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    I forti e la difesa permanente del Friuli – Passeggiate e itinerari storici nel maggiore campo di battaglia italiano della Grande Guerra

    14.50

    Nel primo quindicennio del ‘900, il Regio Esercito costruì una quarantina fra forti e appostamenti sul territorio friulano. Vennero costituite tre piazzeforti, disposte lungo il bacino del Fiume Tagliamento. Agli impianti armati si accompagnò l’edificazione di strade, tronchi ferroviari, polveriere e ricoveri alpini, che completarono la difesa permanente della regione nord-orientale d’Italia. Durante il Primo conflitto mondiale molti fortilizi furono disarmati, altri conservarono i pezzi d’artiglieria. Comunque, proprio i territori militarizzati in tempo di pace conobbero le battaglie determinanti della ritirata di Caporetto, che nell’autunno 1917 salvarono le sorti della campagna italiana. Questo libro guida il lettore alla riscoperta delle vicende storiche e degli itinerari di visita alle fortezze del Friuli, orientandolo nella comprensione di uno dei maggiori campi di battaglia della Grande Guerra.

    Brossura, 11,5 x 20,5 cm. pag. 204 illustrato con foto e cartine a colori e b/n

    Stampato nel 2016 da Gaspari

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    I forti piemontesi in Sardegna

    75.00

    Questo volume analizza il tema delle fortificazioni difensive realizzate dai Savoia in Sardegna tra il 1720 e i primi anni del 1800. Lo studio segue un percorso che partendo da Cagliari segue la costa in senso orario, giungendo successivamente a Sant’Antioco, Carloforte, Alghero, Castelsardo per terminare con l’arcipelago di La Maddalena. Per ogni forte è stata realizzata un’accurata scheda che ne fornisce la localizzazione, le vie di accesso, lo stato conservativo. Sin dalle prime relazioni e ricognizioni di Luogotenenti piemontesi risutò evidente che la Sardegna era completamente sguarnita sotto l’aspetto militare e quindi indifesa da eventuali assalti corsari e da mire espansionistiche di potenze straniere. Gli spagnoli tra l’altro abbandonando l’isola, avevano portato via tutto quanto era trasportabile e militarmente utilizzabile. L’iconografia e di buon livello in particolare la riproduzione della cartografia antica.

    Rilegato con sovracopertina, 25,5 x 31,5 cm. pag. 261 con circa 228 illustrazioni e foto a colori

    Stampato nel 2003 Da Carlo Delfino

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    I Francesi in Italia Giugno 1917 – Giugno 1918. Isonzo – Caporetto – M.Grappa – Asiago – Piave

    24.50

    Francois-Xavier Bernard – Alberto Caselli Lapeschi

    Questo primo volume permette di scoprire un aspetto poco conosciuto della Grande Guerra: l’intervento di reparti francesi sul fronte italiano a partire dal giugno 1917, pochi mesi prima della battaglia di Caporetto, e sino alla vigilia della battaglia del Solstizio. Grazie a testimonianze inedite sia in Francia che in Italia, sotto forma di diari, lettere e memorie, ma anche di fotografie e disegni realizzati da militari francesi, possiamo rivivere i terribili giorni della rotta di ottobre 1917 fino alle rive del Piave, la stabilizzazione del fronte, la vittoria del Monte Tomba nella zona del massiccio del Grappa e infine i preparativi in vista dell’offensiva austriaca del 15 giugno 1918.

    Brossura, 16 x 23 cm. pag. 180 con varie foto b/n

    Stampato nel 2024 da Ravizza Editore

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    I franchi

    14.00

    Popolazione barbarica fortemente influenzata dalla cultura romana, i franchi si stabilirono nella zona fra l’odierno Belgio e la Francia settentrionale durante il tardo impero romano. Sotto la guida dei re merovingi imposero il loro dominio su una vasta area che comprendeva l’odierna Francia e la parte occidentale della Germania. Con l’avvento della dinastia carolingia, soprattutto con Carlo Magno, diedero vita al più vasto organismo politico dell’Europa medievale, che si estendeva dai Pirenei alla Sassonia, dall’Italia centro-settentrionale alle coste del mare del Nord.

    Brossura, 12 x 19 cm. pag. 161 con numerose foto e mappe b/n

    Stampato nel 2015 da Il Mulino

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    I franchi tiratori di Mussolini – La guerriglia urbana contro gli invasori angloamericani da Napoli a Torino

    20.00

    Luca Tadolini compie un notevole sforzo di ricerca scientifica per la ricostruzione degli episodi di guerriglia urbana contro gli anglo-americani da Napoli a Torino, servendosi della documentazione reperita negli archivi degli istituti della resistenza, nella pubblicistica del tempo, oltre che nella rilettura dei testi di parziale ricostruzione storica di parte fascista e antifascista. La documentazione raccolta, smonta largamente la mitologia resistenzialistica partigiana, ed evidenzia il ruolo, principalmente etico-politico (ma in alcuni casi anche militare, come a Firenze) dell’altra resistenza non organizzata contro gli anglo-americani. È una piccola epopea che esce allo scoperto, fatta di piccoli e grandi eroismi, di scelte personali quasi sempre pagate con la vita.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 206

    Stampato nel 2008 da Edizioni all’Insegna del Veltro

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni. Piccole imperfezioni della copertina

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    I francobolli della Guardia Nazionale Repubblicana di Brescia e la loro varietà

    50.00

    Pubblicazione a cura del Circolo Filatelico Numismatico Bresciano. Cenni storici, i francobolli della Repubblica Sociale Italiana, i francobolli della GNR, i tipi di soprastampa adottati, le composizioni tipografiche, la posta ordinaria, la posta aerea, gli espressi, i segnatasse, la propaganda di guerra, le varietà. Il volume è interamente illustrato con immagini a colori di ottime dimensioni che, permettono di cogliere i particolari e i dettagli delle stampe. Indicato per i collezionisti di filatelia della Repubblica Sociale Italiana.

    Brossura, 21 x 29,5 cm. pag. 133 completamente illustrato con riproduzioni a colori

    Stampato nel 2013 da Circolo Filatelico Numismatico Bresciano.

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    I Fronti dell’inutile strage Vol. 1 – La grande guerra da Sarajevo alla Bainsizza

    28.00

    Terminata l’epoca delle rievocazioni epiche della grande vittoria, viene finalmente gettata una nuova luce sulle tante battaglie combattute da milioni di soldati sui più lontani fronti. Le pietraie del Carso, le pianure intorno alla Marna, le valli della Drina, i laghi Masuri e ancora i Carpazi, il Piave e le lontane paludi del Pripiat si trovano collegati in una sequenza incessante di orrori. Ovunque si è scatenata la follia di governanti e strateghi che distruggendo eserciti e popoli alla fine ha solo unito nella disperazione i vincitori con i vinti. Alessio Perin con questo suo lavoro, frutto di approfondite ricerche e ricco di documentazione, fornisce un importante contributo per una nuova chiave di lettura degli avvenimenti bellici che un secolo fa sconvolsero l’umanità intera.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 675 interamente illustrato con foto d’epoca b/n e numerose mappe a colori

    Stampato nel 2014 da De Bastiani

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    I generali del deserto – 1940-1943 I signori della guerra d’Africa

    12.00

    Uno studioso di storia militare racconta la guerra d’Africa (1940-43) vista dalla parte dei vincitori. Ne scaturisce una rievocazione che è anche un atto d’accusa: perché generali come O’Connor, Cunningham, Ritchie, Auchinleck e Montgomery – che disponevano di mezzi molto potenti – impiegarono ben tre anni a sconfiggere la male armata Afrikakorps italotedesca di Rommel e dovettero attendere l’intervento deciso degli americani?

    Brossura, 15 x 22,5 cm. pag. 501 con 25 mappe

    Stampato nel 2001 da Rizzoli

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    I generali del deserto. I signori della guerra d’Africa

    28.00

    Correlli Barnett

    La campagna nel deserto occidentale (1940-1943) vide, da un lato, un pugno di uomini male armati e peggio riforniti comandati da un genio della tattica, l’Afrikakorps di Rommel; dall’altro, la strapotente, in uomini e mezzi, Armata del Nilo, alla testa della quale si succedettero ben cinque comandanti. Alla fine le forze alleate, grazie anche al decisivo intervento americano, sloggiarono le forze italo-tedesche dalla testa di ponte di Tunisia, ma l’interrogativo di fondo rimane: l’Armata del Nilo era stata ben comandata? Un grande studioso di storia militare ci racconta la guerra d’Africa vista dalla parte dei vincitori e, più in particolare, dal quartier generale britannico. Ne scaturisce una rievocazione vivace e polemica che è anche un atto d’accusa: perché i generali britannici impiegarono ben tre anni a sconfiggere il male armato Afrikakorps di Rommel?

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    I generali delle sciabole – I protagonisti della Prima guerra mondiale

    22.00

    Correlli Barnett ci illustra l’importanza dei caratteri individuali dei comandanti supremi delle parti contendenti durante la Prima guerra mondiale. A cominciare da Moltke, che paralizzando i nodi ferroviari più vitali della Francia stava per cogliere la vittoria, ma non ebbe la forza di continuare perché malato e sensibile agli orrori della guerra. Mentre i tedeschi segnavano il passo, il loro comandante era ormai un vecchio piangente e la battaglia della Marna venne vinta senza difficoltà dai francesi. Per proseguire con l’ammiraglio Jellicoe, comandante in capo della flotta inglese, criticato per un’eccessiva prudenza, ma che in verità era fin troppo conscio dell’inferiorità tecnica britannica nei confronti delle navi avversarie più numerose e più moderne. Senza dimenticare il brillante e coraggioso Beatty, che aggredì il nemico allo Jutland e venne sconfitto duramente. Pétain: ecco un altro tecnocrate che vide subito come le forze al suo comando difettassero di organizzazione, equipaggiamento e addestramento. Quando salvò l’esercito francese dalla catastrofe durante gli ammutinamenti del 1917, Pétain introdusse quelle idee moderne di tecnologia e organizzazione di massa che erano del tutto nuove all’esercito e alla Francia stessa, schiavi degli ideali e dei metodi del secolo scorso. Ed ecco infine Ludendorff, che personifica le doti della Germania moderna con inesauribile energia, ambizione quasi maniacale, dominio assoluto dell’organizzazione di massa

    Brossura, 15,4 x 20,7 cm. pag. 392 con varie foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 2016 da Odoya

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    I generalissimi dell’Impero romano d’Occidente

    28.00

    John Michael O’Flynn

    Nell’Impero romano d’occidente, a causa del prolungato distacco degli imperatori da un esercito in cui l’elemento germanico diventava sempre più imponente, e della graduale crescita del potere dei barbari entro le frontiere, grande rilievo assunse una serie di generali che furono in grado di conquistarsi la lealtà delle truppe. La presente ricerca circoscrive il fenomeno del trasferimento di potere dall’imperatore al suo comandante in capo, spesso d’origine germanica, che divenne il detentore dell’autorità effettuale. Questi Signori della guerra – Stilicone, Ezio, Ricimero -, dominarono sulla base del loro potere effettivo e non per una norma giuridica.

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    I Gerarchi – Gli uomini del Duce

    29.50

    I gerarchi furono il simbolo della classe dirigente fascista e furono visti come coloro che eseguivano gli ordini di Mussolini quando le cose andavano bene e come coloro che lo tradivano e in segreto facevano il contrario di ciò che voleva il capo quando le cose andavano male. Da una parte furono l’indispensabile cinghia di trasmissione fra il vertice e la base, ma dall’altra parte ebbero talora il ruolo di parafulmini ogni volta che il regime aveva dei problemi. Eppure molti di loro, specie nel primo decennio del regime, ebbero una notevole importanza e riuscirono a guadagnarsi una stima non da poco sul piano internazionale. Italo Balbo con le sue trasvolate ebbe una fama che rischiò di oscurare anche quella di Mussolini, Giuseppe Bottai con la sua Carta del lavoro, elaborata quando era al Ministero delle Corporazioni, fu accolto in Europa come colui che aveva trovato la terza via fra capitalismo e comunismo, Dino Grandi come ministro degli esteri e ambasciatore a Londra venne considerato un interlocutore credibile del fascismo nelle maggiori capitali europee e negli Stati Uniti. Questo libro, che contiene un’ampia documentazione fotografica, spesso ancora inedita, esamina pregi e difetti degli uomini di Mussolini.

    Rilegato pag. 176 con circa 220 illustrazioni b/n e a colori

    Stampato nel 2007 da Editoriale Nuova

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    I gerarchi – Uomini e vicende del Partito Nazionale Fascista

    14.00

    Conclusa la marcia su Roma, con l’avvenuta nomina di Mussolini a capo del governo, all’interno del PNF si aprì immediatamente la discussione su quale ruolo dovesse avere il partito nella formazione del nuovo stato fascista. Le diverse visioni del partito che avevano questi uomini vennero a galla subito dopo la conquista del potere da parte di Mussolini. Partendo da questi momenti, l’autore ha cercato di ripercorrere le vicende che parallelamente videro protagonisti i fascisti e il Partito Nazionale Fascista, analizzandoli ed esplicitandoli con l’ausilio di elaborazioni statistiche; le quali daranno al lettore utili strumenti per una comprensione a tutto campo delle tesi sostenute nel volume.

    Brossura, 14 x 20 cm. pag. 122

    Stampato nel 2015 da Prospettiva

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    I giganti del MSI

    16.00

    AA.VV.

    Cesco Giulio Baghino, Alfredo Cucci, Augusto De Marsanich, Araldo di Crollalanza, Enrico Endrich, Ciccio Franco, Beppe Niccolai, Filippo Anfuso, Ernesto Massi.  L’aver voluto riscoprire queste figure è un modo per arricchire il ricordo dell’esperienza politica, storica e umana del Msi, mediante la vita, le opere e le intuizioni di uomini che non ebbero in quel partito lo stesso straordinario successo di altri come Almirante o Romualdi. Prefazione di Roberto Fiore.

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    I giorni dell’ETA – La storia vera di Argala leader del movimento indipendentista basco

    15.00

    In un mondo in cui sussistono eccezioni quali il Kosovo, cui viene garantita la possibilità di autoproclamarsi Stato Indipendente è naturale chiedersi perché ad altri tale diritto debba essere negato. Ed è obbligo pertanto sollevare la questione per i paesi baschi, che da decenni lottano perché gli sia riconosciuto. All’interno dell’Eta, sia essa intesa come organizzazione terroristica o movimento di resistenza, si celano le inquietudini, le idee e le speranze di tutti gli uomini e le donne che ne hanno determinato la costituzione e che, nel bene e nel male, con la loro capacità di lottate e compromettersi, la mantengono in vita. Sebbene i toro metodi siano umanamente criticabili e alcuni presupposti possano risultare sbagliati, non si può dimenticare che questi, come tanti altri combattenti nel mondo, anelino a costruire quel mondo più giusto cui tutti auspichiamo. Punto di riferimento politico di prim’ordine nella società basca e principale baluardo teorico dell’Età militare, José Miguel Beneran Ordenada, alias Argala, divenne, dopo la tragica uccisione – avvenuta alla precoce età di ventinove anni – un vero e proprio mito. Questo libro si propone di raccontare la biografia di colui che senza dubbio divenne in breve un leader della sinistra indipendentista basca, tracciando al tempo stesso una panoramica del contesto in cui egli visse.

    Brossura, 13,5 x 20,5 cm. pag. 334

    Stampato nel 2009 da Edizioni Clandestine

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    I giorni dell’onore (Romanzo)

    15.00

    E’ l’anno 2035 e in Italia gli immigrati, considerando non rispettati i loro diritti, decidono di sollevarsi in armi contro l’autorità e i cittadini comuni i quali, colti dal panico, sono incapaci di reagire, esattamente come i politici che, tremebondi, si limitano a invitare alla calma gli insorti, ma è inutile: le devastazioni e gli omicidi non accennano a diminuire. In mezzo a un tale caos, c’è però un manipolo di uomini e donne che non ha alcuna intenzione di soccombere senza combattere e quindi si trincera in un luogo abbandonato dove aspetta, pronto a rispondere colpo su colpo, l’inevitabile attacco dei rivoltosi. Come in ogni comunità, grande o piccola che sia, anche tra i componenti di questa emergono le diverse sfaccettature clhe caratterizzano l’animo umano: il coraggio, la paura, l’amore, la forza, la debolezza. In tutti prevale, comunque, la speranza che la loro scelta sia presa a esempio da chi è ancora in bilico tra la lotta e la resa incondizionata.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 148

    Stampato nel 2018 da settimo Sigillo

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    I giorni di El Alamein (Romanzo)

    14.00

    Lo scrittore, che ha combattuto in Africa Settentrionale come marinaio fino al rovescio di El Alamein, riesce a illuminare un momento, un clima perduto, descrivendo in forma romanzata le ripercussioni, in un piccolo porto libico, delle “trecento ore” a nord di Qattara, e con questo a scrivere uno dei più bei libri sulla guerra d’Africa.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 218

    Stampato nel 1996 da Settimo Sigillo

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    I Giovani Guerrieri di Hitler – La vita e il tempo di karl-Heinze Decker 12.SS-Panzer-Division Hitlerjugend

    26.00

    Il volume ripercorre la vita di Karl-Heinz Decker. Nativo della Prussia Orientale, trascorre la sua adolescenza negli anni prorompenti del Nazionalsocialismo, militando nelle sue organizzazioni giovanili: Deutschen Jungwolk e Hitlerjugend, e, alla stregua di tanti altri giovanissimi Tedeschi, si arruola volontario nella Waffen-SS. Dopo i durissimi combattimenti in Normandia, viene catturato dai Canadesi e trasferito in un campo di prigionia negli U.S.A. Come molti altri suoi camerati, viene “liberato” molto tardi, nel dicembre 1948. Il dopoguerra non èmeno avventuroso, assieme alla sua amatissima moglie Gladys non riesce mai ad avere una vita facile. Frequenta metodicamente le associazioni dei reduci, conoscendo alcuni degli uomini di spicco dell’organizzazione come Max Wunsche e Josef “Sepp” Dietrich. Ha lottato per combattere la “demonizzazione” della Waffen-SS, cercando di preservare la memoria dei suoi commilitoni. Come ebbe a dire lui stesso “…E’ quello che ho vissuto allora, questa è la mia vita!”. Il testo è arrichito da una postfazione di Massimiliano Afiero sul “ruolo militare” della 12.SS-Panzer-Division.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 192 + 56 pagine fuori testo con foto b/n e 8 pagine di foto a colori

    Stampato nel 2015 da L’Assalto Edizioni

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    I gladiatori – Atleti del passato

    17.00

    In principio, nel III secolo a.C., si chiamarono munera, cioè obblighi verso i defunti. Nel tempo il nome rimase ma i combattimenti gladiatori persero la loro connotazione di cerimonia funebre per acquisire quella di festività offerte da rilevanti personalità politiche – come l’imperatore – al fine di procurarsi il consenso popolare, così come tramanda la nota espressione di Giovenale: panem et circenses. Una tradizione che durò oltre sette secoli, nel segno di un intrattenimento grandioso, esotico e violento. Un vero e proprio spettacolo interattivo in cui il pubblico partecipava non solo incitando i contendenti, ma decidendo il destino dei vinti. Grazie alle infinite testimonianze iconografiche ed archeologiche provenienti da Pompei e da altre importantissime realtà, il libro conduce il lettore in uno dei qualunque anfiteatri che abbellivano le città romane. Questo viaggio inizia attraverso considerazioni sui graffiti provenienti dalle pareti degli edifici pompeiani, per poi proseguire con i rilievi e le pitture di due importanti edifici sepolcrali: quelli di Umbricio Scauro nella necropoli di Porta Nocera e di Vestorio Prisco nella necropoli di Porta Vesuvio. Gran parte dello studio, infine, è basato sull’identificazione delle varie classi gladiatorie, analizzate attraverso fonti latine e greche, rilievi, mosaici, rinvenimenti ceramici e pitture. Una suddivisione è stata volutamente creata tra le classi gladiatorie attestate a Pompei e quelle che dominarono il restante panorama gladiatorio

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 226 con 238 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2014 da Dielle Editore

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    I Gonzaga – Una dinastia tra Medioevo e Rinascimento

    22.00

    Pur dominando un territorio limitato e periferico, i Gonzaga sono stati una delle famiglie principesche più importanti d’Europa. Protagonisti, per secoli, della storia italiana. Signori di Mantova, poi marchesi e duchi, grazie a un uso accorto della diplomazia e della politica matrimoniale, si imparentarono con gli Asburgo, riuscendo ad avere tra i loro ranghi due imperatrici e una regina di Polonia. Ben dieci cardinali, un primato per una dinastia del nord Italia, testimoniano poi il ruolo avuto anche nella vita della Chiesa. Grazie a una costante promozione delle arti, la stessa Mantova si trasformò da sonnacchiosa cittadina di provincia in una delle capitali della cultura del Rinascimento. Ai capolavori di Pisanello e Mantegna, alle meraviglie contenute nella Celeste Galeria, agli edifici progettati da Leon Battista Alberti si affiancarono la rinascita della musica italiana a fine ‘400 e l’invenzione del melodramma con Monteverdi. Le cerchia letteraria poté contare su nomi come quelli di Boiardo, Ariosto e Baldassare Castiglione. Ma come è stato possibile per questa casata costruire questo piccolo impero e conservarlo per oltre quattro secoli? Che origini ha avuto? E come poté acquisire tanto prestigio?

    Rilegato, 14 x 21 cm. pag. 322

    Stampato nel 2019 da Laterza

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    I goumiers in Italia – Lazio 1944: realtà e leggenda dei più famigerati combattenti della campagna d’Italia

    29.00

    Nella Seconda Guerra Mondiale, Goumiers e Tabor, i marocchini del Corps Expéditionnaire Francais d’Italie, lasciarono un ricordo tremendo nelle menti e nelle carni della gente di Ciociaria, Lazio e Bassa Toscana, per la loro ferocia in combattimento e lo stupro usato come arma di repressione e offesa, offuscando quelli parimenti terribili dei combattimenti sulla Linea Gustav (comunque combattimenti tra truppe regolari). L’autore, con documenti e fotografie, ripercorre comunque l’intera vicenda bellica in Italia di questi soldati berberi con djellaba e bournus, capaci di impressionare (negativamente) sia i militari Tedeschi che Alleati. A oltre 70 anni dalla fine del conflitto, non è mai arrivata dai “cugini” francesi, una sola parola di scusa per quei terribili e barbari episodi…..

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 217 con foto e cartine b/n

    Stampato nel 2018 da Soldiershop

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    I graffiti della Grande Guerra sulle alture di Monfalcone

    Il prezzo originale era: €18.00.Il prezzo attuale è: €11.70.

    Gea Polli – Nino Cortese         Prezzo di listino  18.00 (sconto 35%)

    Questa pubblicazione quasi interamente fotografica, promossa dal Comune di Monfalcone nell’ambito del progetto “Parco tematico della grande Guerra” presenta i risultati di un primo censimento e catalogazione che ha portato gli autori a ripercorrere trincee e camminamenti, caverne e postazioni per la gran parte ostruite, diroccate o comunque invase dalla vegetazione, con la speranza di intravedere tra il muschio, un segno lasciato dall’uomo, dal soldato e riportarne alla luce il messaggio.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 106 interamente illustrate con circa 125 foto b/n, 20 foto a colori e 25 cartine

    Stampato nel 2007 da Gaspari

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    I grandi ammiragli dell età velica

    24.00

    Dopo aver dedicato un primo saggio agli “Ammiragli dell’età remica”, con questo volume Savoretti passa a descrivere le imprese di altri grandi ammiragli vissuti in un periodo storico che ha esaltato notevolmente la guerra navale: l’età velica. Le prime grandi navi a vela permisero non solo di intraprendere lunghe navigazioni oceaniche, ma anche di praticare quella “guerra di corsa” che consentì a Francis Drake di gettare le basi dell’Impero. britannico. L’avvento della vela come propulsore e quello delle armi da fuoco mutarono profondamente il modo di combattere sul mare. La posizione di due navi a vela o di due flotte rispetto alla direzione del vento consentiva l’assunzione di maggiori iniziative tattiche, come la “linea di battaglia” adottata dall’olandese Maarten Tromp a metà del XVII secolo o le Fighting. Instructions di Robert Blake alla base delle tattiche navali della Marina britannica. Le decisioni dei grandi conflitti in questo periodo storico furono sempre ottenute sul mare da battaglie tra grandi flotte che esaltarono le virtù marinaresche e belliche di grandi geni navali come Michiel de Ruyter e Niels Juel. Solo nella seconda metà del XVIII secolo, con i Rodney, i Suffren e soprattutto Nelson, il concetto tattico raggiunse un livello elevato, con le conseguenti vittorie non più dovute al solo valore, ma allo sviluppo razionale di un ragionamento geniale, come il rivoluzionario “taglio della T”.

    Brossura, 16 x 21 cm. pag. 480 con numerose illustrazioni b/n

    Stampato nel 2018 da Odoya

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    I grandi ammiragli dell’età remica

    24.00

    15 biografie di grandi ammiragli, dall’antica Grecia alla fine del XVI secolo. Ogni ammiraglio è qui valutato sotto il profilo dell’abilità personale e dell’importanza storica, e viene messo in risalto anche il contributo dato alla riorganizzazione della Marina da parte di uomini di stampo prettamente politico quali Temistocle e Lisandro. La figura dell’ammiraglio come ufficiale di marina è piuttosto recente: nei tempi più antichi non era prevista la figura di un ufficiale al quale veniva esclusivamente affidato il comando di una flotta. Nel Medioevo tale professione iniziò ad assumere una propria autonomia; parallelamente si assistè alla fortuna di imprenditori e proprietari di una o più galee chiamati al comando di navi o flotte grazie alle relazioni di parentela con ricchi mercanti delle grandi famiglie veneziane o genovesi, come i Doria. Nel Rinascimento, soprattutto in Spagna, l’estrazione sociale continuò a rimanere un requisito fondamentale per ascendere a tali cariche, e gli ammiragli provenivano quasi esclusivamente dall’aristocrazia. Di tutt’altro ceto erano gli ufficiali dell’Impero ottomano, dove gli ammiragli venivano scelti tra i marinai di professione che avevano prestato servizio in posizioni subalterne sulle galee di Stato o fra uomini che avevano fatto le loro esperienze a bordo di navi corsare, come il Barbarossa, Dragut e Uluc, Ali. Il libro è arricchito e completato da minibiografie di altri ammiragli non altrettanto famosi e da curiosi aneddoti storici.

    Brossura, 16 x 21 cm. pag. 480 con numerose illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Odoya

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    I grandi convogli britannici per il rifornimento di Malta dell’estate 1941

    46.00

    Francesco Mattesini

    Le Operazioni “Substance” e  “Stile” “Mincemeat” e  “Halberd”, trattate in modo esaustivo  in   questa pubblicazione   di   Francesco  Mattesini, si svolsero nel Mediterraneo Occidentale tra la terza decade di luglio e la   terza decade del settembre 1941.  Il   risultato    degli    attacchi    fu   soddisfacente  dal    momento   che   gli  aerosiluranti italiani ottennero  successi importanti, colpendo  e danneggiando gravemente cinque navi, due delle quali affondate. I  Bombardieri  della Regia Aeronautica danneggiarono gravemente un cacciatorpediniere, e i MAS della Regia Marina danneggiarono un grosso piroscafo.  I maggiori successi furono conseguiti dal capitano pilota Francesco  Aurelio Di Bella, che  con il  suo  SM.79   della   283a    Squadriglia  Aerosiluranti   colpì     l’incrociatore   Manchester e    dal     colonnello  pilota  Riccardo  Helmuth Seidl, Comandante del 36° Stormo    Aerosiluranti, deceduto nell’abbattimento del suo aereo SM.84, dopo aver colpito la corazzata Nelson, nave ammiraglia della Forza H di Gibilterra, e decorato alla memoria con la Medaglia d’Oro al Valor Militare.

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    I grandi misteri del nazismo – La lotta con l’ombra

    18.80

    I misteri di un evento storico senza precedenti e dei suoi aspetti più nascosti in un’indagine accurata e documentatissima. Dalla società esoterica da cui nacque il nazionalsocialismo alla Lancia di Longino fino alla ricerca del Graal da parte delle SS, un appassionante viaggio ricco di particolari inediti. Le spedizioni delle SS alla ricerca dell’entrata al misterioso regno soterraneo di Agarthi, le teorie della terra cava e quella dei mondi di ghiaccio. Il libro spiega inoltre nei dettagli le attività scientifiche, i rituali e i misteri del castello di Wewesburg, sede del culto iniziatico delle SS.

    Brossura, 15,5 x 23,5 cm. pag. 270 con 35 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2005 da Sugarco

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    I Greci, i Romani e… la guerra

    16.00

    Marco Bettalli

    La guerra è onnipresente nel mondo dei Greci e dei Romani. Mezzo di conquista per eccellenza, palestra per misurare le qualità dell’uomo, strumento per risolvere le controversie piccole e grandi, principale argomento delle narrazioni storiche, non fu mai soggetta a una condanna senza appello, nonostante tutti si rendessero conto dei disastri che essa portava con sé e, almeno a livello individuale, molti cercassero di evitarla. Lungo un percorso di oltre mille anni, da Omero a Vegezio, il volume seleziona una serie di testi che illustrano i legami della guerra con infiniti aspetti della vita quotidiana degli antichi, permettendo di rivisitare modi di dire, racconti, personaggi che da secoli sono entrati nell’immaginario europeo.

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    I Grossi calibri Skoda.Mortaio 30.5 cm obice. Da 38 cm obice da 42, Trattrici e treno Benzo-Elettrico

    30.00

    Enrico Finazzer – Filippo Cappellano – Marco Paniz

    La Skoda è oggi nota al grande pubblico per essere una casa automobilistica del Gruppo Volkswagen, una delle poche aziende dell’ex blocco comunista a sopravvivere alla caduta della Cortina di Ferro. Pochi invece sanno che la Skoda di Pilsen, nell’allora Boemia facente parte del vasto Impero austro-ungarico, fu uno dei principali produttori di armamenti a cavallo del ‘900 e che rifornì l’Imperiale e Regio Esercito di migliaia di ottimi pezzi di artiglieria, poi in buona parte riutilizzati dal Regio Esercito nel corso della Seconda Guerra Mondiale. In questo volume, si trova la ricostruzione delle vicende di alcuni dei pezzi più potenti e più noti prodotti dalla Skoda, i temibili mortai obici che hanno aperto la strada alle offensive austro-tedesche della Grande Guerra su tre fronti

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    I gruppi di combattimento – Studi, fonti, memorie (1944-1945). Atti del Convengo (Firenze, 15 aprile 2005)

    21.60

    La storia dei rapporti fra militari e Resistenza all’origine della Repubblica italiana del dopoguerra è un tema rilevante, su cui è stata fatta e di recente si è tornati a fare retorica. Gli attori del volume sono sostanzialmente quattro: gli stessi protagonisti, ormai nella veste di reduci rammemoranti o memorialisti; le forze armate; gli storici, nella loro veste di professionisti dello studio del passato; la retorica pubblica, riflesso del clima politico, nella sua funzione riattualizzatrice non disinteressata del passato. Una particolare attenzione viene posta sul lavoro degli storici, ma ciò che emerge dal volume è che, pur rimanendo un tema sottoposto a un uso strumentale da parte della politica, la storia del rapporto fra militari regolari e Resistenza irregolare, quale fu concretamente e storicamente delineato fra 1943 e 1945, rimane un campo di studio in molti settori tuttora da arare.

    Brossura 15 x 22 cm. pag. 238

    Stampato nel 2006 da Carocci

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    I Gruppi rionali fascisti di Milano 1919 – 1945

    60.00

    Questo volume, ideato e realizzato da un collezionista per tutti gli appassionati di storia de Novecento e per i ricercatori dei suoi cimeli, è organizzato in maniera tale da soddisfare una vasta schiera di collezionisti. Si tratta della narrazione storica della vicenda di ogni singolo Gruppo rionale fascista di Milano, ripresa fedelmente dalle pagine de Il Popolo d’Italia e corredata da più di mille immagini relative a oggetti rari e talvolta sconosciuti. Inoltre un’ampia documentazione fotografica percorre la storia del movimento fascista, a cui Milano diede i natali, dagli albori alla costituzione dei Gruppi rionali, emanazione diretta del P.N.F., che ebbero lo scopo di penetrare con maggiore incisione, a tutti i livelli, nel tessuto sociale dell’Italia di quegli anni. Nuovo lavoro, come al solito di altissimo livello, di Fausto Sparacino.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 319 completamente illustrato b/n e colore

    Stampato nel 2013 da Ritter

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    I guerrieri dell’Italia antica – Gli eserciti italici dalla fondazione di Roma ad Annibale

    20.00

    Leggere questo libro consentirà di scoprire un’Italia diversa e guasi sconosciuta: guella delle fiere popolazioni guerriere che prosperarono prima dell’ascesa di Roma. Lo scopo principale dell’autore è descrivere l’organizzazione militare dei vari popoli che abitavano la penisola italica, dal più grande al più piccolo, comprese le vicende degli stessi romani fino alla fine della Seconda Guerra Punica (202 a.C). Gli avvenimenti bellici vissuti da ciascuna popolazione saranno ricostruiti in maniera dettagliata, così come l’equipaggiamento e le tattiche impiegate da ciascun tipo di guerriero italico. Il lettore si troverà immerso in un panorama culturale molto vasto e altrettanto variegato, che andrà a coprire tutte le regioni della penisola italiana. Il testo, infatti, prenderà in considerazione le seguenti popolazioni: Celti, Liguri, Veneti, Marsi, Umbri, Piceni, Etruschi, Latini, Romani, Sabini, Equi, Volsci, Sanniti, Campani, Lucani, Bruzi, Apuli, Tarantini, Siracusani, Siculi e Sardi. I guerrieri di ogni gruppo etnico saranno rappresentati in otto tavole a colori originali, oltre che in un apparato iconografico formato da numerose foto inerenti attività di rievocazione storica degli antichi popoli italici.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 198 con 32 tavole a colori

    Stampato nel 2018 da Goriziana

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    I guerrieri di Dio – Hezbollah: dalle origini al conflitto in Siria

    21.00

    A più di trent’anni dalla fondazione il Partito di Dio costituisce un organismo politico-militare sul quale molto è stato detto e scritto, spesso a sproposito, definendolo di volta in volta movimento integralista, gruppo terroristico sciita, creatura dell’Iran rivoluzionario al servizio della Siria. Dotato di una struttura tentacolare che ne ha fatto un’organizzazione attiva in campo sociale, culturale, assistenziale e militare, fin dalle origini oppositore determinato dell’imperialismo e già protagonista della liberazione del Libano da Israele, Hezbollah è conosciuto come la Resistenza islamica. Per comprenderne la complessa storia, questo saggio parte dal contesto libanese e mediorientale in cui il Partito di Dio è nato e cresciuto accompagnando il lettore nella conoscenza degli uomini, delle idee, delle azioni politiche e delle campagne militari di un soggetto che ha fatto del pragmatismo e della segretezza uno dei punti di forza.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 378 + 6 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2017 da Mursia

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    I guerrieri piceni – Tattiche equipaggiamento e tecnologie

    12.00

    I guerrieri piceni furono i protagonisti vivaci del mondo antico, bellicosi e fieri al punto da dominare l’intera Italia centrale orientale, figli di una società imperniata sulla figura del principe guerriero ma oggi praticamente dimenticati. Chi erano questi guerrieri? Come combattevano e come vivevano? A queste ed a tante altre domande daremo risposta in quest’opera sulla cultura Picena dove si intrecciano archeologia, antropologia e sperimentazione, corredata di foto e ricostruzioni accurate, per conoscere meglio un mondo che la definitiva conquista romana ha cercato di cancellare per sempre

    Brossura, 21 x 29,8 cm. pag. 48 illustrato con alcune foto b/n e+ 4 pagine fuori testo di foto a colori

    Stampato nel 2018 da chillemi

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    I guerrieri-lupo nell Europa arcaica – Aspetti della funzione guerriera e metamorfosi rituali presso gli indoeuropei

    15.00

    Questo studio si propone di sviluppare alcuni aspetti della funzione guerriera presso gli Indoeuropei con particolare riguardo per talune società del mondo germanico-scandinavo e, inoltre, di far risaltare le molte similitudini che vi sono tra diverse società di guerrieri geograficamente e cronologicamente distanti tra loro, ma pur sempre appartenenti alla sfera indoeuropea. Un viaggio affascinante tra storia, letteratura e mitologia, dai berserkir delle fredde terre del Nord ai marut dell’India.

    Brossura 15 x 21 pag. 105 alcune illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da il Cerchio

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    I guerriglieri di Dio

    16.00

    Seguendo le ragioni del cuore, ma rimanendo fedele alle fonti documentarie, Fulvio Izzo riannoda con un unico filo episodi e personaggi della Controrivoluzione legittimista dalla fine del ‘700 a tutta la metà dell’800: da Jacques Cathelineau alla duchessa di Berry, dalla Real Brigata Estense ai Barbacani pontifici, sino al “brigantaggio” antipiemontese guidato dal marchese De Trazegnies e dal conte De Christen.

    Brossura, pag. 280

    Stampato nel 2002 da Controcorrente

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    I jet dell’Aeronautica Militare – Italian Air Force jets

    30.00

    Il volume vuole essere un reportage fotografico avente per tema, gli aerei con propulsione a getto, utilizzati dall’Aeronautica italiana a partire dall’immediato secondo dopoguerra. il testo è limitato alle schede descrittive dei velivoli e alle motivazioni che hanno portato i vertici aeronautici ad immettere in servizio un determinato tipo di velivolo. Gli aerei presi inconsiderazione dal presente lavoro, sono i seguenti:Republic F-84 “Thunderjet”; De Havilland DH-100 “Vampire”; Fiat G.80/G.80-1/G.80-3B/Fiat. G-8; Lockeed T-33; Aerfer “Sagittario II” e “Ariete”; Republic F-84f/EF-84; Canadair CL-13 F-86E; North America F-86K; Aermacchi MB.326; Lockeed F-104; Panavia Tornado; Aermqacchi MB.339; Macdonnel AV-8B “Harrier”; Aermacchi AMX; Lockeed Martin F-16A/B “Fighting Falcon”; EF-2000 “Typhoon”; Piaggio PD-808; Dassault Falon 50/900; Douglas DC-9; Airbus A.319 CJ; Gulfstream Aerospace “Gulfstream III”; Boeing 707/767; Macchi T-346; Lockeed Martin F-35.

    Brossura, 20 x 28 cm. pag. 92 riccamente illustrato con foto a colori

    Stampato nel 2018 da IBN

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    I lager dei Savoia

    14.00

    Le vicende dei campi di deportazione dei soldati napoletani e pontifici all’indomani della campagna per l’Unità, rappresentano un’altra tessera – completamente rimossa della memoria e dagli archivi – che serve a svelare il vero volto del Risorgimento.

    Brossura, pag. 240 + 4 di illustrazioni b/n

    Stampato nel 2005 da Controcorrente

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    I Lanzichenecchi

    12.00

    Renato Scuterini

    I lanzichenecchi (Landsknecht) sono stati tra i più famosi soldati mercenari della storia, arruolati dalle Legioni tedesche del Sacro Romano Impero Germanico, tra la fine del XIV secolo e il XVII secolo. Molto noti per la loro crudeltà nei confronti dei popoli combattuti nonché per la violenza che mostravano sul nemico. Diventati nel tempo militari di professione (dopo la Riforma protestante per lo più di fede luterana) reclutati dall’Imperatore soprattutto tra i figli cadetti delle famiglie di piccoli proprietari terrieri. Furono protagonisti delle principali battaglie delle Guerre d’Italia, in particolare Marignano nel 1515, Bicocca nel 1522, Pavia nel 1525, Calliano nel 1487 e nella spedizione contro il papa Clemente VII culminata con il tristemente famoso Sacco di Roma del 1527.

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    I lanzichenecchi – Le milizie germaniche fra fine 400 e 500

    20.00

    I Lanzichenecchi nacqueroin Germania sul modello dei mercenari svizzeri, di cui presto divennero feroci antagonisti. Soldati mercenari provenienti prevalentemente dalle regioni tedesche del Sacro Romano Impero, combatterono tra la fine del XV secolo e la fine del XVII, in quasi tutte le guerre. Il termine deriva dal tedesco “Landsknecht”, cioè servo della regione; presenti sui principali campi di battaglia del periodo sono famosissimi soprattutto per il sacco di Roma del 1527, guidati dal loro mitico comandante Georg Von Frundsberg. Nel libro vengono prese in considerazione soprattutto la loro organizzazione, il loro costume ed armamento, il tutto corredato da 18 stupende tavole a colori e centinaia di immagini in b/n.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 79 con circa 64 illustrazioni b/n e 16 tavole a colori

    Testo bilingue italiano/inglese

    Stampato nel 2013 da Soldiershop

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    I lanzichenecchi. La loro storia e cultura dal tardo Medioevo alla Guerra dei trent’anni

    45.00

    Reinhard Baumann

    Intorno ai Lanzichenecchi si creò un alone di leggenda già all’epoca in cui, nel XV secolo, furono assoldati da re e imperatori. Combatterono nella guerra dei trent’anni e nella battaglia di Lepanto contro i Turchi, furono schierati in Africa, parteciparono al corpo di spedizione che in Venezuela andò alla ricerca dell’El dorado. Le loro gesta entrarono così a far parte dell’immaginario popolare. Sino ad oggi, però, la storiografia si è occupata di loro esclusivamente dal punto di vista storico-militare, trascurando quello più propiamente antropologico. Il libro di Baumann colma questa lacuna e offre agli appassionati di storia una prima ricostruzione complessiva che va ben oltre gli stereotipi consolidati, descrivendone la vita durante le campagne militari, con le lunghe marce, le salmerie, le vivandiere, gli amori ma, anche i periodi senza contratto, quando il soldato di ventura si trasformava in mendicante e ladro.

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    I Legionari di Nettunia – I caduti della Repubblica sociale italiana di Anzio e Nettuno (1943-1945)

    20.00

    Mentre, dopo l’8 settembre 1943, tutto un mondo crollava vi fu chi, pur sapendo di andare di fronte ad una sconfitta certa, prese le armi “per l’Onore d’Italia”; l’Italia poteva ancora vantare i suoi “Legionari”. In questo saggio vengono ricostruite le storie dimenticate di tutti quei volontari che, arruolandosi mella R.S.I., non fecero più ritorno alle loro case. Difficile ricerca, operata ricostruendo fatti avvenuti in diverse località dell’Italia settentrionale, dimenticati e sui quali mancavano studi come il disarmo del Presidio di Trino della VII Brigata Nera “Bruno Ponzecchi”; lo scontro di Monforte d’Alba sostenuto dalla Compagnia OP della GNR di Imperia o le stragi partigiane del dopoguerra a Milano.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 247 con 61 illustrazioni b/n e colori

    Stampato nel 2009 da Herald Editore

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    I legionari di Roma in età repubblicana – 298-105 a.C.

    15.00

    Dall’ultima, grande guerra contro i Sanniti (298-290 a.C.) all’apice della gloria della Repubblica nel I secolo a.C., la potenza di Roma si espresse attraverso le sue legioni. Furono gli uomini che vi combattevano a conquistare la penisola italica, a sconfiggere i magnifici regni ellenistici e a distruggere l’impero commerciale di Cartagine. Alla fine, tutto il bacino del Mediterraneo si trovò sotto il dominio di Roma, tra province governate da magistrati romani e Stati clienti. Questo libro prende in esame la formazione, l’addestramento e lo sviluppo degli uomini che costruirono quel grande impero: i legionari della Roma repubblicana.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 95 illustrato con circa 60 foto b/n e a colori

    Stampato nel 2013 da Goriziana

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    I legionari di Tito e la guerra giudaica (Romanzo)

    15.00

    Romano Del Valli

    La campagna condotta da Vespasiano e Tito in Giudea tra il 67 e il 70 d.C. viene qui narrata attraverso le vicende di soldati e civili tra l’Egitto e la Palestina. Conflitti spietati persino tra Giudei, assedi e cadute di città, la distruzione di Gerusalemme e del suo splendido Tempio, sono visti attraverso gli occhi dei protagonisti e delle vittime, con fedeltà storica e rispetto delle fonti. Amori, amicizie, crudeltà, coraggio e vita quotidiana dei protagonisti si dipanano da Alessandria d’Egitto, ove è stanziata la XV Legio Apollinaris in cui milita il giovane Quinto Rulliano.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 204

    Stampato nel 2015 da Arbor Sapientiae

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    I legionari maledetti. Storia dei sopravvissuti della battaglia di Canne e del loro riscatto

    Il prezzo originale era: €12.00.Il prezzo attuale è: €7.20.

    Giovanni Melappioni           prezzo di listino: 12.00 (sc. 40%)

    Sopravvissuti alla peggiore sconfitta della storia di Roma, gli uomini sfuggiti al disastro di Canne furono additati come unici colpevoli della disfatta, divenendo i legionari maledetti. Condannati all’esilio in Sicilia, destinati all’oblio eterno, riuscirono invece a risollevarsi dal fango in cui erano stati gettati per consegnarsi alla gloria eterna. Questa è la storia del loro epico riscatto. Questo saggio ripercorre l’epopea di quegli uomini.

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    I Leichenkeller dei crematori di Birkenau

    20.00

    Lo studio presentato nella Parte I apparve originariamente in tedesco col titolo «Die Leichenkeller der Krematorien von Birkenau im Lichte der Dokumente». Qui viene pubblicata per la prima volta la versione originale italiana. La Parte II propone la rielaborazione di una serie di articoli redatti da Carlo Mattogno e Giuseppe Poggi.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 140 illustrato con 56 documenti di cui 28 a colori

    Stampato nel 2017 da Effepi

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    I leoni del deserto – Storia del primo Battaglione Paracadutisti Carabinieri Reali 1940 – 1942

    12.00

    Il libro racconta la storia del 1° Battaglione Paracadutisti Carabinieri Reali: la costituzione, la selezione, il duro addestramento e l’immediato invio in Africa settentrionale, dove il reparto si darà in totale sacrificio per proteggere la manovra di ripiegamento di quattro Divisioni nazionali e di una Divisione tedesca, ormai circondate dale forze corazzate anglo-americane. L’opera esalta l’onore e l’altissimo senso del dovere dei combattenti, un’attestazione etica unica, un indelebile segno lasciato ai posteri da eroi poco celebrati e poco conosciuti.

    Brossura, 14,5 x 20,5 cm., pag. 152 diversecon circa 49 foto b/n, 1 cartina e varie riproduzioni di documenti b/n

    Stampato nel 2014 da Chillemi

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    I Leoni di Takrouna – Il 66° Reggimento fanteria Trieste in Africa settentrionale (1941-1943)

    15.00

    Una suggestiva ricostruzione delle gesta del 66° Reggimento fanteria “Trieste” durante la Seconda Guerra Mondiale. In questo volume ci vengono narrate in maniera sobria e dettagliata le azioni, ma anche le drammaticità e le carenze che misero a dura prova i soldati di questo reparto, unico del Regio esercito, se pur costretto a ripiegare più volte, a non aver mai subito una sconfitta ad opera del nemico. Protagonista delle operazioni più importanti condotte dalle forze dell’Asse sullo scacchiere nordafricano, dalla battaglia di el Agheila, a el Alamein, fino all’eroico episodio di Takrouna, dove il 66° scrisse l’ultima e la più bella pagina della sua storia, prima della resa delle forze italiane a Capo Bon.

    Brossura, 13 x 19 cm. pag. 214 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2016 da Biblion

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    I leoni morti – La battaglia di Berlino

    22.00

    Saint-Paulien è lo pseudonimo di M.I. Sicard, che, giovanissimo, fu il braccio destro di Jacques Doriot, presidente del Parti Populair Francais, considerato dal 1936 al 1945 il partito “fascsita” per eccellenza in Francia. Sicard, nel 1946, fu condannato ai lavori forzati a vita. Si consegnò volontariamente alla polizia francese nel 1957 e fu quindi amnistiato. Questo libro che, l’autore stesso, definisce una via di mezzo tra il fatto storico e il romanzo, ha costituito per diversi decenni (e continua tuttora ad esserlo) un fondamentale punto di riferimento, quasi un’icona tra le letture preferite di quanti, vedono nella lotta spesso senza speranza dei volontari stranieri delle Waffen-SS, l’ultimo atto di una vecchia Europa delle varie etnie, delle diverse nazionalità che ormai è in pieno disfacimento. L’epopea dei volontari francesi nell’ultima difesa di Berlino. Così ne scrisse Otto Skorzeny: «Posso affermare che gli ultimi combattimento svoltisi attorno alla Cancelleria del Reich sono descritti da Saint-Paulien con rigorosa esattezza. Impegno tutti i miei camerati a leggere questo libro e posso solo rimpiangere che un’opera siffatta non sia stata scritta da un tedesco». L’abnegazione e il sacrificio di un reparto di Waffen-SS francesi nella capitale del Reich ormai circondata dai sovietici, resterà nell’immaginario delle generazioni di europei che credono ancora in una visione del mondo alternativa all’attuale, esempio estremo di coerenza, fedeltà, onore. A prescindere che il libro è attualmente pubblicato dalla nostra casa editrice, lo riteniamo uno dei dieci libri che non dovrebbero in assoluto mancare nella bibblioteca di chi vuole andare oltre e vedere la storia da una differente prospettiva.

    Brossura 15 x 23 cm. 288 pagine con 16 pagine fuori testo con 29 foto b/n

    Quarta edizione, stampato nel 2007 da Ritter Edizioni

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