Bayonets and Scimitars – Arms Armies and Mercenaries 1700-1789

William Urban

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    Bayonets and Scimitars – Arms Armies and Mercenaries 1700-1789

    35.00

    Il diciottesimo secolo fu un periodo molto significativo in Europa, in tutte le aree: economica, politica e culturale, che culminò con le due grandi Rivoluzioni: quella francese e quella americana. La conseguenza fu quella di spianare la strada definitiva per il dominio dell’Europa su gran parte del mondo nel corso del XIX secolo. Le guerre e le manovre politiche di Federico il Grande e Caterina la Grande trasformato la Prussia e la Russia in giocatori importanti nella politica europea. La Francia, la nazione più ricca in Occidente perse molte guerre fino ad arrivare alla bancarotta, appoggiò i “ribelli” americani contro la madrepatria inglese cercando un’inutile vendetta. La Gran Bretagna divenne il modello di efficienza economica e finanziaria in Nord America nei Caraibi e in India. Questo volume traccia l’evoluzione dell’arte della guerra in questo periodo turbolento: la politica, l’armamento, l’organizzazione degli eserciti e la progressiva trasformazione dei soldati mercenari, fulcro fino a quel momento di molti eserciti europei, in professionisti, ben addestrati ed equipaggiati. Frutto di una accurata ricerca, il libro ci introduce nel mondo della guerra e delle nuove strategie.

    Cartonato con sovracopertina, 16 x 24 cm. pag. 280 + 16 pagine fuori testo con 20 illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2013 da Frontline

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    Matchlocks to Flintlocks. Warfare in Europe and Beyond 1500-1700

    39.00

    Nel mondo moderno le prime tre culture dominanti nell’arte della guerra sono state modellate da una sinergia di interazioni interne ed esterne. Uno era il mondo latino cristiano occidentale; un altro è stato l’Islam ottomano. Il trezo, non meno vitale nonostante venga spesso trascurato, è di matrice europea centro-orientale: Polonia/Lituania, Livonia, la Russia: il saccheggio dei cosacchi, una combinazione volatile e imprevedibile. Il lavoro di William Urban è un resoconto integrato delle prime guerre moderne. Temporaneamente si estende dall’invasione francese in Italia nel 1494 per arrivare alla vittoria austriiaca nei Balcani culminante nel Trattato di Peterwardein del 1718. Geograficamente copre uno spazio che va dai Paesi Bassi fino all’Ucraina profonda. I passi culminanti di quest’analisi sono la sostituzione degli eserciti di derivazione feudale con altri formati da professionisti, e l’integrazione dei professionisti in eserciti della Corona. La chiave di questo processo è il soldato di mestiere, originariamente reclutato a causa degli obblighi di prelievo feudale che davano risultati troppo limitati, diviiene indispensabile con l’evolversi della tecnologia bellica come l’utilizzo della polvere da sparo in armi sempre più complesse per essere utilizzate da “rozzi” contadini. Entro la fine del XVII secolo, i soldati vengono identificati con lo Stato per cui combattono e non più con i governanti o i condottieri che avevano seguito nei secoli precedenti.

    Rilegato, 15 x 23 cm. pag 278 + 8 pagine con foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2012 da Frontline Books

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