Fascista da morire (Romanzo)

Mario Bernardi Guardi

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    Fascista da morire (Romanzo)

    13.00

    Agosto 1944: a Firenze entrano gli Alleati, i partigiani sfilano per le vie della città, la gente applaude i liberatori. La Resistenza antifascista ha vinto. Ma c’è una Resistenza fascista che non si dà per vinta. E spara dai tetti. C’è chi li chiama cecchini, chi franchi tiratori: tirano addosso al nemico per un misto di fede, rabbia e disperazione. Vogliono dargli filo da torcere; sanno che durerà poco, ma chi la dura, in qualche modo la vince. O no? Comunque Mario, allevato alla scuola di Berto Ricci, poeta, matematico e fondatore dell'”Universale”, vuole anche lui essere della partita. Vuole sparare, in nome di quel che resta del Fascismo. Ad animarlo, il ricordo di Berto e della sua lezione di vita; la complicità morale con gli amici che si sono fatti ammazzare; l’amore per una ragazza più sognata che conosciuta; lo strano vincolo amicale che lo lega a Romano Bilenchi, già fascista e amico di Berto, ed ora comunista e comandante partigiano, che cerca di dissuaderlo dai bellicosi propositi e gli dà tanti buoni consigli per farlo rinsavire. Anche se, in realtà, Mario gli va bene così com’è: una passione che ha bisogno di bruciare.

    Brossura, 12,5 x 20 cm. pag. 204

    Stampato nel 2015 da Mauro Pagliai Editore

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    Fischia il vento ed urla la bufera perché portiamo la camicia nera. (Storie della parte sbagliata)

    10.00

    Questo agile lavoro si propone di raccontare una generazione attraverso cinque protagonisti/testimoni (Rimanelli, de Boccard, Mazzantini, Vivarelli, castellacci). La generazione è quella dei ragazzi di Salò. Ragazzi davvero, perchè spesso non avevano neppure vent’anni. Ragazzi che scelsero la “parte sbagliata”, o almeno quella che la storia ufficiciale, scritta dai vincitori, stabilì che fosse tale.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 88

    Stampato nel 2007 da Nuove Idee

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