I Lanzichenecchi

Renato Scuterini

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    I Lanzichenecchi

    12.00

    Renato Scuterini

    I lanzichenecchi (Landsknecht) sono stati tra i più famosi soldati mercenari della storia, arruolati dalle Legioni tedesche del Sacro Romano Impero Germanico, tra la fine del XIV secolo e il XVII secolo. Molto noti per la loro crudeltà nei confronti dei popoli combattuti nonché per la violenza che mostravano sul nemico. Diventati nel tempo militari di professione (dopo la Riforma protestante per lo più di fede luterana) reclutati dall’Imperatore soprattutto tra i figli cadetti delle famiglie di piccoli proprietari terrieri. Furono protagonisti delle principali battaglie delle Guerre d’Italia, in particolare Marignano nel 1515, Bicocca nel 1522, Pavia nel 1525, Calliano nel 1487 e nella spedizione contro il papa Clemente VII culminata con il tristemente famoso Sacco di Roma del 1527.

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    L’esercito borbonico 1734-1861

    12.00

    Agile collana di monografie dedicata alla storia militare, l’uniformologia, il modellismo e il wargame. Si prendono in esame avvenimenti, eserciti, personaggi, armi, battaglie e tattiche di guerra, per questa ragione ogni monografia è ampiamente illustrata con fotografie e disegni in bianco e nero e quasi sempre una sezione centrale a colori, raffigurante uniformi e distintivi. Il punto di forza della serie è che prende in esame tutti i periodi storici, così da accontentare un notevole numero di appassionati.

    Punto metallico 21 x 29 cm. pag. 48 con molte illustrazioni b/n + 8 a colori

    Stampato nel 2011 da Chillemi

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    Le legioni di Roma. Breve storia delle unità legionarie dell’Impero Romano

    12.00

    La legione romana è stata il simbolo stesso della civiltà romana, una civiltà che si sviluppò e si impose combattendo, prima per difesa e poi a scopo di conquista, una civiltà che seppe assimilare dai popoli conquistati il meglio, e trasformarlo in qualcosa di originale e di unico. Molte furono le civiltà dei secoli successivi che, ispirandosi ad essa, cercarono invano di capire e ripetere il miracolo che aveva dato vita all’unità militare perfetta per antonomasia, come venne definita dagli storici.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 158

    Stampato nel 2014 da Chillemi

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    Napoleone in Egitto (1798-1801)

    20.00

    Renato Scuterini – Paolo Casali

    La campagna d’Egitto di Napoleone Bonaparte è senza dubbio la più strana fra tutte quelle intraprese dal Grande Corso. Si potrebbe definirla un’avventura stravagante. Anzi, a voler essere precisi non sarebbe neppure corretto chiamarla una campagna, ma una spedizione coloniale, volta, cioè, a costituire una nuova colonia francese: l’Egitto. Infatti l’obiettivo di Bonaparte era quello di conquistare l’Egitto e attestare le truppe francesi in permanenza in esso, per poi muovere da questa base privilegiata in direzione dell’India, fulcro della potenza coloniale dell’Inghilterra. La spedizione in Egitto condotta da Bonaparte non durò qualche mese ma ben tre anni, e sarebbe durata molto di più se una serie di errori e, soprattutto, di sfortunate circostanze non le avessero posto bruscamente fine.

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    Roma e il suo esercito

    12.00

    Migliaia di uomini, nel corso dei secoli, hanno servito nell’esercito romano, conquistando territori e mantenendoli con i propri sforzi nel gelo delle selve della Germania come nel calore ardente dei deserti arabi. Questi soldati non sapevano solo combattere, costruivano anche accampamenti grandi come interi villaggi, strade inalterabili nei secoli, ponti e fortezze. Portavano con loro i semi di una civiltà che, dopo aver assimilato quelle che l’avevano preceduta, come la greca e l’egizia, aveva saputo creare qualcosa di veramente nuovo e sino ad oggi irraggiungibile.

    Brossura 14,5 x 20,5 cm. pag. 128 con diverse iilustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Chillemi

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