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    The Weapons Encyclopaedia. Carro Medio US M3 Lee/Grant

    19.90

    Luca Cristini

    Ufficialmente designato come Medium Tank, M3, fu il primo carro armato medio statunitense ad essere fabbricato in grande serie. Venne ideato e progettato intorno al 1940 e divenne operativo nel 1941. La sua torretta venne realizzata in due varianti, una conformemente alle specifiche degli Stati Uniti e l’altra modificata per soddisfare i requisiti britannici, includendo in questo caso, la collocazione della radio accanto al comandante. Nel contesto del Commonwealth britannico, il carro armato acquisì due denominazioni distinte: quelli con torrette di modello statunitense furono chiamati “Lee”,  mentre quelli con torrette di modello britannico furono identificati come “Grant”.

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro medio US M4 Sherman – Carri speciali Vol. III

    22.00

    Luca Cristini

    Considerato uno dei carri armati più significativi della Seconda Guerra Mondiale, lo Sherman divenne presto anche la spina dorsale delle forze corazzate britanniche. Dopo le sconfitte subite in Africa dalle truppe britanniche nel 1942, il presidente Roosevelt si impegnò a fornire un numero sufficiente di carri all’alleato inglese. Alla fine del conflitto, lo Sherman era utilizzato principalmente come carro medio, veicolo di recupero e in diversi ruoli specialistici. In questo secondo volume, ci concentreremo sulle numerose varianti specializzate, come gru, veicoli per il genio, mezzi per artiglieria semovente o cacciacarri, basate sul telaio dello Sherman.

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro Medio US M4 Sherman. Carri UK e Allied Vol. 2

    22.00

    Luca Cristini

    Considerato uno dei carri armati più significativi della Seconda Guerra Mondiale, lo Sherman divenne presto anche la spina dorsale delle forze corazzate britanniche. Dopo le sconfitte subite in Africa dalle truppe britanniche nel 1942, il presidente Roosevelt si impegnò a fornire un numero sufficiente di carri all’alleato inglese. Alla fine del conflitto, lo Sherman era utilizzato principalmente come carro medio, veicolo di recupero e in diversi ruoli specialistici.  In questo secondo volume, ci concentreremo sugli Sherman in servizio presso le forze britanniche, del Commonwealth, ed anche delle forze polacche, francesi e russe. Non saranno invece trattate le numerose varianti specializzate, come gru, veicoli per il genio, mezzi per artiglieria semovente o cacciacarri, basate sul telaio dello Sherman. Questi saranno invece il tema del terzo e ultimo volume dedicato al dossier Sherman!

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 58 con varie foto e profili di mezzi a colori

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    The Weapons Encyclopaedia. Carro Medio US M4 Sherman. Carri USA Vol. 1

    22.00

    Luca Cristini

    L’M4 Sherman fu il carro armato simbolo dell’esercito statunitense, introdotto nel febbraio 1942 come risposta alle innovazioni nella guerra corazzata, realizzate in Europa dalla Wehrmacht. Il mezzo venne progettato per soddisfare l’urgenza di creare grandi formazioni corazzate mobili, e fu equipaggiato con un cannone da 75 mm (poi costantemente migliorato nel tempo) e due mitragliatrici. Ebbe un ruolo consistente durante la Seconda guerra mondiale e, successivamente, nella guerra di Corea. Sebbene le prime versioni soffrissero di una certa vulnerabilità, come la facilità di incendiarsi lo Sherman poté vantare uno dei tassi di sopravvivenza più alti della guerra fra i carri armati. L’M4 Sherman divenne presto uno dei carri armati più costruiti della WW2, con quasi 50.000 esemplari realizzati in ben 19 varianti, condividendo questo primato con il celebre T-34 sovietico.

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    The Weapons Encyclopaedia. Fiat 3000 e Fiat 2000

    22.00

    Luca cristini

    Il FIAT 3000 è stato un veicolo importante nell’armamento dell’Esercito Italiano, entrato in servizio dopo la Prima Guerra Mondiale. Prodotto in due versioni, il Modello 1921 e il Modello 1930, questo carro armato leggero è stato essenziale per le unità corazzate italiane fino agli anni ‘30. Originariamente basato sul Renault FT francese, presentava notevoli miglioramenti, come un motore più potente e una disposizione interna ottimizzata. Il FIAT 3000 rappresenta un capitolo importante nella storia dell’esercito italiano, in quanto è stato uno dei primi carri armati a essere impiegato in modo significativo dopo la Prima Guerra Mondiale e ha permesso agli equipaggi italiani di acquisire esperienza nell’uso dei carri armati, preparandoli alle future sfide sul campo di battaglia.  È presente anche un capitolo sul Fiat 2000, il carro armato “gigante”!

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    The Weapons Encyclopaedia. Fiat C.R. 42 Falco

    22.00

    Luca Cristini

    Il Fiat C.R.42 Falco è stato un celebre biplano italiano, monoposto e monomotore da caccia e caccia notturna con carrello fisso e struttura metallica a rivestimento misto (parte in metallo e parte in tela), realizzato dalla famosa casa torinese alla fine degli anni trenta. Venne utilizzato nella Seconda Guerra Mondiale prevalentemente dalla Regia Aeronautica, ma fu acquistato anche da paesi come Belgio, Ungheria, Finlandia e Svezia. Il “Falco”, così venne soprannominato l’aereo italiano,  fu l’ultimo caccia biplano della storia ad essere costruito in serie.  Fu anche l’ultimo caccia biplano a combattere nel secondo conflitto mondiale e l’ultimo biplano nella storia ad abbattere, nel 1945, un aereo nemico.

    Brossura, 18 x 25,5 cm. pag. 58 illustrato con foto b/n e colori e profili di mezzi a colori

    Stampato nel 2022 da Soldiershop

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    The Weapons Encyclopaedia. Focke Wulf FW-190

    22.00

    Luca Cristini

    Fra i tanti aerei prodotti dalla industria tedesca il Focke-Wulf Fw 190 fu in assoluto uno dei migliori. Battezzato presto col nomignolo di Würger (passero, in italiano) la macchina sviluppata da Focke-Wulf a Brema sotto la direzione del capo progettista Kurt Tank venne prodotta in più di 20.000 esemplari, a partire dal 1941. Condivide con l’altrettanto celebre Messerschmitt Bf 109 la fama di caccia più famosi della Luftwaffe. Il Focke-Wulf Fw 190 A-8 era dotato di un motore radiale BMW 801 D-2 a doppia stella con 14 cilindri da 1.700 Hp che permetteva di raggiungere la velocità massima di 653 Km/h.

    Brossura, 18 x 25,5 cm. pag. 58 illustrato con foto e profili a colori e disegni b/n

    Stampato nel 2022 da Soldiershop

    TITOLO DISPONIBILE ANCHE IN LINGUA INGLESE – SU RICHIESTA

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    The Weapons Encyclopaedia. I carri leggeri CV L3/33-35-38

    Il prezzo originale era: €22.00.Il prezzo attuale è: €15.40.

    Luca Cristini

    Nato nei primi anni ‘30 per fornire all’esercito italiano un carro armato leggero su larga scala, l’L3 rimase in prima linea nelle unità corazzate fino al 1941. Anche se ebbe un ruolo importante solo nei combattimenti della campagna d’Etiopia e della guerra civile spagnola, la “scatola di sardine” successivamente si limitò al combattimento antipartigiani e al sostegno delle truppe d’occupazione dopo l’inizio difficile della seconda guerra mondiale. Prodotto in largo numero, in considerazione della capacità industriali del paese negli anni 30. Ne furono realizzati circa 2.000 esemplari a partire dal 1933 e fino al 1938, anno in cui cessò la produzione.

    TITOLO DISPONIBILE ANCHE IN LINGUA INGLESE – SU RICHIESTA

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    The Weapons Encyclopaedia. Le prime autoblinde italiane: Lancia 1Z, Fiat 611 e altre minori

    22.00

    Luca Cristini

    In questo primo volume dedicato alle autoblinde italiane, iniziamo a presentare le prime e più antiche.  Delle blindo più antiche come la Bianchi, già presente nel conflitto italo-turca, o la Fiat-Terni Tripoli nata nel 1918. Passiamo poi alla leggenda della Lancia 1Z, mezzo fortunato nato nel primo conflitto mondiale e che rimase operativo fino al 1945! Si trattò di un massiccio mezzo, interamente di progettazione italiana. A condividere buona parte del libro chiudiamo con l’autoblindo Fiat 611 costruita nel 1932, come spesso accadeva al tempo con la Ansaldo, e specificatamente progettata per uso coloniale. Operò infatti soprattutto nella A.O.I. insieme alla sorella più anziana Lancia 1Z e i carri veloci.

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    The Weapons Encyclopaedia. Messerschmitt BF 109 Vol 1. Versioni A-B-C-D-E

    22.00

    Luca Cristini

    Il Messerschmitt BF 109, moto anche come ME 109, fu forse il più famoso aereo da caccia della Luftwaffe. Sviluppato durante la prima metà degli anni ’30 da Wilhelm Messerschmitt e Robert Lusser. Questo fantastico aereo da caccia si caratterizzava per la sua struttura monoscocca completamente in metallo, una cabina chiusa, un carrello d’atterraggio fisso e un motore aeronautico a forma di V con 12 cilindri invertiti, raffreddati ad acqua. I primi esemplari del Bf 109 fecero la loro comparsa già durante la guerra civile spagnola e rimasero in servizio fino alla fine della seconda guerra mondiale. Durante questo periodo, gli aerei Bf 109 costituirono la principale forza dei caccia dell’aeronautica tedesca.

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    The Weapons Encyclopaedia. Panzer 38 (t)

    22.00

    Luca Cristini

    Il Panzerkampfwagen 38(t) non nasce tedesco.  Il suo nome originale era LT vz. 38, ed era il miglior carro armato cecoslovacco realizzato tra le due guerre. Ebbe però fortuna e sostanziale utilizzo solo  in un altro esercito, quello tedesco che ribattezzò il mezzo Pz.Kpfw.38(t). Nella Wehrmacht, questo carro armato divenne uno dei simboli della Blitzkrieg, combattendo nell’avanguardia delle unità corazzate tedesche. Fu quindi così che nella primavera del 1940, i carri armati costruiti a Praga distrussero i veicoli britannici e francesi che due anni prima non erano riusciti a venire in aiuto della Cecoslovacchia.

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    The Weapons Encyclopaedia. Panzer II

    22.00

    Il Panzer II, abbreviazione del nome completo Panzerkampfwagen II, il cui numero di identificazione dell’esercito era Sd.Kfz. 121, fu un carro armato leggero tedesco progettato nei primi anni trenta come rimpiazzo del blindato leggero Panzer I. Nonostante il progetto fosse considerato un passaggio a carri maggiori, il Panzer II costituì il nerbo delle divisioni corazzate tedesche durante le campagne di Polonia e di Francia, venendo utilizzato anche durante l’invasione dell’URSS nel 1941, dimostrando tutti i suoi punti deboli. Fu quindi ritirato quasi completamente dalla prima linea tra il 1942 e il 1943, e relegato a compiti di addestramento, e per la lotta antipartigiana; il versatile scafo fu invece riutilizzato per diversi progetti di semoventi e cacciacarri.

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    The Weapons Encyclopaedia. Panzer III

    22.00

    Luca Cristini

    Il Panzer III, (Panzerkampfwagen III) nell’esercito tedesco era Sd.Kfz. 141, fu insieme al successivo Panzer IV il carro armato medio più noto delle Panzer Division durante la seconda guerra mondiale. Fu progettato espressamente come mezzo anticarro per contrastare i veicoli blindati avversari, ruolo che ricoprì con successo almeno fino al 1942. Il Panzer III, venne continuamente migliorato nel corso del tempo con il potenziamento dell’armamento principale e della corazzatura. La versione J, dotata di un cannone da 50 mm lungo 60 calibri (L/60), fu in grado di contrastare anche mezzi più potenti. Tuttavia a partire dal 1943 il Panzer III fu progressivamente superato dall’introduzione di veicoli nemici più corazzati e dotati di armamento pesante.

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    The Weapons Encyclopaedia. Panzer IV SD.KFZ. 161

    22.00

    Luca Cristini

    Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Panzer IV si impose come il cuore pulsante delle divisioni corazzate tedesche, adattandosi a ogni evoluzione del conflitto. Questo libro ripercorre la storia del leggendario carro armato tedesco, dalla sua progettazione agli scontri più cruenti in cui fu protagonista, come a Stalingrado, in Normandia e nei deserti del Nord Africa. Attraverso testimonianze dei soldati, dettagli tecnici e analisi delle strategie militari, l’opera svela come il Panzer IV abbia influenzato le sorti della guerra e ridefinito il concetto stesso di guerra corazzata. Un viaggio tra tecnologia, tattiche e umanità che rivela il ruolo cruciale di questa macchina da guerra e il destino di chi la guidava

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    The Weapons Encyclopaedia. Semovente 75/18 e 75/34

    22.00

    Luca Cristini

    Il semovente da 75/18, così come tutte le sue varianti successive, fu progettato dalla Fiat Ansaldo. Il carro si basava sullo scafo dei carri M e fu l’unico blindato italiano della Seconda Guerra Mondiale prodotto in numero sufficiente da rappresentare un problema per le forze corazzate nemiche. Il 75/18 diede prova della sua potenza sin dal suo esordio sul fronte africano, ma anche nello sbarco alleato in Sicilia e nei successivi reparti corazzati del Regno del Sud e della Repubblica Sociale Italiana. L’idea derivava dall’entrata in servizio nell’esercito tedesco degli “Sturmgeshütz” (cacciacarri), e dei positivi risultati che questi ottennero sui vari fronti che li avevano visti impegnati.

    TITOLO DISPONIBILE ANCHE IN LINGUA INGLESE – SU RICHIESTA

     

     

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    The Weapons Encyclopaedia. Semoventi italiani Vol. 2. 75/34-75/46-90/53-102/25-149/40

    Il prezzo originale era: €22.00.Il prezzo attuale è: €15.40.

    Luca Cristini

    In questo secondo volume, completiamo la storia della dotazione dei mezzi semoventi in forza all’esercito italiano, sia quello del Regno che quello della Repubblica Sociale Italiana dopo il 1943! Dopo il grande successo del 75/18 presentato nel primo volume, ci occupiamo quindi dei fratelli maggiori, vale a dire del mezzo 75/34 già in parte presente nel primo volume, della sua variante, il 75/46, del famoso Bassotto, ovvero il semovente 105/25, forse il mezzo più potente dell’arsenale italiano, per concludere con due mezzi atipici: il 90/53 con la scudatura posteriore, e il moderno 149/40, vero cannone montato su carro, realizzato solo in un prototipo.

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    The Weapons Encyclopaedia. Semoventi Italiani WWII. Special Album

    39.00

    Luca Cristini

    Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’interesse per i cannoni semoventi—veicoli corazzati privi di torretta ma dotati di potenti cannoni montati in casamatta—si diffuse rapidamente in molti paesi, a partire dalla Germania. Anche l’Italia avviò lo sviluppo di questi mezzi, inizialmente basandosi sul carro armato M13/40. I primi modelli, armati con cannoni da 75/18 mm, dimostrarono fin da subito la loro grande efficacia. In questo speciale volume di 120 pagine abbiamo raccolto tutti gli studi precedentemente pubblicati su questi veicoli, arricchendoli con contenuti inediti. Il libro copre l’evoluzione dei cannoni semoventi, dai prototipi più arcaici e rudimentali sviluppati alla fine della Prima Guerra Mondiale fino ai modelli più avanzati e performanti. Esaminiamo oltre 132 modelli diversi, corredati da numerose immagini rare, fotografie a colori e più di 53 profili dettagliati

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    The Weapons Encyclopaedia. Somua S35

    22.00

    Luca Cristini

    Il SOMUA S-35 era un carro armato in forza ai reggimenti di cavalleria francesi durante la seconda guerra mondiale. Il mezzo fu messo a punto e prodotto tra il 1936 e il 1940 da SOMUA. Insieme al carro armato pesante B1 Bis, viene sempre considerato il miglior carro armato francese disponibile allo scoppio del conflitto nel 1940. Il Somua S-35 venne realizzato in 430 unità. Ben concepito, il mezzo era veloce, ben corazzato (costruito con sezioni di corazza inclinate e fuse direttamente) e dotato di un potente cannone anticarro per l’epoca. Tuttavia, queste caratteristiche lo rendevano anche un carro armato costoso da produrre e piuttosto complicato da mantenere in ordine. Durante l’invasione tedesca del maggio 1940, il Somua S-35 si dimostrò un carro armato efficace e all’altezza della situazione, ma purtroppo per la Francia non fu in grado di ribaltare la situazione da solo.

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    The Weapons Encyclopaedia. Speciale Album. Carri Leggeri Italiani WW2

    39.00

    Luca Cristini

    Negli anni dalla fine della Grande Guerra e fino al 1945, l’Italia sviluppò e impiegò diversi carri armati leggeri. Gli italiani all’inizio sembravano intenzionati solo a produrre un mezzo ricavato da un carro francese Renault, dando vita al FIAT 3000. Poi arrivarono i famosi carri leggeri, le “scatole di sardine” fino al L6/40! In questo secondo speciale volume di 120 pagine abbiamo raccolto tutti gli studi fatti su Fiat 3000, CV 33 e L6/40, arricchendoli con contenuti inediti. Il libro aggiunge però anche mezzi rari, sperimentali e poco conosciuti, come il CV 29, il CVP-4 e il curioso scudo mobile MIAS, il tutto come sempre corredato da numerose immagini rare, fotografie a colori e più di 68 profili dettagliatti

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    The Weapons Encyclopaedia. Stug III Sd.Kfz. 142

    22.00

    Luca Cristini

    Lo Sturmgeschutz III Sd.Kfz. 142, denominazione quasi sempre abbreviata in StuG III, fu un formidabile cannone d’assalto in dotazione all’esercito tedesco durante la Seconda guerra mondiale, ricavato dallo scafo del carro armato medio Panzer III del quale mutuò per intero il treno di rotolamento, cingoli ecc. L’installazione dell’armamento principale era predisposta in casamatta rigida anziché in una torretta girevole. Questo fatto, ovviamente, riduceva le capacità del mezzo, in quanto si trattava di artiglieria semovente (ma sempre più spesso venne usato anche in versione controcarro). Tuttavia, il veicolo risultava di facile produzione e più economico, tanto da divenire, nei fatti, l’asso nella manica della Wehrmacht, venendo prodotto in più di 10.000 unità.

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    The Weapons Encyclopaedia. Tankette TK/TKS

    22.00

    Peter Mujzer

    Il progetto TK fu intrapreso per ottenere una tankette derivato da un progetto similare britannico, il Vickers Carden Loyd Mk. VI. allo scoppio del conflitto le 575 tankette TK/TKS costituivano il grosso delle forze corazzate polacche prima dello scoppio della guerra contro la Germania di Hitler. Come tutta l’armata polacca, anche le tankette subirono gravi perdite durante l’invasione della Polonia, essendo spesso gli unici veicoli corazzati da combattimento disponibili. Le loro dimensioni assai ridotte le rendevano adatti alla ricognizione e al supporto della fanteria, ma con il loro armamento leggero, costituito da una sola mitragliatrice, questi mezzi non avevano alcuna possibilità di combattere contro i carri armati tedeschi, tranne forse che contro i Panzer I. Dopo la sconfitta vennero utilizzate dai tedeschi che tuttavia non le apprezzarono particolarmente.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 58 con numerose foto e profili a colori

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    The Weapons Encyclopaedia.. Carro Leggero Giapponese TYPE 95 HA-GO e derivati

    22.00

    Luca Cristini

    Il Type 95 Ha-Go fu un carro armato leggero impiegato dal Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale, utilizzato sia dai reggimenti corazzati dell’Esercito imperiale giapponese, sia dalle unità corazzate delle forze da sbarco speciali della Marina imperiale. Progettato originariamente per supportare e proteggere la fanteria motorizzata, era in grado di muoversi alla stessa velocità delle truppe e di offrire sostegno tattico durante le operazioni. Era equipaggiato con un cannone Type 94 da 37 mm e due mitragliatrici da 6,5 mm. Questo carro armato divenne il principale veicolo giapponese nella sua categoria, con circa 2000 unità prodotte fino al 1943. Tra queste, alcune versioni furono aggiornate con un cannone Type 98 da 37 mm, caratterizzato da una maggiore velocità iniziale, e due mitragliatrici Type 97 da 7,7 mm, più efficienti e affidabili rispetto ai modelli precedenti. Numerose le varianti prodotte a partire dal Type 95!

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    The Weapons Encyclopaedia.. Carro Leggero Placco 7TP

    22.00

    Luca Cristini

    Tra il 1932 e il 1933, la Polonia ricevette i primi 16 carri armati con doppia torretta (Modello A) e 22 modelli con torretta singola (Modello B), del carro inglese Vickers Mk E prodotto dalla omonima casa. I carri a doppia torretta erano armati con due mitragliatrici Ckm wz. 25 Hotchkiss da 7,92 mm, mentre quelli a torretta singola montavano un cannone da 47 mm e una mitragliatrice Browning wz. 30 da 7,92 mm. Dopo la consueta serie di test, l’ufficio tecnico della PZI, su richiesta dell’esercito, sviluppò un programma chiamato VAU-33 (Vickers-Armstrong-Ursus 33), con l’obiettivo di creare ex-novo carri armati a torretta singola o doppia a partire proprio dal design del Vickers Mk. E Modello A.  Le due versioni erano familiarmente denominate dai soldati polacchi con le sigle “dw” e “jw”, abbreviazioni delle parole polacche “dwuwieżowy” (doppia torretta) e “jednowieżowy” (torretta singola). Nei primi anni il modello standard era quello a doppia torretta, ma sia questo che quello a torretta singola da allora vennero comunemente indicati con il nome 7TP, completando così questa strana transizione.  In sostanza, il 7TP rappresentò l’evoluzione polacca del carro armato britannico.

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    The Weapons Encyclopaedia.. Char B1, B1 Bis, B1 Ter e Varianti

    22.00

    Luca Cristini

    Lo Char B1 era un pesante carro armato da combattimento francese, progettato tra le due guerre e utilizzato all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, probabilmente il più famoso e noto in uso in quel fatale maggio del 1940. La sua progettazione iniziò negli anni ‘20 con diversi prototipi, finché venne scelto il modello Renault nel 1929, ma la produzione in serie fu avviata solo nel 1934. Vennero prodotti 35 esemplari nel primo modello, il carro B1 (del 1935) e 365 esemplari nel modello B1-bis (del 1937). Il carro armato francese godette, sin dall’inizio, di una notevole reputazione come il mezzo più potente e agguerrito dell’esercito francese del 1940, e persino i tedeschi lo temevano. Il B1 Bis alla prova dei fatti si rivelò per quello che era: un mezzo assai problematico da manovrare in battaglia, oltre che costoso da produrre.

    Brossura, 17,5  x 25,5  cm. pag. 58 con foto e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2024 da Soldiershop

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    The White Sniper: Simo Hayha

    29.00

    Simo Hayha (1905-2002) è sicuramente il tiratore scelto più famoso al mondo. Durante la guerra d’inverno, combattuta tra la Russia e la Finlandia tra il 1939 e il 1940, gli vennero confermate ben 542 uccisioni, un record (se si può usare questo termine) che dura ancora oggi. e’ diventato un modello di riferimento per i tiratori scelti di tutto il mondo. Simo Hayha era un uomo d’azione che parlava molto poco, ma era molto rispettato dai suoi uomini e dai suoi superiori per la capacità di portare a termine missioni difficili. Era in grado di muoversi silenziosamente e rapidamente attraverso il paesaggio, fondendosi nell’ambiente innevato delle foreste finniche. Il suo scopo era di eliminare gli avversari e raramente qualcuno di essi ebbe la fortuna di sfuggire a Simo Hayha. I sovietici temevano la sua reputazione e tentarono più volte di ucciderlo con un fuoco indiretto. Per le sue azioni, ricevette diverse decorazioni e riconoscimenti. Come arma usava un fucile M-28 cal .3030. Alla fine la sua fortuna esaurì e Simo ricevette una grave ferita alla testa il 6 marzo 1940, anche se successivamente si riprese. Dopo la guerra, Simo Hayha condusse una vita tranquilla e spartana, vivendo nei boschi e facendo l’agricoltore, le sue radici erano radicate nella Patria finlandese e amava la vita rurale. Un vero patriota, ha incarnato le caratteristiche di un soldato professionista, svolgendo il proprio dovere e ha personificato lo spirito del popolo finlandese schierato contro il gigante sovietico.

    Rilegato, 16 x 23,5 cm. pag. 190 con numerose foto e disegni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2016 da Casemate

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    The Woman in My Uniform – Women of the Third Reich in Their Husbands’ Uniforms

    39.00

    Uno sguardo sulle donne in uniforme e sul loro ruolo, nel Terzo Reich. The Woman in My Uniform compila originali foto del Terzo Reich di donne tedesche che indossano uniformi militari da uomo – spesso il marito, il fidanzato o di altro familiare – per la maggio parte, mai pubblicate prima. La fotografia, in particolare la ritrattistica, rivela le persone e le culture che ritraggono in modi immediati e intimi: queste foto mostrano una pratica personale, spesso divertente, in un contesto storico, spesso demonizzato a priori ma, che rappresenta una parte importante del XX secolo. Prefigurando le foto con una storia di raffigurazioni di donne in uniforme, nonché una panoramica della crescita della popolarità della fotografia in Germania sia prima che durante la guerra, la meticolosa ricerca di DiPalma offre il contesto e l’approfondimento su queste immagini originali.

    Rilegato, 16 x 23,5 cm. pag. 208 illustrato con 478 fotografie b/n e alcune a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2019 da Schiffer

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    The wonder of knifemaking 2nd edition

    35.00

    Smith Wayne Goddard è un’icona nel campo della costruzione dei coltelli. In qualità di produttore a tempo pieno, insegnante e scrittore, Goddard lavora sodo per insegnare le tecniche di costruzione delle armi. La sua affiliazione con la rivista LAMA ha portato nuove informazioni interessanti e utili consigli per migliaia di aspiranti coltellinai. Il volume è molto ben illustrato con foto a colori, che mostrano attrezzature, sequenze lavorative, materiali, ecc e alcuni disegni tecnici in b/n.

    Brossura, 21 x 27,5 cm. pag. 158 illustrato con circa 126 foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2012 da Krause Publications

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    The Workbench AR-15 Project – A Step-by-Step Guide to Building Your Own Legal AR-15 Without Paperwork

    39.00

    Questo manuale illustrato mostra passo dopo passo come costruire da sé il proprio AR-15 per il tiro di precisione, la caccia e la difesa dell’abitazione. Il libro presenta i più facili, i più semplici metodi per compiere il lavoro, le tecniche più perfezionate, le migliori consulenze sui pezzi sostitutivi, e semplici ma importantissimi consigli per non sbagliare.

    Brossura, 21,5 x 28 cm. pag. 64 illustrato con circa 76 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2004 da Paladin Press

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    The world war II GI – US army uniforms 1941-45 in color photographs

    29.00

    Prima dell’uscita di questo volume, l’equipaggiamento individuale del soldato americano nella Seconda Guerra Mondiale, non era mai stato oggetto di uno studio approfondito. Questo testo, uno dei primi ad utilizzare la tecnica del far indossare le divise d’epoca a dei figuranti moderni, mostra il GI americano attraverso centinaia di fotografie a colori che, pongono n risalto le divise, gli elmetti, la buffetteria ecc. Ovviamente alla sua uscita destò il vivo interesse di tutti i collezionisti di divise, degli illustratori e dei modellisti. Da allora diversi altri libri di uniformologia hanno utilizzato le stesse tecniche.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 144 illustrato con 281 foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stamapto nel 2008 da The Crowood Press

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    The World War II Tommy – British Army Uniforms, European Theatre 1939-45. In Colour Photographs

    29.00

    Quest’opera, dedicata al soldato inglese, soprannome onorario Tommy, nel corso della seconda Guerra Mondiale, presenta una splendida serie di ricostruzioni fotografiche mostranti uniformi ed equipaggiamenti originali, in situazioni autentiche. Le scene, accuratamente ricostruite nei dettagli con uniformi e accessori perfettamente corretti, non mostrano solamente il sodato comune, ma anche gli ufficiali, i reparti corazzati, le truppe di montagna e quelle aviotrasportate, i medici con i loro pazienti negli ospedali militari; inoltre abiti artici, kit antigas o d’assalto, uniformi mimetiche… Per l’accuratezza delle ricerche il libro è sicuramente indirizzato a collezionisti, re-enactor, appassionati ed anche a cercaroba per cinema o teatro.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 144 interamente illustrato con 295 foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2007 da The Crowood Press

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    Theater Made Military Knives of World War II

    89.00

    Il volume descritto, rappresenta senza nessun dubbio la raccolta più completa e particolareggiata relativa ai coltelli da combattimento americani realizzati e utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale. Questi coltelli hanno un valore storico e simbolico, molti sono stati fatti a mano da pesone che volevano dare un piccolo contributo allo sforzo bellico, e sono stati utilizzati sicuramente in situazioni drammatiche, oltre ogni immaginazione. La maggior parte di questi coltelli si differenzia per stile e per tecnica di costruzione e sono dotati di impugnature e lame molto differenti tra di loro. La collezione di coltelli è una pratica molto in voga negli Stati Uniti, e proprio questo aspetto collezionistico a permesso di preservare dal tempo un gran numero di questi oggetti. Le oltre 400 foto a colori fanno di questo lavoro un gran libro di riferimento per i collezionisti di coltelli.

    Rilegato, 21,5 x 28 cm. pag. 256 illustrato con circa 420 foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2004 da Schiffer

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    Their Second Skin. Belts (and Buckels), Y-Straps and Ammunition Pouches for the KAR98K of The German Soldier During The Second Wold War

    75.00

    Giancarlo Persic – Roberto Chiacchiarini

    La loro seconda pelle” è il terzo volume di Giancarlo Persic, focalizzato sullo studio dell’attrezzatura di base del Soldato tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale:  cinture, fibbie), cinghie a Y e munizioni, tasche per Kar98k, con spazio anche per Baionette, ale e portapale. Questo lavoro fa seguito alle predecenti pubblicazioni “Bevevano e Mangiavano” e “Achtung Achtung Gasalarm!” nella prospettiva di portare a termine una serie di studi tutti dedicati agli oggetti della militaria tedesca che, finora, sono stati trattati sempre e solo marginalmente, nel novero di pubblicazioni dedicate all’umiformologia germanica. Questi libri sono stati realizzati in un’ottica prettamente collezionistica e gli autori si sono avvalsi di tanta collaborazione da parte dei collezionisti italiani ed europei, tuttavia, come riferiscono gli Autori, probabilmente qualcosa è “rimasro scoperto”, quindi, ben vengano uleriori studi e ricerche.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 382 interamente illustrato con foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2024 da Luglio

     

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    Theodor “Teddy” Wisch

    33.00

    Questa biografia, sostanzialmente iconografica, esamina nel dettaglio la vita di Theodor Wisch, Generale della Waffen-SS, insignito della Croce di Cavaliere con foglie di quercia e spade e della Croce Tedesca in oro. Membro della “Leibstandarte” dalla sua costituzione nel 1933 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, fu uno dei più famosi elementi della sua unità e divenne generale nel 1944. Il volume, attraverso fotografie originali, molte delle quali inedite, di altissima qualità, e la riproduzione di diversi documenti originali, documenta tutti gli aspetti della sua vita e della sua carriera militare, inoltre è completato da una bella bibliografia.

    Brossura 21,5 x 28 cm. pag. 80 interamente illustrate con foto b/n e colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2012 da Schiffer

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    Thermopylae 480 BC – The Most Unequal Battle in History

    25.00

    Quale fu realmente l’essenza della Battaglia delle Termopili? Fu un sacrificio assurdo e inutile? Fu un fulgido esempio di estrema fedeltà al proprio paese? Oppure fu semplicemente una sconfitta militare dei Greci? Il volume – conformemente ai principi di accuratezza storica di Erodoto – cerca di rispondere a queste domande e di presentare le reali dimensioni di questa battaglia. Il volume è totalmente illustrato da fotografie di pezzi di antiquariato e siti archeologici, accuratissimi disegni a colori che riproducono gli abiti, le armature e le armi dei guerrieri presi in considerazione, tavole a colori dei piani di battaglia, così da essere particolrmente utile a modellisti e appassionati di storia.

    Brossura 18,50 x 25 cm. pag. 100 con foto b/n e colori, cartine e 11 tavole a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2007 da Periscopio Publications

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    Third Reich Cloth Insigna – Service Badges and Emblems Vol. 1

    55.00

    Questo volume, completamente illustrato con fotografie dell’epoca e fotografie attuali, dedicato ai gradi e alle mostrine delle uniformi degli uomini del III Reich, è sicuramente una importante opera di riferimento e di consultazione per appassionati e collezionisti. Il libro mostra nel dettaglio ogni tipo di emblema, accompagnandolo con molte informazioni su gradi, qualifiche, armi, unità di tutte le formazioni politiche, militari ed anche amministrative della Germania nazionalsocialista. Il volume inoltre è completato da un indispensabile glossario e una nutrita bibliografia.

    Cartonato con sovracopertina, 20 x 25,5 cm. pag. 192 interamente illustrato con circa 173 foto b/n e 167 a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2003 da Ian Allan

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    Third Reich Collectibles – Identification and Price Guide

    45.00

    Chris William

    In questo lavoro, l’autore Chris William, un’autorità sul collezionismo di militaria del Terzo Reich, esamina questo periodo in modo significativo, esplorando i vari elementi che hanno contribuito alla rappresentazione di questa forza militare. Analizza le formazioni paramilitari e militari all’interno del Terzo Reich, e ciascuno dei 19 capitoli di questo libro, include informazioni storiche circa la formazione presa in esame, anche mostrando alcune fotografie originali d’epoca. Inoltre, ogni capitolo rappresenta il materiale associato con il reparto stesso: uniformi; elmetti e copricapo; bandiere; Badge, spille e patch; armi da fuoco e armi bianche; pins, Distintivi di metallo e tanto altro materiale. Il volume è accompagnato da un apparato fotografico a colori che permette di dare uno sguardo complessivo alla militaria del Terzo Reich. Libro indicato per coloro che vogliono iniziare questo tipo di collezionismo e per chi cerca una visione d’insieme del settore.

    Brossura, 21 x 27,5 cm. pag. 240 completamente illustrato a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2015 da Krause

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    Third Reich propaganda

    Il prezzo originale era: €16.00.Il prezzo attuale è: €9.60.

    Bob Carruthers       prezzo di listino: 16.00 (sc. 40%)

    La propaganda nazionalsocialista è un fenomeno che è stato analizzato e studiato in maniera seria, al di la degli aspetti ideologici e politici, solo di recente. Gli storici di ogni tendenza, tra cui scrittori dell’ex blocco orientale, sono d’accordo nel rilevare la sua notevole efficacia. La loro valutazione, tuttavia è influenzata dal loro approccio alle questioni più ampie sollevate dallo studio sulla Germania nazionalsocialista, come ad esempio la questione se la Germania di Hitler fosse una dittatura tucourt, o se rispondeva anche a un certo consenso sociale (!). Il volume analizza in modo accurato il sistema di propaganda utilizzato per 25 anni dal Partito Nazionalsocialista: un importante fenomeno di coesione di comunicazione fra stampa, manifesti, radio, arte e cinematografia, che offriva una visione di eroismo tedesco. Il testo, che analizza in dettaglio film, manifesti e riviste che sono pervenuti fino ad oggi, è accompagnato da alcune illustrazioni in b/n.

    Brossura, 15,5 x 23,5 cm. pag. 134 con circa 75 illustrazioni b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2013 da Pen & Sword

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    Those they left behind – World War II Photographs of German Soldiers with their Wives Families and Sweethearts

    79.00

    Bellissimo volume, strutturato come un autentico album fotografico, racconta attraverso le immagini il matrimonio in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale: gruppi o famiglie, amici, cerimonie di matrimonio, immagini scattate prima o dopo la cerimonia a casa … Studi di ritratti, cerimonie, fotografie di particolari, scattate in condizioni perfette, sono qui una importante fonte di riferimento per collezionisti di uniformi. Queste fotografie, pose affettate prese lontano dagli orrori della guerra, sono state spesso trascurate dai libri di storia militare, che volevano soprattutto catturare l’essenza del combattimento, invece sono un importante e tangibile ricordo della speranza del futuro anche in tempo di guerra, l’altra faccia del sacrificio di soldati e anche di donne e famiglie. Il volume presenta più di 200 immagini, moltissime delle quali inedite, di uomini in uniforme, di tutte le unità, con le loro mogli o le loro famiglie, ciascuna accompagnata da una esaustiva didascalia.

    Cartonato formato album, 30,5 x 23,5 cm. pag. 210 interamente illustrato con circa 406 foto b/n, 2 foto a colori, alcune illustrazioni e riproduzione di documenti

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Schiffer

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    Three Sips of Gin – Dominating the Battlespace with Rhodesia’s Elite Selous Scouts

    45.00

    Un libro fuori dal comune, non solo resoconto di guerra ma, anche viaggio di vita di un uomo straordinario. Nulla terrorizzava di più nel 1970 i guerriglieri della ex-Rhodesia addestrati alle tecniche della guerriglia da russi e cinesi che, combattere contro la famosa unità dei “Selous Scouts”, una delle unità di tutti i tempi più preparata nella guerra di contro-insurrezione, addestrati appositamente per scovare i guerriglieri nell’ombra e che lavoravano in stretta collaborazione con le truppe d’assalto d’elite aviotrasportate della fanteria leggera. Il reparto era formato sia da elementi bianchi che neri (a volte questi ultimi erano ex guerriglieri), avevano un equipaggiamento spartano (simile a quello dei guerriglieri a cui davano la caccia), si muovevano silenziosi e veloci nella boscaglia attaccando di sorpresa gli accampamenti e le vie di comunicazione nemiche in profondità, anche nei paesi confinanti, causando perdite devastanti per i terroristi. In questa edizione speciale accompagnata da molte fotografie, seguiamo l’Autore Tim Bax, ex membro dei Selous Scouts nella sua missione tra le ombre. Consigliato

    Brossura, 15,5 x 23,5 pagg. 423 illustrato con circa 106 foto b/n + 16 pagine fuori testo con 29 foto a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2013 da helion

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    Thule – Il sole ritrovato degli iperborei

    28.00

    Jean Mabire

    “Se gli uomini desiderano trovare un giorno il mondo degli iperborei e divenire simili agli dei, è verso Nord che devono spiegare le loro vele e agitare i loro remi. Laddove il settentrione e l’occidente si incontrano, il sole non tramonta”. Il percorso che jean Mabire racconta in queste pagine non è un semplice viaggio, ma una vera e propria ricerca, profonda e personale di Thule delle nostre origini. Lo spirito di Thule non è venuto meno con la scomparsa di Atlantide e di Iperborea in seguito a qualche cataclisma cosmico, esso continua a vivere nei segreti degli ordini cavallereschi e dei gruppi iniziatici, il più famoso dei quali è senza dubbio la famosa “Società di Thule” che svolse un ruolo molto importante nelle vicende della rivoluzione di Monaco nel 1919, e che raccolse attorno a se un gruppo eterogeneo di individu, tra cui Hitler e altri futuri gerarchi del Nazionalsocialismo.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 360

    Stamapto nel 2016 da L’Età dell’Acquario

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    Thule – Le fonti e le tradizioni

    15.00

    Dalla mitologia greca ai pellegrini medievali, all’epopea delle esplorazioni rinascimentali il mito di Thule, terra iperborea, l’ultima isola del Nord, rimane ancora oggi vivo nell’immaginario europeo, come una delle immortali terre del mito al di la del mare al pari della celtica Avallon, che attende ed affascina tutti i viaggiatori del mito e dello spirito.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 124

    Stampato nel 1998 da Il Cerchio

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    Thule – Le fonti e le tradizioni

    16.00

    Dalla mitologia greca ai pellegrini medievali, all’epopea delle esplorazioni rinascimentali il mito di Thule, terra iperborea, l’ultima isola del Nord, rimane ancora oggi vivo nell’immaginario europeo, come una delle immortali terre del mito al di la del mare al pari della celtica Avallon, che attende ed affascina tutti i viaggiatori del mito e dello spirito.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 124

    Stampato nel 2017 da Il cerchio

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    Thunder Over the Reich – Flying the Luftwaffe’s He 162 Jet Fighter

    45.00

    il volume descrive la carriera operativa del Tenente Wolfgang Wollenweber durante la Seconda Guerra Mondiale, dalle operazioni di guerra con i Me-110 nell’estremo nord della Russia, fino agli ultimi combattimenti sopra la Germania contro le formazioni aeree alleate, alla guida dei Me-162. Wollenweber operò nel 1943 sul fronte artico in missioni di attacco al suolo, appunto con i Me-110, meritandosi la croce di ferro di prima classe. In seguito sperimentò i Me-163 Komet e infine fu uno dei piloti prescelti per pilotare il Me-162, aereo che in teoria doveva essere guidato da volontari della Hitlerjungend con poche ore di volo ma che, per la sua complessità, diede il meglio di se solo se in mani a piloti esperti. Una delle storie più avvincenti sulla guerra aera, raccontata in prima persona dal suo protagonista.

    Rilegato, 21 x 30 cm. pag. 192 con circa 120 foto

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2014 da Hikoki Publications

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    Thunder Over Vietnam. The American Air War in Southeast Asia

    33.00

    La concezione popolare della guerra del Vietnam si concentra sulla guerra di terra – i soldati e i grugniti che gironzolano lungo i sentieri della giungla e combattono i Vietcong faccia a faccia – ma una parte importante della guerra è stata condotta nei cieli dell’Asia sudorientale, e in effetti molte delle figure più famose della guerra erano piloti, da John McCain e James Stockdale agli uomini sconosciuti che scatenarono l’inferno del napalm e che eseguirono la dottrina di “riportare il nemico all’età della pietra” di Curtis LeMay, Rolling Thunder, Lyndon Johnson e Richard Nixon’s. Questo libro fotografico racconta le operazioni dell’aeronautica statunitense in Vietnam, e analizza atraverso splendide immagini, i velivoli, le munizioni, i danni da combattimento e le uniformi, a volte poco ortodosse, utilizzate in quel contesto operativo.

    Brossuara, 21,7 x 38 cm. pag. 144 illustrato

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2017 da Stackpole Books

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    Thunder tricolori

    32.00

    Il volume, dedicato esclusivamente al caccia della Republic, è l’opera più completa sull’argomento ed è frutto di una lunga ricerca iconografica oltre che della collaborazione di molti piloti e specialisti di reparti italiani che ebbero in dotazione l’F / RF-84F. Propone un’eccezionale, e in buona parte inedita, carrellata fotografica dedicata alle varie versioni del vellivolo, ed è inoltre arricchito con la riproduzione di 35 documenti d’epoca (manifesti, fogli illustrativi da manuali) e dagli stemmi ufficiali dei reparti dell’epoca. Nessun aspetto del velivolo è tralasciato, sono trattate tutte le componenti di volo, d’arma, tecniche e storiche, passando dall’impiego dell’aereo presso le altre aeronautiche NATO dell’epoca alle modalità di utilizzo dell’armamento di bordo. Il tutto accompagnato da resoconti e interviste e da nove profili a colori dell’F / RF-84 dell’AMI.

    Rilegato 21,5 x 30 pag. 160 – 218 fotografie b/n e 107 a colori

    Stampato nel 2012 da Gruppo Modellistico Trentino di studio e ricerca storica

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    Tibet misterioso – Rapporto di Ernst Schafer sulla spedizione tedesca del 1938/39

    38.00

    Nel 1937 un giovane cacciatore e naturalista germanico, il ventisettenne Ernst Schafer, era impegnato nei preparativi di una spedizione scientifica in Tibet col proposito di raggiungere Lhas , dove nessun tedesco aveva mai messo piede. Per la prima volta in Germania veniva pertanto finanziata una simile impresa che, proposta al Reichsfuhrer SS Heinrich Himmler, era stata da questi entusiasticamente approvata al punto da assumerne il patrocinio. Himmler, infatti, guardava all’Oriente e in special modo alla realtà tibetana con occhio di particolare riguardo, poichè l’assimilazione di certe teorie sull’origine dei popoli l’aveva portato a non escludere una comune radice tra quelle genti ed il ceppo germanico. I cospicui dati raccolti dalla missione tedesca, insieme con le centinaia di uccelli impagliati e i teschi di mammiferi, gli animali vivi e le piante e i semi di ogni specie, oltre ai 108 volumi di scritture buddhiste donate dal Reggente di Lhasa, furono imbarcati a Calcutta alla volta di Atene e da lì trasportati in Germania. Il 4 agosto 1939 i componenti della spedizione raggiunsero in aereo, dalla Grecia, Monaco di Baviera. Poche settimane più tardi, il 1 settembre 1939, l’attacco alla Polonia avrebbe dato avvio alla Seconda Guerra Mondiale.

    Brossura, 21 x 24,5 cm. pag. 210 con circa 57 foto b/n, 1 cartina + 32 pagine fuori testo con 32 foto a colori

    Stampato nel 2011 da Novantico

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    Ticino irredento – La frontiera contesa. Dalla battaglia culturale dell’«Adula» ai piani d’invasione

    31.00

    Quali sono stati i percorsi, i protagonisti e le ragioni dell’irredentismo italo-svizzero della prima metà del Novecento? Perché si passò dalle dispute linguistiche ai piani d’invasione del “Ticino irredento”, dell'”Italia svizzera” e di altri territori? A duecento anni dalla nascita del Cantone e Repubblica del Ticino questo volume affronta la genesi, la storia, il tramonto e l’eredità dell'”Adula”, il giornale di Bellinzona che si batté per la difesa della specificità italiana ticinese e svizzera. Una battaglia alla quale parteciparono alcuni dei più grossi nomi dell’establishment italiano e cantonale e che divenne una disputa internazionale intrecciando, alle ragioni culturali questioni politiche, ideologiche, economiche e strategiche.

    Brossura, 15,5 x 23 cm. pag. 304

    Stampato nel 2004 da Franco Angeli

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    Tiger Ace – Life story of Panzer commander Micheal Wittman

    50.00

    Gary L. Simpson                     Prezzo di listino  50.00 (sconto 30%)

    Questo bel volume di grande formato è un facile e completo studio della vita e delle operazioni militari del leggendario comandante dei panzer Michael Wittmann. Dal suo ingresso nella Wehrmacht a quello nella Leibstandarte, dall’invasione della Polonia all’Operazione Barbarossa, dal ritorno in Russia alla battaglia per “Villers-Bocage”, fino alla sua morte, il libro, completato da molte fotografie originali, segue il comandante nei diversi teatri di guerra.

    Cartonato con sovracopertina 20,5 x 27,5 cm. pag. 346 con + 48 pagine fuori testo con 82 foto b/n

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 1994 da Schiffer

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