Pavolini Alessandro. L’ultimo dei medici

Fascismo

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    Pavolini Alessandro. L’ultimo dei medici

    30.00

    Corrado Manfredini – Onorio Onori

    Il volume esamina in particolare l’aspetto culturale delle opere ideate a Firenze, oggi volutamente ignorate. Un risultato così grandioso da poterlo dire “Ultimo dei Medici”. Altresi indimenticabile è stata la sua eroica fine Con le Armi in pugno, caso raro anche nella Repubblica Sociale Italiana.

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 160 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2023 da Sarasota

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    Per i Legionari – Guardia di Ferro

    30.00

    «Non tengo conto di alcun genere di regole imposte agli autori di libri. Non ho tempo. Scrivo a precipizio dal campo di battaglia, in mezzo agli attacchi nemici». Così il capitano Corneliu Codreanu prende a narrare la storia della propria vita e della proprie battaglie, descrivendo il periodo che va dal 1919 al 1933. Si scopre, in questo testo, la “genealogia” del movimento legionario romano, e, attraverso i più significativi tratti della figura del suo capo, si intuisce la fatale necessità del suo ingresso nella lotta.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 282 con circa 7 foto foto b/n

    Stampato nel 2005 da Edizioni di Ar

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    Per l’Austria libera

    15.00

    La storia dell’opposizione cattolica al nazionalsocialismo nell’Europa centrale è ancora in buona parte da scrivere. In modo particolare, le esigenze della Guerra Fredda e la serrata propaganda comunista dopo il 1945 hanno seppellito nel silenzio la tragica storia dell’ultimo Cancelliere dell’Austria libre, prima dell’invasione nazionalsocialista: Engelbert Dollfus, politico cattolico di grande vaglia, Fondatore del “Fronte Patriottico” austriaco, teorico di uno “stato corporativo” che faceva proprie le preoccupazioni dei Papi del tempo nei confronti della doppia minaccia del comunismo da un lato, e dell”imperialismo del denaro” dall’altro, che fu ucciso da una congiura nazionalsocialista nel 1934. Una pagina di storia singolarmente trascurata, che illumina di nuova luce anche la politica estera dell’Italia fascista negli anni ’30.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 128 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2012 da Il Cerchio

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    Perché l’Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del virus)

    20.00

    Bruno Vespa

    Questo libro racconta la storia di due dittature, quella di Benito Mussolini e quella del signor Covid (come lo chiama l’autore). Si apre con una passeggiata a piazza Venezia: stracolma per i grandi proclami del Duce negli anni del consenso (1925-1936), deserta durante il drammatico lockdown della primavera 2020. Entrambe le dittature hanno soppresso o limitato la libertà degli italiani (il Covid-19, a 2 miliardi di persone), ma se allora Mussolini ebbe un’enorme popolarità interna e internazionale, l’Italia ha resistito al virus con un odio sordo, sconfiggendolo con la disciplina in primavera e rivitalizzandolo con la confusione in autunno. Nella parte sul fascismo, Bruno Vespa mostra come, superato il trauma dell’opinione pubblica per il delitto Matteotti, Mussolini abbia conquistato il consenso mondiale per aver annientato il socialismo filosovietico in Occidente, ma anche perché i treni arrivavano in orario e per la bonifica pontina, che ispirò alcune iniziative del presidente americano Roosevelt. Gli italiani apprezzarono le grandi opere urbanistiche, la messa in sicurezza dell’economia dopo la crisi del 1929 e, soprattutto, le iniziative sociali: settimana lavorativa di 40 ore, dopolavoro, sostegno alla maternità, colonie marine.

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    Perché siamo antiborghesi. Gli indirizzi spirituali e politici della Scuola di Mistica Fascista

    12.00

    Salvatore Gatto

    Il borghese è certamente il nemico sociale che scalza le antiche aristocrazie di sangue e di spada, favorendo l’affermazione della morale mercantile e della pratica capitalistica. Ma, antropologicamente parlando, esso coincide anzitutto con un modo di essere, con un atteggiamento, con uno stato dell’anima che oltrepassa le mere logiche di classe: è avido, pavido, rinunciatario, egoista, sedentario, calcolatore, pessimista, pacifista, esterofilo, pietista e meschino. La Rivoluzione Fascista, sorta sullo slancio anti-borghese del diciannovismo e del fermento squadrista, intese la propria missione come la necessaria creazione di un nuovo tipo umano: eroico, altruista, leale, puro d’animo, fedele al bene comunitario, nobilmente versato al sacrificio, fanaticamente devoto alla vittoria. Questo libro compie una piacevole incursione nelle fondamenta di una visione del mondo che seppe oltrepassare la dialettica divisiva e incapacitante del marxismo e la mentalità reazionaria e classista del conservatorismo liberale.

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    Presente – La marcia su Roma, l’uccisione di un fascista a Catania e le trame di un ministro

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €9.00.

    Fernando Massimo Adonia      prezzo di listino: 15.00 (sc. 40%)

    Una morte sospetta, un caso irrisolto. Carlo Amato, diciassette anni di età, muore a Catania il 2 novembre 1922 durante la Marcia su Roma, ucciso da un colpo di rivoltella. Il suo nome è subito innalzato sugli altari della Rivoluzione fascista. E mentre il Regime gli dedica strade, lapidi e scuole, le indagini per arrivare ai nomi dei suoi sicari, tra mille ipocrisie, finiscono in un binario morto. Dopo la Seconda Guerra Mondiale prenderà piede, addirittura, l’ipotesi malevola del fuoco amico. Fonti inedite ci permettono oggi di riscrivere il diario di quelle ore. Quanto emerge imbarazza un po’ tutti: fascisti, antifascisti e democratici convinti di ieri e dell’altro ieri. Una verità che in un certo qual modo fa da contraltare a ‘Privo di titolo’ di Andrea Camilleri, romanzo che smonta tra le polemiche il mito «dell’unico martire fascista siciliano, Gigino Gattuso». Sullo sfondo dei fatti rievocati, le spaccature nel Pnf siciliano; l’opa sul partito lanciata dal Ministro fiancheggiatore Gabriello Carnazza, figura tirata di recente in ballo nelle indagini storiche sull’omicidio Matteotti.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 72 con varie foto b/n

    stampato nel 2016 da Eclettica

    Libro nuovo

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    Prigionieri nel nostro mare – Il Mediterraneo, gli inglesi e la non belligeranza del Duce (1939-1940)

    20.00

    L’avventura italiana nel secondo conflitto mondiale cominciò il 10 giugno 1940. L’alleato tedesco vi era già impegnato da nove mesi, cioè da quando aveva invaso la Polonia, il 1° settembre 1939, causando l’intervento di Francia e Gran Bretagna. Perché, dunque, Mussolini, che il 22 maggio 1939 aveva firmato con Hitler un’alleanza militare, nota come Patto d’acciaio, non aveva immediatamente incrociato le armi? Questo volume cerca di chiarire i motivi per cui il “Duce”, prima, scelse la strada della non belligeranza, poi, dopo molte incertezze, optò per scendere in campo al fianco del “Führer”. Il volume, basato su una corposa documentazione archivistica e su un’ampia bibliografia, italiana e straniera, ruota attorno all’evoluzione dei non lineari rapporti tra Roma e Berlino, da un lato, e Roma e Londra, dall’altro.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 244

    Stampato nel 2013 da Edizioni dell’Orso

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    Quaderni di testi Evoliani n. 44 – La Scuola di Mistica Fascista. Scritti su mistica ascesi e libertà 1940-1941

    14.00

    «Ma la formazione incipiente di questa razza nuova noi non la dobbiamo al razzismo in senso stretto, tecnico e limitato, perchè la incorporazione ufficiale di esso nel patrimonio ideale del fascismo data di poco più di un anno; La dobbiamo, invece, precisamente, presso all’evocazione, alla “Mistica Fascista”, al clima della rivoluzione, presso all’evocazione, inconsciamente fatta, sotto segno romano, di una razza dello spirito». – J. Evola

    Brossura 13,5 x 21 cm. pag. 146

    Stampato nel 2009 da Controcorrente

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    Quaderni di testi Evoliani n° 29 – La tragedia della Guardia di Ferro

    8.00

    Questo fascicolo, il n. 29 dei “Quaderni Evoliani”, comprende diversi articoli scritti da Evola in anni diversi dal 1938 al 1973 e pubblicati su riviste diverse , dedicati a Codreanu, che lui conobbe personalmente, e alla Guardia di Ferro. Gli articoli sono preceduti da un breve ma esaustivo saggio di Claudio Mutti su Evola e la Romania e completati da due fotografie e la riproduzione di due lettere manioscritte di Codreanu e di René Guénon.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 64

    Stampato nel 1996 dalla Fondazione Evola

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    Racconti fascisti

    19.00

    Marcello Gallian

    Il primo “realismo” italiano è semplicemente il fascismo che illustra se stesso. Realtà, descizione formale della realtà è la parola d’ordine. L’impossibile non esiste. E se esiste, il fascista lo supera. Si parla e si deve criticare quella realtà ferma come acqua di lago. Ai fascisti piace l’acqua di mare, si naviga di bolina piuttosto, e non si ha paura dell’onda lunga e delle buriane improvvise, si vuol cambiare e distruggere le strutture perverse del mondo. Riflussi stagni immobili e ciechi. Fascismo che innova negli anni Trenta e usa parole d’ordine completamente diverse, ma dalla enorme potenza evocativa. Introduzione di Massimiliano Soldani.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 287

    Stampato nel 2021 da Altaforte

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    Razionalismo e Linea Gotica. Architetture del Duce degli anni Trenta del Novecento in Emilia e Romagna

    24.90

    Jean Pascal Marcacci

    Le opere del Regime in Emilia-Romagna e lungo tutta la Linea Gotica furono guardate con stupore e ammirazione dagli occupanti anglo-americani. Gli italiani del nuovo corso le trattarono prima come prede belliche, poi cercarono di dare loro una nuova destinazione quali opere pubbliche, cercando di fare sparire inutilmente i segni e gli emblemi dei tempi in cui furono concepite e costruite, ovvero gli anni Trenta dello scorso secolo. Le opere pubbliche di pregevole fattura e pregio architettonico quali: ponti, dighe, acquedotti, ex case del fascio, caserme, colonie, stadi littori; ma anche palazzi pubblici sedi di prefetture, scuole, università, banche ed assicurazioni, stadi ed ippodromi, perfino qualche chiesa, sono arrivate a noi tutte ben riconoscibili. Questo saggio storico-fotografico vi guida fra tali opere e permette la loro riscoperta.

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    Razzismo e fascismo – La questione razziale e l’antisemitismo durante il Ventennio

    38.00

    Razzismo e fascismo è una estesa sintesi per cercare di capire quali furono gli esiti delle leggi razziali e come si arrivò ad esse; quale fu l’atmosfera di discriminazione che si ricreò nelle campagne razziali, ma anche, e soprattutto, il tentativo di capire come, quando e perché Mussolini e il fascismo divennero razzisti. Non solo, perché sono state dedicate non poche pagine a quei saggi più importanti che uscirono tra gli anni Trenta e primi anni Quaranta, per comprendere meglio le ragioni di quegli intellettuali che scelsero di seguire le linee programmatiche e ideologiche del regime anche sulla questione razziale. Difatti, all’epoca, non fu affatto casuale che le dispute dialettiche sul razzismo italiano, non avvennero in seno al Partito Nazionale Fascista, addirittura privo di un Ufficio della Razza, ma furono lasciate alla classe intellettuale, scientifica e quindi al settore bibliografico, giornalistico e anche accademico universitario, in quest’ultimo specialmente tra i giovani dei GUF (Giovani Universitari Fascisti) e alle loro sezioni di demografia e razza.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 480

    Stampato nel 2017 da Solfanelli

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    Razzismo e fascismo. Vol. 2. Il razzismo negli altri paesi. Le dispute sulla razza e l’ebraismo dal Risorgimento al 1938

    38.00

    Flavio Costantino

    Il secondo volume di Razzismo e fascismo, pur mantenendo una sua autonomia argomentativa rispetto al primo volume, nasce con il fine di aggiungere una serie di informazioni proprio al saggio del 2017. Con questo secondo tomo, altrettanto lungo e contenente sempre molti documenti, riferimenti e nominativi, si è voluto soddisfare tre necessità principali riguardanti questa specifica ricerca storica. In primis e in generale, si è cercato di fare chiarezza su alcuni accadimenti e concetti politici, propagandistici e filosofic. Quindi da una parte si è contestualizzato il fenomeno razzista del fascismo evidenziando i razzismi e le intolleranze culturali, religiose e politiche presenti negli altri Paesi, scoprendo così che le Democrazie e il Comunismo applicato, in questo campo, non solo non avevano molto da imparare ma anzi avevano persino qualcosa da insegnare agli altri e in questo senso rimangono più che emblematici i casi degli Stati Uniti, dell’Impero inglese, dell’Unione Sovietica ma anche della Romania del dopoguerra. D’altra parte si è fatto emergere quei legami e le contraddizioni che in un certo qual modo uniscono e separano il fascismo e la romanità, il Regime fascista e il Risorgimento, ricordando, tra l’altro, che nell’Italia post-unitaria si cercò di “fare” antropologicamente gli italiani e che proprio all’interno del socialismo italiano si sviluppò un interessante e combattuto dibattito sulle razze, sulle loro gerarchie, superiorità e inferiorità.

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    Renato Ricci – Fascista integrale

    14.00

    La biografia del gerarca che “inventò” i Balilla, un irriducibile che non abbandonò mai l’idea fascista e Mussolini. «Tutti noi subivamo il fascino di Mussolini e anche quando ce ne distaccammo fu con profonde lacerazioni interiori… Ma Ricci… Ricci era un fedele diverso, strano: era come quei preti che quando parlano della Madonna si illuminano». Così veniva descritto Renato Ricci, gerarca fascista di origine carrarese che meglio di chiunque altro incarnò l’ala idealista del regime. Deputato nel 1924, presidente dell’Opera Nazionale Balilla dal 1926 al 1937 e ministro delle Corporazioni dal 1939 al 1943, dopo l’8 settembre aderì senza esitazioni alla Repubblica di Salò e divenne comandante della Guardia Nazionale Repubblicana. Amico di D’Annunzio e di Ciano, fu però lui a firmare l’ordine di fucilazione del genero di Mussolini, estremo atto di fedeltà al Duce. Arrestato nel giugno del 1945, rimase in carcere fino al 1950. Morì a Roma nel 1956.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 168

    Stampato nel 2004 da Mursia

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    Richard Coudenhove-Kalergi e Benito Mussolini nella Prospettiva di Paneuropa

    24.00

    Carlo Arrigo Pedretti

    Il conte Kalergi e Mussolini: un confronto fra due approcci alla politica che, incontrandosi e collaborando, avrebbero potuto significare molto per la pace e la prosperità del Vecchio  Continente e del mondo. Kalergi rappresenta la saggezza eurasiatica che punta alla creazione di un’Europa unita, cui appare necessaria la spinta fattiva di un uomo di Stato in grado di agire senza remore parlamentari, autore di una “quasi democrazia”. Con la sua concretezza Mussolini era quel che occorreva ai sogni paneuropei, col suo passato socialista e con la progressiva costruzione di uno Stato corporativo, capace di superare la lotta di classe attraverso la concertazione tra padronato e lavoratori. Ma le visioni di simili protagonisti alla lunga si dimostrarono inconciliabili e l’Italia, ma per le scelte insipienti di Francia e Gran Bretagna, fu indotta all’alleanza con la Germania, impedendo al conte Kalergi di proseguire nella sua opera.

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    Riprendersi Giovanni Gentile

    13.00

    A 70 anni dal suo omicidio si ricorda spesso il Gentile “martire” e il Gentile riformatore della scuola, quasi mai il Gentile artefice di un pensiero della libertà, del dovere, della comunità, dello Stato. Non pigro chiosatore di Hegel egli ha insegnato a combattere contro questo mondo, per agire su di esso e per crearne uno nuovo, che sarà il frutto dell’azione rivoluzionaria di quegli uomini che, in rivolta contro il regno dell’ultimo uomo, sapranno forgiare il proprio destino. In questo risiede l’inattualità radicale e il fascino seducente del pensiero gentiliano. Di qui la necessità di ritornare alle sue sorgenti, contro le rimozioni, le banalizzazioni, le falsificazioni. Gentile è fonte inesauribile di rivoluzione. Per questo vale la pena di riprenderselo.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 120

    Stampato nel 2014 da AGA

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    Risorgere e combattere – I discorsi della Repubblica Sociale e il testamento politico

    12.00

    “Risorgere e combattere” fu l’imperativo delle migliaia di volontari che si arruolarono nella Repubblica Sociale Italiana. Dalla liberazione sul Gran Sasso al “testamento” finale, passando per i tanti messaggi ai soldati in grigio-verde: questo libro – contenente tutti i discorsi ufficiali di Benito Mussolini – ripercorre i seicento giorni di Salò, restituendoci il ritratto storico di un’esperienza che fu politica, militare e spirituale. Le linee di vetta sono cristalline: dalla volontà di cancellare il tradimento dell’8 settembre alla necessità di rimarcare la propria fedeltà alla parola data; dalla lotta del “sangue contro l’oro” alla fede incrollabile nella Patria; dalla ferrea coerenza ideale alla eroica tentazione della “bella morte”; dalla puntuale critica della plutocrazia capitalistica al ritorno di un “Fascismo delle origini”, libero da compromessi e autenticamente rivoluzionario, nella sintesi organica del socialismo e della Nazione. Un viaggio nelle parole, nelle azioni e nei temperamenti di una generazione che seppe affrontare la catastrofe della sconfitta con dignità e coraggio, nel nome di un principio etico di ordine superiore: l’onore d’Italia!

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 180 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2020 da Passaggio al Bosco

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    Risorgimento in camicia nera – Studi, istituzioni, musei nell’Italia fascista

    33.50

    La scelta di assumere alcune istituzioni culturali come baricentro della ricerca permette di intrecciare i vari piani che scandirono quel rapporto: dalla riformata struttura organizzativa che “modernizzava” il settore e puntava al coinvolgimento degli intellettuali fino al “racconto” per immagini che prendeva forma nei musei del Risorgimento. A capo di questa operazione compaiono importanti personalità dell’organizzazione culturale del fascismo (De Vecchi, Gentile, Volpe, Fedele, Ercole), impegnati a contendersi il controllo delle istituzioni e a calibrare diversamente il rapporto fascismo-Risorgimento: mentre nelle nuove strutture muove i primi passi una generazione di storici, importante negli studi del secondo dopoguerra.

    Brossura pag. 290

    Stampato nel 2006 da Carocci

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    Ritratti della M.V.S.N. – Legionari della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale a Savona

    18.00

    In questo libro sono raccolti ritratti di membri della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.), appartenenti alla Milizia Ordinaria, specialità della Milizia e Milizie Speciali. Tutte le immagini sono state ricavate da negativi originali realizzati a Savona e ritraggono presumibilmente militi in servizio in quella zona. In base ai particolari uniformologici prescritti dai vari regolamenti è possibile datare le immagini dai primi anni trenta al 1943.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 143 con oltre 180 immagini b/n e 16 a colori

    Stampato nel 2008 da Marvia Edizioni

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    Rivoluzione – Squadrismo in cammino

    11.00

    L’autore, siciliano di nascita, da giovanissimo si avvicina al fascismo. Partecipa ad alcuni avvenimenti dello squadrismo, da lui esaltati e rievocati in questo testo, pubblicato la prima volta nel decennale della marcia su Roma, e una seconda volta nel ventennale, nel 1942.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 72

    Stampato nel 2020 da Libreria Europa

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    Rivoluzione sociale – “Critica fascista” e il Corporativismo

    20.00

    Tra le due guerre il corporativismo costituì per molti intellettuali italiani lan “nuova scienza economica” capace di porsi oltre le teorie economiche comuniste e liberali. Il quindicinale “Critica fascista”, magistralmente diretto da Giuseppe Bottai, fu il palcoscenico privilegiato dai dibattiti su tutti i temi sociali dell’epoca: il ruolo del sindacato, la costruzione dell’edificio corporativo,lo studio economico dei paesi esteri, il Convegno di Ferrara, il rapporto con la Rivoluzione Francese e l’anticapitalismo tra i principali. Sergio Panunzio, Camillo Pellizzi, Ugo Spirito, Berto Ricci: solo un piccolo esempio dei molti protagonisti di questo profondo momento di riflessione economica, insuperato dall’Unità ai giorni nostri.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 364

    Stampato nel 2015 da AGA

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    Roberto Omegna e l’istituto luce – Il cinema scientifico ed educativo dell’Italia fascista

    18.00

    Il Fascismo non fu soltanto propaganda di regime, benché ancora oggi sia questo l’aspetto più noto della produzione cinematografica del Ventennio. Lo scopo del presente volume è far conoscere al lettore il lato meno noto del principale ente di comunicazione voluto da Mussolini in persona: l’Istituto Nazionale Luce. Oltre la propaganda, c’era un’immensa mole di pellicole che spaziavano dal cinema scientifico a quello educativo. Il personaggio chiave è Roberto Omegna, pioniere del cinema italiano annoverato come una tra le massime firme dei documentari prodotti dall’Istituto Luce. Un professionista che concesse poco alle direttive propagandistiche aprendo così la strada a diversi giovani cineasti indipendenti che, agli inizi degli anni ’40, gettarono le basi per la nascita del Neorealismo: un genere che con molta probabilità affonda le radici nel cinema di denuncia sociale prodotto già dai Cineguf negli anni tragici del secondo conflitto mondiale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 200 illustrato con circa 34 foto b/n

    Stampato nel 2017 da Herald

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    Roma fascista (1924-1943) – Le giovani penne nere dell’Urbe

    8.00

    Il 19 luglio 1924 vede la luce, a Roma, un nuovo periodico di natura politica: “Roma Fascista”. Il foglio, inizialmente diretto da Umberto Guglielmotti, diventerà, con il tempo, organo ufficiale del Gruppo Universitario Fascista dell’Urbe e accoglierà le firme di molti “giovani di Mussolini”, prevalentemente studenti universitari, alcuni dei quali, dopo il crollo del regime, ricopriranno importanti cariche all’interno dell’Italia Democratica. L’opera parte dalle colonne di “Roma Fascista” per poi confrontare gli articoli scritti prima del crollo del regime, con le interviste rilasciate a posteriori dalle firme più note del settimanale gufino. Sui volumi editi da Aracne Edizioni e’ applicato un rimborso delle spese di reperimento.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 78

    Stampato nel 2010 da Aracne

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    Roma o Morte (Romanzo)

    25.00

    Carlomanno Adinolfi

    Dal Biennio Rosso alla Marcia su Roma, i quattro fatidici anni che hanno segnato l’Italia, raccontati da quattro protagonisti con storie diversissime: Leonardo, uno dei “ragazzi del ‘99” tornato dal fronte con sogni di grandezza nazionale subito infranti dalla vittoria mutilata; Massimo, sindacalista rivoluzionario militante del Partito Socialista che vede a un passo la possibilità di compiere la rivoluzione; Bruno, parlamentare liberale ed ex interventista; infine Arno, ex ardito che non riesce a trovare un posto nel mondo fuori dalle trincee. Quattro storie che partono da punti molto distanti ma che finiranno per intrecciarsi fino a quel fatidico 28 ottobre

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    Romano il Legionario

    Il prezzo originale era: €45.00.Il prezzo attuale è: €27.00.

    Kurt Caesar       Prezzo di listino: 45.00 (sconto 40%)

    Curt Caesar, pseudonimo di Kurt Kaiser noto in Italia anche con i soprannomi di Cesare Avai o Caesar Away, è stato un fumettista e illustratore molto noto in Italia tra gli anni trenta e la fine degli anni cinquanta. Nel 1925 lavorò come redattore tecnico presso la rivista Die Kultur, la cui proprietaria, Elfriede Ensle, diventò in seguito sua moglie. Dopo il matrimonio si stabilì in Italia, dove iniziò a realizzare fumetti di grande successo: la sua prima illustrazione fu pubblicata sul settimanale italiano La Risata e altre apparvero su un altro periodico, I Tre Porcellini. Il primo personaggio che creò fu Will Sparrow il pirata del cielo, che si può a buon diritto considerare il primo “eroe negativo” o “cattivo” nella storia del fumetto italiano. Proprio su un altro albo a fumetti italiano, Il Vittorioso creò nel 1938 un altro personaggio che ebbe all’epoca un enorme successo, Romano il Legionario: inizialmente eroe della guerra civile spagnola, poi combattente nella Seconda Guerra Mondiale in tutte le armi, da sommergibilista ad aviatore. Durante la guerra, Caesar si trovò in Marocco, in Libia e in Spagna, e nel 1941 è di nuovo in Africa accanto a Rommel, al quale fece da interprete. Catturato dagli inglesi e internato in un campo di prigionia, alla fine della guerra decide di rientrare stabilmente in Italia. Nel dopoguerra continua a realizzare illustrazioni per Il Vittorioso fino a che nel 1952 venne chiamato dalla Arnoldo Mondadori Editore a realizzare le copertine della collana di fantascienza “Urania”, distinguendosi per un ineguagliato e riconoscibilissimo senso cromatico e dalla precisione con la quale realizzava ogni mezzo meccanizzato, dall’automobile all’astronave, anche se le tavole che realizzava non erano artisticamente all’avanguardia come quelle del successore ma, seguivano fedelmente tematiche e gusti del pubblico medio di metà anni cinquanta. Realizzò fino al 1958, per la Mondadori, circa 170 copertine. Il libro propone la ristampa anastatic

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    Romano il Legionario

    55.00

    Kurt Caesar

    Curt Caesar, pseudonimo di Kurt Kaiser noto in Italia anche con i soprannomi di Cesare Avai o Caesar Away, è stato un fumettista e illustratore molto noto in Italia tra gli anni trenta e la fine degli anni cinquanta. Nel 1925 lavorò come redattore tecnico presso la rivista Die Kultur, la cui proprietaria, Elfriede Ensle, diventò in seguito sua moglie. Dopo il matrimonio si stabilì in Italia, dove iniziò a realizzare fumetti di grande successo: la sua prima illustrazione fu pubblicata sul settimanale italiano La Risata e altre apparvero su un altro periodico, I Tre Porcellini. Il primo personaggio che creò fu Will Sparrow il pirata del cielo, che si può a buon diritto considerare il primo “eroe negativo” o “cattivo” nella storia del fumetto italiano. Proprio su un altro albo a fumetti italiano, Il Vittorioso creò nel 1938 un altro personaggio che ebbe all’epoca un enorme successo, Romano il Legionario: inizialmente eroe della guerra civile spagnola, poi combattente nella Seconda Guerra Mondiale in tutte le armi, da sommergibilista ad aviatore. Durante la guerra, Caesar si trovò in Marocco, in Libia e in Spagna, e nel 1941 è di nuovo in Africa accanto a Rommel, al quale fece da interprete. Catturato dagli inglesi e internato in un campo di prigionia, alla fine della guerra decide di rientrare stabilmente in Italia. Nel dopoguerra continua a realizzare illustrazioni per Il Vittorioso fino a che nel 1952 venne chiamato dalla Arnoldo Mondadori Editore a realizzare le copertine della collana di fantascienza “Urania”, distinguendosi per un ineguagliato e riconoscibilissimo senso cromatico e dalla precisione con la quale realizzava ogni mezzo meccanizzato, dall’automobile all’astronave, anche se le tavole che realizzava non erano artisticamente all’avanguardia come quelle del successore ma, seguivano fedelmente tematiche e gusti del pubblico medio di metà anni cinquanta. Realizzò fino al 1958, per la Mondadori, circa 170 copertine. Il libro propone la ristampa anastatic

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    Romanticismo fascista

    18.00

    Paul Serant

    Terza edizione italiana di un testo diventato classico, che va riletto non più come una riesumazione di fantasmi, ma come contributo critico alla comprensione di un dramma moderno e per certi versi non concluso: quello della sintesi esplosiva tra i più remoti archetipi e il progresso, che tentò di realizzarsi nel fascismo, nel nazismo e in un certo senso nello stalinismo. La storia della cultura fascista in Francia, da Céline a Drieu La Rochelle, da Brasillach a Rebatet, risulta in questa ottica indispensabile per conoscere e capire il fascismo italiano, le sue radici e i suoi legami con la cultura di destra: un fecondo crocevia di reazioni e rivoluzioni, restauratori e innovatori, europeisti e nazionalisti.

    Cartonato con sovracopertina 11,5 x 20,5 cm. pag. 366

    Stampato da Ciarrapico

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    RSI. Il fascismo clandestino e l’epurazione in Sardegna 1943-1946

    25.00

    In quest’ultimo suo libro, Abis porta alla luce del pubblico la storia nascosta delle migliaia di Sardi che si trovarono in Sardegna bloccati dall’occupazione angloamericana e dal governo di Badoglio, ma si organizzarono spontaneamente per combattere, in ogni modo possibile, l’invasore e per tenere fede ai propri ideali patriottici e fascisti: una storia fatta di tanti piccoli episodi, simili nell’estrinsecazione, ma slegati fra loro perché nati per germinazione spontanea e contemporanea in quanto sorti tutti in reazione all’”invasione” straniera. Non si può dimenticare che il rapporto tra popolazione isolana e forze tedesche stazionate nell’isola, fu di mutuo e reciproco rispetto. In Sardegna si è potuto rilevare una partecipazione più alta di militari in servizio, di quanto non sia accaduto in altre zone dell’Italia invasa, ma non per questo è stata trascurabile l’attività clandestina dei civili, che ha interessato tutte le province della Sardegna, in maniera appassionata e costruttiva. La reazione dei militari, però, non sfociò in atti di aperta ribellione perché Mussolini volle risparmiare alla popolazione civile le rappresaglie, che inevitabilmente ne sarebbero seguite.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 193

    Stampato da Giorgio Ariu Editore

    Condizioni del libro: nuovo

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    Saggi sulle teorie etiche e sociali dell’Italia fascista

    13.00

    La filosofia politica è nello stesso tempo uno dei settori più importanti e più trascurati del mondo filosofico. Nessun altro campo di attività critica è altrettanto pieno di paradossi reali o apparenti. Esaminando il problema della subordinazione incontriamo subito le difficoltà che lo assillano. È questo problema appunto che ci fornisce un opportuno spunto per iniziare uno studio del pensiero politico di Giovanni Gentile. Uno dei problemi più urgenti per chi si occupa di teoria politica è quello della giustificazione morale dell’esercizio dell’autorità politica. In breve, come si può concepire l’Io, l’individuo, obbligato ad ubbidire alla autorità politica? Come si può pretendere che sacrifichi, anche in tempo di pace, il proprio interesse immediato e personale a favore delll’interesse collettivo? Come può, in tempo di guerra, essere legittimamente costretto a sacrificare la sua vita per il paese? Da quale fondamento discende questa subordinazione?

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 69

    Stampato nel 2010 da Effepi

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    Sarzana 21 luglio 1921. Una pagina di storia controversa

    20.00

    Ernesto Zucconi

    La “Caporetto del fascismo”: così furono definiti i tragici fatti del 21 luglio 1921 a Sarzana, in provincia di La Spezia, dal Partito Comunista, fondato a Livorno esattamente sei mesi prima (21 gennaio). Come è facile immaginare, in casi come questo e per di più a distanza di un secolo, è quanto mai improbabile fare piena luce su quanto avvenne, risalendo all’origine dell’accaduto e vagliando le precise responsabilità non solo delle parti politiche in causa, ma anche quelle dei militari impegnati nel reprimere i tumulti e degli stessi governi Giolitti e Bonomi, l’uno in scadenza e l’altro in arrivo. In ogni caso, per cercare di offrire un quadro il più possibile obiettivo, è parso opportuno in questa sede far precedere al resoconto dello squadrista Giuseppe Gregori ed al corredo iconografico, una sintetica cronaca dell’accaduto, ottenuta attraverso la consultazione ed il confronto delle diverse fonti reperibili.

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    Scarpone e moschetto – Alpinismo in camicia nera

    12.00

    “Scarpone e moschetto” ricostruisce le vicende alpinistiche degli anni Trenta attraverso le pagine de “Lo Scarpone” e di altri giornali d’epoca, per restituire alla memoria una storia e una mentalità che è stata troppo frettolosamente rimossa una volta finita la guerra. Da quelle pagine, al di là delle vicende politiche che l’hanno determinato, emerge tutto un modo di concepire e di praticare gli sport di montagna che nonostante le evoluzioni e le “dissacrazioni” successive, è ancora oggi più presente di quanto comunemente si pensi. Riesaminare con spirito critico ma sereno gli scritti di quegli anni, significa riscoprire le radici di una cultura alpinistica con cui ancora oggi occorre fare i conti quando si parla di montagna.

    Brossura, 11,5 x 17 cm. pag. 188 illustrato con circa 20 foto e disegni b/n

    Stampato nel 2002 dal Centro di Documentazione Alpina

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    Scienza italiana e razzismo fascista

    16.50

    Questo libro indaga la natura del rapporto tra la cultura scientifica italiana e il razzismo fascista. La concezione culturale che ha fatto da sfondo alla legislazione razzista del fascismo è sempre stata considerata nella storiografia un estemporaneo insieme di idee frettolosamente combinate l’una con l’altra per esigenze di propaganda, ma senza connessione con la scienza dei nostri istituti superiori. L’analisi di un vastissimo materiale documentario sino a ora scarsamente esplorato rivela invece che la costellazione di concetti che costituì il “razzismo all’italiana” trovò la sua origine e la sua giustificazione scientifica nell’opera di svariati gruppi di studiosi: prima del 1938 medici, demografi, statistici, antropologi, etnologi, paleontologi, antichisti, politologi, teologi contribuirono a dare forma e dignità scientifica apparente a una variante del razzismo in polemica con il razzismo tedesco. Nel quadro di queste analisi le vicende della cultura razzista dopo le leggi del 1938 appaiono in una nuova luce, che pone in primo piano una divaricazione tra le ragioni degli intellettuali e le esigenze della politica espresse nella scelta di Mussolini di lanciare un “Manifesto della razza” che ricalcava le posizioni del razzismo nazionalsocialista.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 338

    Stampato nel 1999 da La Nuova Italia

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    Scritti e discorsi di battaglia

    15.00

    Il curatore Primo Siena, dopo aver tracciato un memorabile ritratto del fondatore della Falange, ci offre in edizione italiana una scelta di articoli e di discorsi di uno dei protagonisti di quei movimenti rivoluzionari che sollevarono la gioventù europea dal ’20 al ’40. In queste pagine non troviamo un testo di filosofia politica, ma un clima, una attitudine, uno stile, un richiamo all’Unità contrapposta ai particolarismi centrifughi. Troviamo quell’eleganza cavalleresca, quella forza della polemica contro il declinante stato liberale e quell’ansia di assorbire la rivoluzione delle masse nello Stato con cui José Antonio affrontò la sua battaglia politica.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 242

    Stampato nel 1993 da Settimo Sigillo

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    Seconda Guerra Mondiale – Britannia in armi cronache di pace e di guerra 1938 1940

    40.00

    Alberto Bechi Luserna, nella sua introduzione al volume, specifica che il lavoro quà presentato, è un libro di “cronache”. Non c’è da attendersi dalla sua lettura una dotta dissertazione di critica storica e sociale o, una sottile analisi politica, o ancora, una accurata lettura delle figuere e dei fatti politici della gran Bretagna. Chi scrive, rammenta Luserna, è semplicemente un soldato che ha frequentato a lungo gli ambienti militari inglesei e che tenta di “ritrarli” così, come da soldato, sono apparsi a lui. Forse in altri tempi, quando si utilizzavano parole ed esposizioni diverse, l’Autore avrebbe potuto intitolare la sua opera in altro modo… ad esempio così: “Cronache di pace e di guerra per servire alla comprensione della psicologia bellica degli Inglesi”!!!!

    Brossura, 15,5 x 21 cm. pag. 334

    Stampato nel da Alfieri nel 1941

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Seconda Guerra Mondiale. 8 Settembre 1943. Pietà e tragedia

    24.00

    AA.VV.

    Il titolo del libro è quanto mai veritiero. La tragedia di cui parliamo, si consumò definitivamente l’8 settembre 1943, ma in effetti essa era maturata in modo definitivo e irreversibile il 19 luglio di qullo stesso e tragico 1943 con il primo pesante bombardamento di Roma, ad opera dell’aviazione anglo-americana. Si tratto a tutti gli effetti di un’azione a scopo intimidatorio, ma fu sufficente a far esplodere tutte le contraddizioni storico-politiche che erano alla base della nostra “unità nazionale”, realizzata nel secolo precedente.

    Brossura, 15,5 x 24 cm. pag. 210 con numerose foto b/n

    Stampato da Ciarrapico

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Seconda Guerra Mondiale. Mussolini L’alleato

    160.00

    Enno Von Rintelen

    L’autore di questo libro, uomo di cultura, oltre che soldato, patriota e diplomatico, senza fanatismi, spiega il suo giudizio sui fatti a lui contemporanei di cui fu spettatore attento in considerazione della carica di Addetto Militare tedesco a Roma dal 1936 al 1939 e generale tedesco di collegamento col Governo Supremo Italiano dal 1940 al 1943. Figure come quelle di Ciano, Ribbentrop, Badoglio, Graziani, Balbo, e Rommel, sono rievocate in una trama intensa e concitata di piani militari e sottigliezze diplomatiche. Un volume nitido come una conversazione, preciso come un rapporto, serrato come un dramma. Un lavoro che l’autore ha scritto anche con l’intento di contribuire alla comprensione tra i due popoli, sfatando false maldicenze riguardo la patecipazione italiana alla guerra e lodando la capacità combattiva del soldato italiano. Molto raro.

    Brossura, 14 nx 21 cm. pag. 254

    Stampato nel 1952 da Corso

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni. Piccolo strappa sul dorso e macchia nella quarta di copertina. Segni del tempo

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    Secret – L’implacabile azione dei servizi segreti inglesi contro il Duce (1943-1945)

    20.00

    In questo nuovo libro-inchiesta, Roberto Festorazzi ricostruisce le operazioni del SOE e degli altri servizi segreti inglesi nel settore decisivo della Lombardia nordoccidentale, tra Milano, Como e la Svizzera: il corridoio terrestre di tutte le comunicazioni e dei contatti negoziali, il Checkpoint Charlie della Seconda Guerra Mondiale. La “mano invisibile” di Londra non soltanto ha guidato la partita della fine del fascismo e della conclusione del conflitto in Italia, ma ha continuato, nei decenni, a presidiare l’area in cui si è consumato l’epilogo del dittatore, per gestire, secondo gli interessi inglesi, l’eredità di quella direzione strategica degli eventi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 310 con circa 28 foto b/n

    Stampato nel 2017 da Macchione

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    Sei momenti di storia squadrista

    18.00

    Il volume tende a focalizzare sei momenti di storia squadrista raccogliendo e compattando quanto reso disponibile in modo frammentario e sparso in centinaia di volumi, materiale reso organico lungo un filo narrativo omogeneo. Questo testo, pur snodandosi in campo storico con precisione chirurgica, non ha la pesantezza di un saggio storico, e appassiona con le sue pagine dal timbro epico e asciutto al contempo.

    Brossura, 15 x 20,5 cm. pag. 264

    Stampato nel 2017 da A.G.A.

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    Siamo stati fascisti.

    16.00

    L’Italia fascista è linguaggio, violenza, idea del corpo, rabbia. Una combinazione di sentimenti e rivendicazioni antidemocratiche che si è formata negli anni dieci, quando l’Italia è andata in Libia; si è consolidata nel 1915, quando il Paese si è interrato nelle trincee; ha trovato espressione nel 1919, quando ne è uscito convinto di essere una potenza incompresa. Il libro fotografa il fascismo delle origini: ripercorrendo pratiche, culture, immaginari, finisce per chiamare in causa noi stessi e quella galleria di immagini, spesso inconfessate, che ci portiamo dentro. Siamo stati fascisti: abbiamo subito e coltivato il fascino per una spiegazione del presente, per un ordinamento del passato e per un’idea di futuro basati sulla sete di riscatto. Siamo stati sedotti da un vocabolario, da un’iconografia, da un modo di fare politica che ha marcato la costruzione di un’identità nazionale.

    Brossura, 13 x 20 cm. pag. 326

    Stampato nel 2020 da Feltrinelli

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    Sindacalismo nazionale – Storia e storie raccontate da un protagonista

    Il prezzo originale era: €18.00.Il prezzo attuale è: €11.70.

    Nazzareno Mollicone      prezzo di listino: 18.00

    Quando si parla del sindacalismo “nazionale” ci si riferisce a una cultura sociale che affonda le proprie radici ideologiche nell’insegnamento di Giuseppe Mazzini: la fiducia in un cambiamento rivoluzionario della società italiana in cui lavoratori e classi più povere si sarebbero unite per una più grande Italia, migliorando al tempo stesso le proprie condizioni personali e quelle della comune Patria. Non solo la visione di un Paese più forte e unito, ma anche l’opposizione alle logiche marxiste, responsabili dell’impoverimento generale e di una lotta di classe immanente e distruttiva per l’economia nazionale, e all’appiatimento burocratico-partitico della Cgl legata al Partito socialista, fautrice di una visione parlamentare dell’azione politica e sociale.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 292

    Stampato nel 2015 da Pagine

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    Socialismo Fascista

    20.00

    Destra e sinistra sono legate fra loro, sono gli ingranaggi di uno stesso meccanismo: l’una ha bisogno dell’altra ed entrambe hanno bisogno di ciò che rispettivamente combattono. Questo l’asse intorno a cui ruota Socialismo fascista. Libro che i contemporanei aggrediscono dal momento che hanno deciso si tratti di un breviario di certezze, ha scritto di esso Julien Benda. In effetti, poche opere hanno ottenuto tanto successo (cinque edizioni in due mesi) ed hanno suscitato allostesso tempo tanta irritazione in tutti i settori della politica ufficiale. Nulla di strano: i più “non si preocupano di capire, vogliono essere salvati”. E Drieu vuole che si salvino, tutta la sua vita è stata una lotta contro la morte dell’uomo e dell’Europa, ma crede che la salvezza debba essere conquistata e non ricevuta in dono. Per conquistarla bisogna capire il meccanismo del sistema politico che ci minaccia poichè, solo ciò potrà permettere di trovare l’alternativa al potere che esso esprime. Quale sia questa alternativa e quanto sia vana e fuorviante la speranza in una dittatura è il tema di Socialismo Fascista, libro di transizione, testimonianza di una scelta che fa di esso e di tutta l’opera di Drieu un documento politico ed umano eccezionale, reso drammatico dall’epilogo di una esistenza vissuta in perfetta coerenza con quello che per Drieu era il dovere dell’intellettuale: andare al di là del contingente, tentare cammini rischiosi, percorrere tutte le strade possibili della storia.

    Brossura 13,5 x 21,5 cm. pag. 236

    Stampato nel 2009 da Edizioni Ritter

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    Spagna nazionalsindacalista

    Il prezzo originale era: €13.00.Il prezzo attuale è: €9.10.

    Sergio Panunzio         Prezzo di listino: 13.00 8sconto 30%)

    Nella vasta produzione di Panunzio, un’attenzione particolare riveste lo studio dei casi esteri relativi ai movimenti fascisti, affrontati con notevole vis polemica. Spagna nazionalsindacalista è uno di questi esempi, trattandosi di un testo che raccoglie gli scritti del professore risalente alla fine degli anni ’30, nel pieno della guerra civile che stava infiammando la terra iberica. Il sostegno ai franchisti è totale e le critiche al bolscevismo serrate. Secondo lui un sommovimento di tipo spirituale aveva ispirato la ribellione contro le sinistre al potere, dando origine alla guerra civile. Prefazione di Francesco Carlesi.

    Brossura, 11 x 18 cm. pag.107

    Stampato nel 2019 da Libreria Europa

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    Squadrismo dal mio diario della vigilia

    14.00

    Simbolo dello squadrismo, Farinacci è soprattutto il testimone dell’impressionante bufera che squassò da cima a fondo l’Italia per due anni, il 1919 e il 1920 – il biennio rosso, percorso drammaticamente da tumulti, scioperi, agitazioni e violenze d’ogni tipo, che portarono la nazione sull’orlo di una guerra civile, arginata soltanto grazie alla travolgente discesa in campo del Fascismo. E la sua vita coincide con la vita del Fascismo stesso, inteso come fondazione storica e culturale. Questi suoi fogli di diario cominciano a Milano, per la fondazione del fascio, fino al termine delle sanguinose ma vittoriose giornate rivoluzionarie di Cremona, nell’ottobre 1922.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 152

    Stampato nel 2014 da A.G.A.

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    Squadrismo in grigioverde – I battaglioni squadristi nell’occupazione balcanica (1941-1943)

    15.00

    «Questi bolscevichi si sono trovati di fronte agli squadristi coi loro simboli, il loro grido di battaglia; hanno capito che non avevano più di fronte il semplice soldato, animato da un senso di dovere più o meno generico, ma degli uomini di fede che credevano». Con queste parole, pronunciate il 18 maggio 1942 di fronte al direttorio del P.N.F., Mussolini avrebbe ripercorso l’arrivo in Dalmazia del “Milano”, primo reparto squadrista ad essere costituito. Saranno infatti 6 i battaglioni squadristi che, inquadrati tra le fila della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, parteciperanno tra il 1941 e il 1943 alla più complesse operazioni di contro-guerriglia del settore jugoslavo. Attraverso documentazione inedita, l’autore ripercorre la genesi, l’impiego e la storia, a volte cruenta, di questi speciali reparti, approfondendone il bagaglio ideologico e l’eredità portata in dote dallo squadrismo della vigilia. Ottimo lavoro di ricerca su un argomento poco conosciuto ed analizzato, seppur segnato, da una marcata interpretazione ideologica di sinistra (il volume è stato pubblicato dall’I.S.R.Pt). La ducumentazione, però, è statta consultata, spetta al lettore “scremare” il testo.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 236 illustrato con circa 17 foto b/n

    Stampato nel 2018 da I.S.R.Pt Editore

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    Squadristi 1919-1923 – La morte a grinta dura

    18.00

    Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels

    Squadrismo è un termine che nell’immaginario collettivo odierno richiama ad un atteggiamento violento, quello che caratterizzò l’operato delle squadre sparse lungo lo Stivale, contro il cosiddetto sovversivismo rispondendo alla violenza dei rossi con altrettanta violenza, dapprima per reazione, poi attaccando per primi, e anche contro le autorità. Oggi la storiografia dominante tende ad incolpare per le violenze esclusivamente gli squadristi: ma la realtà italiana dei primi anni Venti fu quella di una guerra civile a bassa intensità, con centinaia di vittime da entrambe le parti. In questo libro non vogliamo fare antistoriche esaltazioni ed apologie od altrettanto antistoriche demonizzazioni, né stabilire linee di demarcazione tra buoni e cattivi, ma raccontare un fenomeno fondamentale della storia italiana così come si svolse veramente, a cent’anni dalla fondazione dei Fasci, un fenomeno che insieme a pagine di violenza e sopraffazione ne vide anche di luminose, grazie all’idealismo di reduci e di giovanissimi, che imposero l’Italia di Vittorio Veneto contro quella di Caporetto, l’Italia degli Arditi, dei ragazzi del ’99 contro l’internazionalismo della sovversione rossa.

    Brossura, 14,8 x 21 cm. pag. 212 con circa 21 tra illustrazioni e foto b/n

    Stampato nel 2019 da Eclettica

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    Stoccate. Scritti di lotta e coraggio

    15.00

    Berto Ricci

    “Stoccate” è la raccolta inedita degli scritti di Berto Ricci pubblicati su Critica Fascista, la rivista guidata da Giuseppe Bottai. Poeta, matematico e giornalista, Ricci fu una tra le più brillanti menti del Ventennio. Al rientro dalla guerra d’Etiopia, dopo la chiusura de L’Universale, è con questi contributi che sviluppa e approfondisce i principali temi del suo impegno culturale, esortando l’esperienza mussoliniana a “diventare se stessa”: l’aspirazione al primato dell’Italia fascista, la lotta al capitalismo internazionale, l’avversione a ogni forma di borghesia e classismo, il ruolo dell’intellettuale come avanguardia dell’agire politico.

    Brossura, 12 x 16,5 cm. pag. 256

    Stampato nel 2021 da Passaggio al Bosco

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    Storia dei Fascismi in Europa

    19.00

    Il fascismo è stato, un’esperienza europea contraddittoria: al contempo espressione, progetto di soluzione e fattore di esasperazione della crisi europea, esplosa dopo la Grande Guerra. La storia raccontata in questo libro è allora innanzitutto la storia di un’esperienza europea. Si compone così un quadro delle complesse dinamiche sociali, culturali, economiche e politiche che determinarono successi e sconfitte della sfida lanciata dal fascismo, nelle sue molteplici manifestazioni nazionali, all’incipiente processo di democratizzazione dei paesi europei. Il volume, basato sui più aggiornati orientamenti della storiografia internazionale, integra il profilo storico con un’accurata selezione di documenti e un ampio percorso tra le interpretazioni più significative del fascismo in Italia e in Europa.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 263

    Stampato nel 2009 da Archetipolibri

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    Storia del Fascismo

    28.00

    Questa Storia del Fascismo è la narrazione di un protagonista. Il suo maggior pregio risiede dunque nel suo rispecchiare il sentimento genuino di un idealista nella cornice di una narrazione non ostile così come sono la maggior parte di quelle prodotte dai cosiddetti storici. Tra il 1937 ed il 1939 Farinacci pubblicò, in tre poderosi volumi, la Storia della Rivoluzione Fascista — già nel 1940 la valutò «troppo greve per questi giovani frettolosi, avidi di azione» e decise di sfrondarla soprattutto nelle sue parti di complemento (come la storia risorgimentale) e ripubblicarla in volume unico come Storia del Fascismo che, appunto, la presente edizione riproduce in due tomi. Il primo tomo va dal 1919 alla vigilia della Marcia su Roma, e annovera tra le sue pagine un pregevole affresco dell’epopea fiumana oltre alla cronaca del periodo squadrista ante marcia. Il secondo tomo della Storia del Fascismo è incentrato sulla cronaca della Marcia su Roma, che l’Autore narra da protagonista di punta, e si avvale anch’esso — come il primo — di un’introduzione di Davide Gonzaga, laureatosi in Lettere all’Università degli Studi di Bologna con una pregevole tesi intitolata « “Il Regime Fascista”. Il quotidiano di Farinacci 1943-1945». In appendice, a compendio e completamento, si è deciso di inserire i sei discorsi che Benito Mussolini tenne nel 1922: l’ultimo discorso da deputato, poi i discorsi di Udine, Cremona, Milano e Napoli, e infine il primo discorso come presidente del Consiglio, a conclusione di una delle crisi più gravi mai attraversate dall’Italia.

    Due volumi indivisibili, brossura, 15 x 21 cm. Vol. 1° pag. 304 – Vol. 2° pag. 256

    Stampato nel 2014 da A.G.A

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