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    Fascismo/Colonialismo – Pagine di un gregario

    79.00

    Guido Pallota fu caposquadra della Divisione “3 gennaio” e in questo suo scritto, particolarmente raro da trovate in commercio, egli, anno per anno, delinea tutta una serie di situzione e vicissitudini che riguardano i periodo del fascismo e, naturalmente del suo capo Benito Mussolini. Si va dagli aspetti sociali a quelli economici, dalla politica estera quella interna, ai rapporti con i paesi amici, dalle trasvolate aeree, alle colonie, dalle olimpiadi all’Impero, dai rapporti con l’Inghilterra al bolscevismo, dai fatti di Fiume con d’Annunzio all’essenza stessa del fascismo. L’ide adi un periodo storico visto da in “gregario” che roporta quello che fu davvero il pensiero di molti italiani “normali” nell’Italia di Benito Mussolini,

    Brossura, 16 x 22 cm. pag. 566

    Stampato nel 1935 da Edizioni Di Orsa

    Condizioni del libro: usato in condizioni discrete, alla sovracopertina manca una parte in basso a sinistra e vi sono alcune pieghe. il prezzo del libro tiene conto di queste mancanze.

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    Fascismo/Comunismo – Nenni e Mussolini mezzo secolo di fronte

    25.00

    Il libro descrive per la prima volta, le vite parallele, di due dei personaggi di maggior rilievo apparsi sulla scena politica italiana e saliti entrambi alla ribalta mondiale. E lo fa non solo in modo avvincente e piacevole, ricostruendo con esatezza ambienti e avvenimenti, ma anche documentatissimo, utilizzando tra l’altro una serie di testimonianze, scritte e orali, di Nenni ed un abbondante repertorio giornalistico dell’epoca. L’autore del volume non giudica, non esalta, non condanna. Ofre invece un quadro sereno, non deformato da pregiudizi personali.

    Rilegato, 14,5 x 22 cm. pag. 357

    Stampato nel 1969 da Rizzoli

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni con sovracopertina. Piccole inperfezioni di quest’ultima

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    Fascismo/Futurismo – Inghilterra fogna di passatismo

    120.00

    Dall’introduzione di F.T. Marinetti: – “Il libro Inghilterra fogna di Passatismo ha origini lontane e ha trovato, logicamente, il suo autore in Gaetano Pattarozzi, uno dei più geniali figli di quel Futurismo che prima e, dopo la guerra libica colpì e denigrò pubblicamente nella stessa Londra, il “lurido” passatismo inglese. Io stesso, a Londra in occasione di un’esposizione di pittura e cultura futurista, ebbi modo di rimproverare verbalmente gli Inglesi per il culto morboso verso l’aristocrazia e il tradizionalismo, per la mancanza di slancio, appassionato, alle vicende umane, alla violenza, alla vita e alla morte”. Lo stesso Marinetti, durante la guerra di Libria si scontrò verbalmente contro il giornalista inglese Mac Cullag, che ricercò in seguito nella stessa Londra nei circoli giornalistici, senza esito. In seguito, nell’invitare i poeti e gli artisti d’Italia alla guerra d’Etiopia, il movimento futurista sentì l’urgente bisogno di attaccare con le più beffarde denigrazioni ciò che costituiva la parte raffinata del passatismo inglese, a ui Marinetti rinfacciava la mancanza di valori, il culto del passato (glorioso), l’adorazione per il denaro (!!!) e il disprezzo per chi non ne possedeva. Venne allora lanciato in tutti i giornali italiani e riprodotto in prima pagina dal Times il manifesto futurista intitolato: “Italiani liberatevi dalle abitudini inglesi”.

    Brossura, 21 x 16 cm. pag. 192

    Stampato nel 1941 da Unione Editoriale d’Italia

    Condizioni del libro: usato in discrete condizioni. Fioriture e segni del tempo

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    fascismo/Italia Dopo Guerra – Italia fascista in piedi

    12.00

    Questo libro è la storia dei Littoriali, scritta da un Littore. Ma è, soprattutto, la storia di tutti coloro che ai Littoriali parteciparono con spirito fascista, durante il fascismo… per poi rinnegarli, con veemente spirito antifascista, dopo il Fascismo. E’, quindi, una specie di dizionario delle banderuole, una lista nera degli “eterni voltagabbana” che hanno sempre infestato l’Italia e, sempre di più negli ultimi cinquant’anni.

    Brossura, 11,7 x 20 cm. pag. 224

    Stampato nel 1972 da Il Borghese

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

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    Fascismo/Nazionalsocialismo – Le ultime ore dell’Europa

    45.00

    Pubblicato nel 1976 dall’editore Ciarrapico, questo volume di Adriano Romualdi, con la prefazione del figlio Pino, mostra, anche attraverso l’utilizzo di molte fotografie fino a quel momento inedite, gli ultimi scampoli della Seconda Guerra Mondiale, le ultime ore dell’Europa, quale sarebbe dovuta essere in caso di vittoria delle forze dell’Asse e dell’ideologia fascista e nazionalsocialista. La lotta senza speranza, aspra, sanguinosa, valorosamente sostenuta dalle forze tedesche e italiane, e in particolare, per quanto riguarda gli ultimi giorni di Berlino, dalle forze dei volontari di molti paesi: francesi, olandesi, belgi, danesi, spagnoli, fiamminghi, baltici, cioè da tutti i giovani soldati che, al di là di ogni calcolo e di ogni particolare interesse, avevano preferito restare fedeli fino in fondo alla propria scelta e al destino della propria generazione. Un libro, come si direbbe oggi, politicamente scorretto, senza scuse, in cui l’Autore, uomo di altissimo livello morale, piangeva la caduta delle speranze di un’intera generazione che si era immolata per un’Europa dei popoli che a suo tempo seppe imporre con la spada il dominio sul mondo intero.

    Rilegato, 22 x 30 cm. pag. 189 quasi completamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 1976 da Ciarrapico

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni. Qualche lieve segno di usura nella sovracopertina

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    Fascismo/Risorgimento. Dal Risorgimento al Neofascismo. Due secoli di storia nei canti del popolo

    16.00

    Broossura, 11 x 16,5 cm. pag. 2012

    Il testo riporta i testi delle canzoni durante il lungo periodo storico che va dal Risorgimento al Fascismo, in Italia

    Stampato nel 1985 da Edizioni Wage

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni

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    Fascismo/RSI – Il chiodo a tre punte – Schegge di memoria della figlia segreta del duce

    14.00

    Questa riportata nel libro è la storia di una donna, Elena Curti, la figlia che Mussolini amò in privato, ma non riconobbe mai ufficialmente. Per quelli che c’erano e sanno, per quelli che non c’erano e pretendono di sapere senza conoscere, tutta la verità di colei che è stata testimone degli eventi che hanno segnato, profondamente, la storia italiana. Un amore profondo, una dedizione assoluta alla Patria vissuti sull’onda delle vicende politiche del Duce, dai fasti di Palazzo Venezia al tragico epilogo della fucilazione di Dongoi.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 222

    Stampato nel 2003 da Iuculano Editore

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni

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    Fascismo/RSI – Testamento politico. Ultimi scritti e discorsi

    24.00

    Giovanni Gentile fu fu insieme a Benedetto Croce uno dei maggiori esponenti del neoidealismo filosofico, un importante protagonista della cultura italiana nella prima metà del XX secolo, cofondatore dell’dell’Enciclopedia Italiana, e artefice, nel 1923, della riforma della pubblica istruzione nota come Riforma Gentile. Fu figura di spicco del Fascismo italiano. In seguito alla sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana, fu ucciso da un gruppo di partigiani comunisti dei GAP.

    Brossura, 21 x 15,5 cm. pag. 54

    Stampato nel 1994 da Sentinella d’Italia

    Condizioni del libro: usato perfette condizioni

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    Fascismo/Seconda Guerra Mondiale – Ammazzate quel fascista!. Vita intrepida di Ettore Muti

    16.00

    Il 24 agosto 1943 Ettore Muti, ex segretario del partito fascista, venne trovato cadavere con una pallottola alla nuca nella pineta di Fregene. Sulle ragioni di quel delitto eccellente si sollevò un gran polverone in cui convivevano le ipotesi più diverse e contraddittorie. Muti era in quel momento il fascista più popolare d’Italia. Votato all’avventura per l’avventura, non mancò a nessun appuntamento con la guerra, fin da quando, a quattordici anni, combatté con gli Arditi sul Piave. In questo libro Arrigo Petacco ricostruisce la biografia tumultuosa e avvincente di questo fascista anomalo, ribelle, leale e onesto.

    Rilegato, 15 x 22 cm. pag. 214 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 2002 da Mondadori

    Condizioni del libro: usato in perfette condizioni con sovracopertina

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    Fascismo/Seconda Guerra Mondiale – Diario 1935-1944

    25.00

    Fu definito “la mente migliore del fascismo”, ma a lui si rivolgevano anche gli antifascisti. Era il leader della fronda che si proponeva di cambiare il regime dall’interno, seguì Mussolini prima con entusiasmo, poi con molti dubbi fino al 25 luglio 1943, quando firmò l’ordine del giorno Grandi, ma non cercò mai di salire sul carro dei presunti vincitori. Questo volume raccoglie i diari di Bottai dagli anni del consenso fino al 1944, quando l’Italia era divisa in due. Un’importante analisi del regime fascista giudicato da uno dei suoi uomini più intelligenti, critici e fedeli.

    Rilegato, 16 x 22,5 cm. pag. 578 + 16 pagine fuori testo con foto b/n

    Stampato nel 1982 da Rizzoli

    Condizioni del libro: usato in ottime condizioni con sovracopertina. Pagine ingiallite

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    Fascismo/Seconda Guerra Mondiale – Il mio paese. Ricordi autobiografici

    22.00

    In queste pagine si può riassumere la storia di una lunga vita politica: in essa sta la logica della sua conclusione il 25 luglio 1943. Dino Grandi fu spettatore di molti avvenimenti; di altri, che cambiarono il corso della storia, fu protagonista. L’autobiografia è divisa in cinque parti, che scandiscono i momenti fondamentali della sua attività pubblica. Nello scorrere degli eventi resta sempre, incombente, irrisolto, ingombrante, il suo rapporto con Mussolini, l’uomo che amò di un affetto profondo, ma non cieco, di cui seppe riconoscere le virtù, cercando di correggerne i vizi, a cui fu fedele fino al momento della decisione fondamentale per la sua etica politica.

    Rilegato, 15,5 x 21 cm. pag. 685

    Stampato nel 1985 da Il Mulino

    Condizioni del libro: usato con sovracopertina, in perfette condizioni.

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    Fascismo/Squadrismo – Squadristi in Albania

    80.00

    Dall’introduzione del volume: “Questo libro, squadrista nello stile e nel contenuto, è stato scritto da un legionario già volontario della guerra 1915-1918. Riassume i momenti più belli, le giornate più dure delle Camicie Nere che, in virtù del motto “Credere, Obbedire, Combattere” sfidarono il destino in nome di un credo per le maggiori glorie d’Italia. Mostra il grado di alta tensione ideale degli Squadristi, sempre disposti a tutto in nome dell’Italia proletaria e fascista. E’ un libro dallo stile menefreghista, ma pur denso di fede nei destini della Patria. E’ il libro che, tutti dovrebbero leggere, per alimentare in se stessi, e per tener sempre vivo, quello spirito necessario a superare i momenti anche i più duri ed impegnativi dei nostri tempi”.

    Brossura, 13,5 x 21,5 cm. pag. 220 con alcune foto e illustrazioni b/n

    Stampato nel 1941 da Societa Nazionale Editrice Propaganda

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni. Alcune imperfezioni in basso della copertina e sulla costa

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    Fascismo/Squadrismo – Vecchia guardia

    99.00

    Frenetici. Drammatici. Decisivi. Gli anni tra il 1919 e il 1922 furono quelli che videro la nascita e l’affermazione inarrestabile del fascismo. Anni che hanno segnato il destino dell’Italia e dato vita alla scalata al potere di Benito Mussolini. “Vecchia guardia” di Ernesto Daquanno, è un eccezionale osservatorio per capire il contesto che portò alla marcia su Roma. Un affresco, di parte fascista, uno dei pochi esistenti e per questo ancora più importante, del clima maturato con la “vittoria mutilata”, delle speranze deluse dal presidente americano Wilson, del fermento, dei cortei, delle manifestazioni, degli scontri tra fascisti e socialisti, dei saccheggi, degli scioperi selvaggi, delle violenze ai danni dei reduci della Prima Guerra Mondiale e della scelta storica di Mussolini di arrivare a creare i Fasci di Combattimento, il 23 marzo del 1919, a piazza San Sepolcro.

    Brossura, 16 x 21 cm. pag. 252 con circa 8 illustrazioni b/n

    Stampato nel 1934 da Edizioni Ardite

    Condizioni del libro: buone condizioni, segni del tempo

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    Fascist Camps

    90.00

    Cesco Giulio Baghino

    Opera collettanea di Cesco Giulio Baghino e altri storici, tutti reduci della Repubblica Sociale Italiana che, trascorsero periodi diversi nei campi di concentramento alleati al termine della Seconda Guerra Mondiale. La parte iniziale del volume analizza su come nacquero i campi dei “non cooperatori” e la convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra. La parte più ampia del libro tratta dei campi per “non cooperatori” di Bikaner, Campo 25 (India), Londiani (Kenia), Burguret (Kenia), il campo 35 in Egitto, il campo di Hereford in Texas, il campo 211 in Algeria, il campo di Coltano e inoltre sulle donne prigioniere in Africa, sui prigionieri nei campi dell’URSS, sui prigionieri italiani nelle Haway e sui tentativi di guga dai Campi.

    Rilegato, 21 x 28 cm. pag. 450 con alcune foto b/n

    Stampato nel 1960 da Centro Editoriale Nazionale

    Condizioni del libro; usato in buone condizioni. Alcuni danni alla sovracopertina. E’ presente una dedica a penna nella terza pagina

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    Fascista

    22.00

    «Fascista!» è l’urlato rancoroso che il “sinistrato” da centro sociale fa rimbombare nelle piazze, il “demoliberista” imprimere sulle pagine del quotidiano, il serafico teleimbonitore declina nel suo talk show, il deputato resistenziale denuncia alla Camera o al Senato come incombente pericolo per la democrazia. Ad essere definito da questo aggettivo — che vuole essere inappellabile infamante epiteto — è tanto chi fascista non lo è perché palesemente altro (conservatore, “di destra”, reazionario etc.) quanto chi fascista lo si sente davvero. Senonché non c’è alcuna corrispondenza tra l’idea che un qualsiasi fascista ha di sé e delle proprie idee e quanto ha in testa l’antifascista. E quello che ha in testa l’antifascista, alla prova dei fatti, altro non è che un’allucinazione, un incubo, un qualcosa che è sempre e comunque parto di una sua fantasia. Chi ha scritto questo libro è uno dei tanti additato con disprezzo come «Fascista!», con l’aggravante di essere stato a suo tempo condannato a quasi 20 anni di carcere per omicidio; accadeva quasi mezzo secolo fa, nel 1973 quando aveva 18 anni. Per cui, qualsiasi cosa oggi egli faccia o dica, è comunque essenzialmente e a prescindere, un criminale «Fascista!».

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 218

    Stampato nel 2019 da AGA

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    Fascista da morire (Romanzo)

    13.00

    Agosto 1944: a Firenze entrano gli Alleati, i partigiani sfilano per le vie della città, la gente applaude i liberatori. La Resistenza antifascista ha vinto. Ma c’è una Resistenza fascista che non si dà per vinta. E spara dai tetti. C’è chi li chiama cecchini, chi franchi tiratori: tirano addosso al nemico per un misto di fede, rabbia e disperazione. Vogliono dargli filo da torcere; sanno che durerà poco, ma chi la dura, in qualche modo la vince. O no? Comunque Mario, allevato alla scuola di Berto Ricci, poeta, matematico e fondatore dell'”Universale”, vuole anche lui essere della partita. Vuole sparare, in nome di quel che resta del Fascismo. Ad animarlo, il ricordo di Berto e della sua lezione di vita; la complicità morale con gli amici che si sono fatti ammazzare; l’amore per una ragazza più sognata che conosciuta; lo strano vincolo amicale che lo lega a Romano Bilenchi, già fascista e amico di Berto, ed ora comunista e comandante partigiano, che cerca di dissuaderlo dai bellicosi propositi e gli dà tanti buoni consigli per farlo rinsavire. Anche se, in realtà, Mario gli va bene così com’è: una passione che ha bisogno di bruciare.

    Brossura, 12,5 x 20 cm. pag. 204

    Stampato nel 2015 da Mauro Pagliai Editore

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    Fasciste di Salò

    20.00

    Lavoro assolutamente fazioso. L’Autrice parte con dei preconcetti radicati che la portano ad analizzare il fenomeno (prima forza militare femminile nell’ambito delle forze armate italiche) in maniera assolutamente fuorviante. Concetti come l’amor patrio vengono volutamente ignorati e omessi. Vengono solo analizzati fatti delittuosi o, deprecabili, comuni purtroppo, a ogni forza armata di ogni periodo storico. Sconsigliato.

    Rilegato, 14 x 21 cm. pag. 222

    Stampato nel 2016 da Laterza

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    Fascisti 1943-1945

    24.00

    Il saggio è un viaggio nella storia che parte dal 25 luglio 1943, quando fu portato a compimento il colpo di stato contro Mussolini che instaurò una dittatura militare, e termina nell’aprile-maggio 1945 con l’assassinio del Duce e la resa dei tedeschi in Italia. E’ un periodo breve ma, denso di avvenimenti: le migliaia di soldati italiani che continuarono a combattere a fianco dei tedeschi dopo l’armistizio; i gruppi neofascisti che si organizzano nel Sud; la liberazione di Mussolini e la nascita della R.S.I., nuova e fondamentale fase storica del fascismo; le tre guerre in cui fu impegnata la neonata repubblica (quella convenzionale contro gli Alleati qiella civile contro i partigiani e quella psicologica, amministrativa e giuridica contro la Germania che pretendeva l’annessione del Trentino e della Venezia Giulia). Una parte del lavoro è dedicato al Regno del Sud, all’imposizione del governo del CLN e all’insurrezione partigiana favorita anche dai dissidi tra i vertici delle FF.AA. repubblicane e quelli del P.F.R.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag 363

    Stampato nel 1993 da Settimo Sigillo

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    Fascisti a Roma – Il Partito nazionale fascista nella capitale (1921-1943)

    23.00

    Alla une della prima guerra mondiale il clima a Roma non era particolarmente favorevole al fascismo. Tuttavia, nel progetto di Mussolini la città era destinata a diventare la vetrina del regime e il duce perseguì quest’obiettivo con determinazione. Roma fu così sottoposta a profonde trasformazioni urbanistiche: drastiche demolizioni si accompagnarono alla costruzione di opere monumentali volte a esaltare il mito della romanità. Mentre su tali aspetti non sono mancati studi importanti, un altro risvolto della presenza fascista nella capitale era stato sino ad ora poco studiato: l’affermazione del PNF in città attraverso i Gruppi rionali fascisti, diramazioni periferiche del partito sul territorio. Il volume, avvalendosi di una ricca documentazione archivistica e della stampa coeva, ripercorre l’articolato processo che portò il PNF dalle difficoltà iniziali al controllo totale della capitale. Un percorso non semplice, basato su controllo, assistenza e mobilitazione giovanile che fece di Roma un vero e proprio laboratorio totalitario.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 284

    Stampato nel 2014 da Carocci

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    Fascisti d’America. I suprematisti bianchi, i complottisti di QAnon, le milizie armate, la destra radicale. Ecco gli orfani di Trump che vogliono la rivoluzione

    16.00

    Federico Leoni

    Le icone della rabbia, i complottisti di QAnon, i suprematisti bianchi, le milizie armate e ribelli, i neonazi e gli ultraconservatori. L’America vista da destra è una galassia di sigle e formazioni politiche extraparlamentari niente affatto conosciute, ma invero molto attive e pericolose. L’assalto di una parte di loro nel Congresso degli Stati Uniti la mattina del 6 gennaio 2021 ne ha mostrato solo un lato, quello del «popolo di Donald Trump». Ma molto altro c’è ancora da scoprire dell’America profonda e nascosta, e questo libro ha lo scopo e il pregio di svelarlo al grande pubblico. Per spiegare da dove viene l’estrema destra americana, cosa pensa e cosa fa, come è cambiata con l’elezione di Obama, e soprattutto con quella di Trump, è necessaria una mappa interpretativa. In questo volume figurano l’elenco e la descrizione dei principali gruppi

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    Fascisti eretici

    10.00

    Questo è un libro che percorre frammenti del movimento fascista che, con il consenso degli italiani, governò per oltre vent’anni. Dopo oltre sessant’anni alcuni personaggi “eretici” sono ancora oggetto di studio e di sicura ricerca. Molte altre personalità potrebbero affiancarsi a quelle trattate nel libro. Alcuni nella idea di eresia rimasero fascisti, altri divennero mussoliniani e pochi abbandonarono la barca sulla quale erano saliti da ragazzi. La questione non riguarda soltanto la coerenza nel fascismo. È più complessa. Il volume ha sorprese e segreti. Chi lo leggerà si accorgerà che l’eresia tra le due guerre era una cosa seria: in libertà tutti scrivevano ed esprimevano il loro pensiero, senza schedature stupide, sperando in un’Italia importante testimone della storia europea.

    Brossura 12 x 16,5 cm. pag. 156

    Stampato nel 2009 da Solfanelli

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    Fascisti in Sud America

    18.00

    I fascisti italiani in Sud America sono stati una componente importante delle società d’oltreoceano tra gli anni Venti e Trenta. La loro storia inizia presto. Già dopo il primo conflitto mondiale in Argentina e in Brasile erano presenti vaste collettività italiane. Il Perù, pur con una collettività più ridotta ma economicamente importante, rivestiva una posizione chiave nel confronto fra diversi imperialismi per lo sfruttamento di materie prime. A questi tre paesi è dedicata un’analisi ravvicinata, che riguarda i meccanismi di creazione del consenso al fascismo tra gli italiani emigrati nonché il rapporto tra fascismo italiano, movimenti fascisti autoctoni e governi autoritari locali. La Seconda Guerra Mondiale segnò, in certo senso, la sorte dei fascisti d’oltreoceano. All’orgoglio patriottico seguì l’umiliazione della sconfitta. Ma essi non scomparvero, né persero prestigio.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 264

    Stampato nel 2005 da Le Lettere

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    Fascisti prima di Mussolini – Il fascismo tra storia e rivoluzione

    22.00

    Tra le caleidoscopiche immagini del fascismo, si è spesso sottovalutata l’autobiografia che il movimento mussoliniano ha voluto offrire di sé. Attraverso l’analisi dei “precursori” è invece possibile leggere in controluce quello che il fascismo ha ritenuto di incarnare e di rappresentare nella costruzione non solo di un nuovo ordine sociale, ma anche di uno stile di vita ispirato ad una peculiare visione del mondo. Durante i vent’anni del regime, il dibattito si sviluppò nella contrapposizione tra coloro che ritenevano che in queste costruzioni il fascismo si ponesse in continuità con la storia nazionale e che solo in questa continuità le realizzazioni che si compivano avrebbero avuto la solidità necessaria per durare e coloro che invece ritenevano che il fascismo dovesse presentarsi com euna rivoluzione radicale che costituiva una netta cesura con il pregresso storico della nazione. Se il fascismo non scelse chiaramente una delle due posizioni è perché era ancora alla ricerca di una propria definizione ideologica, ma le collane dedicate ai prefascisti e ai precursori, il dibattito parlamentare e persino alcune dichiarazioni dello stesso Mussolini, pur restio a riconoscere precursori per la sua creatura, lasciano propendere per la tesi della continuità. Propensione inevitabile in un movimento che considerava irrinunciabile la dimensione storica dell’individuo e dello Stato.

    Brossura 15 x 21 cm. pag. 266

    Stampato nel 2018 da Settimo Sigillo

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    Fascisti sul mare – La Marina e gli ammiragli di Mussolini

    22.00

    Dopo la vittoria nella grande guerra, per vent’anni gli ammiragli della Regia Marina coltivarono il sogno di costruire una flotta abbastanza potente da dominare il Mediterraneo. Il fascismo diede loro l’illusione di poter realizzare questo progetto. I legami della Regia Marina con l’istituzione sabauda, rimasero però indissolubili, molti comandanti incapaci, vennero mantenuti al vertice, e le navi più potenti, rimaasero nei porti e furono utilizzate molto raramente. l’Autore, sembra dimenticarse gli innumerevoli contatti tra i vertici e taluni alti ufficiali della marina con le potenze e i circoli anglossassoni. Sogetto interessante, ma analisi a senso unico….

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 248

    Stampato nel 2017 da Laterza

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    Fascisti toscani nella Repubblica di Salò 1943-1945

    16.00

    Attraverso una ricerca condotta tramite fonti d’archivio e testimonianze – e ora rivista e ampliata in questa seconda edizione – emerge come la Toscana sia stata forse la maggior fornitrice di sostenitori all’ultimo fascismo. Alcune migliaia furono le camicie nere, spesso con famiglia al seguito, che con l’avvicinarsi degli Alleati sfollarono verso Settentrione, mentre il resto della popolazione attendeva “la liberazione”, o dava vita a formazioni partigiane. Una volta al Nord i transfughi civili si fecero spesso odiare dalle popolazioni locali per il loro fanatismo, mentre le formazioni nere vennero raggruppate in reparti scelti da adibire alla lotta antipartigiana.

    Brossura, 13,5 x 21 cm. pag. 168 con 11 foto b/n

    Stampato nel 2006 dalla Biblioteca Franco Serantini

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    Fascists’ criminal camp – La storia nascosta del campo di punizione per prigionieri di guerra italiani in Texas (1943-46)

    12.00

    Nel 2015 ricorre il 70° anniversario della conclusione della Seconda Guerra mondiale. Questo Saggio autobiografico, edito in forma semiclandestina a Roma nel 1948, ha il merito di illuminare un episodio triste quanto emblematico della storia di illustri prigionieri italiani negli USA. Fra gli altri furono internati ad Hereford gli scrittori Giuseppe Berto, Dante Troisi, Gaetano Tumiati e Vezio Melegari, i pittori Alberto Burri e Alberto Fagan, il musicista Mario Medici, il futuro dirigente del PCI Giovanni Dello Jacovo, il giuslavorista Gianni Roberti e il matematico Mario Baldassarri.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 94 con circa 22 foto b/n e colori

    Stampato nel 2016 da Il Cerchio

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    Fascists’ Criminal Cam – Per non dimenticare…

    14.00

    Questo è un racconto dedicato ai fratelli dì tutte le prigionie, onoratamente sopportate e in particolare agli Ufficiali, Sottufficiali e Soldati del Prisoner of War Camp di Hereford, Texas USA. Chi ha scritto questo racconto, ricorda i soldati italiani assassinati nei Campi d’Africa e d’America nella lunga prigionia e rivolge alle famiglie l’abbraccio affettuoso di tutti i camerati che li hanno conosciuti e li onorano. La posizione assunta in prigionia di guerra di fronte agli avvenimenti dell’8 settembre e del Regno del Sud è stata netta e precisa e dichiaratamente per la Repubblica Sociale Italiana. I fratelli reduci dai terribili Campi di Russia, India, Kenia, Rodesia, Algeria, Sahara e Marocco, scrivano la loro storia affinché rimanga documentato che la brutalità e la bestialità non era patrimonio esclusivo dei detentori tedeschi. – Dall’introduzione di Roberto Mieville.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 104

    Stampato nel 2003 da Associazione Culturale uno dicembre 1943

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    Fascsimo – Lo stato corporativo

    20.00

    Questi quaderni, vennero pubblicati, appunto, dall’Istituto Nazionale di Cultura Fascista, per tutti gli anni Trenta, fino al 1940 compreso. I temi trattati dai quaderni erano tra i più disparati: economici, sociali, politici, geopolitici, storici, ecc. Alcuni dei relatori erano sconosciuti al grande pubblico, altri, erano nomi importanti nella nomenclatura fascista del tempo: letterati, politologi, storici, economisti. Questi quaderni avevano dimensioni diverse, da 50 a 150 pagine, a seconda dell’argomento esaminato e nell’ottica di Benito Mussolini, avrebbero dovuto diventare uno degli strumenti principali per veicolare storia, politica, ideologia e geopolitica, secondo i canoni classici della dottrina fascista. Questo quaderno in particolare esamina lo Stato Corporativo.

    Brossura, 16,5 x 23 cm. pag. 50

    Stampato nel 1934 da Istituto Nazionale di Cultura Fascista

    Condizioni del libro: usato in buone condizioni

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    Favole e fatti. 8 settembre ’43-25 aprile ’45

    30.00

    È una favola, non Storia quella sui pretesi alti ideali in nome dei quali combattevano gli Alleati, i quali fornirono le armi ai “volontari della libertà” perché sparassero contro i propri connazionali che difendevano la patria. Una favola ad esclusivo beneficio delle potenze vincitrici del Secondo conflitto mondiale, che per convenienza continua ad essere raccontata in maniera assai comoda, semplicistica e mistificatoria, servendosi di slogan: “libertà” e “democrazia” da una parte, “tirannia” e “lager” dall’altra; a voler farci credere che Inghilterra e Stati Uniti fossero entrati in guerra contro l’Asse non per ragioni d’esclusivo interesse materiale, complici nei disegni predatori della finanza internazionale, bensì per regalarci pace con giustizia (vediamo tutt’ora l’onda lunga di quella umanitaria missione, che non consente al nostro Stato ridotto a colonia la sovranità nazionale, dovendo ricevere imposizioni da sconosciuti che nessun italiano ha mai eletto!), nonché per amore degli ebrei, la cui sorte invece – è ampiamente documentato – non stava particolarmente a cuore a nessuno dei sunnominati governi, compresi quei loro consiglieri che, almeno in virtù dei natali, stando agiatamente al sicuro avrebbero dovuto mostrare una ben diversa attenzione nei riguardi dei più sfortunati correligionari.

    Brossura, 21 x 30 cm. pag. 358 con numerose foto b/n

    Stampato nel 2016 da Novantico

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    Fede e Azione – Un credo per la giovane nazione

    10.00

    “In Germania si sono amalgamate una grande varietà di razze europee inparentate fra loro. Da queste radici è cresciuto un unico ceppo. Ogni razza ha dato la ua parte migliore; ciascuna ha contribuito all’anima germanica. Noi tedeschi abbiamo un’animo combattivo, lo sguardo rivolte all’orizzonte, il desiderio di fare le cose per il piacere di farle, tipico della razza nordica. Una razza ci ha dato le nostre accoglienti e vecchie città, un’altra ci ha donato la padronanza del magico regno della musica. Un’altra ancora la nostra abilità nell’organizzare e la nostra silente obbedienza” – Helmut Stellrecht

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 64 con 17 foto b/n

    Stampato nel 2007 da Effepi

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    Fedeltà feudale

    19.00

    “L’epoca del rispetto dei valori: così possiamo definire il Medioevo. Un rispetto, non imposto ma innato, verso le qualità intrinseche dei caratteri, quindi delle funzioni, superiori. Da ciò discendeva la fedeltà feudale: autentica devozione provata da chi riconosceva, e in essi si riconosceva, i grandi del mondo e le ‘grandezze’ che costoro esponevano. In quell’epoca si rispettavano tutti i valori, a eccezione dei ‘valori’ di borsa – i soli veramente stimati al tempo d’oggi.”

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 176

    Stampato nel 2014 da Ar

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    Federalismo tricolore

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €9.00.

    Fabio Torriero                                    Prezzo di listino  15.00 (sconto 40%)

    Morte le ideologie, il territorio resta l’unica certezza per i popoli. Finora la Lega ha offerto alla politica il suo modo di concepirla e governarlo. Questo libro dà una riposta di destra alla Lega, mutuando il civismo territoriale del premier conservatore Cameron, nel nome e nel segno di una futura Repubblica dal basso da costruire, rovesciando il nostro Risorgimento. Se 150 anni fa abbiamo avuto prima lo Stato e poi la nazione, oggi dobbiamo fare il contrario: prima la nazione, poi lo Stato.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 158

    Stampato nel 2010 da Pagine

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    Federico Barbarossa e la battaglia di Monte Porzio Catone – Lo straordinario piano militare del 1167

    18.00

    Migliaia di fanti, centinaia di cavalieri schierati all’orizzonte per muovere alle armi e la terribile consapevolezza di essere in minoranza. Un nobile a cavallo, vessilli alla mano, tra una morte virile e una gloriosa scelse il coraggio e mentre incitava i suoi all’attacco, si levarono canti cristianissimi. Il coraggio pagò e fu il trionfo”. È questa la sintesi più appassionante delle fonti che narrano di quel 29 maggio 1167 in cui le milizie romane cedettero all’impeto travolgente delle esigue truppe dell’Imperatore, presso Monte Porzio Catone. Una sola grande discesa in Italia, un unico piano militare eccezionale per chiudere uno alla volta tutti i fronti: gli indisciplinati Comuni lombardi, lo spregiudicato imperatore bizantino Manuele Comneno, i facinorosi Normanni di Sicilia e un pontefice risoluto come Alessandro III che non voleva cedere a un braccio di ferro apparentemente inesauribile.

    Brossura, 21 x 13,5 cm. pag. 240

    Stampato nel 2014 da Jouvence

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    Federico II di Svevia – Rivoluzionario o conservatore?

    32.00

    Sovrano illuminato, despota moderno, fondatore del primo stato monarchico amministrativo, legislatore avanguardista, antesignano dell’unificazione politica italiana, campione della laicità dello Stato contro la presenza della Chiesa… Su Federico II Hohenstaufen si è scritto e detto molto. Ma come stanno realmente le cose? Chi era in realtà Federico II? Quali i suoi valori? Quali i motivi e le finalità delle sue azioni? Qual è stata la sua vera politica? Come vanno letti ed interpretati leggi e documenti del grande Sovrano? In questo libro il moderno si scopre antico, la scomunica appare sotto una luce nuova, il campione della laicità si rivela l’ideatore dei roghi per gli eretici, il Sacro Romano Impero, tradizionalmente germanico, diventa mediterraneo, i mussulmani da nemici infedeli si trasformano in alleati dell’Impero, uno Stato dipinto come “illuminista” risulta invece fondato sullo Ius Divinum, e Federico II da eretico va al contrario a personificare il simbolo della Cattolicità imperiale, incarnando l’apogeo del Medioevo europeo. L’agire di Federico II di Svevia, lungi dal delineare l’avvento dell’assolutismo regio e dall’esprimere improbabili visioni laiche ed anticristiane tipicamente moderne, si rivela così una grande Rivoluzione Conservatrice per la tutela dell’ordo mundi dell’Età di Mezzo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 443 con circa 9 illustrazioni e riproduzioni di documenti e 6 cartine

    Stampato nel 2013 da il Cerchio

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    Federico il grande. Vol. 2. La guerra dei sette anni

    30.00

    Claudio Guidi

    In questo secondo volume, dedicato a Federico il Grande, l’autore prende in esame il suo “grandioso” ma conflittuale rapporto con Voltaire, quello di due geni, non fatti per stare vicini. Ma, soprattutto analizza le vicende della guerra dei sette anni, quello che può essere definito “il primo conflitto mondiale della storia”, scatenato per eliminare alla radice, la nascente potenza prussiana. Conflitto dal quale, Federico esce da grande trionfatore. Sulla base di documenti d’archivio finora ignorati o, volutamente trascurati, il volume fa definitiva chiarezza sulle cause di questa guerra e sul ruolo di “agressore”, assegnato dagli storici a Federico, per il solo fatto di aver colpito per primo, dopo aver scoperto che l’Europa intera coalizzata contro di lui, si apprestava a “ridurlo” a marchese di Brandeburgo.

    Brossura, 13 x 20,5 cm. pag. 534

    Stampato nel 2024 da Il Nuovo Melangolo

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    Feldgrau 1915-16

    85.00

    Assolutamente estremamente dettagliato, fin nei minimi particolari, questo studio mostra le uniformi “feldgrau” dell’esercito tedesco, quelle che fra il 1907 e il 1915 soppiantarono l’uniforme blu prussiana. L’ultimo cambiamento venne nel 1915 con l’introduzione delle nuove uniformi per il periodo di guerra e per il periodo di pace. Il volume è diviso in tre periodi: Uniformi dell’Esercito tedesco in guerra e in pace; uniformi in guerra e pace a Berlino nel 1916; uniformi dell’Esercito di Baviera, Monaco 1916. Le tavole a colori mostrano innanzitutto le varie uniformi indossate da fanti, cavalieri e ufficiali, per poi passare ai singoli particolari, dai colori alle cuciture, dalle mostrine ai bottoni, dalle bustine ai cappelli di alta uniforme.

    Cartonato con sovracopertina 30,5 x 23,5 cm. pag. 240 con oltre 200 illustrazioni a colori

    Testo in lingua inglese

    Stampato nel 2011 da Schiffer

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    Feldpost – Appunti di un soldato politico

    12.00

    Feldpost venne pubblicato in Belgio nel 1944 dalle edizioni del Partito Rexista. Questa, è la sua prima traduzione in lingua italiana. Il testo era rivolto all’indottrinamento politico e spirituale della Gioventù Legionaria Rexista, la stessa che stava affollando gli uffici di reclutamento tedeschi per partecipare al conflitto europeo contro il comunismo sovietico. Vincere all’Est, per fare la rivoluzione Europea: questa era la parola d’ordine. Feldpost raccoglie le riflessioni, le brucianti idee, i vivi sentimenti, che Leon Degrelle volle mettere per iscritto, nel mezzo dei feroci combattimenti che lo videro protagonista sul Fonte dell’Est, tra la fine del 1941 e gli inizi del 1942. E’ il guerriero dell’Europa che, scrive e parla, con la limpida convinzione che gli immensi sacrifici consumati in quella guerra rivoluzionaria, creino le migliori condizioni per l’affermazione di uomini spiritualmente nuovi e politicamente rinnovati. Attraverso la durezza della lotta e il dominio assoluto dello spirito sul corpo, emergeranno gli uomini di cui l’Europa ha bisogno, manifestazioni di assoluta purezza, di vera forza, di vero eroismo. E’ la metafisica della guerra, secondo Degrelle.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 102

    Stampato nel 2017 da Ritter

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    Feldpost Waffen SS

    350.00

    Durante la fine di maggio del 1941, fu emanata una direttiva che riconosceva dei privileggi di tipo postale ai cittadini belgi (Valloni e Fiamminghi) che prestavano servizio nelle Forze Armate tedesche. Il governo belga emise anche una serie di etichette Propaganda per la Legione fiamminga. Quello riportato è datato 1944 ed è una serie di cinque minifogli che illustrano le Waffen-SS fiamminghe in svariate scene militari. Queste stampe riportano la dicitura SS FELDPOST / Waffen-SS e hanno valori compresi da 10 a 100 franchi. Ne furono prodotti 600o set (foglietti) perforati e 1200 set lisci. Entrambi non furono mai utilizzati.

    Anno di stampa: 1944

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    Feldpost Waffen SS

    150.00

    Durante la fine di maggio del 1941, fu emanata una direttiva che riconosceva dei privileggi di tipo postale ai cittadini belgi (Valloni e Fiamminghi) che prestavano servizio nelle Forze Armate tedesche. Il governo belga emise anche una serie di etichette Propaganda per la Legione fiamminga. Nell’agosto del 1943 furono emessi sei fogli in miniatura di quattro francobolli ciascuno, stampati in serie numerata che identificano gli imperatori del Sacro Romano Impero e la dinastia degli Asburgo: 5 Franchi – blu/verdi – Otto il Grande; 10 Franchi – rosso/arancione – Giuseppe II d’Austria; 15 Franchi – marrone/nero – Maria Teresa d’Austria; 20 Franchi – lilla/rosa – Massimiliano d’Austria; 50 Franchi – arancio/marrone – Carlomagno; 100 Franchi – Blu – Carlo V. Ogni francobollo riporta scudi con stemmi dei sovrani raffigurati o scudi con inciso “Wapen SS”. ” Tutte le stampe recano la scritta “SS Feldpost” e i nomi dei personaggi sono stampati in fiammingo e tedesco. Furono stampati un totale di 30.000 set completi. Essi illustrano un aspetto dell’ideologia delleSS e, un interesse di molti leader delle SS per la storia medievale.

    Anno di stampa: 1943

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    Feldzug 1917 Vol. 4

    68.00

    La nuova pubblicazione dalla Mode Military Publishing fa parte di una serie (5 volumi) che esaminerà l’evoluzione dell’uniforme tedesca durante la Prima Guerra Mondiale. Questo quarto volume: Feldzug 1917, prende in esame la straordinaria collezione di equipaggiamenti tedeschi: uniformi, copricapo ed attrezzature varie, raccolte dall’autore nel corso di un periodo di 40 anni. Gli oggetti presentati nel libro sono evidenziati con immagine dettagliate, quasi sempre a pagina intera, e sono accompagnate da un testo altamente informativo e consigli utili per guidare il lettore all’acquisto di militaria tedesca della Grande Guerra. Il presente volume copre la produzione di equipaggiamenti durante il quarto anno di guerra, il 1917. Ogni volume successivo, avrà le medesime caratteristiche, trattando gli anni di guerra successivi fino al 1918. L’accuratezza delle immagini e i particolari descritti, rendono suesto lavoro uno strumento essenziale per gli appassionati di storia militare e i colleziinisti di militaria del primo conflitto mondiale.

    Cartonato, 21,5 x 30 pag. 212 completamente illustrato con foto a colori e b/n

    Testo in lingua inglese

    Pubblicato nel 2016 da Military Mode P.

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    Fenomenologia dell’individuo assoluto

    26.50

    Teoria e fenomenologia dell’Individuo assoluto, scritto da Julius Evola fra il 1917, quando venne richiamato in guerra, e il 1924, quando era a Roma e ormai si interessava giù ad altri temi (arte, dottrine orientali, esoterismo), era costituito da “300 facciate formato protocollo riempite per 4/5 in manoscritto”. L’opera apparve presso Bocca in due tomi, prima la Teoria (1927), poi la Fenomenologia (1930). Dopo la seconda guerra mondiale, durante la sua permanenza nell’ospedale militare di Bologna (1948-1951), Julius Evola sintetizzò e aggiornò la Teoria, che venne pubblicata soltanto nel dicembre 1973 e in una edizione critica in questa collana nel 1998, ma non effettuò la medesima operazione per Fenomenologia che apparve nella stesura originaria all’inizio del 1974, pochi mesi prima della sua morte. Quella che qui si presenta è dunque sempre l’edizione del 1930, corretta nei refusi, aggiornata nella bibliografia e con vari apparati critici. Ci si potrà così rendere direttamente conto dello stile originario del giovane Autore che, specie nella conclusione di questo libro, assume un tono quasi epico altrove raramente riscontrabile.
    L’opera filosofica evoliana è così dunque completata: in questo suo sistema di pensiero si configurano due vie realizzative, la “via dell’altro” e la “via dell’Individuo assoluto”. Evola non giudica l’una intrinsecamente “superiore” all’altra, ma entrambe identicamente vere in quanto, in nome della libertà suprema, la prima deve essere valida e possibile quanto la seconda. Tuttavia, a suo giudizio, la “via dell’altro”, per sua stessa natura, non è suscettibile che di una determinazione strutturale schematica, dato che in essa non fa che ripetersi uniformemente una situazione iniziale elementare. La “via dell’Individuo assoluto”, invece, è determinabile partitamente, e la sua descrizione occupa tutta la seconda parte dell’opera dottrinale di Evola, cioè questo libro.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 280

    Stampato da Edizioni Mediterrane

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    Fermare l’invasione – Le ragioni del blocco navale

    Il prezzo originale era: €15.00.Il prezzo attuale è: €9.75.

    Nicola De Felice            prezzo di listino: 15.00 /sc. 35%)

    Ciò che favorisce la schiavitù moderna è la tratta degli esseri umani con il corollario dell’immigrazione illegale. È facile finire nello spaccio della droga e nella prostituzione, diventare schiavo per debito, nei campi agricoli, accattone nei centri urbani, pedina di Al-Qaeda. La “globalizzazione alla cinese” invoglia le imprese neoliberiste a sostituire le delocalizzazioni con l’immigrazione di massa per giungere all’azzeramento delle distanze tra la manodopera a basso costo ed i mercati del consumismo occidentale. Ci sono soluzion che aiutano a stroncare, una volta per tutte, la schiavitù moderna in Europa Il problema non si affronta ai confini d’Europa, lasciando incrementare le morti in mare, ma occorre giocoforza attivare – in parallelo ai decreti sicurezza – un’interdizione navale dei porti di partenza, ridando fiducia al cittadino e all’intera comunità.

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    Fermi nel Pericolo. Soldati Italiani e Napoletani nella Campagna di Spagna 1808-1813

    30.00

    Paolo Palumbo

    In occasione del bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte, la casa editrice “Il Maglio” inaugura una nuova collana dedicata alla storia militare che spazia dall’era antica all’età moderna. Il primo volume, dedicato alle truppe del regno d’Italia e di Napoli in Spagna, racconta delle vicissitudini dei soldati italiani che combatterono per l’Imperatore dei francesi nella campagna più difficile e rischiosa di tutta la storia napoleonica. Partendo dalle memorie dei protagonisti (Camillo Vacani, Cesare De Laugier, Antonio Lissoni, Costante Ferrari, Gabriele e Gugliemo Pepe, il principe Pignatelli-Strongoli) e grazie alla consultazione dei documenti conservati nell’Archivio di Stato di Milano, l’autore ricostruisce le vicende principali che coinvolsero gli italiani in Catalogna dal 1808 al 1813. Una particolare attenzione viene data alla memorialistica francese e anche alla storiografia spagnola in modo da restituire un quadro degli eventi obiettivo e completo. Il volume viene pubblicato con il patrocinio di Souvenir Napoléonien.

     

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    Ferrara 1945 – I giorni dell’odio

    14.00

    La guerra civile che ha insanguinato l’Italia alla fine della Seconda Guerra Mondiale ha avuto nel “triangolo della morte”, Reggio Emilia, Bologna e Ferrara, una coda di omicidi e stragi premeditate e gratuite. L’Autore prende in considerazione Ferrara e la sua provincia, teatro di queste esecuzioni sommarie, tratteggiandone la storia e documentandone gli aspetti più nascosti, in particolare la strage delle carceri di Ferrara nel giugno 1945. In appendice il “memoriale Sergio” è un documento terribile, poco conosciuto e pochissimo citato dalla storiografia ufficiale.

    Brossura, pag. 160 in appendice il “Memoriale Sergio”

    Stampato nel 2002 da Settimo Sigillo

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    Ferrea Mole Ferreo Cuore

    Il prezzo originale era: €29.00.Il prezzo attuale è: €20.30.

    Molti sono i libri che analizzano le caratteristiche tecniche dei mezzi corazzati italiani nella seconda guerra mondiale, ma pochi quelli che presentano in dettaglio gli uomini e le battaglie dell’arma corazzata italiana come questo libro: Dino Campini, già comandante il IV Btg. Carri M del 133° Rgt. Corazzato, dà un quadro vivido e storicamente accurato dei combattimenti delle unità carriste italiane in Abissinia, Spagna, Francia, Balcani, Libia, Egitto e Tunisia, ricostruendo gli scontri minori e le grandi battaglie alternando abilmente le relazioni ed i diari di guerra ufficiali e le testimonianze e i ricordi dei protagonisti, dai comandanti ai semplici carristi. Sono inoltre descritte le difficili origini dell’arma corazzata italiana e l’inadeguatezza delle tattiche e dei mezzi impiegati, rivelatasi sempre più grave con il progredire del conflitto e con la mancata evoluzione tecnica dei corazzati italiani per tenerli al passo con i nuovi carri avversari; risaltano ancora più, date queste premesse, le doti di valore e di abilità professionale dimostrate sul campo dagli equipaggi carristi e da molti dei loro ufficiali. In appendice, due testimonianze di “assi” dei corazzati italiani e le motivazioni delle Medaglie d’Oro al Valor Militare dei carristi, mentre l’ampio corredo iconografico originale dell’opera è integrato nella presente edizione da numerose fotografie inedite di un veterano del 65° Fanteria Motorizzata, ritraenti tra l’altro carri M dell’Ariete in azione e mezzi corazzati inglesi distrutti e catturati.

    Brossura, 17 x 24,5 cm. pag. 204 con alcune foto e cartine b/n

    Stampato nel 2017 da Soldiershop

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    Ferri taglienti. Un viaggio in Italia tra storia e cultura del coltello

    15.90

    Claudio Colombo

    “Ferri taglienti” è un viaggio dedicato al mondo del coltello che inizia da lontano, dalle città storiche protagoniste della produzione artigianale e arriva fino alle figure più moderne del knife maker e del knife designer. Attraverso una serie di incontri con esperti del settore, veniamo introdotti in due diversi contesti: uno di carattere storico, partendo dal tema della “spada del popolo” e delle scuole di scherma tradizionale, l’altro più attuale, con una analisi dei crimini con arma da taglio tra odio, femminicidio e active killers. Si continua parlando di Bushcraft e sopravvivenza, per passare infine a simbolismo, magia e superstizioni. Un libro dedicato al coltello che, invece di recidere, diventa il legame tra differenti realtà storiche e territoriali.

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    Ferro e Cannoni a Cibiana

    18.00

    Lino da Col

    Nel XVIII secolo a Cibiana furono attive per alcuni decenni delle miniere di ferro, un forno per la trasformazione in ghisa del minerale ed una fonderia per la produzione di “attreccj” militari per la Serenissima: palle di cannone ed “anzoli” ma anche due “cannoncini” che a Venezia vennero collaudati con successo.

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    Festung Demjansk 1942. La Totenkopf nella sacca di Demjansk

    Il prezzo originale era: €22.00.Il prezzo attuale è: €15.40.

    Massimiliano Afiero

    La rapida avanzata delle forze sovietiche sul fronte di Leningrado tra il dicembre 1941 ed il gennaio del 1942 tagliò fuori dalle loro linee numerosi reparti tedeschi e portò alla conseguente creazione di numerose isole di resistenza, in modo particolare nella regione di Demjansk. Qui, i sovietici riuscirono a chiudere in una gigantesca sacca alcune divisioni dell’esercito ed i reparti SS della divisione Totenkopf. L’offensiva generale sovietica a sud del lago Ilmen iniziò durante la notte tra il 7 e l’8 gennaio 1942, con una temperatura polare, quasi quaranta gradi sottozero. I combattimenti grazie alla resistenza del reparto d’elite tedesco si protrassero fino all’estate del 1942, con la sorprendente completa vittoria dei reparti tedeschi, fatto questo che permise ai soldati della Totenkopf di venire poi evacuati dal settore solo nell’autunno del 1942 per essere riorganizzati in Francia.

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