.00

    Con la crociata contro gli albigesi, scatenata nel XIII secolo dalla Chiesa di Roma per reprimere l’eresia catara che aveva illuminato per quasi duecento anni il sud della Francia, si chiude per l’Occidente medioevale un’epoca incantata: la civiltà cavalleresca, animata da coraggio e lealtà, ingentilita dalla poesia e impreziosita da una profonda spiritualità, viene spazzata via con inaudita crudeltà. Cominciano qui i veri “secoli bui”, dominati dalla sprezzante signoria della materia potere temporale dei papi, centralità del commercio, proliferazione delle banche, circolazione del denaro. Nel 1933 il tedesco Otto Rahn, appassionato studioso del Medio Evo, dà alle stampe “Crociata contro il Graal”, frutto di anni di ricerche volte a ricostruire la storia sconosciuta di quella civiltà raffinatissima e dimenticata, imperniata sul culto misterioso del leggendario Graal.

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    Golgota dell’uomo nordico. Streghe – eretici – santi

    18.00

    Werner Graul

    Pubblicati nel 1937, Golgotha des Nordens e Hexen, Ketzer, Heilige colpiscono indubbiamente per la loro particolarità. Corredati di un ricco materiale iconografico opera di Werner Graul stesso  a illustrazione di ciascun capitolo, i due testi si fanno portavoce e immagine di una visione decisamente pagana della storia, strabordante di luce e di vita, di purezza e incanto, e dunque necessariamente ostile alla Chiesa, sua antitesi. La nettezza dei tratti e il forte potere evocativo che contraddistinguono ogni singola pagina porteranno il lettore a viaggiare nel tempo, a viverlo, tra le gesta e le parole tuonanti di sovrani, Papi ed eretici atte a incendiare gli animi e la crudezza della lotta sanguinosa contro l’essenza primordiale.

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    I Rosa Croce del nuovo mondo – Alle sorgenti del rosacrocianismo moderno

    32.50

    Se molte opere sono state dedicate alla Rosa Croce, pochissime si sono interessate in dettaglio delle sue forme contemporanee. Orbene, la maggior parte dei movimenti che si vanta oggi di appartenere alla tradizione rosacrociana è stata fondata negli Stati Uniti nel corso dell’Ottocento: i nomi di Randolph, Clymer, Heindel e soprattutto Lewis ricordano questo retaggio. Per la prima volta questo studio affronta le condizioni che crearono questi movimenti e la loro accoglienza in America e poi in Europa: lungi dall’eludere le questioni poste da una storia assai controversa, esso esamina con rigore le affermazioni e le rivendicazioni, le leggende e le testimonianze riguardanti una presenza iniziatica che alcuni fanno risalire all’epoca dei puritani e dei quaccheri, o a quel Kelpius che visse da eremita nel XVIII secolo sulle rive del Wissahickon. Robert Vanloo fa riferimento a molte documentazioni tradotte qui per la maggior parte: vengono offerti al pubblico anche dettagli poco noti, talvolta pittoreschi, talaltra misteriosi, come la “trasfusione di sangue” che collegherebbe gli imperatori contemporanei al mitico fondatore della Rosa Croce Christian Rosenkreutz, o l’incontro tra Harvey Spencer Lewis e Benito Mussolini.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 343 + 20 pagine fuori testo con foto e riproduzione di documenti

    Stampato nel 2013 da Settima Sigillo

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    Il liberomuratore tra esoterismo e tradizione

    29.50

    “In una prospettiva metastorica la ‘figura’ del Libero Muratore verrà interpretata come una sorta di ‘tipo ideale’ di riferimento, dietro al quale potremo riconoscere un archetipo che ciclicamente si ripresenta, l’archetipo dell’ “Iniziato”. Dall’Epopte dei Misteri Eleusini, all’Ermetico dei primi secoli d.C.; dal Mago e dal Neoplatonico rinascimentale al Rosacroce; dall’Alchimista al Libero Muratore, torna infatti alla luce, ciclicamente e in particolari momenti storici, una stessa tipologia umana, un individuo che presenta alcune caratteristiche comuni e, soprattutto, una simile ‘visione del mondo’. L'”Iniziato” rappresenta così un carattere umano che ciclicamente ritorna in ‘figure’ differenti che però si ripresentano sempre con delle caratteristiche simboliche sostanzialmente simili; se l’Ermetico compirà la sua opera nella ricerca di una purezza assoluta e l’Alchimista opera sulla convinzione di poter concepire, a partire anch’esso da una materia imperfetta e impura, una sostanza perfetta e capace di trasferire ad altre sostanze la sua perfezione, il Libero Muratore si rappresenta come una pietra rozzamente sgrossata che andrà levigata con un duro lavoro su se stessi. Ma, va ricordato, sia l’opera alchemica che l’adempimento del percorso liberomuratorio ed ermetico si compiono in presenza del trascendente, i percorsi iniziatici ermetici, alchemici e massonici, infatti, non potranno mai essere il frutto di una conoscenza teoretica o sperimentale, ma, al contrario, il risultato di un lavoro, l’opus, in cui lo spirito torna alla materia, animandola e nobilitandola.”

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 368

    Stampato nel 2014 da Settimo Sigillo

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    Il Talismano dei Rosacroce

    18.00

    La parabola esoterica e politica di Rudolf von Sebottendorff risulta particolarmente interessante se la si legge in chiave ermetica. Von Sebottendorff, infatti, può essere considerato un Magus, ovvero il Filosofo-Sapiente di concezione bruniana, capace di sostenere in maniera determinante ed efficace il ripristino di una armonia universale che, senza il suo ausilio, non si sarebbe mai potuta realizzare. Colui il quale “agendo magicamente” attraverso gesti, segni e parole, entra in relazione con ogni elemento trovandovi “corrispondenze” e “sincronicità”. Proprio ai Rosacroce von Sebottendorff fa risalire questa Prisca Theologia, cioè la “Teologia Antica”, termine con il quale Marsilio Ficino si riferiva all’idea che fosse sempre esistita una stirpe di sapienti che propugnavano una saggezza universale e atemporale di origine divina. Questo perché come insegnava Cornelio Agrippa, la Magia è anzitutto filosofia che si fa azione sino a produrre effetti atti alla trasformazione “interiore” e successivamente “esteriore”. In quest’ottica vanno anche inseriti gli insegnamenti contenuti nella “Scienza delle Chiavi” appresa da von Sebottendorff dai Beni el Min, ovvero dai “figli delle chiavi”. Una confraternita sufica nella quale si praticava un sistema operativo di trasmutazione interiore incentrato sull’apprendimento di gesti e “segni”.

    Brossura, 13 x 21,5 cm. pag. 286

    Stampato nel 2018 da Novantico

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    L’illuminismo dei teosofi

    29.50

    Il titolo di questo importante saggio, che propone la storia intellettuale delle correnti dell’occultismo e dell’esoterismo nel mondo anglofono dagli albori del periodo romantico fino agli inizi del Novecento, rispecchia la tesi dell’autore secondo cui la Teosofia si collegherebbe non solo all’illuminazione spirituale cui è associata, ma anche all’Illuminismo scettico del Settecento. L’importanza di quest’opera è anche dovuta al lavoro certosino compiuto dall’autore sulla ricerca delle fonti, quasi tutte opere scritte alla fine del Settecento, all’epoca difficilmente reperibili (questa è la prima edizione italiana, rivita e ampliata, di un’opera pubblicata nel 1994 ), trattate tutte con molto rispetto, anche se talvolta considerate ingenue o illusorie.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 544 con una decina di illustrazioni b/n

    Stampato nel 2009 da Settimo Sigillo

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    La genesi della libera muratoria

    34.50

    Douglas Knoop – Gwilym Peredur Jones

    Testo importante, denso di documentazione inedita e informazioni fondamentali per gli storici della materia. L’intento degli autori è quello di dimostrare che l’istituzione medievale e quella moderna sono indissolubilmente collegate nel loro sviluppo storico, quindi un “passaggio” dalla Massoneria operativa alla Libera Muratoria speculativa è avvenuto senza soluzione di continuità

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 428

    Stapato nel 2023 da Settimo Sigillo

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    La Porta del Sole di Tiahuanaco. E la Dottrina del Ghiaccio Cosmico di Horbiger

    18.00

    Edmund Kiss

    Da noi stessi definito a suo tempo uno dei “Tre Titani ricercatori” insieme a Karl Maria Wiligut e Otto Rahn, collegati all’Organizzazione Ahnenerbe (“Eredità degli Antenati”), l’Ente di ricerca voluto da Heinrich Himmler nel 1935, non poteva mancare in questa Collana la figura di Edmund Kiss (1886-1960), architetto ed esploratore nel periodo del Terzo Reich tedesco. Riportiamo qui per la prima volta in italiano (grazie alla traduzione di Alessandro Rossolini) uno dei suoi saggi scientifici più famosi, che uscì nel 1937, dopo una serie di romanzi storici che lo avevano fatto conoscere in tutta Europa. La Porta del Sole di Tiahuanaco di Kiss è una pietra miliare nella storia di quello che è diventato il genere denominato “Archeologia Misteriosa”, testo cui si sono collegati nel tempo scrittori del calibro di Hans Schindler Bellamy, Peter Kolosimo ed Erik Von Däniken.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 216 con alcune foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2024 da Independently published

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    Papus – La Belle Epoque dell’occultismo

    34.50

    Gérard Encausse (1865-1916), che già da quando era molto giovane conobbe la notorietà con il nome di Papus, fissò, con la sua vasta impresa di sintesi e di volgarizzazione, un’immagine dell’occultismo che ha ancora corso oggi. Le sue principali opere sono sempre disponibili in libreria ed è necessario, per comprendere meglio la loro importanza storica, rimetterle nel contesto storico della loro epoca. La vita agitata di Papus, la cui conoscenza permette di comprendere meglio la sua opera, è testimone di un momento in cui alla laicizzazione dello Stato si rispose con l’emergere di correnti spirituali in margine alle religioni ufficiali: colui che la stampa dell’epoca chiamava “il mago Papus” tentò di federare queste correnti in nome di un sincretismo religioso segnato da messianismo. Questa biografia, che è al contempo uno studio delle ambizioni politiche e dei turbinii religiosi che segnarono la Belle Époque attraverso le sue “società segrete”, rivela un’infinità di personaggi che sognavano tutti, all’alba del XX secolo, una trasfigurazione del mondo. Alla sua morte, il contenuto della sua cantina fu scaricato davanti al suo domicilio, destinato ad essere distrutto, ma, per un caso straordinario, uno degli autori della presente opera, Marie-Sophie André, incuriosita da una pattumiera traboccante di manoscritti, di edizioni originali e di lettere, poté fortunatamente salvare la seconda parte del fondo Papus. Questi documenti, equivalenti sia dal punto di vista della quantità che dal loro contenuto a quelli conservati a Lione, hanno permesso di ricostruire alla fine in modo imparziale la vita del “Balzac dell’occultismo”. Saggio introduttivo: Maitre Philippe e Doktor Papus, ovvero il Maestro e l’Apprendista (stregoni) di Marcello De Martino.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 415

    Stampato nel 2014 da Settimo Sigillo

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    Shambhala Rossa – Magia, profezia e geopolitica nel cuore dell’Asia

    32.50

    Molti conoscono Shambhala come la leggendaria terra di felicita spirituale che e situata o in India secondo il Kalacakra Tantra nel buddhismo tibetano o nella catena montuosa dell’fHimalaya sotto il nome di Shangri-La grazie al popolare film Lost Horizon (Orizzonte perduto) del 1937 di Frank Capra, ma pochi sanno del ruolo che il mito di Shambhala ha svolto nella geopolitica russa allfinizio del XX secolo. Shambhala rossa e il primo libro in inglese che racconta la storia di cercatori politici e religiosi provenienti da Oriente e da Occidente che si servirono delle profezie buddhiste per promuovere i loro programmi spirituali, sociali e geopolitici. C’erano persone di diverse convinzioni ed ambienti come Ja-lama e Agvan Dorzhiev, ma tra costoro si annoverava anche un pittore teosofo come Nicholas Roerich, un crittografo della polizia segreta bolscevica come Gleb Bokii, uno scrittore di occultismo con tendenze a sinistra qual era Alexander Barchenko, rivoluzionari e diplomatici bolscevichi come
    Georgy Chicherin e Boris Shumatsky insieme ai loro compagni di viaggio indigeni Elbek-Dorjik Rinchino, Sergei Borisov e Choibalsan, e infine il fanatico di destra Roman von Ungern-Sternberg, il sanguinario barone bianco. Il nuovo libro di Andrei Znamenski e una sfida per tutti coloro che rifiutano di accettare le connessioni tra leggenda e politica. Shambhala rossa da un incontestabile elemento di prova che l’ideologia comunista atea del XX secolo non ha disdegnato di usare un mito buddista tibetano come una sorta di instrumentum regni, cioe uno strumento politico di propaganda: sinistra russa e intellettuali di destra, come pure ricercatori spirituali, si trovarono tutti uniti in un’antica idea di rinascita, sognando una terra egualitaria, una Shambhala rossa, dove un’umanita trasformata potesse vivere in una Nuova Era di pace. Lfautore fornisce un’indagine innovativa attraverso la quale siamo fatti consapevoli che il Sacro e Profano possono condividere lo stesso milieu mi

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    Una strana storia

    34.50

    In questo romanzo l’autore torna sui temi trattati in “Zanoni”: il mesmerismo, la chiaroveggenza, l’ipnotismo, la visione di fantasmi e, soprattutto, l’occultismo. Ispirato da un sogno, il protagonista percorrerà un vero e proprio percorso iniziatico, un rito di passaggio, alla scoperta di se stesso e dei misteri della vita. Per la prima volta tradotto in italiano, dopo “Zanoni” e “La Razza ventura”, completa la trilogia dei romanzi che possiamo definire occultisti dell’autore. Saggio introduttivo di Fabio Venzi.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 560

    Stampato nel 2019 da Settimo Sigillo

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