1936. Le Olimpiadi di Hitler. I fatti

Gingko Edizioni

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    1936. Le Olimpiadi di Hitler. I fatti

    9.70

    John R. Webb

    Questo libro chiarisce in maniera sintetica taluni fatti, sgombrando le distorsioni della propaganda pro e antinazionalsocialista, circa le Olimpiadi di Berlino del 1936. Dopo un tentativo fallito di boicottaggio da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica, queste olimpiadi possono essere giudicate le prime dell’era moderna. John R. Webb (Robert Smyth) scomparso nel 2014, fu un giornalista e uno storico conservatore britannico.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 112 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2023 da Gingko

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    Demone, Non Dio. Il Liberalismo e la distruzione dell’Occidente

    18.00

    Luca Radius

    C’è qualcosa di profondamente sbagliato nella nostra società. I media ci propinano una illusoria impressione di progresso, con accessori, telefonini e film. C’è un gran chicchiericcio di giustizia sociale, ma di vera giustizia se ne vede poca. Monta sempre più l’alienazione collettiva, soprattutto fra i giovani. Il Neoliberismo è pieno di contraddizioni. Denuncia il “razzismo” eppure diffama i bianchi. Celebra la democrazia, ma mina i funzionari eletti pro-nazionalisti, manipola le elezioni, ignora i risultati, e addirittura sanziona l’invasione di nazioni sovrane e il rovesciamento di regimi, se i risultati non sono soddisfacenti per la classe dirigente. Si batte per i diritti delle minoranze – a meno che non si tratti di bianchi nelle ex colonie africane o di cristiani assediati in luoghi come l’Egitto e la Siria. Se gli ispanici sono sterminatori, come l’ebreo-ispanico Nikolas Cruz, allora vengono soprannominati dai media “ispanici bianchi”, un termine che è entrato nel lessico con George Zimmerman. Lo scopo del termine è chiaro più o meno nello stesso modo in cui gli ispanici sono classificati come bianchi nelle statistiche criminali come colpevoli, ma spesso vengono trattati come non bianchi quando sono vittime; allo stesso modo, si trovano classificati come non bianchi nelle azioni positive e nei processi di ammissione al all’università

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    Una feroce compassione

    Il prezzo originale era: €18.00.Il prezzo attuale è: €10.80.

    Angelo Paratico          Prezzo di listino  18.00.00 (sconto 40%)

    Gino Montecorvo fu un ufficiale dell’esercito italiano, reduce dalla sconfitta di Adua e poi inviato a Pechino nel 1900, per liberare le legazioni assediate dai feroci Boxer. Il suo misterioso diario riapparve a Hong Kong nel 2011 e creò una crisi internazionale fra Cina, Mongolia e Hong Kong. Durante la spedizione in Cina, Gino conobbe una donna che cambiò il corso della sua vita e che lo convinse a stabilirsi a Macao e aprirvi un’attività commerciale indipendente. La coppia divenne custode di un secreto, legato alla storia della Mongolia.Si tratta di storia e, solo in parte, di finzione. Questo libro è il frutto di accurate ricerche, durate anni, svolte dall’autore, un profondo conoscitore dell’Oriente. L’Olocausto sofferto dalla Mongolia non è ben conosciuto e studiato in Occidente. Il 4 febbraio 1921, Urga, la capitale della Mongolia, fu occupata da un esercito composto da zaristi russi e mongoli, guidati dal barone Roman von Ungern-Sternberg. Liberarono il Bogd Khan dal Monastero di Manjusri, sterminando la guarnigione cinese. Successivamente, a causa delle azioni di Ungern-Sternberg, alcune unità dell’esercito sovietico invasero la Mongolia e presero Urga, il 6 luglio 1921. Fucilarono Ungern-Sternberg il 15 settembre 1921, mentre tentava una ritirata in Tibet, su invito del Dalai Lama. Nel 1924 gli aguzzini bolscevichi diedero inizio all’Olocausto mongolo, radendo al suolo i monasteri, bruciando antiche biblioteche dedicate allo studio del pensiero buddista, fucilando migliaia di lama, distruggendo preziose opere d’arte sacra. Quegli assassini non riuscirono a trovare e distruggere un oggetto contenente l’anima di Gengis Khan e che possiede il potere di ricreare lo Stato mongolo.

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