Diecimila italiani dimenticati in India – La repubblica fascista dell’Himalaya

Tibet

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    Diecimila italiani dimenticati in India – La repubblica fascista dell’Himalaya

    15.00

    Situato a circa 1.800 metri di altezza alle pendici dell’Himalaya, in quella parte dell’India che si incunea tra il Tibet e l’Afghanistan, il Campo Yol ospitava – insieme a prigionieri di altri paesi – 10.000 ufficiali italiani di tutte le armi catturati dagli inglesi durante la II guerra mondiale, moltissimi nel gennaio del 1941 in Africa settentrionale. Catturati quindi all’inizio della guerra, i prigionieri italiani sacrificarono sei lunghi anni della loro vita. Nonostante ciò, a Yol regnarono sovrani lo spirito d’intraprendenza e soprattutto di inventiva, che servirono ai prigionieri sia a migliorare la vita nel campo che ad accrescere le proprie conoscenze in studi, discipline scientifiche, finanziarie, letterarie, artistiche e sportive, e tante altre attività in cui era indispensabile impegnarsi per non perdersi d’animo, per non perdere la ragione, per avere un obiettivo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 94

    Stampato nel 2012 da Herald Editore

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    Il Dorje e la spada – La resistenza armata tibetana contro l’invasione cinese (1950-1974)

    18.00

    Dopo l’invasione cinese del Tibet nel Marzo del 1959, nelle vastissime zone periferiche del territorio tibetano si sviluppò una spontanea guerriglia popolare contro l’invasore, che ebbe come prime protagoniste le tribù nomadi del Kham e conobbe successivamente una breve stazione di scarsi aiuti dall’Occidente. La storia di questa eroica resistenza popolare, che durò ben venticinque anni, è ancora oggi sconosciuta. Contiene un’esclusiva intervista al Presidente dell’Associazione dei Combattenti Tibetani in Esilio (Chushi Gandruk).

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 84 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2020 da Il Cerchio

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    Operazione Shadow Circus – La resistenza armata in Tibet 1952-1972

    Il prezzo originale era: €16.00.Il prezzo attuale è: €9.60.

    Fabrizio Bucciarelli       prezzo di listino: 16.00 (sc. 40%)

    Queste pagine raccontano la storia della lotta di quella parte del popolo tibetano che, dopo l’invasione cinese del 1949-50 e la successiva fuga in India del XIV Dalai Lama seguita alla rivolta di Lhasa del ’59, optò per la resistenza armata contro l’occupazione. Nonostante i numerosi appelli al mondo intero, pochissimi si mostrarono interessati alle tragiche vicende tibetane. Solo l’India e gli Stati Uniti accettarono di supportare la causa tibetana, forse più per calcolo politico che per vera solidarietà. Ne derivò un ventennio di lotta senza esclusione di colpi, misconosciuto ai più e ben poco coperto dai media, che terminò nei primi anni ’70, quando la presidenza Nixon decise di abbandonare i resistenti come pegno di amicizia verso una Cina in fase di riavvicinamento. Oggi molti dei vecchi combattenti tibetani vivono come profughi in esilio, ma la loro battaglia e quella del Dalai lama continuano sotto altre forme.

    Brossura 17 x 24 pagg. 135 illustrato con circa 73 foto b/n

    Stampato nel 2012 da Mattioli

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    Tibet misterioso – Rapporto di Ernst Schafer sulla spedizione tedesca del 1938/39

    38.00

    Nel 1937 un giovane cacciatore e naturalista germanico, il ventisettenne Ernst Schafer, era impegnato nei preparativi di una spedizione scientifica in Tibet col proposito di raggiungere Lhas , dove nessun tedesco aveva mai messo piede. Per la prima volta in Germania veniva pertanto finanziata una simile impresa che, proposta al Reichsfuhrer SS Heinrich Himmler, era stata da questi entusiasticamente approvata al punto da assumerne il patrocinio. Himmler, infatti, guardava all’Oriente e in special modo alla realtà tibetana con occhio di particolare riguardo, poichè l’assimilazione di certe teorie sull’origine dei popoli l’aveva portato a non escludere una comune radice tra quelle genti ed il ceppo germanico. I cospicui dati raccolti dalla missione tedesca, insieme con le centinaia di uccelli impagliati e i teschi di mammiferi, gli animali vivi e le piante e i semi di ogni specie, oltre ai 108 volumi di scritture buddhiste donate dal Reggente di Lhasa, furono imbarcati a Calcutta alla volta di Atene e da lì trasportati in Germania. Il 4 agosto 1939 i componenti della spedizione raggiunsero in aereo, dalla Grecia, Monaco di Baviera. Poche settimane più tardi, il 1 settembre 1939, l’attacco alla Polonia avrebbe dato avvio alla Seconda Guerra Mondiale.

    Brossura, 21 x 24,5 cm. pag. 210 con circa 57 foto b/n, 1 cartina + 32 pagine fuori testo con 32 foto a colori

    Stampato nel 2011 da Novantico

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