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    L’ infinito Sessantotto – Da Macondo e P38 alla II Repubblica

    14.00

    Nel mezzo secolo che ci separa dalla Contestazione, il reducismo si conferma la malattia endemica degli intellettuali italiani. Nel fiume delle rievocazioni e delle celebrazioni, nessuno però sembra chiedersi quanto e se “l’immaginazione al potere” contemplasse Berlusconi, Renzi, Grillo… Fra trionfalismo e vittimismo, si assiste alla curiosa identificazione nella gioventù studentesca e no fatta da settantenni pensionati, più o meno arzilli e nell’assoluto disinteresse di chi oggi ha vent’anni e un domani sarà senza pensione. In questo libro, che ha come appendice e controcanto un pamphlet scritto all’epoca, “Macondo e P38”, appunto, Stenio Solinas cerca di capire in che modo l’Italia attuale, la sua crisi economica, il suo cortocircuito politico, la disaffezione per la cosa pubblica che va di pari passo con l’insipienza della classe dirigente, affondi in quella di ieri, ne sia l’amara conseguenza o la triste negazione.

    Brossuara, 14 x 20,5 cm. pag. 132

    Stampato nel 2018 da La Vela

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    L’ insorgenza fascista ferrarese 1920-1921 – L’eccidio del castello estense

    15.00

    Il testo prende in esame la nascita del movimento fascista ferrarese, in contrapposizione all’amministrazione socialista negli anni 1920-21. Il ruolo di Italo Balbo, ma sopratutto – per la prima volta – il resoconto dei drammatici fatti del 20 dicembre 1920, con l’eccidio del Castello Estense, sono raccontati dall’autore con precisione storica. Viene fatta luce sulle violenze socialiste e completata una pagina storica fino ad oggi poco conosciuta.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 150 illustrato con 6 foto b/n

    Stampato nel 2007 da Settimo Sigillo

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    L’ irredentismo italiano di Nizza e del Nizzardo – Il caso Marcello Firpo (1860-1946)

    14.00

    Il volume costituisce il primo tentativo effettuato da un Accademico, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, di chiarire le motivazioni delle rivendicazioni italiane sul territorio di Nizza nel 1938 e di descrivere con equità la sua occupazione da parte dell’Italia durante la guerra dal 1940 al 1943. Il libro fornisce anche nuove informazioni, nuove perché fin qui non conosciute o volutamente ignorate, circa la possibile concordata entrata in guerra, con la Francia. Come risulterebbe dal carteggio conservato (e poi sparito) nell’Archivio privato di Umberto II a Cascais. Chiude il volume il “caso Marcello Firpo”; il grande poeta dialettale di Mentone, accusato di collaborazionismo e condannato dalla Francia gollista a 7 anni di prigione. “Caso” del tutto ignoto in Italia.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 136 con la riproduzione di alcuni documenti + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2015 da Settimo Sigillo

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    L’ Italia non gioca a risiko. Il ruolo delle Forze armate nella sfida geopolitica contemporanea

    14.00

    Giampiero Cannella

    Le Forze armate hanno attraversato le fasi più complesse della storia recente conquistando la fiducia degli italiani e la stima degli alleati. Oggi i nostri militari sono impegnati in decine di missioni fuori area e rappresentano una risorsa fondamentale in caso di emergenze nazionali. Nonostante ciò, bilanci sempre più esigui e decisioni estemporanee in politica estera impediscono all’Italia di recitare nel Mediterraneo il ruolo che le compete. Dal 1945 ad oggi, l’evoluzione, gli impegni internazionali, le caratteristiche e le criticità di un settore strategico penalizzato dalla mancanza di una chiara visione geopolitica da parte della classe dirigente del Paese.

    Brossura, 11,5 x 17 cm. pag. 160

    Stampato nel 2021 da Giubilei Regnani

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    L’ occhio del nemico. Fotografie austro-ungariche della Grande Guerra

    30.00

    Può la fotografia di guerra essere un fatto artistico? Questo nucleo di fotografie realizzate da reparti specializzati dell’esercito austro-ungarico sembra poter rispondere in senso affermativo a questa domanda. L’elegante semplicità delle inquadrature, la classicità degli atteggiamenti e delle pose, la nitidezza della luce che scolpisce i particolari quasi lenticolari della natura, lo sguardo partecipato e solenne, presuppongono una cultura estetica non comune specie se raffrontato con le fotografie realizzate dai reparti italiani dove prevale un taglio più documentaristico e di reportage fotografico. In queste fotografie al contrario è sempre evidente la preoccupazione di analizzare con precisione il dettaglio. E anche lí dove il soggetto sembra indistinto e confuso, come nel caso di alcune fatte nel buio delle trincee o delle camerate, avanza prepotente il senso emotivo del luogo, del momento, della condivisa partecipazione hic et nunc.

    Rilegato, 22,5 x 25 cm. pag. 141 completamente illustrato con circa 118 foto b/n

    Testo in lingua italiana/tedesca/inglese

    Stampato nel 2008 da Gangemi Editore.

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    L’ Ordine SS – Etica e Ideologia Vol. I

    30.00

    «A dire il vero, quando ho ricevuto l’enorme quantità di fogli che formano questo libro sull’Ordine SS, fui alquanto stupefatto: ottocento pagine di testo fitto! La mia vita di tutti giorni è sempre molto impegnata. Quindi, leggere questa sorta di enciclopedia mi avrebbe portato via decine di ore! Ma per farmi comunque una rapida idea di quanto questa insolita compilazione potesse essere interessante o meno, iniziai comunque a sfogliare i primi paragrafi. Tre giorni dopo, ero arrivato all’ultima pagina. Nel libro avevo trovato una straordinaria quantità di conoscenze presentate nel corso di una introduzione di cento pagine che già da sole costituiscono un libro, corredate poi, con perfetta nozione del soggetto, da centinaia di citazioni, semplici e al tempo stesso d’impatto, che formano un’enorme antologia di testi, redatti senza cercare di stupire il lettore quanto piuttosto per informarlo e convincerlo. Era, politicamente, l’intero panorama delle SS ricostruito attraverso dei testimoni diretti che non avevano certo pensato di fare opera da storiografi ma che avevano, lungo lo scorrere degli anni, vissuto in prima persona la dottrina, gli obiettivi, i metodi, la mistica di quel movimento che è stato senza dubbio, insieme con il leninismo, il fenomeno politico più importante del 20° secolo. In questa sorta di cattedrale che è l’opera costruita da Edwige Thibaut c’è tutto. Si viene a sapere, dopo aver studiato questa enciclopedia, quello che, ogni giorno, nel corso degli anni, avevano detto le guide spirituali delle SS – vi si trovavano spiriti brillantissimi ma anche cervelli più modesti. Edwige Thibaut ha ripreso, pagina dopo pagina, l’essenziale dei loro lavori, concepiti in piena azione, nel calore e nella luce degli avvenimenti».

    Dall’Introduzione di Léon Degrelle

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 305 con circa 64 illustrazioni b/n

    Stampato nel 2011 da Thule Italia

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    L’ organizzazione militare della Repubblica di Siena, 1524-1555

    20.00

    Jacopo Pessina

    Questo libro ricostruisce l’organizzazione militare della repubblica di Siena nel periodo compreso tra la cacciata del “tiranno” Fabio Petrucci nel 1524 e la conquista della città da parte dell’esercito asburgo-mediceo nel 1555. Tale ricostruzione presenta l’apparato bellico senese nella sua complessità, analizzando la gestione e il finanziamento di esercito e fortificazioni, i processi di reclutamento delle truppe e l’impiego di quest’ultime in combattimento. Il libro mette in luce l’organizzazione militare di un caso esemplare di second rank state durante le guerre d’Italia, un periodo di cambiamento radicale per l’arte bellica in Europa.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 316

    Stampato nel 2022 da Pisa University Press

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    L’ orientalista guerriero

    25.00

    Il conte professor Pio Filippani-Ronconi (1920-2010) è stato uno dei nostri maggiori orientalisti, sanscritista di vaglia, poliglotta ineguagliabile per le lingue più complesse e difficili non solo orientali ma anche occidentali, docente in Italia e con ampi riconoscimenti all’estero, autore di traduzioni fondamentali per la nostra cultura, di libri significativi, di centinaia di interventi e conferenze, ma soprattutto uomo di valore, adorato dai suoi studenti, personaggio eclettico, un pò “folle” come lui stesso ammetteva, e quindi difficile da tenere nelle righe del conformismo accademico e del politicamente corretto; egli ha avuto il solo torto di stare, come ormai si suol dire, “dalla parte sbagliata”, oltre ad avere una concezione spirituale della vita. Una personalità così non si può deimenticare quando oggi si ricordano con libri, premi, cerimonie, convegni, incontri, commemorazioni, targhe, intitolazione di scuole e di strade uomini e donne di importanza immensamente inferiore. Sicchè abbiamo pensato di ricordarlo in questo modo: con un volume di scritti in cui abbiamo avvicinato sia le testimonianze personali di vita, significative e toccanti, illuminanti, sia i saggi che vanno a esaminare i libri e le tematiche che lo hanno reso famoso, magari non tutto quello di cui era un riconosciuto esperto, ma di certo i suoi aspetti più importanti.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 248

    Stampato nel 2011 da Il Cerchio

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    L’ ultima frontiera dell’onore – I sardi a Salò

    15.00

    Furono diecimila i sardi che aderirono alla Repubblica di Salò (Rsi). Un numero consistente e ben superiore ai sardi che confluirono nella Resistenza. In gran parte militari, di quei 60-70 mila che all’indomani dell’8 settembre si ritrovarono di fronte alla drammatica scelta: aderire alla Rsi o finire nei campi di concentramento tedeschi. Molti erano sbandati sui vari fronti di guerra, soprattutto nei Balcani, o nella penisola. Chi non veniva subito catturato dai tedeschi doveva decidere se darsi alla macchia tentando di unirsi ai partigiani oppure far parte del nuovo esercito fascista. Numerosi arrivarono in qualche modo a Civitavecchia per cercare di rientrare in Sardegna dove i tedeschi si stavano ritirando senza combattere, ma non trovarono possibilità di imbarcarsi. Oltre ai militari si conta qualche migliaio di civili al Nord impiegati nell’amministrazione pubblica e che costretti o per propria decisione si arruolarono nella repubblica sociale. Non vi è dubbio che da un punto di vista quantitativo la partecipazione dei sardi al fascismo repubblicano fu rilevante. Ma ciò che desta sorpresa è la presenza qualitativa: a scegliere Salò furono il più grande musicista sardo del Novecento, Ennio Porrino, e il maggiore pittore, Giuseppe Biasi, morto tragicamente. E poi intellettuali, giornalisti, sindacalisti e militari di prestigio quali il generale Giuseppe Solinas. Comandante della divisione Granatieri di Sardegna dopo l’armistizio Solinas non solo non si defila, ma organizza la difesa di Roma contro i tedeschi. Dopo la fuga del re decide di stare con ciò che resta delle istituzioni e va con la Rsi.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 183

    Stampato nel 2009 da Doramarkus

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    L’ ultima offensiva del Leone. Venezia ai Dardanelli, 1649-1657

    12.00

    Federico Moro

    Durata un quarto di secolo, la Guerra di Candia rappresenta il più lungo conflitto mai affrontato dalla Serenissima. Non si tratta solo di uno dei sette combattuti contro l’Impero Ottomano, ma di quello che segna il suo definitivo declassamento geopolitico. Per questo è tanto importante sotto il profilo storico. Concluso dalla clamorosa insubordinazione di Francesco Morosini che consegna Candia, è caratterizzato da una serie di episodi i quali dimostrano come Venezia potesse vincere la guerra: se ciò non accadde fu a causa di una sorte avversa a volte incredibile, ma soprattutto per una ragione che ritorna spesso, tanto nelle vicende della Serenissima quanto in quelle degli stati suoi successori nella Penisola, sino a oggi. Diventando così, una preziosa lezione da meditare.

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    L’ ultimo legionario. Un diciottenne a Fiume. Diario inedito di un’impresa impossibile

    16.00

    Guido Pallotta

    Scritto nei primi anni Venti e ritrovato nel suo archivio privato, questo di Guido Pallotta è il racconto in prima persona di un ragazzo e di una generazione che si ritrovarono protagonisti di un’«impresa impossibile», alla fine del primo conflitto mondiale, insieme a Gabriele D’Annunzio e al suo esercito di legionari, idealisti, combattenti e sbandati. Nelle pagine dell’epoca – introdotte da Giordano Bruno Guerri e curate da Aldo Grandi – il futuro «squadrista con la penna» e gerarca fascista rievoca l’atmosfera della “gesta di Fiume”: il volontarismo postbellico, i sogni irrequieti, le delusioni e i drammi degli uomini che mollarono tutto per unirsi, anima e corpo, alla più grande avventura militare portata a termine da un esercito che tale non era se non nella volontà di raggiungere la meta.

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    L’ ultimo repubblichino

    10.00

    Carlo Mazzantini

    Carlo Mazzantini è nato a Roma nel 1925. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 si unisce ai superstiti di un Battaglione di Camicie nere e combatte sui monti della Valsesia e della Val d’Ossola dove conoscerà gli orrori, le lacerazioni e le contraddizioni della guerra civile. Catturato rischia la fucilazione ma è poi liberato. Ha vissuto a lungo all’estero insegnando nel liceo di Tangeri e all’università irlandese di Galway. In questo libro Mazzantini torna ai giorni della sua resa, ne evoca il clima drammatico e violento e ricorda i motivi di una scelta sbagliata opponendoli al calcolo e all’opportunismo di chi invece prese la strada giusta.

    Brossura pag. 108

    Stampato nel 2005 da Marsilio

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    L’«Otto Settembre 1943» al confine con la Svizzera Italiana – 74 fotografie originali di Christian Schiefer scattate nel vivo degli avvenimenti

    25.00

    .A proposito degli avvenimenti dell’otto Settembre 1943, Piero Chiara scrisse: «Fuga, esodo o diaspora, così venne chiamato il fenomeno, a seconda dei gusti, che ebbe i suoi varchi più praticati nel tratto di confine tra il Lago Maggiore e il Lago di Como, con una punta di preferenza tra le colline che da Viggiù digradano al Mendrisiotto e in particolare il valico doganale di Gaggiolo… Per tutto il mese di settembre continuò, a ritmi alterni, l’afflusso dei militari e dei civili, con la media di un civile ogni tre militari». Su questa complessa vicenda, su cui si innestarono ben presto, nel bene e nel male, centinaia di storie di disertori, dispersi, renitenti di leva, ebrei, antifascisti, soldati della Repubblica di Salò, partigiani della Repubblica dell’Ossola, calò nel dopoguerra un pesante silenzio. Questo studio, assieme al suo ricco e originale corredo fotografico, interessa il valico di Gaggiolo e la comunità di Stabio che in quei giorni si trovò in prima linea e diede una grande prova di solidarietà e di abnegazione, assieme ai reparti di guardie doganali e di militari che operavano su quel delicato settore di confine.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 324 illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2019 da Macchione

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    L’«Ottobre tedesco» del 1923 e il suo fallimento

    26.00

    Studiare la dinamica di quello che non è stato l’«Ottobre tedesco», individuando le cause del «fiasco», è lo scopo di questo saggio. Purtroppo in Italia, e non solo, ha circolato e alimentato la cultura della «sinistra rivoluzionaria», con effetti disastrosi, la tesi secondo la quale la rivoluzione nei paesi sviluppati sarebbe stata di estrema «semplicità». Ristabilire la verità sul 1923 in Germania, che ha attestato proprio l’esatto contrario della «semplicità» del processo rivoluzionario in Occidente, è quanto abbiamo cercato di fare, cominciando a utilizzare i documenti resi accessibili dall’apertura degli archivi dell’ex Unione Sovietica e pubblicando anche, per la prima volta in italiano, ampi estratti di interventi di Trotsky.

    Brossura, 14,2 x 21 cm. pag. 280 + 32 pagine fuori testo con immagini a colori e b/n

    Stampato nel 2018 da Altergraf

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    L’11° Reggimento Bersaglieri nella guerra italo-turca. Con elenco di tutti decorati al Valor Militare (1911-1913)

    16.00

    Filippo Lombardi – Alberto Galazzetti

    E’ un reparto di lunga tradizione dell’Esercito Italiano. Venne costituito a Caserta nel 1883 ma i suoi battaglioni vantano vita ancora più lunga. Oggi l’11 Reggimento Bersaglieri ha sede a Orcenigo superiore ed è inquadrato nella 132° Brigata Corazzata “Ariete”.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 150

    Stampato nel 2021 da Marvia

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    L’ABC del tiro dinamico sportivo – Dvd

    25.00

    Per tutti gli appassionati di armi corte una novità: è disponibile un nuovo lavoro della Arcimbold Eurobusiness interamente dedicato al Tiro Dinamico Sportivo. Regole di sicurezza, tecnica e metodologie di allenamento per avvicinarsi a questa disciplina sportiva. Edoardo Buticchi e Mario Riillo, campioni internazionali e istruttori di tiro, hanno spaziato, con competenza, tra i fondamenti del Tiro Dinamico Sportivo per trasmetterne la disciplina e diffondere il giusto approccio che occorre avere nei confronti dell’arma e dell’attività sportiva. Prontezza di riflessi, rapidità, destrezza e precisione sono le caratteristiche principali, ma l’attenzione maggiore deve essere rivolta alla sicurezza nel maneggio dell’arma, “perché un tiratore non sicuro non è un tiratore IPSC”. Questo concetto viene sottolineato con forza nel DVD. Il nuovo prodotto multimediale della Arcimbold, visionabile in 5 lingue, sviluppa tutti gli argomenti necessari per cominciare a praticare il Tiro Dinamico Sportivo. I capitoli: Il Tiro Dinamico Sportivo, La sicurezza, Le division, I bersagli, L’attrezzatura, La tecnica. Oltre 60 minuti di immagini e descrizioni realizzate con competenza e chiarezza nell’approccio e nelle dimostrazioni pratiche.

    Colori, durata 60 minuti, lingue: italiano, inglese, spagnolo, francese e tedesco.

    Prodotto nel 2009 da Arcimbold

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    L’ABC della ricarica. Bossoli, polveri, inneschi, proiettili. Come trasformarli in una cartuccia

    22.00

    Roberto Serino

    Questo volume offre una guida all’attività di ricarica e fornisce un programma semplificato di simulazione balistica, che consente di visualizzare l’influenza dei vari parametri di caricamento, sulla base dei più comuni valori delle variabili in gioco. Le pressioni sviluppate dai gas combusti e le velocità acquisite dal proiettile durante il fenomeno dello sparo possono essere calcolate con una certa approssimazione applicando i principi della fisicaQuesti ultimi dati non sempre sono forniti dai fabbricanti, ma anche se lo fossero, sarebbero comunque soggetti a variazioni secondo i lotti di produzione. Il volume, oltre ad offrire una guida elementare all’attività di ricarica, fornisce anche un programma semplificato di simulazione balistica. Che consente di visualizzare l’influenza dei vari parametri di caricamento, sulla base dei più comuni valori delle variabili in gioco.

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    L’addio della Legione Condor. La propaganda e l’esperienza bellica dei tedeschi nella guerra civile spagnola 1936-1939

    16.00

    Moreno Pedrinzani

    La guerra civile spagnola (1936–1939) è stato un evento sconvolgente, avvenuto in un paese arretrato e marginale, mutatosi quasi immediatamente in un evento di carattere internazionale. Le principali tecniche di guerra utilizzate durante la Seconda guerra mondiale sono state sperimentate qui per la prima volta. Ed è sempre qui che tedeschi e sovietici si scontrarono, anni prima dell’Operazione Barbarossa, in un confronto che fu terreno di prova delle nuove macchine belliche. Questo volume contiene la traduzione integrale in lingua italiana di un libro di propaganda franchista dedicato all’intervento del Terzo Reich. Oltre a presentare stralci di memorialistica inedita, le fotografie e le tavole presenti all’interno dell’originale, l’autore ha voluto arricchire questa pubblicazione con un saggio introduttivo e con una serie di corpose note al testo.

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    L’adorazione degli Antenati – Con uno scritto del Prof. Walther Wust edito dalla Ahnenerbe-Stiftung Verlag

    18.00

    “L’adorazione degli antenati e la legge giapponese” (dedicato ad una usanza molto praticata in Giappone e con una grande influenza sulle leggi e i costumi del popolo) fu pubblicato la prima volta nel 1901, in un opuscolo di 75 pagine, e ricevette grande attenzione da parte degli studiosi occidentali, cosicchè si ebbero una seconda e terza edizione, notevolmente ampliate. Questa traduzione italiana del 1941 è accompagnata da un discorso tenuto il 30 aprile 1942 a Monaco, in occasione della festa di fondazione della Società tedesco-nipponica, dall’SS-standartenfuhrer professore dr. Walther Wust, rettore dell’Università di Monaco.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 115

    Stampato nel 2014 da Thule Italia

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    L’Adrian. Storia e mito dell’elmetto della grande guerra

    13.00

    Nicola Bultrini

    Nell’arco di pochi anni, in tutto il mondo, sono stati prodotti milioni di esemplari dell’elmetto Adrian, concepito dall’omonimo ufficiale francese che, in una corsa contro il tempo, riuscì a escogitare una delle protezioni belliche tra le più diffuse della storia moderna. Prima di quell’elmo in guerra si andava con copricapo cenciosi, spesso soltanto rappresentativi se non addirittura d’intralcio, o con ripari paradossalmente più pericolosi. Quell’invenzione rappresentò una rivoluzione nell’abbigliamento difensivo, presto mutuata dagli eserciti di altri Paesi e impiegata per molti anni anche dopo la Grande Guerra. Per foggia e materiali l’intuizione di Louis Auguste Adrian rappresenta il discrimine tra due modi completamente diversi di intendere la guerra e tenere in considerazione la sopravvivenza dei soldati.

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    L’Adriatico conteso – Commerci politica e affari tra Italia e Austria-Ungheria (1882-1914)

    35.00

    Negli ultimi decenni dell’Ottocento, la travolgente crescita del commercio internazionale sembrò portare con sé benessere e stabilità, all’interno del clima ottimistico che sempre più spesso viene definito come “prima globalizzazione”. Quel vasto movimento era stato reso possibile dalla disponibilità di collegamenti più rapidi, economici ed efficienti rispetto al passato, garantiti dalla interconnessione tra ferrovie sulla terraferma, piroscafi di linea sui mari ed una rete telegrafica ormai estesa a tutti i continenti. L’apparente libertà che contraddistingueva la circolazione di merci, persone ed informazioni veniva però contraddetta da un sempre più esteso controllo esercitato dai diversi Stati sui mezzi che consentivano quelle interconnessioni. La rete dei collegamenti commerciali globali divenne teatro di una crescente competizione tra gli stati più forti, in grado di imporre la superiorità dei propri sistemi marittimi per intercettare quote sempre più ampie degli scambi globali. Nell’arena geograficamente ristretta del mare Adriatico, Italia ed Austria-Ungheria adottarono strategie marittime diverse nella forma, ma convergenti negli obiettivi, al fine di controllare i flussi commerciali in primo luogo, ma anche gli spazi di potere che ne erano l’esito politico. Due nazioni formalmente alleate dal 1882 accumularono così sempre più numerosi motivi di attrito, fino a schierarsi su fronti opposti durante la prima guerra mondiale.

    Brossura, 15 x 23 cm. pag. 285

    Stampato nel 2018 da Franco Angeli

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    L’aeronautica Caproni Predappio

    19.90

    AA.VV.

    Questo volume ricostruisce per la prima volta, in maniera sistematica e approfondita, la storia dell’Aeronautica Caproni di Predappio. Nel testo vengono affrontate tutte le tappe di quello che si rivelò essere un vero e proprio esperimento socio-culturale e industriale in pieno Ventennio Fascista: la fondazione dell’ebanisteria nel 1933, la sua trasformazione in fabbrica di aeroplani nel 1938, la nascita della MAP, la Società anonima Macchine Agricole di Predappio, e la sua triste fine con l’avvento della Seconda guerra mondiale. Per ricostruire le vicende di questa impresa, che giunse a occupare fino a 1.700 dipendenti, sono state fondamentali le poche fonti oggi rimaste, sparse in diversi archivi in tutta Italia.

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    L’aeronautica Militare e Milano – 90 anni insieme

    28.00

    Il 15 maggio 1925 si insedia a Milano il primo storico Comando aeronautico di natura territoriale, che raccoglie, riorganizzando sotto la sua giurisdizione comprendente il nord-ovest italiano, tutti i Reparti aeronautici, di volo e non, che erano appartenuti ai ranghi del Regio Esercito sino alla costituzione della Regia Aeronautica, avvenuta il 28 marzo 1923. Il Comando della 1a Zona Aerea Territoriale (come venne denominato nella sua configurazione iniziale) attraversa la storia perfezionando e affinando il proprio ordinamento, teso a una maggiore rispondenza fra operatività, autorità e buona amministrazione delle esigenze militari aeronautiche. L’istituzione “cambia di casa” tre volte in città, alla ricerca di locali più ampi e numerosi da dove poter dirigere il proprio servizio, spostandosi definitivamente nel 1941 nella sede di piazza Novelli (a quei tempi piazza Italo Balbo), che il progettista, l’ingegner Lorenzo Luigi Secchi, aveva iniziato a costruire nel gennaio del 1938 secondo i dettami del razionalismo italiano, realizzando un edificio solido e imponente, senza tuttavia allontanarsi dai principi armonici dell’arte italiana. Il Comando affronta il secondo conflitto mondiale con alcune novità organizzative di tutto interesse. Supera gli anni bui successivi all’armistizio di Cassibile, ricostruendosi con grande lungimiranza nel dopoguerra anche con un’interessante sperimentazione ordinamentale condotta dall’Aeroporto Militare di Vicenza.

    Rilegato, 24 x 30 cm. pag. 181 con oltre 120 foto a col. e b/n

    Stampato nel 2016 da Silvana Editoriale

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    L’aeropoema di Cozzarini – Primo eroe dell’esercito Repubblicano

    15.00

    Ristampa anastatica, accompagnata dalla riproduzione della cartolina disegnata dallo stesso Marinetti, del poema che esalta l’eroismo e il fecondo sacrificio della leggendaria figura di Rino Cozzarini, primo Caduto della riscossa repubblicana.

    Brossura punto metallico, 12 x 17 cm. pag. 23 con allegata la riproduzione di una cartolina

    Stampato nel 2009 da Associazione Italia

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    L’affondamento del Lusitania – Alle origini del “secolo americano”

    22.00

    Una storica copertina della Domenica del Corriere del 1917… mostrava una schiera di soldati statunitensi che sul fronte occidentale si lanciano in un assalto alla baionetta gridando “Lusitania! Lusitania!”, a riprova di quanto l’affondamento del transatlantico, avvenuto due anni prima, sia stato considerato già all’epoca il casus belli, l’episodio decisivo nella scelta interventista di Wilson e di quanto fosse stato grande l’impatto emotivo sull’opinione pubblica e sullo spirito patriottico americani. Ancora oggi quell’episodio suscita emozione e inquietudine… –

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 94 con circa 14 illustrazioni. Allegato DVD che contiene fra l’altro il primo cartone animato della storia del cinema realizzato da McVicar sull’affondamento del Lusitania

    Stampato nel 2015 da Effepi

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    L’affondamento dello Scharnhorst

    10.00

    Questo libro offre un resoconto puntuale e dettagliato delle varie fasi che caratterizzazrono la scoperta e la caccia all’unità della Kriegsmarine da parte della Royal Navy, facendone rivivere i momenti più drammatici. Il potente incrociatore germanico, che rappresentava un grave pericolo per i convogli alleati, venne affondato dagli inglesi e dei circa 1.800 uomini dell’equipaggio se ne salvarono 36. In appendice un’ampia descrizione tecnica delle navi che parteciparono alle operazioni, completate da dati statistici sulla composizione dei convogli, sugli apparati radar e sulle condizioni meteorologiche.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 110 + 32 di foto b/n

    stampato nel 2009 da Mursia

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    L’Africa d’Italia

    26.40

    Come ha scritto Aimé Césaire, uno dei cantori della negritudine che aiutò i popoli africani a trovare una via d’uscita dall’umiliazione della tratta, il colonialismo è la forma peggiore per mettere in contatto i popoli fra di loro. Questo libro ricostruisce i rapporti fra Africa e Italia ai tempi del colonialismo tenendo sullo stesso piano, nei limiti del possibile stanti le gerarchie dettate dalle condizioni oggettive o imposte con la forza, i soggetti di un incontro che ha segnato in profondità la storia sia dell’Africa che dell’Italia. Il volume analizza i fatti, i processi, le trasformazioni istituzionali e produttive, lo scambio a livello di cultura, di psicologia e di percezione dei rispettivi progetti e destini. L’arco di tempo è un secolo decisivo per l’ingresso dell’Africa nell’età moderna e per l’affermazione dell’Italia come Stato sovrano e potenza sul piano internazionale. Nelle vicende seguite alla perdita delle colonie, la memoria del colonialismo italiano si è dimostrata divisa e viziata da troppe reticenze. Ma se l’Italia è ormai a tutti gli effetti un paese del Primo mondo, è anche per l’esperienza coloniale condotta fra la fine dell’Ottocento e gli anni trenta del Novecento.

    Brossura 15 x 22 cm. pag. 442

    Stampato nel 2011 da Carocci Editore

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    L’Africa mediterranea in età romana

    17.00

    Pur senza trascurare gli aspetti istituzionali, economici, sociali, culturali, il volume è focalizzato sulle grandi personalità che influenzarono la presenza di Roma in Africa dalle coste dell’Atlantico ai confini orientali della Tripolitania, e sui numerosi episodi politici e militari che ne caratterizzarono la storia. Accanto a individui il cui ambito d’azione fu prevalentemente locale ne emergono altri di valenza “internazionale”, dal re Massinissa al tribuno Gaio Gracco, da Giugurta a Cesare, da Giuba II al ribelle Tacfarinas, da Tolomeo all’imperatore Vespasiano, da Adriano al prefetto del pretorio Plauziano, per chiudere con la figura di Agostino e dei suoi contemporanei Gildone, Eracliano, Bonifacio. Uno spaccato di storia regionale che contribuisce alla comprensione delle dinamiche di potere instaurate da Roma sui paesi dell’area mediterranea.

    Brossura 13 x 21,5 cm. pag. 176 con 10 cartine

    Stampato nel 2012 da Carocci

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    L’agguato di Matapan – Errori omisssioni e menzogne di una famosa battaglia navale

    30.00

    Questa pubblicazione, la terza realizzata da Francesco Mattesini sull’episodio di Matapan, e che comporta numerosi aggiornamenti, vuole doverosamente ricordare il sacrificio di 2.308 marinai di tutti i gradi della Regia Marina, che persero la vita nel corso di quella battaglia. Essa fu combattuta in due fasi, con un duello balistico d’artiglieria a grande distanza, nel corso della giornata del 28 marzo 1941 a sud dell’Isola di Gaudo (Creta), e poi proseguita nel corso della notte dell’estremità occidentale del Peloponneso (Grecia), con un attacco ravvicinato della Flotta britannica del Mediterraneo. Questa, arrivò a contatto con le navi italiane grazie alle segnalazioni della sua organizzazione crittografica Ultra, che segnalo il giorno esatto in cui la Flotta italiana si sarebbe mossa per una operazione che riguardava il Mediterraneo orientale. Ma soprattutto fu determinante l’efficacia degli attacchi degli aerosiluranti “Albacore” della portaerei Formidable. Essi colpirono dapprima la corazzata Vittorio Veneto, riducendone la velocita, e poi, in un attacco notturno, immobilizzando l’incrociatore Pola, permisero al nemico di aggredire gli incrociatori della 1a Divisione Navale, che accorrevano in suo aiuto, e che in quelle ore non si aspettavano quella sorpresa. Furono affondati gli incrociatori Zara e Fiume e i cacciatorpediniere Alfieri e Gioberti, per poi dare il colpo di grazia al Pola. Questo episodio è particolarmente importante nella strategia navale italiana, poiché da quel momento Supermarina, l’organo operativo dello Stato Maggiore della Regia Marina, ottenne da Benito Mussolini l’autorizzazione a non far più operare le sue navi al di fuori della protezione degli aerei da caccia adibiti alla scorta, e quindi entro un raggio d’azione di 100 miglia dalle base terrestri, in seguito ridotto a 85 miglia. Con questo prudente comportamento la Flotta britannica ebbe la possibilità di scorrazzare in lungo e in largo per il Mediterraneo, e quando le navi italiane furono impegnate con un nemico che appariva inferiore di forze navali e potenziale d’artiglierie i risultati, purtroppo, furono quasi sempre insufficienti.

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    L’agonia dell’Impero Romano d’Occidente

    20.00

    Luigi Cantarelli – Enrico Lupelli (a cura di)

    Seguendo l’opera storiografica e il metodo annalistico del Muratori, l’accademico dei Lincei Luigi Cantarelli compose questi “Annali d’Italia”, che coprivano l’arco temporale compreso fra la morte dell’imperatore Valentiniano III e la deposizione di Romolo Augustolo (455-476). Egli riportava gli avvenimenti storici che condussero alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, nella loro nuda e semplice essenzialità, basandosi sulle poche e talvolta oscure fonti documentarie. Cantarelli fermava la sua narrazione alla data che, secondo le convenzioni degli studiosi, segnava la fine della storia antica, anche se la detronizzazione dell’ultimo sovrano occidentale non caratterizzò il crollo dello Stato romano, ma solo quello del suo fantasma. La decadenza dell’Impero, infatti, era cominciata da almeno un secolo, fin dalla sconfitta militare di Adrianopoli (378), dove l’esercito di Valente fu annientato dalle orde gotiche capeggiate da Fritigerno; lo stesso imperatore morendo sul campo.

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    L’Ala d’Italia

    15.00

    “L’Ala d’Italia” fu una delle più belle ed autorevoli riviste di aeronautica del secolo scorso. Anzi, se ci si limita alla prima metà del secolo, fu certamente la più bella. Nata nel 1919 interruppe le pubblicazioni nel 1943 per ovvii motivi storici. Fu dunque abbastanza longeva e morì solo per cause di forza maggiore e non per motivi editoriali. Fu una rivista assai completa ed attenta ad ogni aspetto dell’aeronautuca. Trattò quindi anche l’aeromodellismo, anche se in maniera alquanto sporadica, specie in alcuni periodi. Fino a parte del 1943 la rivista aveva due uscite mensili, per poi diminuire negli ultimi mesi del conflitto.

    Brossura, 21,5 x 29,5 cm. pag. 70 con foto b/n e disegni tecnici

    Stampato da Ufficio Editoriale Aeronautico

    Sono disponibili le seguenti monografie: da sinistra a destra, dall’alto in basso:

    -n. 8 – aprile 1943

    -n. 1 – febbraio 1942

    -n. 24 – dicembre 1942

    -n. 22- novembre 1940

    -n. 11 – giugno 1943

    -n. 9 – maggio 1943

    -n. 23 – dicembre 1940

    -n. 16 – agosto 1941

    Condizioni delle monografie: generalmente buone, alcuni volumi hanno problemi di rilegature. Chiedere sempre informazioni relativamente alla monografia richiesta.

    Prezzo delle monografie: 15,00 euro cadauna

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    L’Ala d’Italia

    15.00

    “L’Ala d’Italia” fu una delle più belle ed autorevoli riviste di aeronautica del secolo scorso. Anzi, se ci si limita alla prima metà del secolo, fu certamente la più bella. Nata nel 1919 interruppe le pubblicazioni nel 1943 per ovvii motivi storici. Fu dunque abbastanza longeva e morì solo per cause di forza maggiore e non per motivi editoriali. Fu una rivista assai completa ed attenta ad ogni aspetto dell’aeronautuca. Trattò quindi anche l’aeromodellismo, anche se in maniera alquanto sporadica, specie in alcuni periodi. Nei primi anni la rivista aveva due uscite mensili, per poi diminuire negli anni trenta.

    Brossura, 21,5 x 29,5 cm. pag. 70 con foto b/n e disegni tecnici

    Stampato da Ufficio Editoriale Aeronautico

    Sono disponibili le seguenti monografie: da sinistra a destra, dall’alto in basso:

    -n. 8 – aprile 1942

    -n. 10 – maggio 1942

    -n. 14 – luglio 1942

    -n. 21 – novembre 1942

    -n. 21 – novembre 1940

    -n. 7 – aprile 1941

    -n. 6 – marzo 1941

    -n. 1 – gennaio 1941

    Condizioni delle monografie: generalmente buone, alcuni volumi hanno problemi di rilegatura. Chiedere sempre informazioni relativamente alla monografia richiesta.

    Prezzo delle monografie: 15,00 euro cadauna

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    L’Ala d’Italia

    15.00

    “L’Ala d’Italia” fu una delle più belle ed autorevoli riviste di aeronautica del secolo scorso. Anzi, se ci si limita alla prima metà del secolo, fu certamente la più bella. Nata nel 1919 interruppe le pubblicazioni nel 1943 per ovvii motivi storici. Fu dunque abbastanza longeva e morì solo per cause di forza maggiore e non per motivi editoriali. Fu una rivista assai completa ed attenta ad ogni aspetto dell’aeronautuca. Trattò quindi anche l’aeromodellismo, anche se in maniera alquanto sporadica, specie in alcuni periodi. Fino a parte del 1943 la rivista aveva due uscite mensili, per poi diminuire negli ultimi mesi del conflitto.

    Brossura, 21,5 x 29,5 cm. pag. 70 con foto b/n e disegni tecnici

    Stampato da Ufficio Editoriale Aeronautico

    Sono disponibili le seguenti monografie: da sinistra a destra, dall’alto in basso:

    -n. 19 – ottobre 1941

    -n. 18 – settembre 1941

    -n. 17 – settembre 1941

    – n. 9 – maggio 1942

    -n. 10 – maggio 1941

    -n. 23 – dicembre 1942

    -n. 11 – giugno 1941

    -n. 2 – gennaio 1942

    Condizioni delle monografie: generalmente buone, alcuni volumi hanno problemi di rilegatura. Chiedere sempre informazioni relativamente alla monografia richiesta.

    Prezzo delle monografie: 15,00 euro cadauna

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    L’Ala d’Italia

    15.00

    “L’Ala d’Italia” fu una delle più belle ed autorevoli riviste di aeronautica del secolo scorso. Anzi, se ci si limita alla prima metà del secolo, fu certamente la più bella. Nata nel 1919 interruppe le pubblicazioni nel 1943 per ovvii motivi storici. Fu dunque abbastanza longeva e morì solo per cause di forza maggiore e non per motivi editoriali. Fu una rivista assai completa ed attenta ad ogni aspetto dell’aeronautuca. Trattò quindi anche l’aeromodellismo, anche se in maniera alquanto sporadica, specie in alcuni periodi. Fino a parte del 1943 la rivista aveva due uscite mensili, per poi diminuire negli ultimi mesi del conflitto.

    Brossura, 21,5 x 29,5 cm. pag. 70 con foto b/n e disegni tecnici

    Stampato da Ufficio Editoriale Aeronautico

    Sono disponibili le seguenti monografie: da sinistra a destra

    -n.20 – ottobre 1941

    -n. 8 – aprile 1941

    -n. 1 – gennaio 1943

    -n. 2 – gennaio 1943

    -n. 16 – agosto 1940

    -n. 23 – marzo 1942

    -n. 15 – agosto 1940

    -n. 20 – ottobre 1939

    Condizioni delle monografie: generalmente buone, alcuni volumi hanno problemi di rilegatura. Chiedere sempre informazioni relativamente alla monografia richiesta.

    Prezzo delle monografie: 15,00 euro cadauna

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    L’Ala d’Italia

    15.00

    “L’Ala d’Italia” fu una delle più belle ed autorevoli riviste di aeronautica del secolo scorso. Anzi, se ci si limita alla prima metà del secolo, fu certamente la più bella. Nata nel 1919 interruppe le pubblicazioni nel 1943 per ovvii motivi storici. Fu dunque abbastanza longeva e morì solo per cause di forza maggiore e non per motivi editoriali. Fu una rivista assai completa ed attenta ad ogni aspetto dell’aeronautuca. Trattò quindi anche l’aeromodellismo, anche se in maniera alquanto sporadica, specie in alcuni periodi. Fino a parte del 1943 la rivista aveva due uscite mensili, per poi diminuire negli ultimi mesi del conflitto.

    Brossura, 21,5 x 29,5 cm. pag. 70 con foto b/n e disegni tecnici

    Stampato da Ufficio Editoriale Aeronautico

    Sono disponibili le seguenti monografie: da sinistra a destra, dall’alto in basso:

    -n. 13 – luglio 1940

    -n. 12 – giugno 1940

    -n. 10 – maggio 1943

    -n. 18 – settembre 1940

    -n. 19 – ottobre 1942

    -n. 14 luglio 1943

    -n. 14 – luglio 1940

    Condizioni delle monografie: generalmente buone, alcuni volumi hanno problemi di rilegatura. Chiedere sempre informazioni relativamente alla monografia richiesta.

    Prezzo delle monografie: 15,00 euro cadauna

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    L’Ala d’Italia

    15.00

    “L’Ala d’Italia” fu una delle più belle ed autorevoli riviste di aeronautica del secolo scorso. Anzi, se ci si limita alla prima metà del secolo, fu certamente la più bella. Nata nel 1919 interruppe le pubblicazioni nel 1943 per ovvii motivi storici. Fu dunque abbastanza longeva e morì solo per cause di forza maggiore e non per motivi editoriali. Fu una rivista assai completa ed attenta ad ogni aspetto dell’aeronautuca. Trattò quindi anche l’aeromodellismo, anche se in maniera alquanto sporadica, specie in alcuni periodi. Fino a parte del 1943 la rivista aveva due uscite mensili, per poi diminuire negli ultimi mesi del conflitto.

    Brossura, 21,5 x 29,5 cm. pag. 70 con foto b/n e disegni tecnici

    Stampato da Ufficio Editoriale Aeronautico

    Sono disponibili le seguenti monografie: da sinistra a destra, dall’alto in basso:

    -n. 13 – luglio 1941

    -n. 19 – ottobre 1940

    -n. 17 – settembre 1940

    -n. 11 – luglio 1941

    -n. 13 – agosto 1941

    -n. 24 – dicembre 1941

    -n. 22 novembre 1941

    Condizioni delle monografie: generalmente buone, alcuni volumi hanno problemi di rilegature. Chiedere sempre informazioni relativamente alla monografia richiesta.

    Prezzo delle monografie: 15,00 euro cadauna

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    L’Ala d’Italia

    15.00

    “L’Ala d’Italia” fu una delle più belle ed autorevoli riviste di aeronautica del secolo scorso. Anzi, se ci si limita alla prima metà del secolo, fu certamente la più bella. Nata nel 1919 interruppe le pubblicazioni nel 1943 per ovvii motivi storici. Fu dunque abbastanza longeva e morì solo per cause di forza maggiore e non per motivi editoriali. Fu una rivista assai completa ed attenta ad ogni aspetto dell’aeronautuca. Trattò quindi anche l’aeromodellismo, anche se in maniera alquanto sporadica, specie in alcuni periodi. Fino a parte del 1943 la rivista aveva due uscite mensili, per poi diminuire negli ultimi mesi del conflitto.

    Brossura, 21,5 x 29,5 cm. pag. 50 – 70 con foto b/n e disegni tecnici

    Stampato da Ufficio Editoriale Aeronautico

    Sono disponibili le seguenti monografie: da sinistra a destra, dall’alto in basso:

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    L’alba dell’Impero

    20.00

    «La libertà di mercato si è così trasformata nella società del Liberismo Totale nell’incubo di una guerra civile di “tutti contro tutti”, dove gli unici ad avvantaggiarsi di tale conflitto sono i pochissimi pluto-tecnocrati che lo hanno suscitato, istituzionalizzato e propagandato. Le società e i popoli hanno perso la loro pace e il loro equilibrio. Chi perde in questa guerra perde pure il diritto di esistere». Il presente scritto prende le mosse dalla lettura de “La quarta teoria politica”, il dirompente saggio di A. Dugin che getta le basi per un radicale ripensamento della politica del Terzo millennio, e ne espone le possibili attuazioni.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 264

    Stampato nel 2019 da AGA

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    L’alcova d’acciaio

    18.00

    Filippo Tommaso Marinetti

    Trame vive, linguaggi nuovi, arditismo a profusione: “L’alcova d’acciaio” è forse il “romanzo futurista” più apprezzato e diffuso. Filippo Tommaso Marinetti lo vergò tra il 1919 e il 1920, raccontando – in una narrazione che unisce il rigore della verità storica all’anarchismo creativo delle “parole in libertà” – l’epopea della Grande Guerra, da lui vissuta in prima persona. In queste pagine – dove l’amore e il combattimento si mescolano all’arte e alla storia, rifiutando ogni intellettualismo e ogni deriva borghese – prende forma l’eroismo italiano, resistente sul Piave e trionfante a Vittorio Veneto: un viaggio mistico e sensuale, vero e fantastico, tenero e feroce.

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    L’alimentazione e la cucina nell’antica Roma

    24.00

    La storia dell’alimentazione diventa in queste pagine una storia sociale, culturale ed economica dell’antica Roma. Jacques André sviscera ogni ingrediente di questo argomento di assoluta importanza per comprendere la vita quotidiana nell’antichità e le radici della cucina e dell’agricoltura italiane fino ai giorni nostri. Nulla è trascurato: gli elementi botanici, le tecniche di coltura e lavorazione, le tradizioni e le mode, il rapporto tra cibo e classi sociali, i riferimenti ai grandi autori e ai legislatori, gli aspetti economici della produzione alimentare e, soprattutto, i dettagli accurati di una gastronomia elaborata, ricca e fantasiosa. Ogni informazione è suffragata da un ricco corredo di note bibliografiche, anch’esse componente fondamentale di questo libro erudito e curioso, destinato (come già avvenuto in Francia) a diventare un classico per gli appassionati di storia romana e di storia dell’alimentazione.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 266 illustrato

    Stampato nel 2016 da Goriziana

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    L’alleanza acheo-macedone

    12.00

    Nella primavera del 224 Antigono Dosone giungeva sull’Istimo di Corinto alla testa di un esercito macedone: era stato invitato dalla Lega Achea che, sconfitta più volte da Cleomene III Re di Sparta, e non più in grado di resistergli, aveva chiesto aiuto alla Macedonia. Il ritorno dei macedoni nel Peloponneso era un fatto politico di grande rilievo poichè essi erano stati scacciati da Corinto nel 243 proprio dagli Achei, contro i quali avevano combattuto quasi ininterrottamente dal 243 al 229.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 124

    Stampato nel 1991 da Edipuglia

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    L’Alternativa (1973-1980)

    20.00

    Il periodo in cui Giacinto Auriti ha collaborato con L’Alternativa, l’agenzia di stampa del Centro Studi Politici e Costituzionali, è stato forse il più fecondo della sua vita. Nell’arco di sette anni, anche perché pressato da Marino Solfanelli, il giornalista amico che dirigeva L’Alternativa, scrisse quasi ottanta tra articoli e contributi vari. In essi si ritrovano, organicamente strutturati e trattati secondo prospettive pluridisciplinari, o almeno già contenenti in nuce i futuri sviluppi, tutti i punti forti del pensiero di Auriti. Il professore di Guardiagrele riafferma costantemente, in questi scritti, la concezione cristiana e classica della società, del diritto, della moneta. Egli sostiene senza tentennamenti la dottrina sociale della Chiesa, e specialmente il principio proclamato dal Papa della Rerum Novarum, S.S. Leone XIII: “Tutti proprietari e non tutti proletari”…

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 285

    Stampato nel 2016 da Solfanelli

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    L’altra «Iliade». Testo greco e latino a fronte

    35.00

    Il volume raccoglie opere e sezioni di opere greche e latine che affrontano le vicende della guerra troiana in modo alternativo all'”Iliade” omerica. Dell’opera attribuita al soldato greco Ditti di Creta, “Il diario della guerra di Troia”, possediamo la traduzione latina realizzata da un erudito del III secolo, Lucio Settimio, che si basa su una traduzione greca fatta condurre da Nerone sull’originale, scritto addirittura in fenicio nell’ XI sec. a.C. Le particolari vicende redazionali di questo testo preludono a contenuti ancor più sorprendenti. Il diario di guerra di Ditti cretese è una vera e propria “controstoria” della guerra di Troia, condotta nel dichiarato intento di “smascherare” l’epica versione fornita da Omero: Odisseo, spietato, che pensa solo al bottino; Ettore che non viene ucciso in un duello ma in un agguato alle spalle, con atto vile, da Achille; lo stesso Achille che, appena giunto, si innamora della figlia di Priamo Polissena, e per averla in sposa scrive delle epistole segrete al sovrano troiano dicendosi disposto a vendere l’esercito greco; Priamo, sfruttando questa passione di Achille, lo attira in un tranello e lo fa uccidere a tradimento; Enea, vigliacco, che riesce a mettersi in fuga solo con l’aiuto di traditori greci, dopo la presa della città. Un testo straordinario per le stravaganti versioni mitiche con cui è “riscritta” la guerra più antica dell’occidente.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 1012

    Stampato nel 2015 da Bompiani

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    L’altra Atlantide – Civiltà scomparse, antiche conoscenze megalitismo e Sardegna

    17.00

    Prima dell’ultima glaciazione è esistita un’altra grande civiltà le cui tracce, nonostante i millenni trascorsi, sono giunte fino a noi sotto forma di mito e leggenda? Per rispondere a questa domanda, sgombrando il campo da ogni dubbio, ci si può affidare ai più moderni strumenti di indagine, grazie ai quali, oggi, si può certamente trovare una risposta adeguata. La spaventosa portata dei cataclismi che cancellarono la grande civiltà che precedette la nostra è stata infatti tramandata oralmente e poi riportata nei testi più antichi – dai Sumeri, nei testi egiziani, nella Bibbia, nei libri sacri indiani, da Platone – e, grazie all’esame incrociato di queste fonti, si può cominciare a delineare una storia meno nebulosa. Inoltre, sono di aiuto essenziale le recenti scoperte archeologiche che colmano in parte i vuoti che intercorrono tra la scomparsa della grande civiltà prediluviana e l’emergere dei primi popoli “storici”. In questo contesto, ruolo di primaria importanza giocò la Sardegna. In questo libro vogliamo dunque raccontare una “storia diversa”, ricca e affascinante, i cui protagonisti quasi mai rientrano nei manuali classici.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 206

    Stampato nel 2018 da Arkadia

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    L’altra guerra del Fuhrer – Il portaordini Adolf Hitler nelle trincee del fronte occidentale 1914-1918

    17.50

    Con questo libro voglio fornire al popolo tedesco un’illustrazione veritiera e priva di inganni su “Adolf Hitler soldato al fronte”. Come camerata ho avuto spesso l’opportunità di sentire le sue affermazioni sul conflitto, di essere testimone del suo valore e venire a conoscenza delle sue esemplari doti di carattere. Lungi da me l’idea di voler favorire in questo libro un qualsiasi partito, in quanto io stesso non appartengo a nessuno di essi. Si tratta semplicemente e soltanto del soldato Adolf Hitler, con il quale mi ha legato a poco a poco un cameratismo quale solo chi è stato realmente al fronte conosce. Hans Mend

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 179 con circa 52 foto b/n e 6 cartine

    Stampato nel 2006 da Gaspari

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    L’altra Resistenza: Il PCI e le opposizioni di sinistra (1943-1945)

    25.00

    Arturo Peregalli

    Il PCI e le opposizioni di sinistra 1943-1945. Il libro esamina il ruolo giocato dai movimenti di estrema sinistra nelle lotte che hanno scosso l’Italia durante la resistenza, nel periodo 1943-1945 e quali rapporti sono riusciti ad instaurare con il Partito Comunista Italiano. Particolarmente interessanti i capitoli sulle organizzazioni “Bandiera Rossa” e ” Stella Rossa”.

    Brossura,  14 x 21 cm. pag. 389

    Stampato nel 1991 da Graphos

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    L’altro 25 aprile – La memoria dei vinti

    10.50

    Parlando dei fatti successivi al 25 aprile, qui viene presa in considerazione in particolare la provincia di Cuneo. Alle eliminazioni fisiche (426 morti per Oliva, 600 per Pisanò), bastava il sospetto di fascismo per andare incontro a esecuzioni sommarie, si accompagnarono aspetti meno cruenti (allontanamento dagli incarichi di docenza, invalidamento di esami sostenuti, licenziamento dal posto di lavoro) ma non per questo meno pesanti.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 80 illustrato con circa 70 tra foto b/n e riproduzioni di documenti d’epoca

    Stampato nel 2000 da Novantico

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    L’altro crinale. La battaglia di Solferino e San Martino letta dal versante austriaco

    39.00

    Parte integrante di un più ampio progetto euristico articolato in quattro volumi, ciascuno dei quali può essere compreso senza avere necessariamente letto gli altri, il presente lavoro è dedicato ai grandi sconfitti del 24 giugno 1859, gli austriaci. Nell’ampia sezione documentaristica viene presentato in traduzione italiana materiale inedito redatto in ambito austriaco, durante e dopo la campagna d’Italia del 1859. Di primaria importanza è la Relazione Ufficiale Austriaca sulla Battaglia di Solferino, associata ad uno scorcio della letteratura dell’epoca (libri, manoscritti, articoli di giornale, opuscoli e corrispondenza) in merito al fatto d’armi e alla sconfitta. La parte saggistica è invece dedicata all’analisi della Relazione Ufficiale Austriaca e della sua ricezione, ai racconti sugli scontri, alle varie fonti archivistiche, alla polemica seguita alla disfatta, alla risonanza degli avvenimenti sulla stampa viennese, alle armi utilizzate e, non da ultimo, ai protagonisti di quel giorno, generali, soldati e reclute. Ne emerge un interessante quadro storico che colpisce per l’unicità della prospettiva, quella dei vinti.

    Brossura, 17 x 24 cm.  pag. 640

    Stampato nel 2009 da Franco Angeli

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