I cosacchi di Krasnov in Carnia

Germania

Visualizzazione di 673-720 di 1786 risultati

  • 0 out of 5

    I cosacchi di Krasnov in Carnia

    18.00

    Ottobre del 1944, in Carnia, al seguito dell’Esercito tedescio, giunge un contingente militare di occupazione composto essenzialmente da cosacchi e caucasici che prende possesso del territtorio e vi si insedia con le proprie famiglie. Viene così a crearsi una condizione di difficile di convivenza tra popolazione locale e cosacchi sullo scenario della lotta antipartigiana e dell’occupazione tedesca. Questo lavoro, cerca di approfondire il comportamento dei cosacchi e del Generale Krasnov, loro Atamano e massima carica civile e militare di questo popolo, a cui era stata promessa una terra dopo che avavano dovuto lasciare le terre natie rioccupate dai sovietici.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 174 con 16 foto b/n e 8 cartine

    Stampato nel 2010 da Aviani & Aviani editori

    Quick view
  • 0 out of 5

    I decorati con la Croce di Cavaliere – Con Fronde Di Quercia e Spade (Ritterkreuz mit Eichenlaub und Schwertern) Vol. 1-2

    60.00

    I due volumi dell’opera presentano tutti i centocinquantanove decorati con la Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia e Spade della Wermacht e delle Waffen-SS, una delle massime decorazioni al valore del Reich, tramite delle schede biografiche dove è ripercorsa in dettaglio la loro carriera militare e le coraggiose azioni nelle battaglie che li videro protagonisti: Peiper e Kharkov nelle Ardenne, Wittmann in Normandia, Baade a Montecassino, Barenfanger nella testa di ponte del Kuban, Bake a Cherkassy, Ramcke a Brest, Fritz von Scholz e Felix Steiner a Narva, Lent e Schnaufer nei cieli notturni sulla germania bombardata, i leggendari duelli aerei di Hartmann, Galland e Marseille… Sono inoltre citate le motivazioni del conferimento della Croce di Cavaliere e dei suoi gradi superiori, incluso l’elenco completo delle decorazioni e dei riconoscimenti loro conferiti.

    Due volumi in brossura 17 x 24 cm. pag. 208 + 246 con moltissime foto b/n

    Stampato nel 2007 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    I generali del deserto. I signori della guerra d’Africa

    28.00

    Correlli Barnett

    La campagna nel deserto occidentale (1940-1943) vide, da un lato, un pugno di uomini male armati e peggio riforniti comandati da un genio della tattica, l’Afrikakorps di Rommel; dall’altro, la strapotente, in uomini e mezzi, Armata del Nilo, alla testa della quale si succedettero ben cinque comandanti. Alla fine le forze alleate, grazie anche al decisivo intervento americano, sloggiarono le forze italo-tedesche dalla testa di ponte di Tunisia, ma l’interrogativo di fondo rimane: l’Armata del Nilo era stata ben comandata? Un grande studioso di storia militare ci racconta la guerra d’Africa vista dalla parte dei vincitori e, più in particolare, dal quartier generale britannico. Ne scaturisce una rievocazione vivace e polemica che è anche un atto d’accusa: perché i generali britannici impiegarono ben tre anni a sconfiggere il male armato Afrikakorps di Rommel?

    Quick view
  • 0 out of 5

    I Grossi calibri Skoda.Mortaio 30.5 cm obice. Da 38 cm obice da 42, Trattrici e treno Benzo-Elettrico

    30.00

    Enrico Finazzer – Filippo Cappellano – Marco Paniz

    La Skoda è oggi nota al grande pubblico per essere una casa automobilistica del Gruppo Volkswagen, una delle poche aziende dell’ex blocco comunista a sopravvivere alla caduta della Cortina di Ferro. Pochi invece sanno che la Skoda di Pilsen, nell’allora Boemia facente parte del vasto Impero austro-ungarico, fu uno dei principali produttori di armamenti a cavallo del ‘900 e che rifornì l’Imperiale e Regio Esercito di migliaia di ottimi pezzi di artiglieria, poi in buona parte riutilizzati dal Regio Esercito nel corso della Seconda Guerra Mondiale. In questo volume, si trova la ricostruzione delle vicende di alcuni dei pezzi più potenti e più noti prodotti dalla Skoda, i temibili mortai obici che hanno aperto la strada alle offensive austro-tedesche della Grande Guerra su tre fronti

    Quick view
  • 0 out of 5

    I marchi tedeschi di Lenin – Chi finanziò la Rivoluzione d’Ottobre?

    18.00

    Dove finirono gli yen del Mikado? – Anche le sterline dei saponieri inglesi nei forzieri dei bolscevichi- I rubli degli industriali ” aperturisti” per la lotta di classe – L’ombra di Stalin dietro la tratta delle bianche nel Caucaso e il controllo delle “case”- Racket, estorsioni e rapine giustificate con la “ragion di partito” – Nozze di partito per ereditiere miliardarie- Chi tradì i rapinatori della Banca di Tiflis? – Agenti dello Zar nel Comitato centrale comunista – Qualcuno denunciava alla polizia di Nicola II i compagni di partito – Massimo Gorky, grimaldello dell’intellighentia – Chi “comprò” il congresso di Londra – Come i portavalute stranieri entravano in contatto con gli emissari bolscevichi – Il misterioso ruolo degli agenti Helpland e Keskuela – Fu il controspionaggio anglo-francese a scoprire la fuga dei marchi.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 163

    Stampato nel 2018 da Il Cerchio

    Quick view
  • 0 out of 5

    I militari italiani nelle formazioni germaniche 1943 – 1945

    22.00

    In questa monografia l’autore, sulla base di corrispondenze e editti, localizza circa 2000 formazioni di feldpost nelle quali ha riscontrato la presenza di militari italiani (volontari, combattenti, collaboratori, internati, lavoratori ecc.). Con scrupolosità, ricostruisce appunto attraverso i numeri di posta militare, le vicissitudini dei nostri compatrioti che, a diverso titolo e con ruoli diversi hanno militato nel novero delle Forze Armate germaniche nei 20 mesi della Repubblica Sociale Italiana. Davvero un lavoro di notevole valore.

    Rilegato 17 x 24 cm. pag. 254 con circa 54 illustrazioni b/n

    Stampato nel 1996 da Unigraf

    Quick view
  • 0 out of 5

    I nove giorni di Dunkerque – Dall’avanzata tedesca all’operazione Dynamo

    22.00

    Se è vero che la storia non si scrive con i “se” e con i “ma”, è vero anche che a Dunkerque la sorte giocò un ruolo decisivo, influenzando il corso degli eventi in modo più che mai determinante. Cosa sarebbe accaduto se le forze corazzate tedesche, capitanate dagli abili condottieri Guderian e Rommel, non avessero subito un’improvvisa battuta d’arresto durante la loro avanzata? Pur conservando tutta la vivacità e il pathos della cronaca, il volume di David Divine offre un’accurata ricostruzione delle operazioni terrestri, iniziate con l’irruzione delle armate tedesche attraverso il territorio belga e olandese e terminate con l’arroccamento delle forze britanniche e francesi nel quadrilatero di Dunkerque, e una descrizione particolareggiata dell'”operazione Dynamo”, ovvero del reimbarco delle forze stesse sulla miriade di unità navali che l’ammiraglio Ramsay e i suoi collaboratori con abilità organizzativa e capacità d’improvvisazione riuscirono a raccogliere in poco più di una settimana. Dai porti in rovina e in presenza di un agguerrito nemico, queste disparate unità riuscirono a recuperare, nei “nove giorni di Dunkerque”, quasi 340.000 uomini.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 341 con alcune mappe b/n

    Stampato nel 2016 da Res Gestae

    Quick view
  • 0 out of 5

    I panzer di Hitler: I carri armati tedeschi dalle origini alla Seconda Guerra Mondiale

    29.00

    Jacopo Barbarito

    Questo libro ripercorre la storia dei Panzer tedeschi dai primi A7V agli studi avvenuti durante la Repubblica di Weimar fino al riarmo in grande stile condotto dal regime di Adolf Hitler. Una storia di tecnologia militare che in poco più di vent’anni ha fatto passi da gigante, in grado di recuperare il divario iniziale rispetto a Francia e Inghilterra per finire all’avanguardia anche nei confronti di Stati Uniti e Unione Sovietica. Nel libro sono trattati quasi cento mezzi corazzati nell’arco temporale che va dalla prima guerra mondiale allo scoppio della seconda, iniziata con l’invasione della Polonia l’1 settembre 1939. Una storia della Panzerwaffe raccontata attraverso i suoi carri armati, veri protagonisti della Blitzkrieg e delle fulminanti vittorie della Germania nei primi anni del conflitto.

    Quick view
  • 0 out of 5

    I paracadutisti tedeschi 1939-1945 Vol. 1 – Storia Uniformi Equipaggiamento Distintivi

    39.00

    Figli di una dottrina evolutiva aggressiva ed elastica, sin dal loro primo utilizzo i Fallschirmjäger sono diventati immediatamente la chiave di volta di ogni azione. E’ infatti facendo tesoro dell’esperienza maturata dall’arma paracadutata tedesca e dai suoi exploit in Belgio, Norvegia e Grecia, che gli Alleati hanno potuto pianificare i lanci sulla Normandia prima e sull’Olanda successivamente. Ormai entrati nella memoria collettiva, gli elmetti, i giacconi e gli stivali da lancio sono diventati gli oggetti più ricercati dai collezionisti di tutto il mondo. Nelle oltre 350 immagini a colori de “I Paracadutisti Tedeschi 1939-1942” l’autore, collezionista da oltre un trentennio, presenta l’abbigliamento e gli equipaggiamenti in dotazione alla famosa forza d’élite tedesca, fotografati indosso a figuranti reali. Raramente le uniformi dei Fallschirmjäger sono state trattate come in questo libro, vestite da modelli in carne ed ossa e, quando possibile, ambientate nei relativi scenari.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 128 con circa 350 foto a colori

    Stampato nel 2017 da Milistoria

    Quick view
  • 0 out of 5

    I paracadutisti tedeschi 1939-1945 Vol. 2 – Storia Uniformi Equipaggiamento Distintivi

    39.00

    Figli di una dottrina evolutiva aggressiva ed elastica, sin dal loro primo utilizzo i Fallschirmjäger sono diventati immediatamente la chiave di volta di ogni azione. E’ infatti facendo tesoro dell’esperienza maturata dall’arma paracadutata tedesca e dai suoi exploit in Belgio, Norvegia e Grecia, che gli Alleati hanno potuto pianificare i lanci sulla Normandia prima e sull’Olanda successivamente. Ormai entrati nella memoria collettiva, gli elmetti, i giacconi e gli stivali da lancio sono diventati gli oggetti più ricercati dai collezionisti di tutto il mondo. Nelle oltre 350 immagini a colori de “I Paracadutisti Tedeschi 1939-1945” l’autore, collezionista da oltre un trentennio, presenta l’abbigliamento e gli equipaggiamenti in dotazione alla famosa forza d’élite tedesca, fotografati indosso a figuranti reali. Dal lancio sulla Sicilia all’incredibile exploit del Gran Sasso, dai combattimenti fra le rovine di Montecassino al dispiegamento sul fronte delle Ardenne, nessuna formazione è stata capace – come lo sono stati i Fallschirmjäger – di rappresentare al tempo stesso l’audacia, la tenacia e la determinazione che è propria delle più blasonate forze d’élite. Raramente le uniformi dei Fallschirmjäger sono state trattate come in questo libro, vestite da modelli in carne ed ossa e, quando possibile, ambientate nei relativi scenari.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 128 con circa 350 foto a colori

    Stampato nel 2018 da Milistoria

    Quick view
  • 0 out of 5

    I partigiani di Tito 1941-1945

    18.00

    Vuksic Velimir

    Le forze partigiane al comando di Josip Broz Tito furono una costante spina nel fianco delle divisioni della Wehrmacht nei Balcani, spingendo queste ultime a condurre molte operazioni antiguerriglia. Utilizzando materiale originale di primaria importanza, straordinarie foto d’epoca e resoconti personali, il libro esamina un argomento noto ma su cui poco si è scritto, facendo conoscere al lettore lo sviluppo, l’addestramento, le armi, la tattica e le esperienze di combattimento della formidabile forza partigiana di Tito e gli eventi di questo sanguinoso teatro di operazioni della Seconda Guerra Mondiale.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 132 con numerose foto b/n e 8 tavole a colori

    Stampato nel 2017 da Goriziana

    Quick view
  • 0 out of 5

    I piani italiani e tedeschi per l’invasione della confederazione elvetica –

    35.00

    A oltre settant’anni dalla conclusione del secondo con-flitto mondiale – la più cruenta guerra del Novecento con i suoi 50 milioni di morti e immani distruzioni – ancora oggi restano, malgrado le migliaia di lavori ad esso dedi-cati, diverse questioni aperte, e fra queste rivestono un sicuro interesse i piani di invasione della Svizzera predi-sposti dagli Stati Maggiori delle forze dell’Asse nel perio-do fra il giugno 1940 e il luglio 1941 con il nome in codice «Fall Grün», «Tannenbaum» e «Operazione S». Il tema è importante non solo per la storia svizzera e non è stato ancora oggetto di una ricerca in lingua italiana. Il presen- te studio è stato concepito in modo da fornire una visione d’insieme di questa complessa vicenda, considerando non solo i documenti conservati negli archivi svizzeri e tede-schi ma anche in quelli ticinesi, italiani e britannici, dove esistono fondi, ad oggi, mai presi in considerazione. Un particolare interesse rivestono le informative del SIM e della Legazione di Berna che mostrano una profonda e quasi sempre corretta conoscenza delle problematiche militari svizzere. Corredano l’opera alcune rare fotogra-fie e le carte relative ai piani offensivi italiani e tedeschi e a quelli difensivi del Generale Guisan.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 392 con numeorsi documenti e foto b/n

    Stampato nel 2019 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    I piastrini degli imperi centrali. Germania ed Austria-Ungheria

    Il prezzo originale era: €20.00.Il prezzo attuale è: €12.00.

    Riccardo Ravizza – Roberto Todero           Prezzo di listino: 20.00 (sconto 40%)

    Nuovo pubblicazione di Riccardo Ravizza, con il valido contributo di Roberto Todero che, attraverso uno studio dettagliato analizza nel dettaglio ogni modello di piastrino di riconoscimento, presente nel corso della Grande Guerra nell’esercito imperiale tedesco ed in quello austroungarico. Grazie ad alcune fonti documentaristiche ed iconografiche dell’epoca è stato quindi possibile riconoscere e decifrare i modelli adottati nei due eserciti.

    Quick view
  • 0 out of 5

    I prigionieri tedeschi in mano statunitense in Germania (1945-1947)

    24.00

    Sulla copertina di questo succinto, ma accurato, lavoro, spicca la copertina di un pamphlet del War Department statunitense del novembre 1944. È una guida dal titolo What about the German Prisoner. Indirizzata a tutti i comandanti dei campi di prigionieri tedeschi in Germania nelle mani degli Alleati, forniva istruzioni relative all’identificazione dei prigionieri. Divideva questi ultimi in cinque categorie: opportunisti, antinazisti, non nazisti, soldati di professione, veri nazionalsocialisti. La guida si chiudeva con un chiaro avvertimento: “Occorre ricordare che i più giovani elementi nazionalsocialisti costituiranno il problema più difficile”. Il libro è costituito di sette svelti capitoli. Essi trascorrono dalla questione dell’enorme massa (circa sette milioni) di Displaced Persons, cioè dall’emergenza profughi, che diventa immediatamente una priorità per i comandi alleati e in particolare per gli statunitensi, a quella dei prigionieri nella difficile transizione della resa incondizionata, al controverso e mutevole atteggiamento statunitense verso la Germania e i tedeschi, alla realtà dei campi. Grazie alla ricca documentazione inedita raccolta, l’autrice fornisce interessanti elementi conoscitivi anzitutto proprio sul complesso “incontro fra Americani e Tedeschi (…) foriero di situazioni imprevedibili, che spesso sfuggono al controllo della alte gerarchie dell’esercito”, collocato com’è all’intersezione fra le direttive della propaganda di guerra e la realtà quotidiana del rapporto fra i due popoli in armi, mediato e ridefinito dal contatto diretto fra i militari statunitensi e le donne e i bambini tedeschi. Distingue con chiarezza, mediante le carte della Croce Rossa, fra i campi-transito del Reno, i più duri e tormentati, nei quali prevale una logica “punitiva da tutti i punti di vista” e “le difficilissime condizioni di vita dei prigionieri (…) sembrerebbero una conseguenza di una gestione sbrigativa e frettolosa, per non dire negligente”, e quelli per

    Quick view
  • 0 out of 5

    I raid inglesi sulle basi degli Zeppelin

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €9.00.

    Ian Castle              Prezzo di listino  15.00 (sconto 40%)

    Pensando che l’attacco rappresentasse la miglior forma di difesa, nonostante le limitate risorse, nell’ultimo quadrimestre del 1914, il Royal Navy Air Service effettuò quattro incursioni aeree sulle basi degli Zeppelin in Germania: a Dusseldorf-Colonia per due volte, poi a Fridrichshafen e a Cuxhaven. Questo libro presenta la storia completa della prima campagna di bombardamento “strategico” condotta dalla Gran Bretagna e i risultati da essa conseguiti.

    Brossura 17 x 24 pagg. 124 molto illustrato b/ne colori

    Stampato nel 2012 da Goriziana

    Quick view
  • 0 out of 5

    I Rothschild – Un film contro l’usura

    Il prezzo originale era: €20.00.Il prezzo attuale è: €14.00.

    Die Rothschild è solitamente inserito nella lista del piano di Goebbels per film antisemiti, sviluppatosi accanto a lavori storici o patriottici, ma il film richiede forse una collocazione più attenta e sfumata, presentando caratteristiche dei vari generi e toni comunque non truci o esasperati, e rappresentando piuttosto una risposta allo stesso precedente hollywoodiano… Il ricorso alla miscela di dati storici e aspetti romanzeschi risulta comunque efficace, anche perché, come si è detto, alcuni dettagli della vicenda familiare e storica dei Rothschild sono stati volutamente ammantati di leggenda dai protagonisti stessi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 114. In allegato Dvd

    Stampato nel 2018 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    I Tiger delle Waffen-SS in Azione. Russia 1943-1944 – Normandia 1944 Germania 1945

    29.00

    Will Fey – Dai diari di guerra dei carristi delle Waffen-SS Ernst Streng e Heinz Trautmann

    Queste pagine sono la testimonianza diretta di un giovanissimo equipaggio di un Tiger in tutti i punti più cruciali dei vari teatri di guerra da est a ovest nel 1943-1945, terminante nella zona dei drammatici scontri della disfatta finale intorno a Berlino. Troviamo questi stessi carristi negli attacchi fulminei contro Charkov e Bielgorod nel 1943 e nei combattimenti difensivi tra Kiev e Zhitomir dell’inverno 1943-1944; viviamo con loro l’assalto massiccio delle truppe Alleate sbarcate in Normandia e i contrattacchi dei Panzer e Grenadiere sotto la martellante supremazia numerica, aerea e d’artiglieria nemica; li ritroviamo infine nelle disperate azioni per aprire un varco alla 9ª Armata attraverso le masse dell’Esercito russo tra l’Oder e l’Elba nel 1945. Edizione riveduta di un classico storico-militare ampliata con decine di rare fotografie, profili a colori e mappe e in appendice una cronistoria delle unità protagoniste, ossia la schwere Kompanie della SS-Panzergrenadier-Division “Das Reich” e dello schwere SS-Panzer-Abteilung 102/502, ordini di battaglia e due testimonianze inedite.

    Brossura, 15 x2 3cm.  pag. 302  decine di fotografie b/n mappe e profili a colori

    Stampato nel 2024 da Italia Storica

    Quick view
  • 0 out of 5

    I Tigre della Leibstandarte – L’epopea dei Panzer SS nei diari dei carristi Streng e Trautmann

    35.00

    Al termine di un conflitto, quando ex-comandanti e scrittori prendono la penna, vengono esaltate o dannate le grandi figure della storia a seconda che si tratti di vincitori o vinti. Ma poco o nulla si parla dei soldati semplici, di quelle schiere di ignoti giovani carristi che si fregiano di invisibili decorazioni al valore e offrono un luminoso esempio di senso del dovere, fede e sentimento cameratesco. Questo libro riporta le cronache di un’esperienza vissuta tra le pareti d’acciaio di un Tigre, la via percorsa dal giovanissimo equipaggio del Panzer fino ai drammatici scontri intorno a Berlino. Ci fa vivere con loro le peripezie subite a Kharkov e Belgorod, nella sacca dei Cerkassi, nella grande ritirata dell’inverno 1944-45, come in Normandia, e infine, nei combattimenti senza speranza di vittoria tra l’Oder e l’Elba, con un’unico desiderio: la pace! Sicuramente uno dei racconti più entusisasmati e toccanti riferito alla guerra di corazzati della II Guerra Mondiale.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 240 + 8 pagine fuori testo con 15 foto b/n

    Stampato nel 2008 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    I verbali di Hitler – Rapporti stenografici di guerra. Vol. I: 1942-1943.

    38.00

    Fu la grave crisi di fiducia nei confronti dei suoi generali – in particolare Halder e Jodl -, sorta a motivo dell’arbitraria esecuzione delle sue direttive durante l’avanzata tedesca nel Caucaso nell’estate del 1942, a indurre Hitler a istituire il “Servizio Stenografico al quartier generale del Führer” (Stenographischer Dienst im Führerhauptquartier). A suo vedere, la registrazione stenografica delle riunioni con i collaboratori militari avrebbe evitato che i comandanti potessero in futuro addurre, a propria giustificazione, l’aver ricevuto ordini diversi da quelli effettivamente da lui trasmessi. Già nei primi due anni di guerra Hitler richiedeva due volte al giorno un rapporto sulla situazione bellica, senza però che i capi militari supremi venissero convocati, a meno che la situazione lo richiedesse. Con l’inizio della campagna orientale, le riunioni informative – che si tenevano nella cosiddetta “Wolfsschanze”, presso Rastenburg, nella Prussia Orientale – diventarono più regolari. Quando, a metà aprile 1945, l’attività degli stenografi presso il quartier generale del Führer si concluse, erano stati accumulati 103.000 fogli, redatti su una sola facciata. A fine mese, con il tracollo tedesco e in previsione dell’imminente occupazione americana, si dovette decidere il destino dei verbali; i primi di maggio del 1945, all’Hintersee, non distante da Berchtesgaden, i documenti furono bruciati (in tale decisione, fu determinate l’influenza dello storico militare Scherff, mentre l’ordine partì sostanzialmente da Bormann), ma un migliaio di pagine – quelle che costituiscono pressoché integralmente il materiale di questo libro, trascrizione fedele delle parole di Hitler nei suoi incontri con i vertici militari del Reich dal dicembre del ’42 alla primavera del ’45 – si salvarono, grazie al lavoro svolto dal Military Intelligence Service americano nei giorni immediatamente successivi all’occupazione. Di inestimabile valore storico.

    Brossur

    Quick view
  • 0 out of 5

    I verbali di Hitler – Rapporti stenografici di guerra. Vol. II: 1944-1945

    35.00

    Fu la grave crisi di fiducia nei confronti dei suoi generali – in particolare Halder e Jodl -, sorta a motivo dell’arbitraria esecuzione delle sue direttive durante l’avanzata tedesca nel Caucaso nell’estate del 1942, a indurre Hitler a istituire il “Servizio Stenografico al quartier generale del Führer” (Stenographischer Dienst im Führerhauptquartier). A suo vedere, la registrazione stenografica delle riunioni con i collaboratori militari avrebbe evitato che i comandanti potessero in futuro addurre, a propria giustificazione, l’aver ricevuto ordini diversi da quelli effettivamente da lui trasmessi. Già nei primi due anni di guerra Hitler richiedeva due volte al giorno un rapporto sulla situazione bellica, senza però che i capi militari supremi venissero convocati, a meno che la situazione lo richiedesse. Con l’inizio della campagna orientale, le riunioni informative – che si tenevano nella cosiddetta “Wolfsschanze”, presso Rastenburg, nella Prussia Orientale – diventarono più regolari. Quando, a metà aprile 1945, l’attività degli stenografi presso il quartier generale del Führer si concluse, erano stati accumulati 103.000 fogli, redatti su una sola facciata. A fine mese, con il tracollo tedesco e in previsione dell’imminente occupazione americana, si dovette decidere il destino dei verbali; i primi di maggio del 1945, all’Hintersee, non distante da Berchtesgaden, i documenti furono bruciati (in tale decisione, fu determinate l’influenza dello storico militare Scherff, mentre l’ordine partì sostanzialmente da Bormann), ma un migliaio di pagine – quelle che costituiscono pressoché integralmente il materiale di questo libro, trascrizione fedele delle parole di Hitler nei suoi incontri con i vertici militari del Reich dal dicembre del ’42 alla primavera del ’45 – si salvarono, grazie al lavoro svolto dal Military Intelligence Service americano nei giorni immediatamente successivi all’occupazione. Di inestimabile valore storico.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 564 con 15

    Quick view
  • 0 out of 5

    I vinti della liberazione – Epurazioni, esecuzioni, eliminazioni sommarie in Europa dopo la Seconda guerra mondiale

    28.00

    Cosa accadde in Europa Occidentale al termine della Seconda guerra mondiale? Lo scrittore Paul Sérant riapre una pagina di storia dimenticata, allo scopo di riportare l’attenzione sull’epurazione avvenuta in Europa Occidentale e sulla repressione politica che fu messa in atto in diverse nazioni al termine del conflitto più sanguinoso che l’umanità abbia mai conosciuto. Attraverso una precisa ricostruzione dei fatti, Sérant ricorda che la fine di una guerra non coincide mai con la firma di un trattato o con una data stampata su un libro di storia.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 408

    Stampato nel 2016 da Oaks Editrice

    Quick view
  • 0 out of 5

    Identification Tags of the Central Empire. Germany and Austria-Hungary

    25.00

    Riccardo Ravizza – Roberto Todero

    Nuovo pubblicazione di Riccardo Ravizza, con il valido contributo di Roberto Todero che, attraverso uno studio dettagliato analizza nel dettaglio ogni modello di piastrino di riconoscimento, presente nel corso della Grande Guerra nell’esercito imperiale tedesco ed in quello austroungarico. Grazie ad alcune fonti documentaristiche ed iconografiche dell’epoca è stato quindi possibile riconoscere e decifrare i modelli adottati nei due eserciti.

    Quick view
  • 0 out of 5

    III Germanic SS Panzer-Korps: The History of Himmler’s Favourite SS-Panzer-Korps, 1943-1945 Vol. 1. Creation-September 1944

    79.00

    Questo volume fotografico descrive il III Panzerkorps SS “germanico”. questo Corpo corazzato era costituito, in gran parte, da volontari delle SS provenienti dai paesi dell’Europa occidentale e settentrionale. Sebbene oggi ampiamente dimenticata, questa unità SS combatté su una varietà di campi di battaglia che vanno dalla Croazia alle foreste innevate nei pressi di Leningrado fino alla storica città estone di Narva, dove difese i paesi baltici dell’Estonia e della Lettonia contro l’Armata Rossa nel periodo 1944-45. I resti dei Panzerkorps furono adoperati nella difesa senza speranza della Pomerania e nella battaglia per il Brandeburgo e Berlino nell’aprile-maggio 1945, quando il Terzo Reich cadde in una tempesta di fuoco e acciaio. Questo primo volume (di due) analizza il periodo che va dalla creazione della III SS Panzerkorps nell’estate del 1943 fino all’evacuazione tedesca dell’Estonia nel settembre 1944. Lo studio analizza anche il periodo del coinvolgimento dell’unità nelle operazioni antipartigiane in Croazia (settembre-dicembre 1943), i combattimenti a Oranienbaum-Leningrado e la battaglia per Ingria (gennaio-febbraio 1944); la difesa della testa di ponte di Narva e le battaglie per Dorpat e le Blue Hills, finendo con l’evacuazione tedesca dell’Estonia (febbraio-settembre 1944). Come già detto, in questo III Panzerkorps SS “germanico”, combatterono molte nazionalità “notrdiche” inclusi Norvegesi, Danesi, Svedesi, Svizzeri, Olandesi, Fiamminghi, Valloni, Estoni, Tedeschi e Rumeni di etnia tedesca. Anche una manciata di volontari britannici furono inglobati in questa Unità. I 2 volumi che compongono questo lavoro includeranno non solo oltre 1.000 fotografie per lo più inedite della III SS Panzerkorps durante il 1943-45, ma anche un gran numero di racconti inediti di ufficiali e soldati sopravvissuti. Le fotografie sono inoltre accompagnate da biografie, commenti su armi e veicoli, nonché da analisi delle tattiche del campo di battaglia.

    Rilegato, 23 x 31 cm

    Quick view
  • 0 out of 5

    III. Panzer-Korps. Le IIIe Corps blindé SS de Volontaires germaniques

    79.00

    Charles Trang – Pierre Tiquet

    Nella primavera del 1940, quando la Germania invase la Danimarca, la Norvegia e poi i Paesi Bassi e il Belgio, le Waffen-SS vi aprirono uffici di reclutamento, con risultati contrastanti, se non mediocri. Ma quando il Terzo Reich iniziò la guerra contro l’Unione Sovietica, la “crociata contro il bolscevismo” ravvivò l’entusiasmo per questo stagnante reclutamento. Così, quattro legioni nazionali, composte da volontari germanici, poste sotto il controllo di Heinrich Himmler, furono addestrate e impiegate sul fronte orientale. Nella primavera del 1943, queste legioni furono sciolte per dare vita a nuove formazioni SS, per lo più subordinate al 3° corpo corazzato SS dei volontari germanici, il cui comando fu affidato a Felix Steiner, già a capo della Divisione “Wiking”, unità che inquadrava anche volontari “nordici” di variae nazionalità. Questo nuovo corpo, fu inviato nei Balcani dove visse l’amara esperienza di combattere contro i partigiani di Tito, prima di partire per il fronte orientale che non riabbandonerà fino al termine del conflitto. Terribilmente provato durante la ritirata da Oranienbaum, combatté un’eroica battaglia a Narva dove i suoi uomini si forgiarononuna reputazione di combattenti che colpì tutta l’Europa. I servizi di propaganda del Reich approfitteranno delle sue imprese difensive per farne il simbolo della lotta dell’Occidente contro le orde barbare provenienti dall’Asia. Estoni, Valloni e Fiamminghi si uniscono a questo Corpo SS durante i terribili combattimenti in Estonia, poi sarà la ritirata verso la sacca di Curlandia, la battaglia persa in Pomerania e la lotta senza speranza dentro e intorno a Berlino. Più di tutti gli altri volontari che si unirono alle Waffen-SS durante la Seconda Guerra Mondiale, le Waffen-SS del III Panzerkorps seppero dimostrare agli “stessi” tedeschi, una volontà combattiva fuori dal normale, quando ben motivati e, ottimamente comandati.

    Rilegato, 21,5 x 30 cm. pag. 588 riccamente illustrato con foto b/n e cartine a colori e b/n

    Testo in lingua francese

    Stampato nel 2022 da Heimdal

    Quick view
  • 0 out of 5

    III. Pz. Korps at Kursk

    45.00

    Quest’opera, la prima del suo genere, autentico reportage su una sezione ristretta – 10 kilometri su 200 – del tradizionale fronte del Kursk, segue il III Panzerkorps, giorno per giorno, quasi ora per ora, in quella che è stata considerata la più grande battaglia di carri della storia. Il volume, risultato di dieci anni di studi e ricerche, basato sul diario storico dell’unità, è accompagnato da annedoti, memorie e testimonianze di veterani della VI, VII e XIX Panzerdivisionen. Le spettacolari fotografie con cui è illustrato quasi completamente il libro sono tratte dai film di due corrispondenti di guerra presenti nel corso dell’azione e conservati negli archivi germanici.

    Rilegato, 22,5 x 30,5 cm. pag. 144 interamente illustrate con foto b/n + 23 profili a colori

    Testo in lingua inglese, disponibile su ordinazione anche in francese

    Stampato nel 2007 da Histoire & Collections

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il «circo volante» Richthofen – L’aviazione da caccia tedesca sul fronte occidentale 1916-1918

    22.00

    Senza dubbio la più famosa unità aerea della Prima guerra mondiale, il leggendario Jagdgeschwader Nr.1, chiamato con rispetto “il circo volante” dal nemici, fu il primo vero stormo da caccia tedesco. Composto dalle Jagdstaffeln 4,6,10,11, sarebbe stato per sempre associato nell’immaginario collettivo al suo primo comandante: Manfred von Richthofen. L’JG I fu creato nel luglio del 1917 e per 16 mesi I suoi giovani piloti con i loro variopinti velivoli si sarebbero battuti per il controllo dei cieli del fronte occidentale, opponendosi alla forza crescente delle aviazioni dell’Intesa. Prima della fine del conflitto sul modello di questa unità d’élite, accreditata di 644 vittorie aeree, sarebbero stati costituiti altri tre Jagdgeschwadern.

    Brossura, 24 x 17 cm. pag. 228 con circa 227 foto b/n, 1 cartina e 13 tavole a colori

    Stampato nel 2014 da Goriziana

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il blocco di Malta e l’esigenza C.3. Nel contesto della guerra in Mediterraneo Gennaio – Agosto 1942

    44.00

    Francesco Mattesini

    Negli anni precedenti l’inizio della Seconda guerra mondiale l’importanza strategica di Malta era stata considerata dalle Regie Forze Armate italiane, e la sua conquista era ritenuta necessaria nel caso di un conflitto con la coalizione franco-britannica. Ma nessuno studio fu realizzato per un’invasione dell’isola da affidare alla Regia Marina.  Nell’estate del 1941 i britannici con aerei e sommergibili che partivano da Malta causarono pesanti perdite ai convogli italiani. Il nuovo Capo del Comando Supremo, generale Ugo Cavallero, rispolverò quindi il progetto di sbarco. E in ottobre il generale Mario Roatta – Capo di Stato Maggiore dell’Esercito – fu ufficialmente incaricato di approntare i piani per l’invasione di Malta, denominando il progetto Operazione “C.3”. Da questo momento i piani di sbarco, alla cui stesura contribuirono anche i tedeschi  furono sempre più perfezionati, fino a stabilire che l’operazione “C.3” (“Hercules” per i tedeschi), a cui dovevano partecipare quattro divisioni da sbarco e tre di paracadutisti e truppe aviotrasportate, con l’appoggio di tutte le forze aeree italiane e tedesche e di tutta la Marina italiana, si sarebbe dovuta realizzare per la fine del mese di giugno. Fu poi spostata al mese di agosto per la necessità di impiegarne parte delle forze in appoggio all’offensiva del generale Erwin Rommel contro Tobruk e per l’avanzata in Egitto.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il carro armato Panther

    16.00

    Nico Sgarlato – Andrea Rissone

    Progettato per contrastare il carro armato sovietico T-34, durante lo sviluppo quello che sarebbe diventato il Panzerkampfwagen Panther fu oggetto di una profonda evoluzione. Il risultato ne fece senz’altro il mezzo corazzato più moderno tra quelli in uso nella Seconda Guerra Mondiale e, infatti, fu preso a modello anche da svariati tipi postbellici. Per contro, era una macchina decisamente sofisticata e più costosa dei tipi nemici e, inoltre, richiedeva equipaggi dalla preparazione professionale elevata. In ogni caso, fu una pietra miliare nella storia mondiale dell’arma corazzata.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il cinema tedesco del Terzo Reich – Da Weimar agli anni di Goebbels

    40.00

    Il cinema del Terzo Reich è dominato dalla figura di Joseph Goebbels, Ministro della Propaganda che, dotato di straordinarie capacità organizzative, intelligenza acuta e cultura profonda, lavorò alacremente riuscendo a risollevare le sorti della languente cinematografia tedesca, tanto che, nonstante l’abbandono della Germania da parte di valenti registi, sceneggiatori e attori, intorno al 1938 il cinema del Reich risultava essere l’unico in Europa a insidiare il primato statunitense nel settore. Questo lavoro si propone di offrire ad appassionati e cultori della settima arte qualcosa di più di una panoramica della cinematografia tedesca, partendo da una sintesi della sua storia dell origini per arrivare agli anni del Terzo Reich e attraverso una serie di appendici tratte da documentazione coeva, relative a: ristampa della rara pubblicazione italiana risalente al 1943 sul cinema tedesco; articoli tratti dalla rivista Cinema (anni 1936-1943); riproduzione di due tra i migliori album di figurine a colori degli anni Trenta.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 262 con circa 556 tra foto e illustrazioni in b/n + 53 pagine fuori testo con circa 411 illustrazioni a colori

    Stampato nel 2013 da Novantico

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il cinema tedesco del Terzo Reich – Leni Riefenstahl

    35.00

    C’era una volta una bambina che sognava di diventare una ballerina, una ballerina che voleva diventare attrice, una attrice che si innamorò della regia e infine una regista che incontrò il Fuhrer e diventò la migliore. Così si può riassumere la storia di Leni Riefenstahl, “la più grande regista mai esistita” come è stata definita da Quentin Tarantino. Il destino ha voluto che la sua strada si incrociasse con quella di Adolf Hitler e del Nazionalsocialismo: questo ha rappresentato per le coscienze democratiche un problema tale che per molti anni nel dopoguerra è stata relegata nell’oblio. Non importava quanto grande fosse il suo genio artistico, per anni venne sottoposta a processi di denzificazione e ad umiliazioni di ogni tipo, ma non rinnegò mai la sua fedeltà al Nazionalsocialismo. Alla fine però è stato riconosciuto che la sua arte filmica ha rappresentato una sfida intellettuale che nessuno è mai riuscito ad eguagliare; “Olimpia” e “Il trionfo della volontà” rappresentano tutta l’estetica del Novecento, tanto da essere ancora oggi utilizzati e citati da molti registi.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 313 illustrato con circa 407 tra foto e immagini b/n

    Stampato nel 2013 da Novantico

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il colpo di mano contro l’ Altmark

    10.50

    Quando la Gran Bretagna dichiarò la guerra alla Germania, la petroliera tedesca Altmark si trovava in pieno Atlantico. Il capitano Heinrich Dau ricevette l’incarico di porre la nave – passata al servizio del Reich – a disposizione dell’incrociatore corazzato Graf Spee. Per tutta la durata dell’attività svolta dal Graf Spee nella sua guerra da corsa, l’Altmark ha quindi funzionato da nave ausiliaria dell’incrociatore…

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 64 + 8 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2016 da effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il Comando Supremo di Hitler

    21.00

    Analisi dell’evoluzione dell’apparato militare del regime Nazionalsocialista dal 1933 al 1945, dando risalto agli equilibri di potere all’interno del Comando Supremo, al ruolo di quanti ne determinarono lo sviluppo organizzativo e all’influenza dei teorici militari tedeschi sulla sua struttura e funzione. L’opera e’ una lettura controcorrente , infatti sfatta il mito secondo il quale nella II G.M. i vertici militari tedeschi avrebbero prevalso se Hitler non avesse interferito nelle loro scelte strategiche.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 400 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2005 da Libreria Editrice Goriziana

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il commando di Hitler – Missione globale per la Divisione Brandenburgo

    28.00

    Tra le unità speciali operanti nella Seconda Guerra Mondiale, la Divisione “Brandeburgo” va senza dubbio annoverata tra le più leggendarie (e, per molti versi, ancora avvolta da un alone di mistero), per gli straordinari exploit messi a segno nelle maggiori operazioni belliche che impegnarono i tedeschi pressochè su tutti i fronti nelle diverse fasi del conflitto. Questo reparto di “milizie irregolari” e d’elite, nacque da un’idea di Theodor von Hippel, Capitano dell’esercito tedesco, il quale, nel corso della prima Guerra Mondiale, era rimasto impressionato dalle tattiche di guerriglia adottate dal Generale Paul von Lettow-Vorbeck in Africa orientale e da T.E. Lawrence in Medio oriente. Divenuto strenuo sostenitore dell’efficacia di un’azione militare condotta da piccole e ben addestrate unità, capaci di infiltrarsi oltre le linee nemiche, von Hippel propose la sua idea alla Reichswer, ricevendone un rifiuto. In seguito le sue teorie incontrarono l’approvazione del capo della Abwer (il servizio segreto tedesco) Ammiraglio Canaris e da quel momento si iniziarono a costituire delle unità speciali fino a comprendere molte migliaia di uomini che, compirono delle imprese fuori dal comune. Nel 1944 però, dopo il fallito attentato a Hitler, gli attriti tra l’Abwer e le SS, portarono al declino della Divisione “Brandeburgo”. Questo validissimo volume, presenta in modo dettagliato le vicende e le missioni di questa unità scelta.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 378 + XXXII di foto b/n

    Stampato nel 2009da Libreria Editrice Goriziana

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il disastro di Tobruk. La pianificazione delle operazioni britanniche Daffodil e Agreement

    27.00

    Francesco Mattesini

    L’operazione Agreement fu lanciata dagli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale nella notte tra il 13 ed il 14 settembre 1942 per colpire le basi aeronavali ed i depositi dell’Asse in nord Africa. Essa s’inquadrava in una più complessa serie di altre operazioni, battezzata “Big Party”, intesa a provocare scompiglio, panico, disservizi e distruzioni delle organizzazioni logistiche dell’Asse, mediante azioni in profondità di guastatori, destinati ad agire contro aeroporti, centri logistici e le linee di comunicazioni terrestri della Cirenaica, fra Tobruk e Bengasi. Di tutte queste missioni la più importante fu L’operazione “Daffodil” che comportava un attacco dal mare su Tobruk, coordinato con l’azione di una colonna mobile terrestre proveniente dal deserto su camionette. L’impresa fu un vero fallimento e si risolse in una cocente sconfitta degli inglesi e dei loro alleati.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il distruttore degli Il-2 Sturmovik – Otto “Bruno” Kittel del JG54 Asso con 267 vittorie

    24.00

    Gianni Bianchi – Salvatore Pennisi

    Il saggio traccia la storia dell’asso della Luftwaffe Otto “Bruno” Kittel dal 1941 quando si arruolò nella caccia tedesca, precisamente nello Jagdgeschwader 54, fino al 14 febbraio 1945 quando venne abbattuto in combattimento nel cielo Curlandia. Il testo è accompagnato da un bel repertorio fotografico e da due tavole con i profili al tratto del Il-2 Sturmovik. Combattè particolarmente sul fronte orientale, meritandosi l’appellativo di “distruttore di “Sturmovik”.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 103 di cui pag. 29 di foto b/n

    Stampato nel 2014 da Associazione Culturale Sarasota

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il Feldmaresciallo Paul Von Hindenburg

    20.00

    Hindenburg è stato essenzialmente soldato; quindi in queste pagine si tenterà soltanto di mettere in luce la genesi e le caratteristiche della condotta di guerra e dell’azione di comando del glorioso maresciallo, che ha legato indissolubilmente il suo nome a vittorie militari, fra le più grandi che ricordi la storia. Fu uomo di grande tempra morale, raggiunse il grado di generale di corpo d’armata e ricopri gli incarichi più importanti nell’Alto Comando tedesco durante la Prima Guerra Mondiale.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 96 con circa 6 cartine e 30 foto b/n. In allegato Cd-Rom

    Stampato nel 2015 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il fronte del lavoro

    20.00

    Il libro che presentiamo, già edito nel 1938, illustra una delle più importanti ed innovative istituzioni del Nazionalsocialismo: il «Deutsche Arbeitsfront» (D.A.F.). L’Autore, Marco Maffei, ha raccolto, sulla base della conoscenza diretta del mondo tedesco e particolarmente della nuova Germania del Terzo Reich, gli elementi atti a far comprendere la natura, lo spirito e gli scopi del «Fronte Tedesco del Lavoro» (Deutsche Arbeitsfront), premessa e base della struttura sociale nazionalsocialista. Lo spirito dell’opera è soprattutto informativo ed espositivo: illustra principi ed istituzioni alla luce della dottrina e degli scopi pubblicamente dichiarati e in tale prospettiva cerca di farne intendere l’efficacia. Appunto per il suo carattere illustrativo crediamo che il libro adempia alla sua funzione specifica: chiarire con piena informazione che cosa era, quale scopo si prefiggeva, come era organizzato il “Fronte del Lavoro” nella Germania del Terzo Reich.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 188

    Stampato nel 2019 da Le Vele Nere

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il fuoco e l’oscurità – Dresda 1945

    27.00

    Il 13 febbraio 1945 alle 22.03, 244 bombardieri britannici e 9 marcatori sganciarono sulla città tedesca di Dresda qualcosa come 880 tonnellate di bombe esplosive e incendiarie. All’inizio del giorno seguente, i bombardieri americani finirono ciò che era rimasto. Nel giro di quattordici ore, la città fu così completamente distrutta in uno degli attacchi più devastanti della Seconda Guerra Mondiale. A raccontare, in questo libro monumentale, quella drammatica notte e i giorni che seguirono sono i sopravvissuti, miracolosamente scampati alla tempesta di fuoco che incenerì palazzi storici, ridusse in macerie strade e abitazioni, e uccise, secondo le stime, 25.000 persone. Accanto ai loro tragici ricordi, i diari e le lettere di quanti, rischiando a propria volta la vita, ubbidirono all’ordine di radere al suolo la città, in un’azione che turbò a lungo le loro coscienze. Ancora oggi, a settantacinque anni di distanza, Dresda è rimasta il simbolo dell’oscenità della guerra e il suo nome associato all’annientamento, come già per Hiroshima e Nagasaki. Nel corso dei decenni, del carattere morale – o immorale – sia del comportamento della città sotto il Terzo Reich sia della decisione di distruggerla con il fuoco s’è discusso con rabbia, rimorso e dolore in gradi variabili. Dibattiti che fanno ancora parte del paesaggio: a Dresda il passato è nel presente. Per quanto la città sia stata infatti miracolosamente ricostruita, e i restauri scrupolosi fin nei minimi dettagli, è ancora in qualche modo possibile scorgerne le rovine. Ma le toccanti pagine di Sinclair McKay non parlano soltanto di un’indicibile catastrofe, restituiscono anche la vita della città prima e dopo l’attacco, il lungo periodo di ricostruzione e recupero, e soprattutto il racconto di come tante vite spezzate siano riuscite a rigenerarsi.

    Rilegato, 16 x 24,5 cm. pag. 440 + 24 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2020 da Mondadori

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il giorno dell’aquila – La battaglia d’Inghilterra

    20.00

    Nell’estate del 1940, dopo la sconfitta della Francia, solo l’Inghilterra, costretta a una disperata difesa, rimaneva in armi contro le forze dell’Asse. Le divisioni tedesche che avevano travolto l’esercito francese si erano minacciosamente concentrate lungo le coste della Manica in previsione dell’operazione “Leone Marino”: lo sbarco in Inghilterra che nei piani di Hitler avrebbe dovuto porre fine alla guerra con la conquista dell’isola e il trionfo germanico. Il presupposto strategico dello sbarco, secondo l’Alto Comando tedesco, doveva essere l’annientamento delle forze della RAF. L’Alter Tag, il “Giorno dell’aquila”, fu il segnale in codice che scatenò l’attacco della Luftwaffe contro gli aeroporti inglesi e segnò l’inizio della Battaglia d’Inghilterra, la più grande battaglia aerea della storia. Furono quelli i giorni in cui si decisero le sorti della Seconda Guerra Mondiale poiché centinaia di piloti inglesi, pur con sacrifici cruenti, riuscirono a respingere gli attacchi tedeschi e a infliggere ingenti perdite alle forze aree di Hitler. L’opera di Collier segue giorno per giorno le vicende della battaglia, illustrandone episodi e personaggi in una avvincente e drammatica rievocazione, basandosi su centinaia di testimonianze dirette e su un’accurata ricerca documentale.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 315 con numerose foto e mappe b/n

    Stampato nel 2018 da Odoya

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il gladiatore di Hitler. Vita e battaglie del Generale d’Armata SS Sepp Dietrich

    29.00

    Charles Messenger

    Veterano della prima guerra mondiale e combattente nei Freikorps nei turbolenti anni della repubblica di Weimar, Josef “Sepp” Dietrich fu uno dei primi sostenitori del Nazionalsocialismo tedesco, legando indissolubilmente la sua vita ad Adolf Hitler e la sua carriera militare alla guida dell’élite delle SS, la Leibstandarte SS Adolf Hitler, dirigendone la formazione e le attività nella Germania degli anni ’30 e quindi guidandola in guerra nelle campagne di Polonia, Francia, Grecia, e sul fronte russo nel 1941-1943, per poi prendere il comando di Armate Panzer SS negli scontri finali in Normandia, Ardenne e Ungheria. Incensato dalla propaganda tedesca e diffamato da quella Alleata, condannato quale criminale di guerra, Sepp Dietrich fu un comandante devoto ai suoi uomini. In questa prima edizione italiana, ampiamente illustrata, lo storico militare inglese Charles Messenger fornisce un resoconto obiettivo delle battaglie di Sepp Dietrich.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il governo Donitz – Gli ultimi giorni del Terzo Reich

    19.00

    30 aprile 1945. Adolf Hitler è appena morto suicida e la Germania nazionalsocialista si avvia a passi spediti verso il declino. E in questo contesto ormai compromesso che l’ammiraglio Karl Dönitz sale al potere in qualità di Reichspräsident. L’esperienza del Governo di Flensburg, così come venne battezzata la parentesi post-hitleriana, ebbe però vita breve: il 23 maggio, infatti, i vertici di comando vennero arrestati dagli Alleati per essere messi sotto processo. In questo memoiriale, l’ufficiale Walter Lüdde-Neurath documenta gli ultimi istanti del Terzo Reich: dall’illusione di Dönitz di portare a compimento il progetto della nuova Germania, alle ultime parole del leader prima di essere preso in custodia dal nemico.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 284

    Stampato nel 2015 da Pgreco

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il grande esodo attraverso il Baltico – Unternehmen Hannibal: la più grande operazione di salvatggio via mare di tutti i tempi

    28.00

    Il 23 gennaio il Comandante in Capo della Kriegsmarine, Grofladmiral Karl Dònitz, diede avvio all’Operazione Hannibal al cui comando mise l’Ammiraglio Oskar Kummetz che ricopriva l’incarico di responsabile del Marineoberkommando Ostsee, e il Contrammiraglio Conrad Engelhardt, comandante dei trasporti navali della Wehrmacht. Il loro compito, semplice nella formulazione, complicatissimo nell’esecuzione, prevedeva l’evacuazione del maggior numero possibile di militari e di civili dalle zone accerchiate dai sovietici. A questo scopo furono riunite tutte le navi disponibili, sia da guerra che civili, dalla corazzata alla motozattera, dal transatlantico al peschereccio, nel complesso alcune centinaia di natanti. Pillau, Gotenhafen ed Hela furono prescelti come porti di imbarco… Nel suo insieme la Llnternehmen Hannibal si dimostrò efficace e fu, a dispetto delle condizioni in cui si svolse, la più grande operazione di salvataggio via mare di tutti i tempi. Dalla fine di gennaio ai primi di maggio, in tre mesi e mezzo, la marina tedesca evacuò circa 550.000 militari e oltre 2.000.000 di civili.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 192 completamente illustrato con foto b/n In allegato DVD

    Stampato nel 2016 da Effepi

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il libro proibito di Hitler – Storia del Mein Kampf

    22.00

    “Ogni grande movimento di questa terra” scrive Hitler nelle prime pagine del Mein Kampf “deve la propria crescita ai grandi oratori e non ai grandi scrittori.” Eppure, osserva: “Per l’esposizione armonica e coerente di una dottrina occorre che i suoi principi fondamentali siano fissati per sempre”. Nel 1924 Hitler ha bisogno di trovare ascolto presso i suoi sostenitori. Dal carcere di Landsberg, in cui è rinchiuso per alto tradimento dopo il putsch fallito, ridefinisce gli obiettivi del movimento, ne progetta l’evoluzione. Mette nero su bianco la sua visione del mondo. Questo saggio, basato su fonti archivistiche finora inaccessibili, dissipa la confusione sul manifesto di Hitler ripercorrendo la sua evoluzione dalla prima stesura alle controversie attuali, facendo luce sulla sua genesi ammantata di leggende e individuandone le fonti. Le informazioni autobiografiche, per esempio, non sono affidabili: il padre non era un oppositore della monarchia austroungarica, ma un funzionario doganale ripetutamente promosso per i suoi servigi e la sua lealtà. E poi, da dove derivò l’antisemitismo di Hitler? Come si sviluppò il dibattito dopo il 1945? Fu davvero un “bestseller mai letto”? O forse è vero il contrario, e milioni di tedeschi lessero la voce originale del Führer?

    Cartonato con sovracopertina, 14 x 22 cm. pag. 356

    Stampato nel 2016 da Rizzoli

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il massacro di Nemmersdorf. I fatti e le menzogne

    22.00

    AA.VV.

    Nell’ottobre del 1944 un reparto corazzato sovietico entra nel villaggio di Nemmersdorf. Esasperato o meno dalla resistenza incontrata, decide di concedersi una sorta di “riposo del guerriero” e pertanto si diletta stuprando e uccidendo 72 persone. Le truppe sovietiche si fermano solo poche ore e vengono ben presto scacciate da un contrattacco tedesco.

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il Mito del XX secolo

    38.00

    «Oggi, per iniziativa delle Edizioni Thule Italia, per la prima volta viene riproposto al lettore italiano il classico, “impubblicabile” libro di Rosenberg, finalmente nella sua completezza e in volume unico. Dalla nuova edizione si ricava la conferma che l’insieme di questa cultura mitica fondata sui simboli mobilitanti dell’identità, sebbene sottoposto a fazioso trattamento diffamatorio in sede di divulgazione di massa, proprio nella nostra epoca conserva una sua leggibilità sul terreno dei saperi alternativi e su quello dell’interpretazione rivoluzionaria della tradizione europea. Su questa scorta, l’epocale libro di Rosenberg acquisisce un’ulteriore dimensione di testo-contro-il-proprio-tempo, proponendosi come punto di riferimento per l’uomo europeo, nel momento tragico in cui viene di nuovo chiamato a quella che appare essere l’ultima lotta, quella da ingaggiare sulla soglia, dove si decidono il destino e la salvezza dei caratteri vitali e dei simboli ideali della nostra civiltà».

    Brossura, 14,7 x 21 cm. pag. 558

    Stampato nel 2017 da Thule

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il modello americano di Hitler – Gli Stati Uniti, la Germania nazista e le leggi razziali

    20.00

    .Il nazionalsocialismo trionfava in Germania mentre negli Stati Uniti erano in vigore le Jim Crow laws. Le norme americane che regolavano l’oppressione razziale furono in qualche modo di ispirazione per la classe dirigente tedesca del terzo Reich? La disturbante risposta è: sì. Ecco l’esito di questa dettagliata indagine sull’impatto americano nei confronti delle leggi di Norimberga, il nucleo della legislazione anti-ebraica del regime hitleriano. Confutando chi nega l’esistenza di legami tra il razzismo americano e tedesco, Whitman dimostra il rilevante e significativo interesse dei Tedeschi per le politiche razziali degli Stati Uniti. Le leggi di Norimberga furono concepite in un’atmosfera di notevole attenzione rispetto ai precedenti offerti dalla legislazione statunitense, del resto già enunciata nelle lodi espresse nel Mein Kampf da Hilter. Ma se la segregazione implicata nel pacchetto Jim Crow era un aspetto apprezzato dagli ideologhi germanici, non fu il più importante. Piuttosto, le norme sulla cittadinanza americana e il divieto di matrimoni inter-razziali furono le maggiori derivazioni dal modello americano. Ironicamente, alcune delle pratiche americane che i Tedeschi rifiutarono erano considerate non troppo morbide, ma troppo crudeli.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 180

    Stampato nel 2019 da Goriziana

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il Piano Morgenthau – 1944-45 un genocidio mancato

    35.00

    1944-1945 un genocidio mancato. Come per vendetta, per lucro e per facilitare l’espansione comunista in Europa si tentò di sterminare il popolo tedesco. Questo documentato saggio di David Irving, forse perchè appartenente al filone revisionista, non ha mai goduto di grande diffusione. Traspare da queste pagine, il cinico lavoro diplomatico condotto da Henry Morgenthau, ministro americano del tesoro e alto esponente della comunità ebraica newyorkese, nei confronti dell’inizialmente riluttante Winston Churchill al fine di ottenere l’approvazione al piano. Strumento di ricatto nei confronti di Churchill erano gli aiuti di cui la Gran Bretagna in bancarotta a causa della guerra, aveva disperato bisogno. Il vendicativo piano Morgenthau prevedeva la trasformazione della Germania in nazione agricola e pastorale mediante la distruzione delle sue industrie. Poco prima di morire Franklin Roosevelt , con disappunto di Morgenthau, fece un provvidenziale passo indietro e il piano venne definitivamente accantonato.

    Rilegato, 17,5 x 24,5 cm. pag. 312

    Stampato nel 2004 da Settimo Sigillo

    Quick view
  • 0 out of 5

    Il primo e l’ultimo (Vol. 1)

    20.00

    Adolf Galland

    Il 26 aprile 1945, Adolf Galland, ai comandi del suo Messerschmitt, viene abbattuto in combattimento da un Mustang P-51 americano, ma riesce a sopravvivere. Arrestato dai vincitori, rimane in carcere fino al 1947, e l’anno successivo si trasferisce in Argentina, dov’è stato chiamato a collaborare, come molti suoi ex-colleghi, alla crescita dell’industria bellica nazionale. Qui comincia a scrivere le sue memorie, che diverranno presto un best-seller mondiale della letteratura di guerra.

    Quick view