L’Europa al bivio. Tra radici e sfide

Vincenzo Costa

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    L’Europa al bivio. Tra radici e sfide

    19.00

    Vincenzo Costa ( acura di )

    L’emergere di un mondo multipolare ci pone di fronte alla necessità di ridefinire la nostra identità di europei, e nella discussione odierna si fronteggiano due idee di Europa: da un lato l’idea di un mondo unipolare, accentrato e diretto dall’Occidente, dall’altro l’idea di un mondo multipolare, variegato, fatto di molte culture, stili di vita, forme di organizzazione economica. Questo processo sta sollevando un problema di ordine generale, relativo a come pensare, in quanto occidentali, il nostro posto nel mondo e il nostro rapporto con l’altro dall’Occidente, ma anche con quell’altro che è la nostra stessa tradizione. Tuttavia, talvolta continua ad agire un certo eurocentrismo che non ci permette di entrare in questo processo. Persiste la convinzione secondo cui i nostri valori sono quelli universali, anche se all’interno dello stesso Occidente hanno una data di nascita estremamente recente. In conseguenza di ciò si ritiene che solo nella storia dell’Occidente si dispieghi la ragione.

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    L’ultimo federale – Memorie della guerra civile 1943-1945

    14.00

    Vincenzo Costa prese parte come ufficiale degli alpini alle diverse campagne della Seconda Guerra Mondiale. Dopo l’8 settembre rientrò a Milano e aderì alla Repubblica Sociale Italiana; dall’aprile 1944 fu federale di Milano. Dopo il 25 fu arrestato, processato e condannato ad alcuni anni di detenzione. Renzo De Felice colse l’importanza storiografica delle sue memorie e ne selezionò le pagine relative al 1943-1945.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 334

    Stampato nel 2005 da Il Mulino

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    La tariffa

    9.30

    Si tratta di una testimonianza autobiografica sulla sorte dei fascisti dopo la Liberazione, di coloro che dalla guerra uscivano vinti e che l’Italia repubblicana chiamò a pagare la “tariffa” delle proprie responsabilità. Il racconto prende le mosse negli ultimi giorni di aprile quando Vincenzo Costa, l’ultimo federale fascista di Milano, è catturato dai partigiani sul lago di Como, giusto qualche ora prima che il Duce, poco distante, cada fucilato. Questa memoria, cui Costa ha affidato il ricordo della sua reclusione, è una testimonianza diretta sulla sua sorte e offre una prospettiva rovesciata del dopoguerra italiano, che al fascista appare un purgatorio degradato di angherie e miserie, dove l’unica luce è la fedeltà al passato.

    Brossura, 12,5 x 20,5 cm. pag. XVIII + 92

    Stampato nel 2000 da Il Mulino

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    La tariffa

    9.30

    Si tratta di una testimonianza autobiografica sulla sorte dei fascisti dopo la Liberazione, di coloro che dalla guerra uscivano vinti e che l’Italia repubblicana chiamò a pagare la “tariffa” delle proprie responsabilità. Il racconto prende le mosse negli ultimi giorni di aprile quando Vincenzo Costa, l’ultimo federale fascista di Milano, è catturato dai partigiani sul lago di Como, giusto qualche ora prima che il duce, poco distante, cada fucilato. Questa memoria, cui Costa ha affidato il ricordo della sua reclusione, è una testimonianza diretta sulla sua sorte e offre una prospettiva rovesciata del dopoguerra italiano, che al fascista appare un purgatorio degradato di angherie e miserie, dove l’unica luce è la fedeltà al passato.

    Brossura, 12 x 20,5 cm. pag. 91

    Stampato nel 2000 da Il Mulino

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