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A difendere i cieli d’Italia – Racconti e testimonianze dei piloti dell’aeronautica nazionale repubblicana 1943-1945
€12.00Furono oltre sessantamila le vittime civili dei bombardamenti angloamericani in Italia e ingenti i danni materiali subiti dai centri storici, artistici ed industriali colpiti. Suolo e cielo italiani erano attraversati da armate straniere. Di fronte a tanta distruzione qualcuno pensò di dover “volare per difendere i cieli d’Italia”, da cui il titolo del libro. Mossi da questo desiderio, Franco, Loris, Gino, Luigi e gli altri loro colleghi dei quali ho raccontato la storia aderirono all’Aeronautica Nazionale Repubblicana della RSI. Una missione non facile: erano consapevoli della enorme disparità di forze, ma anche di essere soldati e la divisa che indossavano imponeva loro di tutelare l’Italia e gli Italiani.
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La chiamavano fabbrica d’armi. 150 anni di storia della regia fabbrica d’armi di Terni, primo stabilimento militare italiano a vocazione interforze
€16.00Marco Petrelli
Un libro che coniuga dunque passato e presente dello stabilimento militare di viale Brin, ripercorrendone le tappe salienti, dalla posa della prima pietra, il 2 maggio 1875, ai nostri giorni afflitti da guerre combattute sia in teatri lontani sia alle porte dell’Europa. La sua ultrasecolare storia narra altresì il legame strettissimo fra il Polo e lo sviluppo industriale del Paese e di Terni. Non è casuale che i ternani continuino a chiamare il PMAL con il suo nome “originale”, Fabbrica d’Armi, da cui il titolo del libro. Una città e i suoi abitanti che, inoltre, non smettono di sognare il “museo delle armi”, decennale progetto di valorizzazione di un patrimonio tecnico e storico – lo scoprirete leggendo – davvero unico nel suo genere. Per questo lavoro l’Autore, Marco Petrelli, si è avvalso di un’accurata ed inedita documentazione. Il libro è altresì arricchito dalla prefazione del generale Mario Arpino (già Capo di Stato Maggiore della Difesa e dell’Aeronautica) e dai contributi del Direttore del PMAL brigadier generale Francesco Nasca e del maggiore Sabrina Parisi del Comando Logistico Esercito
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Un bell’alpino, un grande aviatore. Italo Balbo fra gli Alpini e l’Aeronautica
€17.00Marco Petrelli – Giorgio Baldacci – Alessandro Pinelli
Ufficiale dell’Esercito, comandante di plotone arditi Alpini nelle fasi conclusive e più intense della Grande Guerra, Balbo resterà legatissimo al Corpo tanto da fondare, a fine conflitto, il giornale L’Alpino. Da bollettino reggimentale, L’Alpino diventerà organo dell’Azione Nazionale Alpini (ANA) di cui Balbo fu animatore sin dai suoi esordi giungendo, da Maresciallo dell’Aria e da Governatore della Libia, ad organizzare la XVI Adunata delle Penne Nere a Tripoli, ad oggi unico appuntamento extra-nazionale. E proprio nella città libica, su sua volontà, verrà inaugurato il monumento all’eroe Alpino Generale Antonio Cantore. In quell’occasione, la stampa dell’epoca lo immortalò con la penna nera in testa e con l’uniforme dell’Aeronautica