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    Il nuovissimo ordine mondiale. La tirannide antiumana, quintessenza della demagogia egualitaria

    12.00

    Renzo Giorgetti

    Mentre ancora c’è chi dubita dell’esistenza di un Nuovo Ordine Mondiale, già se ne prepara uno Nuovissimo: è la “nuova normalità” dei QR code, della sorveglianza globale, della shock economy e della “società aperta”. Renzo Giorgetti compie un viaggio nelle pieghe del nostro tempo, sottolineando gli elementi di continuità con il passato e delineando una fenomenologia delle forme del potere che sembra ripetersi costantemente, rinnovando la farsa di un meccanismo artefatto: siamo dinanzi ad una governance settaria e fanatica, priva di “diritti inalienabili” e “sacri valori fondativi”, che comprime gli spazi di libertà, rescinde i legami con il sacro, omologa le coscienze, decostruisce le identità e sovverte le tradizioni.

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    Il nuovo mito germanico del “terzo regno”

    10.00

    Julius Evola

    Questo saggio di Evola apparve su “Politica” anno XIV vol. XXXVI fascicoli CIII-CIV nel 1932 alla vigilia dell’ascesa al potere del nazionalsocialismo in Germania. In esso appare evidente l’interesse con cui Evola seguiva le evoluzioni dottrinarie e le proposte politiche di personaggi di spicco del mondo monarchico-tradizionale come Everling e Rohan, Kalergi e Spann.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 48

    Stampato nel 1981 da Il Corallo

    Condizioni del libro: pagine leggermente ingiallite

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    Il nuovo Statuto speciale per la Nazione sarda – Sa Carta de Logu noa pro sa Natzione sarda

    5.00

    Nel sessantesimo anniversario dello “Statuto speciale della Sardegna” (L.Cost. 26 febbraio 1948 n° 3) e dopo più di un anno di lavoro, viene proposto un nuovo Statuto speciale. La proposta, elaborata dal Comitato “Firma per la tua Sardegna”, è il risultato di oltre 350 ore di riunioni plenarie. Il Comitato promotore ha sentito esperti, rappresentanti delle più diverse categorie sociali, organizzato presentazioni e convegni, prodotto elaborati per la discussione e consultato documenti anche di carattere internazionale. Scopo finale del lavori è la presentazione di una legge d´iniziativa popolare. La proposta per una “Carta de Logu noa” viene qui presentata in forma commentata per illustrare le motivazioni a sostegno delle scelte del Comitato tecnico-scientifico.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag 88

    Stampato nel 2009 da Condaghes

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    Il nuovo totalitarismo e la rivoluzione della coscienza

    15.00

    Innanzitutto, questo saggio è immerso nello “spirito del tempo”: esso stesso è la cartina di tornasole, dei processi di “frattura” e “ricomposizione” caratterizzanti sia l’individuo, che il corpo societario nel complesso. Oggi il mondo occidentale “tutto”, può sfruttare a suo vantaggio due fattori: uno è quel movimento che parte dall'”alto” e che promuove l’attivazione, anche in forma di vero e proprio bisogno, della “dimensione spirituale”; l’altro è proveniente dal “basso”, ovvero l’affermarsi, in tutto quel coacervo di forze ideologiche e politiche – definibili, per semplificazione, “populiste” e “sovraniste” –, di una serie di istanze economiche, politiche, culturali e sociali, vera linfa vitale di un “moto rivoluzionario” che sia completo e “totale”. Questo gioco di dualità e contraddizioni, inversioni di principî e disarmonie, lo ritroviamo nell’individuo, nel collettivo e nel rapporto che esiste tra “élite” e “individuo/collettivo”, “vertice” e “base”. Esso costituisce la struttura “antropologica” e “societaria” della nostra epoca.

    Brossura 15 x 21 cm., pagg. 147

    Stampato nel 2019 da AGA

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    Il pane e il circo

    32.00

    “Panem et circenses”: l’espressione con cui Giovenale definisce sprezzantemente le preoccupazioni dei romani durante l’Impero è divenuta proverbiale. Ma come stavano le cose nel mondo antico? È proprio vero che allora, come oggi, i governanti davano un po’ di pane e di divertimenti in cambio della passività politica? In questo libro ormai classico Paul Veyne svela il funzionamento della politica e il carattere contraddittorio delle ideologie e delle credenze attraverso un’indagine sulla pratica del mecenatismo, vale a dire la munificenza verso la collettività che spingeva i notabili, i senatori, l’imperatore a costanti e cospicui doni ai cittadini: opere pubbliche ma anche elargizioni di denaro, sostentamento, svaghi. Non solo occasione di spettacoli osceni ed efferati, il circo è allora il palcoscenico in cui si consumano prestigio, interessi e soprattutto rapporti di potere.

    Rilegato, 14,5 x 21,5 cm. pag. 679

    Stampato nel 2013 da Il Mulino

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    Il paradiso devastato

    19.50

    Il 10 giugno 1940 l’Italia entrava nella Seconda guerra mondiale, dopo aver subìto il martirio di durissimi bombardamenti, il suo territorio venne invaso dagli angloamericani il 10 luglio 1943: da quel momento l’intera Penisola, da Capo Pachino a Domodossola, diventò una sconfinata arena di battaglia, in cui si affrontarono centinaia di migliaia di combattenti provenienti da ogni angolo del Globo. Per la prima volta uno storico italiano ricostruisce ogni singolo tassello di quella interminabile Campagna, non confinando la prospettiva al campo della politica o della guerra civile, ma approfondendo l’analisi dei protagonisti militari di quel conflitto, ossia delle macchine da guerra alleate e naziste. È una narrazione del volto sporco della guerra fatta dalla prospettiva dei soldati, che furono prima di tutto uomini, dei loro slanci come delle loro paure: è un racconto «dal basso», nel solco della migliore storiografia anglosassone, dove sono dettagliate tutte le tappe di una via Crucis di spettrale ampiezza: le spiagge della Sicilia, come quelle di Salerno e di Anzio, la Linea Gotica, il baluardo di Cassino, Ortona, la «Stalingrado d’Italia», fino alla breccia di Argenta, l’ultima battaglia che consentì lo sfondamento e la vittoria finale. Alberto Leoni ha dato voce a una miriade di eroi dimenticati o sconosciuti, come i fanti canadesi, i temerari fucilieri nippoamericani, i gurkha dai pugnali a lama ricurva, nonché gli implacabili paracadutisti tedeschi, i famoso Diavoli verdi. I loro nomi costellano i tanti cimiteri militari presenti nel nostro Paese.

    Brossura 13 x 19 pag. 495

    Stampato nel 2012 da Edizioni Ares

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    Il partigiano Eolo – Una storia di odio nel Polesine della guerra civile

    20.00

    Nel corso della guerra civile operò nel Polesine, in particolare nella zona intorno ad Adria, una formazione partigiana che terrorizzò la popolazione macchiandosi di crimini e nefandezze tali da far inorridire gli stessi antifascisti, capitanata da Eolo Boccato, un personaggio violento che, dopo aver combattuto a fianco dei fascisti contro gli slavi, si diede alla macchia dando vita ad una sua “guerra privata”, scatenando sanguinose rappresaglie contro la popolazione civile. In pochi mesi Eolo e compagni giunsero a sopprimere 76 persone, si distinsero in ogni tipo di infamia, senza mostrare pietà nemmeno per i bambini. Nonostante la presa di distanza degli stessi vertici resistenziali, l’Italia ufficiale nel dopoguerra assegnerà a Eolo Boccato una medaglia d’argento per “meriti partigiani”, contribuendo a riaprire nella società civile polesana vecchie ferite mai del tutto rimarginate. Prefazione di Gianfranco Stella.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 213 di cui pag. con 18 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2017 da Ritter

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    Il passo dei repubblichini

    8.00

    Questa cronaca dei primi tre anni del dopoguerra italiano è una scanzonata ricostruzione, giocata anche sul filo di una sottile ironia, delle vicende, in molti casi tragicomiche, nelle quali furono coinvolti molti dei reduci del fascismo repubblicano, i cosiddetti “repubblichini”, i “fascisti senza Mussolini”, ridotti in uno stato di semiclandestinità. Questi “neofascisti” cominciarono a organizzarsi in gruppuscoli vagheggiando “a volte colpi di stato”, a volte manifestazioni di forza, azioni dimostrative, e impegnandosi in “svariate” attività, attentamente controllate dalla polizia.

    Brossura, 11,5 x 17 cm. pag. 96

    Stampato nel 2006 da Le Lettere

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    Il patrimonio storico della Grande Guerra – Commento alla Legge 7 marzo 2001, n. 78

    12.00

    La legge nazionale riguarda la tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale. Essa è improntata a una tutela per incentivare e sostenere, più che a vietare, ma “l’usura del tempo e degli agenti atmosferici da un lato, la curiosità e l’interesse degli uomini dall’altro, vanno progressivamente e implacabilmente rimovendo”. Per consegnare questo patrimonio alle generazioni future, occorre intervenire: è ciò che si premura di fare questa legge che rappresenta uno strumento eccezionale per la modernizzazione della memoria legata alla Grande Guerra. Il ricco apparato illustrativo documenta le maggiori o più originali operazioni di recupero e valorizzazione sin qui realizzate, dagli itinerari, ai reperti, alle mostre, ai centri di documentazione, ai monumenti, ecc.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 200 con circa 76 foto b/n e 1 cartina

    Stampato nel 2002 da Gaspari

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    Il patrimonio storico della prima guerra mondiale – Progetti di tutela e valorizzazione a 14 anni dalla legge del 2001

    28.00

    Il Comitato tecnico scientifico speciale per il patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale è istituito ai sensi della legge 78/01 “tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale”, e opera presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Direzione generale Belle Arti e Paesaggio. Il Comitato, composto da 15 membri di varia provenienza (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero della Difesa, enti locali, associazioni, ecc.), esamina progetti di tutela e valorizzazione del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale e definisce criteri e priorità per l’assegnazione dei finanziamenti. Si preoccupa inoltre di promuovere attività di ricognizione, di inventariazione, di studi e ricerche sul patrimonio della Prima Guerra Mondiale. Il volume illustra l’attività del Comitato dalla sua istituzione (2001), con una attenzione particolare al dibattito normativo che precedette l’approvazione della legge, e agli oltre 70 progetti finanziati dal 2001 ad oggi, tra i quali sono stati selezionati i più rappresentativi.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 144 interamente illustrato con foto di forti, monumenti, ossari, interni di opere museali, trincee e alcune mappe a colori

    Stampato nel 2015 da Gangemi

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    Il patto di Roma e la legione cecoslovacca – Tra grande guerra e nuova Europa

    18.00

    Il Patto di Roma, siglato alla fine del “Congresso delle nazionalità oppresse dall’impero austro-ungarico” dell’8-10 aprile 1918, costituisce il superamento del Patto di Londra in base al quale l’Italia era entrata in guerra. Il volume riscopre un capitolo a lungo trascurato dalla storiografia sulla grande guerra e passato in sordina alla fine del conflitto, sovrastato dalla rinnovata ostilità nei confronti degli jugoslavi e dalla convinzione di una “vittoria mutilata”. Nello stesso tempo esso dà ampio rilievo a un passaggio decisivo della storia dei cechi e degli slovacchi che vede come protagonista, in campo diplomatico e militare, lo slovacco Milan Rastislav Stefánik, personalità poliedrica, astronomo ed aviatore, naturalizzato francese ma particolarmente legato all’Italia. Saggi di Pavel Helan, Michal Ksinan, Francesco Leoncini, Vincenzo Maria Pinto, Giovanni Villani.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 236

    Stampato nel 2015 da Kellermann

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    Il patto Hitler-Stalin 1939 – 1941

    30.00

    Come si giunse al patto tedesco-sovietico di non aggressione dell’agosto 1939 e in quale modo si verificò la rottura Hitler-Stalin? Quale motivo spinse Hitler ad aggredire l’URSS, affrontando tutti i rischi di un’impresa del genere e proprio nel momento in cui sembrava che la vittoria tedesca sulla Gran Bretagna fosse solo una questione di tempo? L’aggressione fu un gesto inconsulto o fu determinata dal timore di un intervento di Stalin a fianco degli inglesi e dalla volontà di premunirsene? Il libro di Philipp Fabry, basato sull’esame di un’immensa quantità di documenti segreti, risponde a tutti questi enigmi storici, accendendo una luce di spietata consapevolezza su alcune fra le pagine più tragiche della storia contemporanea e dimostrando come Stalin e Molotov si dimostrarono superiori ai rivali tedeschi per abilità diplomatica e calcolo strategico.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 678

    Stampato nel 2019 da Res Gestae

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    Il pensiero armato. Idee-shock per una cultura dell’azione

    35.00

    AA.VV.

    Idee schok per una cultura dell’azione. Saggi vari di Flavio Nardi, Evelina Marolla, Carlo Mascetti, Ines Pedretti, Gabriele Adinolfi, Alessando Giuli, Carlo Terracciano, Piero Puschiavo, Gianantonio Valli, Francesco Mancinelli, Maurizio Murelli, Jurgen Graf e altri.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 457

    Stampato nel 200 da Quattrocinqueuno

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Il pensiero dell’origine in Giorgio Locchi

    15.00

    Giovanni Damiano

    Praticamente da sempre, l’opera di Giorgio Locchi è stata appiattita sulla storia del Grece e della Nouvelle Droite, così da perdere tutta la sua originalità e potenza. Era insomma arrivato il momento di restituire a Locchi l’importanza e la centralità che gli spettava, sottraendolo non solo a una “cattiva” storicizzazione, appunto tutta sbilanciata sulle esperienze francesi, ma anche a letture politiche per lo più distorcenti e parziali, in grado soltanto di nascondere ancora di più il volto autentico del pensiero locchiano, che è pensiero dell’origine. Ma si tratta di un’origine che nulla ha a che fare con nostalgie metafisiche di sorta. Piuttosto, si è in presenza di un’origine nata nella e dalla libertà, e quindi mai saldamente posseduta. Un’origine alla quale dà voce il mito, altro decisivo aspetto dell’opera locchiana. Pertanto origine, mito e libertà rappresentano il “cuore” del percorso di ricerca del filosofo romano

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    Il pensiero navale italiano dal dopoguerra ad oggi Vol. II – L’esercizio e i mezzi del potere marittimo

    34.00

    I saggi più significativi della cultura navale italiana dell’ultimo cinquantennio, selezionati e presentati da due ben noti studiosi. Un ritorno alla ricerca e al dibattito dottrinario e culturale navale, particolarmente sentito negli ultimi anni e che vede molto sensibile la Marina Militare. I tre volumi vogliono rappresentare un primo passo pubblico verso una ripresa a più vasto respiro degli studi navali nel nostro Paese. In particolare questo secondo volume si occupa dell’esercizio e i mezzi per esercitare il potere marittimo.

    Rilegato, 21 x 28 cm. pag. 360

    Stampato nel 1997 da Ufficio Storico della Marina Militare

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    Il pensiero ribelle – Controstoria della filosofia politica

    20.00

    Che cosa possono avere in comune D’Annunzio, Longanesi, Gomez Davila, Ezra Pound, Thomas Mann, Zolla, Guareschi, Mishima, Heidegger, Cioran, Corridoni, Spengle, Drieu La Rochelle, Carl Schmitt e Robert Musil? Questi autori, per brevi tratti della loro vita o addirittura per l’intera esistenza, si sono collocati sul versante opposto di una linea tendenziale che incrocia liberalismo e progressismo, elaborando i contorni di un “pensiero ribelle” di cui, in questo libro, se ne setacciano le fondamentali diramazioni.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 330

    Stampato nel 2019 da Idrovolante Edizioni

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    Il pensiero tradizionale di Julius Evola

    8.00

    Come definito dall’editore stesso questo volume è “un piccolo omaggio a un grande uomo e – al contempo – un’agile guida per chi voglia acostarsi con onestà di intelletto e di intenti alla complessità del pensiero tradizionale”. Accompagnato da un’Appendice di testi evoliani e da una succinta ma esaustiva bibliografia, rappresenta uno strumento valido per un corretto approccio allo studio di Julius Evola.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 62

    Stampato nel 1994 da Società Editrice Barbarossa

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    Il pericolo rosso – Comunisti, cattolici e fascisti fra legalità ed eversione 1943 – 1969

    25.00

    Questo lavoro cerca di ricostruire la storia del nostro paese nel periodo compreso fra la guerra civile del 1943-45 e il 1969, inizio della strategia della tensione, avendo come filo conduttore i rapporti fra Dc, Pci, Msi e i loro referenti internazionali, alla luce dell’attività “coperta” delle organizzazioni paramilitari clandestine. Questi partiti ideologicamente forti disponevano di apparati di sicurezza e sistemi logistici attivabili in situazioni di emergenza; ciò pone problemi di enorme rilievo in merito al punto centrale, in uno stato democratico, relativo all’esercizio del monopolio della forza. Pone anche il problema dello “spazio” reale in cui si esercita la sovranità dei cittadini, laddove l’esistenza di strutture paramilitari clandestine pone dei limiti che nemmeno l’esercizio del diritto di voto può far superare. Da un lato i comunisti, con i loro apparati paramilitari riorganizzati con l’aiuto di Mosca, nati dalle costole del combattentismo partigiano, protetti e finanziati dall’Urss. Dall’altro il variegato e contraddittorio fronte anticomunista, con le sue strutture ricostituite sotto la supervisione degli anglo-americani: la gladio quale evoluzione delle formazioni partigiane cattoliche e la rete di strutture a essa collegate; la “gladio nera”, sofisticata evoluzione del radicalismo fascista “utilizzata” dall’anticomunismo di marca atlantica per operazioni illegittime e illegali: nel loro insieme, esse hanno tenuto in stallo la democrazia italiana per mezzo secolo.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 378

    Stampato nel 2017 da luni editrice

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    Il Piano Morgenthau – 1944-45 un genocidio mancato

    35.00

    1944-1945 un genocidio mancato. Come per vendetta, per lucro e per facilitare l’espansione comunista in Europa si tentò di sterminare il popolo tedesco. Questo documentato saggio di David Irving, forse perchè appartenente al filone revisionista, non ha mai goduto di grande diffusione. Traspare da queste pagine, il cinico lavoro diplomatico condotto da Henry Morgenthau, ministro americano del tesoro e alto esponente della comunità ebraica newyorkese, nei confronti dell’inizialmente riluttante Winston Churchill al fine di ottenere l’approvazione al piano. Strumento di ricatto nei confronti di Churchill erano gli aiuti di cui la Gran Bretagna in bancarotta a causa della guerra, aveva disperato bisogno. Il vendicativo piano Morgenthau prevedeva la trasformazione della Germania in nazione agricola e pastorale mediante la distruzione delle sue industrie. Poco prima di morire Franklin Roosevelt , con disappunto di Morgenthau, fece un provvidenziale passo indietro e il piano venne definitivamente accantonato.

    Rilegato, 17,5 x 24,5 cm. pag. 312

    Stampato nel 2004 da Settimo Sigillo

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    Il piano Morgenthau – Prima edizione italiana accompagnata dal facsimile del dattiloscritto originale

    22.00

    Il Piano Morgenthau fù un progetto (per fortuna mai attuato) che il Signor Henry Morgenthau Jr. programmò nell’ambito dell’amministrazione americana nell’immediato dopoguerra. Il folle piano prevedeva verso la Germania una politica estremamente punitiva, dove chiunque, a medio e alto livello avesse avuto a che fare con il regime nazionalsocialista doveva essere imprigionato e di sovente eliminato. Inoltre prevedeva di trasformare il territorio tedesco soto occupazione alleata in un grande comprensorio agricolo senza industrie pesanti e ovviamente senza Forze Armate. Il testo riporta una lettera di apprezzamento del Generale dei paracadutisti tedeschi Student rinchiuso in un campo di internamento negli Stati Uniti, a Byron Price, delegato speciale del Presidente Truman che si era espresso in maniera decisamente negativa verso il Piano Morgenthau.

    Prima edizione italiana a cura di Francesco M. Pitzus, accompagnata dal facsimile del dattiloscritto originale

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 112

    Stampato nel 2003 da Effepi

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    Il Piastrino di Riconoscimento – L’identificazione sui campi di battaglia

    15.00

    In ambito collezionistico tra i numerosi oggetti che compongono la “militaria” ci sono degli oggetti molto particolari: i piastrini di riconoscimento. Da sempre essi suscitano molta curiosità e interesse. Questo elaborato traccia la storia del processo dell’identificazione individuale, che a partire dall’esigenza sociale, politica e militare, portò all’utilizzo sistematico dei piastrini di riconoscimento da parte dei maggiori eserciti nazionali.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 66 con foto b/n e colori

    Stampato nel 2018 In Proprio

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    Il Piemonte repubblicano. La voce della RSI nella «culla della Resistenza»

    26.00

    Ernesto Zucconi

    Ernesco Zucconi, prende in esame la stampa della Repubblica Sociale Italiana, nell’ambito piemontese, vera culla del movimento resistenziale italiano. L’elencazione delle testate, di cui vengono riportai alcuni esempi, mostra il gran numero di queste e le notizie riportate. Spicca il gran numero di attentati e uccisioni da parte dei partigiani, anche verso le donne e i “non militari” in genere.

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    Il pipistrello bomba – E altri assurdi progetti militari (per fortuna) mai realizzati

    23.00

    Si può ridere e contemporaneamente imparare? Le due cose non sono necessariamente antitetiche e questo libro di Vince Houghton ne è la prova. Ridere, si ride parecchio, anche in maniera sguaiata, perché le storie raccontate in queste pagine sono assolutamente irresistibili. Però mentre si ride si riesce anche a pensare, perché queste pagine non sono di finzione, raccontano cose incredibilmente vere, e proprio questo aumenta il loro carico esplosivo di comicità. Pensavamo che Il dottor Stranamore di Stanley Kubrick fosse frutto della fantasia di un regista geniale, invece Houghton ci dimostra che la storia è del tutto plausibile, anzi, forse è persino un po’ edulcorata. Nella realtà è successo anche di peggio. “Il pipistrello bomba” parla di missioni segrete, di piani tattici, di armi innovative e di tutto ciò che le migliori menti di un paese in guerra sono riuscite a concepire nel disperato tentativo di difendere la propria nazione. La scrittura non può che essere ironica, dato il tenore quasi lisergico di certe invenzioni, ma dalla lettura di queste pagine esce anche uno spaccato di storia militare della Seconda Guerra Mondiale e delle Guerra fredda che lascia a bocca aperta.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 288

    Stampato nel 2019 da Bollati Boringhieri

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    Il podestà forestiero – La scelta sovranista Vol. 1

    35.00

    Questo non è uno studio sull’euro. Bensì sulle dinamiche che lo hanno prodotto, nel segno di quel “podestà forestiero” che, secondo Mario Monti, impone ai governi degli Stati «decisioni non scaturite dai loro convincimenti ma dettate dai mercati e dall’Europa»… Per questo è stato necessario scomporlo in tre parti, alla luce di un’analisi geopolitica, economica e psico-sociale. Una cavalcata che, in questo primo scorcio, segue un filo rosso che cuce tutta l’attualità contemporanea, dal memoriale di Aldo Moro al “Piano Solo”, sino a un quiet coup d’état. Spingendosi a un’esplorazione che dalla Goldman Sachs arriva, a ritroso, sino al Codice di Hammurabi. Per trovare una via d’uscita dal capitalismo neoliberista. Attraverso la modalità integrale di una soluzione tradizionale e socialista. Per infrangere definitivamente la grande eresia dell’economically correct. E chiudere i conti con la destra e la sinistra.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 456

    Stampato nel 2019 da Altaforte

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    Il poema dei Sansepolcristi

    5.90

    Per la prima volta ristampato in Italia il Poema per i Sansepolcristi di Filippo Tommaso Marinetti, uscito nel 1939 per la Tipografia del Popolo d’Italia.

    Brossura, 12 x 17 cm. pag. 14

    Stampato nel 2019 da Eclettica

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    Il politico e la guerra – Maschera e volto dell’Occidente

    25.00

    In questo secondo volume de “Il politico e la guerra” si prendono in esame i conflitti dalle guerre napoleoniche fino ai nostri giorni, senza perdere di vista quelle profonde trasformazioni politiche e sociali che in poco più di due secoli hanno cambiato la nostra terra, al punto che vi è chi ritiene che oggi tutto il pianeta sia destinato a diventare Occidente. Ciò nonostante la potente talassocrazia d’oltreoceano dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica non solo non è riuscita a sottoporre l’intero pianeta al proprio dominio, ma la stessa crisi economica che attanaglia il mondo occidentale è, in primo luogo, crisi degli equilibri geopolitici mondiali fondati sulla supremazia degli Stati Uniti. Fondamentale è dunque capire la “genesi” e la “struttura” di tali equilibri attraverso l’analisi della relazione tra la funzione politico-strategica dell’Economico e il modo tipicamente occidentale di fare la guerra.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 394

    Stampato nel 2016 da Anteo

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    Il politico e la guerra – Terra e mare

    25.00

    È innegabile che categorie metapolitiche, quali Terra, Mare, Eurasia, Occidente, talassocrazia o “grande spazio”, in quanto rimandano al nostro “Essere-nel-Mondo”, necessitino di essere interpretate non solo in chiave geofilosofica, ma anche in chiave storico-geopolitica, se è vero che destino degli uomini è di “Essere-insieme”, vale a dire che l’uomo è, in primo luogo, un animale politico. Ne” Il Politico e la Guerra” si cerca quindi di tracciare una sorta di “mappa” dei conflitti dall’antichità ai nostri giorni mettendo a fuoco l'”intreccio” tra il Politico, l’Economico e la Guerra. L’opera è suddivisa in due parti distinte: “Terra e Mare” (volume I), che tratta dei conflitti fino alle guerre napoleoniche, e “Maschera e Volto dell’Occidente” (volume II, di prossima pubblicazione), in cui l’accento cade sulla stretta connessione tra la funzione politico-strategica dell’Economico e la “pre-potenza” della grande talassocrazia d’oltreoceano. Una connessione così stretta che “pax americana” e barbarie occidentale appaiono ormai come due facce della medesima medaglia.

    Brossura, 14,7 x 21 cm. pag. 348

    Stampato nel 2015 da Anteo Edizioni

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    Il polo escluso. La fiamma che non si spegne: da Almirante a Meloni

    19.00

    Piero Ignazi

    Questa edizione presenta in versione integrale il testo originale, pubblicato per la prima volta nel 1989, al quale è stata aggiunta una postfazione che dà conto dell’evoluzione di quel “polo escluso”, il quarto partito italiano, e delle formazioni che gli sono succedute, fino all’exploit elettorale di Fratelli d’Italia e al governo di Giorgia Meloni.

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    Il ponte di Klisura – I carristi italiani in Albania 1940-1941

    17.00

    Rinaldo Panetta, comandante di un reparto delle forze corazzate in Albania nel 1940-41, narra le drammatiche esperienze dei carristi italiani costretti ad affrontare le artiglierie avversarie che li aspettavano dovunque con i pezzi puntati. Nel settore di Klisura si verificano violenti combattimenti sotto un diluvio di cannonate, l’arrampicata degli M. 13/40 tra centinaia di cadaveri su quota 731 e l’avvampare dei carri incendiati sul Prrhoni That in un’imboscata mortale.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 291 + 20 pagine fuori testo con 36 foto b/n e 4 cartine

    Stampato nel 2010 da Mursia

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    Il popolo del Duce – Storia emotiva dell’Italia fascista

    24.00

    Esprimere gratitudine, avanzare una supplica, dimostrare la propria fede, chiedere favori, in un ventaglio inesauribile di circostanze e occasioni. Per il compleanno e l’onomastico del Duce; con la richiesta di un incontro; dopo che aveva pronunciato un discorso importante; quando un membro della sua famiglia era malato, o si voleva che facesse da padrino a un figlio; in occasione degli anniversari del fascismo o di una crisi internazionale; perfino quando lo scrivente aveva fatto un sogno significativo. Durante il ventennio migliaia di italiani impugnarono la penna per scrivere al loro capo carismatico. I mittenti erano di tutte le estrazioni sociali ed età. Erano soldati, contadini, massaie, bambini, preti, studenti, artigiani. Molti scrivevano per chiedere un aiuto economico, ma in moltissimi per esprimere al loro leader ammirazione incondizionata, fino al desiderio amoroso o all’adorazione religiosa: per tanti il culto del Duce non fu soltanto il prodotto della propaganda ma un attaccamento profondamente sentito. Christopher Duggan ricostruisce il ventennio dagli albori dello squadrismo sino alla caduta del regime, attraverso una documentazione fatta di lettere e diari privati inediti, resoconti giornalistici, programmi radio, canzoni popolari.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 528

    Stampato nel 2013 da Laterza

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    Il popolo di bronzo

    30.00

    Il volume presenta un inedito lavoro di ricerca che attraverso un’attenta analisi dei bronzetti sardi svela particolari finora passati inosservati. I primi due capitoli illustranoi possibili colori utilizzabili dai nuragici nell’età del bronzo. La seconda parte, in 100 schede, descrive minuziosamente con testo ed illustrazioni dettagliate, abiti, copricapi, elmi, archi, spade, scudi ed ogni sorta di attrezzo scolpito nelle statuette.

    Brossura, pag. 254 interamente illustrate con foto e disegni b/n

    Stampato nel 2005 da Condaghes

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    Il popolo di Salvini – La Lega Nord tra vecchia e nuova militanza

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €9.00.

    Susanna Ceccardi – Andrea Pannocchia            Prezzo di listino  15.00 (sconto 40%)

    Scritto a quattro mani da un sociologo “esterno” e da una militante leghista della provincia di Pisa. Obiettivo? Capire il successo di Matteo Salvini, intervistando, in tutta la Penisola, dirigenti, sostenitori e amministratori della Lega Nord e di Noi con Salvini. Come ha fatto? Quali le innovazioni rispetto al passato? Le risposte delineano un dibattito interno all’arcipelago “verde” molto più articolato di quanto si pensi, nel quale i leghisti storici, di sicura fede bossiana, convivono con delusi o orfani della destra sociale, del forzismo liberista e perfino di una sinistra lassista nei confronti dell’Islam…

    Brossura, 14,8 x 21 cm. pag. 126

    Stampato nel 2016 da Eclettica

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    Il Popolo italiano (1956 – 1957)

    17.00

    A cura di Giovanni Sessa, con il presente volume la Fondazione Evola mette a disposizione gli articoli che il pensatore pubblicò sul quotidiano romano “Il Popolo italiano” tra il 1956 e il 1957, che consentono di contestualizzare appieno la sua azione intellettuale, in relazione alle opere di grande spessore che il filosofo scrisse o diede alle stampe negli anni Cinquanta, fra cui ricordiamo “Gli uomini e le rovine”, “Metafisica del sesso” e “Cavalcare la tigre”.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 188

    Stampato nel 2014 da Pagine

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    Il Portogallo di Salazar. Politica, società, economia

    22.00

    Fernando Rosas – Alvaro Garrido

    Istituito da António de Oliveira Salazar nel 1933 e abbattuto quarantun’anni dopo da una rivoluzione incruenta, l’Estado Novo portoghese ha rappresentato la più longeva dittatura di destra nell’Europa del Novecento. Álvaro Garrido e Fernando Rosas ne ripercorrono l’intera parabola, offrendo per la prima volta al pubblico italiano una ricostruzione complessiva della lunga esperienza lusitana. Tramite una narrazione degli eventi fondata su un solido quadro interpretativo, gli autori chiariscono le ragioni dell’eccezionale stabilità di un regime che ha attraversato i decenni centrali del XX secolo, superando indenne anche la Seconda guerra mondiale e la sconfitta del modello politico fascista.

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    Il Portogallo nelle Guerre d’Oltremare – Dottrina operativa e operazioni di controinsurrezione in Africa (1961-1974)

    30.00

    Questo libro, scritto dal Prof. John P. Cann, il più grande esperto nordamericano del metodo portoghese di contrasto alla Guerra Subversiva è un testo inedito in Italia. Pubblicato negli USA nel 1997, rappresenta ancora oggi un libro imperdibile per gli analisti italiani di Counterinsurgency (COIN) e, più in generale, per gli studiosi delle tecniche di soppressione delle forme di sovversione politica e militare. Il merito del Professore Cann non è solo quello di aver voluto interpretare i fatti descritti dal punto di vista dei militari che concepirono e realizzarono l’approccio portoghese al COIN, ma è soprattutto quello di aver voluto analizzare una esperienza militare tatticamente vincente, ma spesso ignorata dagli storici e dagli esperti di Controinsorgenza. Infatti, nonostante fosse diplomaticamente isolato ed economicamente limitato, il Portogallo riuscì con uno sforzo logistico impressionante, a condurre e a vincere contemporaneamente, per più di dieci anni, tre operazioni di Counterinsurgency in tre Teatri Operativi differenti: Angola (1961-1974), Guinea Bissau (1963-1974) e Monzambico (1964-1974).

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 320 + 32 pagine fuori testo con foto b/n + 8 pagine fuori testo con foto a colori

    Stampato nel 2019 da edizioni Il Maglio

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    Il potere dei generali – Civili e militari nell’Asia orientale contemporanea

    19.00

    In Asia orientale le sorti della democrazia e la natura dei sistemi politici si intrecciano con il ruolo dei militari. In Cina e in Giappone, nella penisola coreana, a Taiwan, in Vietnam, Tailandia, Indonesia, Birmania gli eventi politici, la lotta per la libertà, la stessa collocazione internazionale degli stati sono il frutto delle relazioni tra civili ed élite militare. Per la prima volta in Italia un testo a più voci di affermati specialisti di Asia introduce un tema vitale per la comprensione del mondo contemporaneo.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 190

    Stampato nel 2017 da Carocci

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    Il potere del sangue. Nel divenire dei popoli

    28.00

    Karl Ludwig Lechler

    Se si dovesse indicare ciò che rende particolarmente istruttiva la lettura di Die Macht des Blutes im Werden der Völker di Karl Ludwig Lechler, non occorrerebbe dilungarsi oltre misura; basterebbe soffermarsi esclusivamente sui seguenti tre aspetti. L’autore. Laureato in medicina, igienista razziale, ma soprattutto Gauamtsleiter del Rassenpolitische Amt dello NSDAP nel Württemberg-Hohenzollern. Il contesto. La realtà da sempre prevalentemente contadina del suddetto Gau, a quei tempi definito il “granaio del Land”, il che spiega i frequenti rimandi nel testo a Richard Walther Darré e le molte citazioni dai suoi principali scritti. Il fine. Questo libro è un interessante esempio di che cosa si intendesse nel Terzo Reich per lettura della storia da un punto di vista razziale. L’autore ci offre una panoramica che spazia attraverso i millenni, dall’uomo preistorico alle prime migrazioni di popoli, dai Goti ai cavalieri medioevali, per culminare infine in quel “laboratorio” che, secondo Lechler, spiega in miglior modo e chiarisce l’effetto delle diverse anime razziali su un popolo: la Spagna.

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    Il potere della droga nella politica mondiale

    23.00

    La stima dei profitti derivanti dalla vendita della droga è di circa trecento miliardi di dollari l’anno. Questa somma strabiliante spiega la grande potenza di cui possono disporre i “signori della droga”, i quali non sono sempre quelli che la stampa mondiale ci propina in continuazione. Il potere della droga è in alcuni casi diventato un vero e proprio Stato nello Stato. Anche i partiti politici, consciamente o no, hanno in passato approfittato e forse ancora oggi approfittano di questa manna caduta dal cielo. Naturalmente non senza una contropartita politica… Il denaro sporco prodotto dalla droga non trasuda più attraverso gli interstizi del sistema, ora lo inonda letteralmente. Come ben scriveva Jean-Michel Helvig su “Liberation” del 28 agosto 1989: “Come avviene per i petrodollari, anche i narcodollari hanno un peso rilevante sui mercati finanziari mondiali e nessuna frontiera può loro sbarrare la strada. E nessuna banca, anche se nazionalizzata, può essere sicura in modo assoluto di non detenere denaro sporco.”

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 340

    Stampato nel 2016 da Solfanelli

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    Il potere di Roma – Dieci secoli di impero

    29.00

    L’impero romano è durato più a lungo di qualunque altro, a eccezione di quello cinese: sebbene in seguito sia stato superato in estensione, i suoi unici rivali furono l’impero persiano degli Achemenidi e la dinastia Han in Cina. È dunque legittimo domandarsi quale altro individuo al mondo abbia potuto esercitare un potere maggiore di quello detenuto dai più valenti degli imperatori romani, come Augusto o Traiano. Ma in che cosa consistette il potere di Roma? E perché si diffuse in modo così ampio e duraturo? In questo libro, William V. Harris ci guida attraverso i dieci secoli che videro la nascita e il tramonto di Roma, svelandoci le ragioni interne del suo immenso potere politico, sociale ed economico.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 426

    Stampato nel 2019 da Carocci

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    Il potere logora chi non ce l’ha. L’arte politica di Charles-Maurice de Talleyrand

    22.00

    Prima al servizio della monarchia di Luigi XVI, poi della Rivoluzione francese e dell’Impero di Napoleone, infine nuovamente della monarchia. Duff Cooper affronta, con uno spirito critico che va ben oltre i luoghi comuni, la complessa figura di Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord, principe di Benevento, scaltro uomo politico e regista al fianco di Metternich del Congresso di Vienna, dimostrando come la vita di questo ambiguo personaggio soprannominato “il diavolo zoppo”, “il camaleonte” e “lo stregone della democrazia” – non fu dominata soltanto da ombre, ma soprattutto da una serie di abili mosse politiche che, al di là dei giudizi morali, lo resero grande protagonista del suo tempo.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 277

    Stampato nel 2016 da Res Gestae

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    Il potere marittimo di Venezia. Guerra nell’Egeo, 1645-1651

    12.00

    Federico Moro

    Nel 1645 inizia la Guerra di Candia. L’attacco dell’Impero ottomano ha come obiettivo l’isola di Creta, il cui possesso, unito a quello di Cerigo nel Mar Ionio e di Tinos nelle Cicladi, permette alla Serenissima di controllare buona parte delle rotte navali a lunga distanza che collegano il Ponente con il Levante mediterranei. Creta è indispensabile all’Impero per acquisire pieno controllo dello spazio marittimo orientale, ma lo è anche per Venezia che, grazie al Regno di Candia, mantiene profondità strategica e peso geopolitico, con le conseguenti ricadute economiche e finanziarie. Non si tratta di un conflitto inutile o “barocco”, come talvolta si legge, perché in gioco ci sono interessi vitali per entrambi. Per questo sarà la guerra più lunga e dispendiosa mai combattuta da Venezia, la quale avrebbe potuto uscirne vincitrice, in particolare nel corso delle prime campagne, quando la Repubblica esercitava il pieno dominio del mare. Questa è la storia di cosa successe allora.

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    Il predominio dell Occidente. Tecnologia, ambiente e imperialismo

    29.00

    Dal Quattrocento a oggi, gli occidentali hanno sempre cercato di conquistare e sottomettere altre società. Nel 1800 il 35 per cento del territorio del pianeta era sotto controllo occidentale; nel 1914 l’85 per cento. Ripercorrendo gli ultimi sei secoli di storia, Headrick mostra come sia stata sì la superiorità di determinate tecnologie (i velieri e le armi da fuoco, il vapore, il progresso medico, gli aerei) ad assicurare volta a volta il predominio occidentale, ma solo là dove l’ambiente era tale da consentirne un utilizzo vantaggioso: i velieri dominarono gli oceani e i mari ma non i fiumi cinesi, i cavalli servirono alle imprese spagnole ma anche alla resistenza degli indiani, le malattie giocarono a favore della conquista delle Americhe ma contro quella dell’Africa, gli aerei e le bombe non piegarono la resistenza vietnamita. Una lettura di singolare suggestione, che getta uno sguardo originale sulle dinamiche che hanno governato la storia mondiale dell’ultimo mezzo millennio.

    Cartonato con sovracopertina 15,5 x 21,5 cm. pag. 406 con 17 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Il Mulino

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    Il prezzo del giuramento – SS-Sturmbataillon Charlemagne durante la battaglia di Berlino 1945

    28.00

    Un resoconto dei volontari della Waffen SS francesi nella battaglia di Berlino nel 1945, contenente testimonianze oculari e molte informazioni aggiuntive, pubblicato per la prima volta in italiano. La Brigata francese, divenuta divisione della Waffen SS, è stata una discendente diretta della “Legione dei Volontari francesi contro il Bolscevismo”. Dopo sanguinose battaglie nell’estate del 1944 nel sud della Polonia, vicino a Sanok e Mielec, fu mandata nelle retrovie per un periodo di riposo e per essere ricostituita. Dopo alcuni mesi, considerata la situazione critica delle truppe germaniche in Pomerania, nel febbraio del 1945, la neonata 33ª Divisione volontari granatieri “Charlemagne”, fu schierata nella città di Hammerstein. Dopo molte battaglie contro una forza nemica schiacciante, l’unità fu travolta in una ritirata caotica, che causò cambiamenti irreparabili nella sua organizzazione e infine il suo scioglimento. Della divisione decimata, solo poche centinaia di uomini raggiunsero il punto di incontro a Neustrelitz. Alcuni di quelli, che scelsero di non deporre le armi, formarono un Battaglione d’assalto di volontari SS, che condusse la battaglia finale tra le rovine della capitale del Terzo Reich. Nonostante le gravi perdite subite, i francesi lottarono fino alla fine contro le sovverchianti forze sovietiche sia in termini di uomini che di mezzi; dotati di armi di piccolo calibro e Panzerfaust, trasformarono Berlino in un cimitero di carri armati nemici, i cui attacchi vennero fermamente respinti dai Panzerjäger (mezzi semoventi corazzati caccia carri n.d.T.), per molti giorni e numerose notti. Nonostante le disperate circostanze, rimasero fedeli al loro giuramento, fino al tragico finale. La loro parte nella Battaglia di Berlino rimane una leggenda per gli storici della Seconda Guerra Mondiale.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 283 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2020 da Novantico

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    Il prezzo dell’onore – La storia della Brigata Sassari e dell’8º Reggimento Bersaglieri nelle vicende di Giovanni e Alberto Riva Villa Santa

    19.90

    Nella storia della Grande Guerra alcune figure, così come alcuni eventi, sono scolpite nella storiografia nazionale. La Brigata Sassari con l’epopea dei suoi “Diavoli Rossi”, così come gli Arditi, rientrano di certo fra queste. Non è però cosa comune il poterne tracciare la storia attraverso le vicende belliche di una famiglia, i Riva Villa Santa, il cui nome si è legato indissolubilmente, e tragicamente, alla storia di questi reparti. Il capofamiglia Giovanni Riva, comandante del I Battaglione del 151° della Brigata Sassari, cadde infatti il 7 giugno 1916 sulle Melette dell’Altopiano di Asiago. Anche il giovanissimo figlio Alberto seguirà il tragico destino del padre quando, il 4 novembre 1918 a pochi minuti dallo scoccare dell’armistizio, cadrà alla testa di un plotone di Arditi. Sua sarà l’ultima Medaglia d’Oro al Valor Militare e lo stesso d’Annunzio scriverà un’ode per ricordare il suo coraggioso gesto. Gli autori hanno quindi potuto ricostruire, attraverso l’inedito archivio della famiglia Riva Villa Santa, alcuni dei principali eventi bellici della Grande Guerra sul fronte italiano, rinnovando così l’immagine di quell’indomito “spirito sardo” reso celebre da Emilio Lussu.

    Brossura, 16 x 24 cm. pag. 190 illustrato con circa 120 foto di cui 10 a colori

    Stampato nel 2016 da Itinera

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    Il prezzo della disfatta – Massacri e saccheggi nell’Europa liberata

    32.00

    Questo libro, che per taluni potrebbe sembrare blasfemo, non solo mette in dubbio il mito del senso dell’onore e della giustizia degli anglo-franco-americani, del loro profondo amore per l’umanità, ma ricorda le democratiche angherie, i democratici furti, i democratici stupri, le democratiche deportazioni, tutti ampiamente dimostrati e di libero accesso, purchè si voglia sapere. Il volume è accompagnato da una importante appendice fotografica.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 190 + 38 pagine fuori testo con foto e illustrazioni foto b/n

    Stampato nel 2008 da Effepi

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    Il primo e l’ultimo (Vol. 1)

    20.00

    Adolf Galland

    Il 26 aprile 1945, Adolf Galland, ai comandi del suo Messerschmitt, viene abbattuto in combattimento da un Mustang P-51 americano, ma riesce a sopravvivere. Arrestato dai vincitori, rimane in carcere fino al 1947, e l’anno successivo si trasferisce in Argentina, dov’è stato chiamato a collaborare, come molti suoi ex-colleghi, alla crescita dell’industria bellica nazionale. Qui comincia a scrivere le sue memorie, che diverranno presto un best-seller mondiale della letteratura di guerra.

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    Il primo e l’ultimo (Vol. 2)

    20.00

    Adolf Galland

    Il 26 aprile 1945, Adolf Galland, ai comandi del suo Messerschmitt, viene abbattuto in combattimento da un Mustang P-51 americano, ma riesce a sopravvivere. Arrestato dai vincitori, rimane in carcere fino al 1947, e l’anno successivo si trasferisce in Argentina, dov’è stato chiamato a collaborare, come molti suoi ex-colleghi, alla crescita dell’industria bellica nazionale. Qui comincia a scrivere le sue memorie, che diverranno presto un best-seller mondiale della letteratura di guerra.

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    Il primo esercito di Maria Teresa. L’esercito Austriaco dal 1740 al 1748 Vol. 1

    32.00

    Enrico Acerbi

    Maria Teresa d’Austria fu, con Federico il Grande, certamente una delle figure più importanti della storia europea. In questo lavoro parlerò, essenzialmente, solo del primissimo periodo in cui l’armata imperiale austriaca fu, in senso propriamente detto “teresiano”. Un aspetto particolarmente tragico di quel periodo fu che una donna, Maria Teresa, in origine certamente poco avvezza a tutto quando comprendeva l’attività bellica, fu costretta, da circostanze straordinarie, a far tesoro, da sola, dell’eredità del padre. Col passare del tempo, però, divenne così legata al suo esercito tanto che, dopo la morte del marito, quando consegnerà le “chiavi” militari al figlio, ebbe a dire: “Questo ramo dell’amministrazione dello Stato era l’unico di cui veramente mi interessavo.”

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