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    Giacomo Quarenghi – L’architetto degli zar

    29.00

    Giacomo Quarénghi, il grande architetto bergamasco (Capiatone, Rota d’Imagna, 1744 – Pietroburgo 1817), fu il più noto ed importanete maestro del neoclassico. Maggiore interprete del Palladio; non cercò in lui il pittorico, germe sviluppato dal barocco, bensì l’armonia spaziale delle masse, la scanditura degli elementi tettonici. Tale interpretazione riuscì semplice e grandiosa nel tempo stesso, sempre legata al concetto di severe masse murarie (dove spesso le finestre s’aprono senza cornici), armonizzate da logge, colonnati e pronai rotondi. Nel 1779 si recò per la prima volta in Russia al servizio di Caterina II, diventandone presto l’architetto ufficiale fino alla sua morte nel 1796. Proseguì quindi la prestigiosa attività alla corte dello zar paolo I° e successivamente dello zar Alessandro I.

    Brossura, 20,5 x 25,5 cm. pag. 110 con numerose illustrazioni a colori

    Stampato nel 2017 da Soldiershop

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    Giallo 14

    26.00

    Estremamente documentato, accompagnato da centinaia di fotografie originali, da tavole a colori con i profili degli aerei, da riproduzioni di locandine e riviste, insegne, insegne di fusoliera, decorazioni, il volume traccia la storia militare del famosissimo pilota da caccia che portava sul suo aereo il 14 giallo e aveva vinto 158 battaglie aeree sempre imbattuto: Joachim Marseille. Ammirato anche dagli italiani che gli assegnarono la più alta onorificenza, la Medaglia d’Oro, morì sulle linee del fronte e gli stessi italiani gli eressero un piccolo monumento,sul quale oggi ne è nato un altro che porta la scritta. “Qui morì il Capitano Hans Joachim Marseille: mai sconfitto”.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 179 con diverse foto b/n

    Stampato nel 2011 da Sarasota

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    Giambattista Aleotti e gli ingegneri del Rinascimento

    63.00

    La prima parte del volume è dedicata alla figura dell’ Aleotti e ai suoi trattati inediti di idraulica, artiglieria, fortificazioni, teoria musicale, nonché all’ambiente culturale ferrarese del tempo. La seconda parte riguarda gli studi di matematica applicata in diverse parti d’Italia, tra cui la Toscana, Mantova, Venezia a cavallo tra XVI e XVII secolo. Conclude un’appendice comprendente l’elenco delle opere a stampa e dei manoscritti di Aleotti, una cronologia e una bibliografia aleottiana

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. XXVI + 466 con illustrazioni + 16 tavole fuori testo

    Stampato nel 1998 da Olschki

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    Gianlino Baschirotto – Vittorioso in Spagna Malta Tobruk Tunisia. Due volte Asso

    22.00

    Corredata da una sessantina di fotografie in b/n, la biografia agile ed appassionata dell’ormai leggendario Colonnello Gianlino Baschirotto, pilota in Guerra di Spagna e nella Seconda Mondiale. Licenziato a Campoformido e conseguito il brevetto di pilota militare ad Aviano, fu coraggioso pilota di velivoli entrati nella storia del volo, come, ad esempio, l’Aermacchi C.202 Folgore e l’Aermacchi C.205 Veltro. Unico aviatore italiano fregiato due volte del titolo di Asso dell’Aviazione, fu, dopo la fine della guerra tra i piloti della neonata Formazione Acrobatica, e, negli anni sessanta ebbe modo di cimentarsi ai comandi di aerei inglesi e americani come il De Havilland Vampire e il Republic F-84F Thunderstreak

    Brossura, 16,5 x 23,5 cm. pag. 121 con circa 60 foto b/n e 1 cartina

    Stampato nel 2015 da Sarasota

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    Gianni Caproni – Una storia italiana

    20.00

    Ha fatto volare non solo aerei, ma anche sogni. La figura di Gianni Caproni, il più geniale protagonista dell’epopea regina del XX secolo, la conquista dei cieli, è finora rimasta quasi nascosta dal fascino dei suoi straordinari velivoli, che ancora detengono imbattuti record e primati tecnologici. Questo libro riporta in primo piano l’umanità di una figura poliedrica, di un artista prima che un ingegnere, di un innamorato della natura dedito al progresso dell’industria, di un patriota idealista che voleva abbattere i confini del mondo. Una vicenda immersa nella storia del ‘900, a diretto contatto con i suoi attori, da Mussolini a Churchill, da D’Annunzio a Eisenhower.

    Brossura, 14 x 21 cm. pag. 304

    Stampato nel 2014 da Macchione

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    Giano Accame – La vita l’idea

    16.00

    Il volume presenta una raccolta degli interventi di Giano Accame sulla rivista Area, alla quale collaborò fino al giorno della sua morte, una biografia scritta dal figlio Nicolò, e la ripubblicazione di ritratti, commenti e ricordi della sua persona e del suo lavoro di giornalista e scrittore da parte di un gran numero di colleghi e personalità della cultura italiana. Ne emerge la vivida percezione della vitalità che ha caratterizzato l’opera di elaborazione ideologica e ricostruzione dei percorsi politici di questo autore italiano, dai primi anni di militanza politica e intellettuale dell’immediato dopoguerra, alla produzione di testi originali e precursori dei tempi.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 210 con circa 14 foto b/n

    Stampato nel 2019 da Eclettica

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    Giano Accame – Nella storia e nella cultura del Novecento

    9.00

    Nato a Stoccarda nel 1928 da madre tedesca e padre italiano, il 25 aprile 1945, all’età di diciassette anni non ancora compiuti, Giano Accame si arruolò volontario nella Marina della RSI. Ma la sera di quel giorno fatale fu catturato dai partigiani. Per sua fortuna, la formazione che lo aveva imprigionato non era formata soltanto da comunisti. Così, riuscì a salvare la pelle. Aderì, fin dalla sua fondazione, al MSI per poi lasciarlo nel 1956, stanco delle polemiche interne, e preferendo impegnarsi nel giornalismo, sua grande passione. Divenuto presto una delle più seguite firme de “Il Borghese” e di varie altre testate, gli fu affidata la direzione del “Secolo d’Italia” dal 1988 al 1990. Chiamato a dirigere “Nuova Repubblica”, il settimanale fondato da Randolfo Pacciardi, divenne segretario nazionale dell’Unione Democratica per la Nuova Repubblica. Suoi punti fermi: portare avanti gli ideali di patria e giustizia sociale; perseguire la pacificazione. Questo libro è un omaggio postumo a un grande italiano che predicò la comprensione quando, per fare carriera politica, era richiesto l’odio: dagli anni giovanili a Genova, agli anni della maturità a Roma. Una figura da riscoprire in questo periodo di incertezze.

    Brossura, 12,5 x 18 cm. pag. 78

    Stampato nel 2019 da Solfanelli

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    Giappone 1945 – Dall’operazione Downfall a Hiroshima e Nagasaki

    18.00

    In questo volume l’autore esamina la fase finale della Seconda Guerra Mondiale focalizzando la sua attenzione sul dibattito che si svolse tra gli Alleati nel 1945 circa le modalità con le quali perseguire la resa del Giappone. In particolare Clayton Chun si sofferma sull’operazione Downfall, consistente in piani d’invasione preventiva o finale che dir si voglia delle isole giapponesi. Chun esamina e descrive questi piani mai realizzati, prima di analizzare l’orribile alternativa all’invasione militare, gli attacchi a Hiroshima e Nagasaki con armi nucleari. Con una serie di cartine riguardanti i piani originari di invasione, di illustrazioni a colori e una descrizione dei diversi livelli di possibile esplosione nucleare, il libro offre una prospettiva senza paragoni su un evento che ha segnato la storia contemporanea in maniera definitiva.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 171 quasi totalmente illustrato con foto b/n e illustrazioni a colori

    Stampato nel 2015 da Libreria editrice Goriziana

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    Giarabub – Immagini e commenti storici

    20.00

    L’oasi di Giarabùb, in pieno deserto libico, è stata bombardata il 10 giugno 1940, primo giorno di guerra e poi, ogni giorno per ore e ore, fino alla resa il 21 marzo 1941, quando il tricolore sabaudo viene ammainato e bruciato al grido di “Viva l’Italia!”. L’opera, strutturata quasi in schede, riporta in ordine cronologico i fatti salienti dalla rioccupazione dell’oasi del 1926 fino al 1941, accompagnati da fotografie, disegni molto particolareggiati, dipinti, mappe, schemi dell’organizzazione difensiva e la copia di molti documenti originali.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 107 interamente illustrato con circa 114 tra foto b/n, cartine e riproduzioni di documenti

    Stampato nel 2008 da Italia Editrice

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    Giarabub 1941. Un oasi, una battaglia, una leggenda

    29.00

    Pierluigi di Colloredo Mels

    La sconfitta subita in Egitto e Cirenaica dall’esercito del Maresciallo Rodolfo Graziani, culminata nell’annientamento della 10a Armata nel febbraio del 1941, costituisce la più grave disfatta dell’esercito italiano nel corso della propria storia, peggiore anche di quella avvenuta il 24 ottobre 1917 e passata alla storia con il nome di battaglia di Caporetto. Ma, come dopo Caporetto, non mancarono durante la ritirata episodi eroici, come a Pozzuolo del Friuli, così anche in Cirenaica si ebbe un episodio che in tanto sfacelo salvò l’onore del soldato italiano: la difesa di Giarabub.

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    Gilles

    39.00

    “Un bel morir tutta una vita onora” e Drieu – artista di buon gusto, come questo Gilles che gli permette di raccontarsi con discrezione – non mancò l’appuntamento. Da romanziere aveva scoperto l’inganno della letteratura: parlare quasi sempre e quasi solo di ciò che è di mediocri dimensioni e tacere con ostinazione la vera grandezza, fosse dolcissima oppure terribile (“intorno a loro grava un silenzio, una paura, come di fronte a un grande sacrilegio”). Da uomo aveva subìto e patito i mille condizionamenti di una navigazione pascaliana in mari inospitali. Da ribelle aveva ritenuto di eludere e l’uno e l’altro scacco, pretendendo di cantare e descrivere ciò che è eroico, forte, sano; imponendo come condizione al proprio vivere l’accesso all’epopea. La guerra e l’eresia fascista lo accontentarono. Per una stagione poté inspirare lo spettacolo della forza e del valore. Fuori dalla torre d’avorio, finalmente. Tra pari, finalmente. Comunismo castrense, finalmente. Certo che, conosciuta l’aria di vetta, non si può più tornare a vivere immersi nelle deprimenti convenzioni borghesi, riempiendo schede elettorali invece di esplodere granate, scrivendo corsivi sui quotidiani invece che procedendo alla selezione e alla distinzione con il pugnale tra i denti. Sciroppandosi il tran tran ordinario e fingendo di trovare interessanti gli argomenti vacui dei vili. Mimando l’amore per convenienza. Arrendendosi alla tirannide dei luoghi comuni per non patire l’isolamento. Svanendo nella falsità del mondo, mai così immondo come quando vi si ritorna dopo un sogno di gloria. Prima di prendere congedo dall’ipocrisia del suo dopoguerra, Drieu ne trasse fiera e feroce vendetta con questo romanzo, che è tutto vero, dall’amore alla morte.

    Brossura 13 x 20,5 cm. pag. 634

    Stampato nel 2010 da Edizioni di Ar

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    Gilles (Romanzo)

    28.00

    Romanzo-romanzo, romanzo-saggio, “Gilles” è la narrazione in terza persona della vita di un intellettuale francese tra le due guerre, preso nel gioco spietato delle idee e delle passioni estreme entro cui si attorciglia la sua ricerca di un senso ultimo. Autobiografico romanzo della decadenza, raffinato e cinico, è la storia di un giovane che piace alle donne e ama la guerra. Di ritorno a Parigi dopo le trincee della prima guerra mondiale, egli si scontra con la morale del mondo borghese, che cerca di superare dall’interno, fino a comprendere che l’unica via d’uscita, pur nella consapevolezza della sconfitta, è la distruzione di quel mondo. Fedele alla propria figura di scrittore moralista lucido e ostinato, Drieu La Rochelle, tagliente e contradditorio, antidemocratico e suicidario, “agente doppio” romantico e reazionario, in quello che è il suo romanzo maggiore non risparmia se stesso più della propria epoca. Così “Gilles”, come il suo autore, per alcuni sarà uno specchio nitidissimo, per altri deformante, mentre qualcun altro ancora, dopo averlo infranto, si taglierà con i suoi pezzi.

    Brossura, 16 x 23,5 cm. pag. 572

    Stampato nel 2016 da Giometti & Antonello

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    Ginetto Brizzolari

    22.00

    Gianni Bianchi

    In questo libro, accompagnato da un bel repertorio iconografico, l’autore fa rivivere i sentimenti nascosti e i momenti di gloria di Gino Brizzolari, grande componente della prima formazione aerea acrobatica e primo caduto delle frecce tricolori. L’opera, attraverso un processo di ricerca delle varie tesi degli anni ’30 sull’impiego del carro armato, della nave e dell’aereo, fa capire con naturalezza la scelta di “Ginetto” di far parte dello stormo caccia “Incocca, Tendi, Scaglia”. Il caccia CR 20 era l’aereo che più si adattava alla sua spericolatezza, in breve ne divenne padrone e con questo rappresentò l’Aeronautica Militare Italiana in tutto il mondo.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 224 con 83 foto b/n e 10 a colori

    Stampato nel 2009 da Sarasota

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    Ginetto Brizzolari. Una freccia tricolore nel cielo di Marina di Massa

    25.00

    Gianni Bianchiù

    Le gesta del pilota Ginetto Brizzolari fanno ormai parte della storia di Massa e di quelle dell’aeronautica. Questo volume è stato realizzato con l’intento di far conoscere le gesta del Sergente Brizzolari alle generazioni più giovani e alla stessa cittadinanza di Massa. Brizzolari può essere annoverato tra i precursori delle Frecce Tricolori, essendo stato un componente della prima formazione della Pattugli Acrobatica Nazionale. Perse la vita, giovanissimo, durante un’esibizione aerea sul suo CR-20.

    Brossura, 24 x 22,5 cm. pag. 132 con varie foto b/n

    Stampato nel 2022 da Sarasota

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    Ginevra o Mosca

    25.00

    Scritto nel 1928 è uno dei testi politici più interessanti di Drieu La Rochelle. La sua concezione sovranazionale, esposta in modo coerente ed articolata, grazie alla compiuta formazione europeista ed anticapitalista a cavallo fra gli anni Venti e Trenta, gli permette di esporre i temi trattati in modo chiaro ed esauriente, affrontando questioni all’epoca già attuali in un’ottica del tutto innovativa.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 238

    Stampato nel 2017 da Settimo Sigillo

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    Gino Boccasile – Pubblicità (1). Cartoline e similari

    8.00

    Pubblicazione facente parte della serie di tascabili con la catalogazione e riproduzione di cartoline brevemente descritte, suddivise per argomento e/o autore. Il psente volumetto è incentrato sulla grafica pubblicitaria di Gino Boccasile.

    Brossura, 13,5 x 18,5 cm. pag. 16 con la riproduzione di 109 cartoline a colori

    Stampato nel 1997 da Intercard

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    Gino Boccasile – Pubblicità (2)

    8.00

    Pubblicazione facente parte della serie di tascabili con la catalogazione e riproduzione di cartoline brevemente descritte, suddivise per argomento e/o autore. Il psente volumetto è incentrato sulla grafica pubblicitaria di Gino Boccasile.

    Brossur, 13,5 x 18,5 cm. pag. 8 con la riproduzione di 39 cartoline a colori

    Stampato nel 1997 da Intercard

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    Gino Montipò il «filibustiere del Carnaro» – La vita di un modenese tra i 30 della Beffa di Buccari

    15.00

    Nella grande storia della Marina militare nella Grande Guerra troneggiano i personaggi Gabriele D’Annunzio, Costanzo Ciano e Luigi Rizzo, ma ci furono personaggi di umile provenienza sociale che dimostrarono altrettanto valore e coraggio. Fu D’Annunzio a chiamare un marinaio modenese il “filibustiere del Carnaro” perché più volte salvò la situazione. L’impresa compiuta nella notte sull’11 febbraio 1918 a Buccari è vista con gli occhi di un marinaio modenese arruolatosi a 17 anni: un racconto semplice e scorrevole che percorre l’intera vicenda dei MAS.

    Brossura, 16,5 x 24 cm. pag. 80 con alcune foto b/n

    Stampato nel 2020 da Gaspari

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    Giorgio Almirante – Attualità nei suoi discorsi

    18.00

    A cura di Giuseppe Francesco Cipolla, questo volume vuole tracciare una sorta di excursus degli interventi di Giorgio Almirante nell’Aula di Montecitorioche spaziano dall’esercizio dialettico nella Democrazia parlamentare alla “chiarezza responsabile” della riforma costituzionale; dalla “buona scuola” intesa come mezzo di istruzione oltre la propaganda governativa, alla lotta al terrorismo in Italia e nel mondo.

    Brossura, 13 x 21 cm. pag. 286

    Stampato nel 2016 da Pagine

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    Giorgio Almirante- Politica e vita

    160.00

    Volume di grande formato della Alba – Field Educational Italia, stampato nel 1997. L’autore Sandro Forte, delinea la vita e il suo operato politico di uno degli uomini politici italiani, più conosciuti e carismatici del dopoguerra: Giorgio Almirante. Giorgio Almirante apparteneva a una famiglia di origine aristocratica molisana. Durante la II G.M. prestò servizio come corrispondente di guerra e partì per la Libia al seguito della Divisione 23 marzo delle Camicie Nere, e partecipò alla Campagna del Nordafrica. Firmò molti articoli apparsi sul Tevere, abbandonando lo stile retorico e fascista passando a una prosa più asciutta e concisa, d’obbligo secondo lui nei resoconti di guerra. Venne decorato con la croce di guerra al valor militare per essere stato tra i primi a entrare a Sollum e Sidi Barrani. Alla costituzione della Repubblica Sociale Italiana Giorgio Almirante vi aderì, arruolandosi nella Guardia Nazionale Repubblicana con il grado di capomanipolo, equivalente al gardo di tenente. Il 30 aprile 1944 Almirante fu nominato capo gabinetto del Ministero della Cultura Popolare presieduto da Fernando Mezzasomma.Nell’autunno 1946 Almirante partecipò alla fondazione dei fasci di Azione Rivoluzionaria insieme con Pino Romualdi e Clemente Graziani. Cominciò inoltre a scrivere sul settimanale Rivolta Ideale, una delle maggiori riviste della politica di destra di quegli anni e insieme con Cesco Giulio Baghino si avvicinò al Movimento italiano di unità sociale. Il 26 dicembre 1946 Almirante partecipò a Roma alla riunione costitutiva del Movimento Sociale Italiano (MSI) facendo parte della prima giunta esecutiva. Ne divenne il 15 giugno 1947 segretario della giunta esecutiva. Ricopri per diverse volte la carica di segretario nazionale. Le sue condizioni di salute lo obbligarono nel 1987 ad abbandonare la segreteria del partito, a favore del suo delfino Gianfranco Fini. Morì a Roma il 22 maggio 1988. Il giorno prima era decduto Pino Romualdi, per cui si decise di tenere eseq

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    Giorgio Locchi: l’intellettuale, il filosofo, il risvegliatore. Atti del convegno (Rieti, 25 novembre 2023)

    10.00

    AA.VV.

    Giorgio Locchi rappresenta una delle più profonde ed autorevoli figure del pensiero “non conforme”: la sua opera – tremendamente attuale e per questo rilanciata con forza negli ultimi anni – ha contaminato interi filoni culturali ed ha stimolato decine di intellettuali, offrendo nuove prospettive, perenni riferimenti e precise linee di vetta. Questo testo – che raccoglie gli Atti del convegno reatino a lui dedicato – vuole essere uno stimolo a guardare avanti: l’insegnamento locchiano, del resto, è il tamburo battente di un’avanguardia europea – popolata da custodi e da rifondatori – che alla lunga memoria dei nostri popoli vuole affiancare una tenace volontà di riconquista. Dal senso delle origini al significato del Mito, passando per la tensione sovrumanista, per l’interpretazione sferica del tempo, per l’approccio alla tecnica e per la concezione della storia. E quest’ultima, che per Giorgio Locchi resta sempre “aperta”, ci impone di contaminare l’esistente ed essere – qui ed ora – i padroni del nostro destino.

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    Giorgio Locchi. Il Cantore del Nuovo Mito

    12.00

    Stefano Vaj

    «Ciò che è proprio al Mito, come lo intendo io, è di entrare nella storia creando se stesso, vale a dire creando e organizzando i suoi propri elementi. Il Mito è la forza storica che dà vita ad una comunità, la organizza, la lancia verso il suo destino. Il Mito è prima di tutto un sentimento del mondo, ma un sentimento del mondo condiviso e, in quanto tale, è, e al tempo stesso crea oggettivamente, il legame sociale e la norma comunitaria». «Laddove il Mito aveva organizzato, armonizzato, unito, e perciò dato un significato e un contenuto spirituale, vale a dire umano, alla vita degli uomini, le ideologie oppongono, disuniscono, disaggregano. L’ideologia rigetta il Mito come irrazionale e pretende di essere razionale, di essere fondata razionalmente». «In generale, i popoli indoeuropei hanno perfettamente percepito la necessità di preservare la propria originalità, pur accettando le conseguenze dell’allargamento dell’orizzonte culturale e geopolitico che imponeva loro il trionfo progressivo della “rivoluzione neolitica”. Ma, limitandoci al mondo antico, soltanto i Romani sono riusciti a operare una sintesi tra perennità, fedeltà a se stessi ed alle proprie origini, ed accettazione piena e intiera della loro “intricazione cosmica”. Questa sintesi porta un nome, inciso nella storia in lettere capitali: l’imperium».

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    Giorgio Pisanò. Soldato, giornalista, politico

    23.00

    Luca Bonanno

    Luca Bonanno racconta tutta l’intensa vita di Giorgio Pisanò; il soldato volontario della Rsi che alla fine del conflitto rischia di essere giustiziato; il politico che nel 1947 si iscrive al Msi poi nel 1950 fonda l’Associazione Studentesca “Giovane Italia” e torna nel 1972, eletto senatore e riconfermato per quattro volte, per abbandonare poi il Msi nel 1991 per dare vita al Movimento Fascismo e Libertà; ma soprattutto il giornalista (“Meridiano d’Italia”, “Oggi”, “Gente” e “Secolo XX”) che nel 1968 fa rinascere il “Candido” di Guareschi e diventa famoso per le sue inchieste e le sue denunce, oltre che per i libri “Sangue chiama sangue”, “La generazione che non si è arresa” e la monumentale “Storia della guerra civile in Italia”.

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    Giornale di Guerra 1915 – 1917 Alto Isonzo – Carnia – Carso

    Il prezzo originale era: €22.00.Il prezzo attuale è: €13.20.

    Benito Mussolini            Prezzo di listino  22.00 (sconto 40%)

    Questa edizione del Giornale di guerra 1915-1917 ne propone per la prima volta il testo in un’accurata edizione critica, raffrontando le puntate originariamente uscite su “Il Popolo d’Italia” nel dicembre 1915-febbraio 1917 col volume pubblicato nel 1923 dall’editrice Imperia (appartenente al Partito fascista italiano). Le cronache del fronte sono integrate dalla trascrizione degli stralci epistolari, che s’intrecciano proficuamente con i taccuini mussoliniani e ne colmano i vuoti cronologici. Il fitto apparato critico e la Postfazione di Mimmo Franzinelli forniscono importanti elementi conoscitivi e interpretativi al Giornale di guerra e al suo autore, che dell’esperienza bellica fornì versioni suggestive ma non sempre fedeli alla cruda realtà della guerra. Il volume è corredato da una ricca documentazione fotografica per lo più inedita o riscoperta.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 217 + 2 inserti fotografici di grande formato

    Stampato nel 2016 da Libreria Editrice Goriziana

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    Giornalisti di regime – La stampa italiana tra fascismo e antifascismo (1922-1948)

    23.00

    Insieme alla radio e al cinema, la stampa fu un importante strumento di propaganda del regime fascista. Il giornalismo, secondo Mussolini, aveva una fondamentale funzione pedagogica e i giornalisti, durante il ventennio, furono gli “educatori della nazione”. Il libro illustra come i principali giornalisti italiani nati intorno al 1890, entrati nella professione prima dell’avvento del fascismo, e quelli della generazione del 1910, che iniziarono la loro attività nei primi anni trenta, sostennero il fascismo e scrissero in favore del regime fino al giorno del suo crollo, il 25 luglio 1943. Dopo quella data la maggior parte dei giornalisti si distaccò dal fascismo attraverso un processo di autoassoluzione e di rimozione delle proprie colpe che permise loro a guerra finita di ritornare sulla scena giornalistica, ancora una volta da protagonisti.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 278

    Stampato nel 2012 da Carocci

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    Giorni di guerra. Russia e Ucraina, il mondo a pezzi

    15.00

    Toni Capuozzo

    Toni Capuozzo raccoglie in un libro tutte le sue riflessioni sul conflitto tra Ucraina e Russia. Un vero e proprio diario di guerra – suddiviso per giorni – fatto di appunti, pensieri pubblicati sui social, interventi televisivi. Un volume impreziosito da una lunga galleria di foto di grandi reporter italiani dal fronte: Fausto Biloslavo, Gabriele Micalizzi, Francesco Semprini, Vittorio Nicola Rangeloni. Ci sono sempre colpe da distribuire – scrive Capuozzo – “nessuno è completamente innocente, se non i civili. Sono scettico sul ruolo che l’Occidente sta giocando. Siamo pronti a combattere, ma fino all’ultimo ucraino. È in gioco la democrazia, è in gioco l’Occidente, si mettono tutti l’elmetto però, poi, marcano visita al momento di andarci per davvero… in guerra”.

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    Giovani aquile

    20.00

    Gianni Bianchi

    Le storie spesso dimenticate di molti pluridecorati aviatori apuani e lucchesi nella II guerra mondiale, da Lido Poli a Renzo Simoni, da Fortunato Federici a Osvaldo Bertolaccini, da Bruno Buselli a Giulio Cosi, da Aldo Marchetti a Ivo Luisi, da Renzo Mencaraglia a Pietro Cantucci, da Raul di Fiorino a Virginio Teucci. Numerose illustrazioni b/n e a colori.

    Brossura 16 x 23 cm. pag. 176 con diverse copie b/n

    Stampato nel 2008 da Sarasota

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    Giovani assi

    16.00

    Il libro ci regala una serie di storie riguardanti piloti italiani che hanno volato a partire dalla fine degli anni ’20 fino al termine della Seconda Guerra Mondiale. Storie vere, storie vissute in cielo a bordo dei diversi aerei (caccia, bombardieri, aerosiluranti), nel tentativo di contrastare la superiore aviazione inglese ed americana.

    Brossura 17 x 24 cm. pag. 136 con alcune foto b/n

    Stampato da Sarasota

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    Giovanna d’Arco – Una biografia

    35.00

    La fanciulla inviata dal cielo per salvare il regno di Francia e scacciare gli invasori inglesi, l’eretica condannata a morte, il personaggio decisivo nella guerra dei Cent’anni, la donna che impugna le armi ribaltando i ruoli di genere: chi era Giovanna d’Arco? Colette Beaune ne ripercorre la vicenda in una biografia, che scardina preconcetti e interpretazioni rigide e interrogai suoi contemporanei per scoprire chi fosse veramente la Pulz ella più famosa della storia. Nata in un piccolo villaggio della Lorena da genitori contadini, Giovanna vive in un periodo di crisi profonda della Francia, divisa dalle lotte tra fazioni e provata dalla guerra contro gli invasori inglesi. Quando ha tredici anni le si manifestano voci divine che la convincono di essere la futura salvatrice del regno. Da quel momento la sua parabola diventa inarrestabile: incontra il Delfino, Carlo VII, e lo convince ad affidarle un esercito per rompere l’assedio inglese di Orléans ; poi si impegna in una serie di campagne militari che portano alla consacrazione di Carlo come legittimo sovrano. Giovanna diventa così un simbolo vivente, in cui convergono modelli riconosciuti – la profetessa, la vergine, la santa – insieme ad altri che mettono in crisi la società medievale: la fanciulla guerriera, la donna indipendente, che pretende di conoscere la volontà divina senza la mediazione della Chiesa.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 474

    Stampato nel 2019 da Il Saggiatore

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    Giovanni “Nani” Lucchini – Un pilota veneto della Regia Aeronautica

    28.00

    Giovanni Battista Lucchini è stato un eccellente pilota di aerei tra le due guerre, ma è quasi sconosciuto al di fuori dell’ambiente aeronautico. Fu componente della prima pattuglia acrobatica italiana a Campoformido, prese parte alla crociera del 1934 in Europa Occidentale con i Fiat Cr.30 e alla corsa Istres-Damasco-Parigi del 1937; colpito dalla contraerea inglese durante un’azione di bombardamento della base di Gibilterra nell’agosto del 1940 scomparve in mare con tutto l’equipaggio. Il volume del figlio Massimo ne ricostruisce la vita dalle origini della famiglia all’ultimo volo, sulla base di rigorosi documenti storici. In appendice una rassegna fotografica degli 80 tipi di aerei pilotati, le abilitazioni, i reparti di appartenenza e le onorificenze.

    Rilegato, 26,5 x 21,5 pag. 116 illustrato con circa 143 foto b/n e varie riproduzioni di documenti

    Stampato nel 2012 da Giorgio Apostolo

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    Giovanni Acuto – Un mercenario inglese nell’Italia del Trecento

    32.00

    William Caferro

    Nato in Inghilterra verso il 1320, John Hawkwood – noto in Italia come Giovanni Acuto – combatté per Pisa, Milano, il papa, Padova e infine Firenze, che gli tributò quella venerazione e quegli onori poi trasformatisi in mito nei secoli successivi. Ma come dimostra il volume, tale fama non fu che un’amplificazione propagandistica concepita in chiave patriottica dalla storiografia umanistica fiorentina. Fu capace, invece, di particolari cinismo e ferocia. E superò tutti i suoi colleghi nell’abilità a procurarsi denaro e ricchezze con ogni mezzo. La sua astuzia lo rese uno degli uomini più ricchi del tempo. La dimensione economica ebbe un ruolo di primissimo piano nella storia del mercenariato trecentesco e nel rapporto che esso intrattenne con le città-stato italiane. Le cui risorse vennero progressivamente impoverite dalle guerre molto più di quanto non si sia percepito fino ad oggi.

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    Giovanni Gentile – Al di là di destra e sinistra

    38.00

    Il volume, che ampia e sviluppa la tesi del dottorato di ricerca di Vito de Luca, analizza da un punto di vista filosofico il linguaggio politico di Giovanni Gentile, ricomprendendo l’esame dei resoconti dei suoi interventi oratori in qualità di assessore supplente e di consigliere comunale del municipio di Roma, nei primi anni Venti del secolo scorso. Un’attività, quella di amministratore cittadino, non solo poco nota nelle biografie che riguardano la vita del filosofo, ma del tutto inedita nel dettaglio, come è emerso dalla ricerca effettuata sui verbali dell’Archivio Storico Capitolino. E se da un punto di vista storico emerge un Gentile occupato nella quotidianità degli affari che incombono – seppure di una grande città, come è la Capitale italiana – dall’analisi del linguaggio, sia di quello utilizzato nella sua veste di filosofo, sia in quella di ministro e senatore del regno d’Italia, un approccio teoretico mostra come il pensiero di un liberale possa collocarsi al di là di ogni categoria politica di destra e sinistra, non solo sintetizzandole, ma superandole per indirizzarsi con decisione verso il culmine della civiltà occidentale, rappresentata dalla tecnica.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 464

    Stampato nel 2017 da Solfanelli

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    Giovanni Gentile – Un Italiano nelle intemperie

    14.00

    Questo libro raccoglie una antologia delle pagine gentiliane di filosofia politica più impegnate e calate negli avvenimenti che vanno dal 1925 fino all’assassinio del filosofo nel 1944: testi solitamente (e prudentemente) trascurati, ma che meglio testimoniano del modo e del tono con cui Giovanni Gentile partecipò alla storia culturale e politica di quegli anni, dimostrando la sua fibra d’Italiano disposto ad affrontare tutte le intemperie, in perfetta coerenza con il suo pensiero e la sua opzione politica. Chiude il libro una memorabile interpretazione del pensiero politico di Giovanni Gentile svolta da Armando Carlini nel 1955 e rimasta per oltre mezzo secolo nell’ombra di un ingiustificato oblio: testimonianza solenne al magistero di un Uomo che — con la gravitas di un saggio d’altri tempi — seppe camminare fiero ed eretto per tutta la vita, cadendo in piedi…

    Brossura, 14 x 20,5 cm. pag. 191

    Stampato nel 2014 da Solfanelli

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    Gioventù Fascista

    25.00

    Ernesto Zucconi

    Nel vasto panorama letterario che connotato il Ventennio, un posto non marginale compete a “Gioventù Fascista” rivista che vide la luce il 23 marzo 1931, dodicesimo anniversario di fondazione dei “Fasci di Combattimento”.

    Brossura, 21 x 25 cm. pag. 92 con numerose illustrazioni a colori e b&n

    Stampato nel 2022 da Novantico

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    Giovinezza in marcia – Le organizzazioni giovanili fasciste

    29.50

    Questo volume intende far rivivere, attraverso un vasto repertorio fotografico inedito, un’epoca irripetibile per la gioventù del nostro paese, facendo altresì comprendere come all’imponente sforzo organizzativo del regimesi si associasse un preciso progetto politico: realizzare il mito fascista dell'”uomo nuovo” per creare il perfetto cittadino dello stato totalitario. Un libro, dunque, che non è soltanto un itinerario per immagini nella vita quotidiana delle organizzazioni giovanili del regime, ma anche una documentata ricerca su una parte significativa dell’ideologia, dei miti e della cultura del fascismo.

    Rilegato, 19,5 x 25,5 cm. pag 176 interamente illustrato con foto b/n

    Stampato nel 2004 da Editoriale Nuova

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    Giovinezza N. 2 – Foglio del Gruppo Giovanile Sez. Prati del MSI

    50.00

    Rarissimo ciclostilato (n. 2) del foglio interno del Gruppo Giovanile romano – Sezione “Prati” del Movimento Sociale Italiano.

    Brossura, 22 x 32 cm. pag. 10

    Condizioni del documento: Discrete condizioni.

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    Giovinezza tradita

    15.00

    La libertà può essere considerata una forma di disciplina. Perché, se davvero ognuno di noi è espressione della propria volontà, allora si è liberi fino al momento in cui non veniamo assoggettati alla necessità. Insomma, è con l’esperienza che comprendiamo gli spazi agibili e fruibili del concetto di libertà. “Giovinezza tradita” è anche questo. E a comporre il romanzo, innanzitutto c’è un’epoca. Siamo a cavallo tra il 1922 e il 1923, all’indomani della Marcia su Roma. Momento storico molto particolare, denso di sconvolgimenti e travolgimenti sociali. Un’epoca che nell’immaginario collettivo è caratterizzata dalla lotta di classe che viene smorzata a suon di manganelli. Alessandro Russo non fa sconti a nessuno, e la vicenda che racconta in questo romanzo – che poi è una storia vera – denuncia proprio un certo ambiente, un certo modus vivendi per meglio dire.

    Brossura, 15 x 21 cm. pag. 166

    Stampato nel 2016 da Herald

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    Giovinezza. Quindicinale del Gruppo Giovanile Romano F. Gianfranceschi

    55.00

    Rarissimo ciclostilato: “Giovinezza”, quindicinale interno del Gruppo Giovanile Romano (Sezione “Prati”, diretto da Fausto Gianfranceschi, nell’ambito della Federazione romana del Movimento Sociale Italiano

    Brossura, 22 x 33 cm. pag. 16

    Condizioni del documento: discrete condizioni. Alcune piccole mancanze

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    Giovinezze. Quelli furono gli anni. Diario di un giovane non conforme nella Chieti degli anni Settanta

    15.00

    Marcello Michetti

    Ripercorrendo gli anni Settanta nella piccola ma effervescente realtà teatina, un giovane di destra (ri)costruisce  una delicata quanto complessa pagina di storia. Le vicende politiche e personali dell’io narrante sono pressoché intrecciate, quasi inscindibili, sebbene il privato paia talvolta essere d’ostacolo al politico e viceversa. Non è però soltanto la Storia o la cronistoria diaristica di un nostalgico della (sua) giovinezza. Alla militanza attivistica e alla formazione culturale si affiancano le microstorie di altri giovani, vicini e lontani, amici e non, che con la loro propria unicità e originalità, con la voglia di innamorarsi e di realizzare i propri sogni, guardano al futuro. Ciò che dunque ne viene fuori è il ritratto di una generazione, ardita nel combattere per le proprie idee e che è pronta a sacrificare tutto quanto pur di conquistarsi finalmente uno spazio d’identità. «Quelli furono gli anni: belli e insieme crudeli delle gioventù armate di sogni e di odio. Mentre la “massa dei più” albergava in ogni dove, alcuni giovani si erano rifugiati in un lembo d’Italia chiamato “Fronte della Gioventù”. Un luogo in cui una generazione di ragazzi aveva scelto di vivere la propria libertà di pensare e immaginare un domani. Quel luogo lo scelsi anch’io. Da lì partii per qualche tempo per poi tornarvi: era la mia Itaca.»

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    Giugno 1940 – La battaglia delle Alpi

    Il prezzo originale era: €29.00.Il prezzo attuale è: €18.85.

    Pierluigi Romeo Di Colloredo Mels           Prezzo di listino  29.00 (sconto 35%)

    La battaglia sulle Alpi Occidentali fu il primo importante scontro sostenuto dall’Italia nella Seconda Guerra Mondiale. Il Regio Esercito schierava sulle Alpi occidentali, dalla Svizzera al mare, dal Monte Bianco alla riviera ligure, due Armate: la 4a a nord e la 1a a sud; a queste si contrapponeva – da parte francese – l’Armée des Alpes, asserragliata nella cosiddetta Maginot delle Alpi. Un argomento solitamente tralasciato o scientemente alterato, per sottolinearne solamente le carenze mostrate dal Regio Esercito, che non furono certo poche. Si trattò di una dura guerra di montagna, in territorio difficilissimo, con le più alte montagne d’Europa, e scarso di vie di comunicazione, una guerra da combattere contro tre nemici: le agguerrite truppe francesi da montagna, formate da uomini dei luoghi stessi che conoscevano il terreno palmo a palmo, le fortificazioni della Piccola Maginot e il clima – l’inverno alpino – che ancora, a giugno, non aveva cessato di imperversare. Ad ottant’anni dai fatti si è esaminato in modo completo il breve conflitto italo-francese, senza concessioni a retorica di nessun segno, cercando di vedere anche oltre le edulcorate ricostruzioni francesi tese ad inventarsi una vittoria mai ottenuta contro gli italiani, a cominciare dalla leggenda del coup de poignard italiano.

    Brossura, 17,5 x 25,5 cm. pag. 202 illustrato con numerose foto b/n

    Stampato nel 2020 da Soldiershop

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    Giuliano – L’imperatore filosofo e sacerdote che tentò la restaurazione del paganesimo

    25.00

    Avversario di Costantino, cercò di cancellare le politiche dello zio abolendo il Cristianesimo e tentando una riforma radicale dell’Impero. È al breve regno dell’imperatore Giuliano, al suo tentativo di restaurazione del paganesimo che si deve la caratterizzazione del IV secolo come un’età di conflitto religioso. In realtà è opportuno restituire a questa figura di sovrano tutto il suo spessore, a cominciare da una chiara volontà di riformare alcuni aspetti di criticità della realtà imperiale tardo-antica, come la fiscalità e l’autonomia cittadina. Giuliano avversò decisamente la figura di Costantino, ma non solo per la sua conversione al cristianesimo. Egli ne contestò infatti il modo in cui resse l’Impero nella sua globalità al punto da rendere ammissibile sostenere (Santo Mazzarino) che la storia del IV secolo può essere interpretata alla luce di queste due figure “epocali”. In realtà il progetto di governo di Giuliano era ambizioso e di ampio respiro, e ne giustifica la riscoperta, soprattutto in età umanistica e illuministica, che ha esiti significativi che giungono sino ai nostri giorni.

    Brossura, 16 x 23 cm. pag. 374 con alcune mappe

    Stampato nel 2018 da Salerno

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    Giulio Cesare

    6.90

    Giulio Cesare è una figura chiave della storia di Roma: la sua vicenda mise fine alla Repubblica, la sua violenta scomparsa aprì la via al principato. In ogni caso il suo passaggio travolse e modificò profondamente le strutture politiche, sociali e culturali dell’antica Roma. In questo agile profilo Fraschetti, autore del fortunato “Augusto”, ripercorre la vita e le imprese dell’ultimo grande condottiero della Roma repubblicana.

    Brossura 14 x 21 cm. pag. 156

    Stampato nel 2005 da Laterza

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    Giulio Cesare

    16.00

    La più famosa campagna militare di Cesare, tra i più grandi generali della storia, ebbe come scopo la conquista della Gallia. Per lui questa fu più di un passo in avanti verso la conquista del potere: l’audacia dell’impresa gli permise di tentare la scalata verso l’assoluta leadership politica a Roma. Questo studio cerca di spiegare l’inarrestabile successo di Cesare sui campi di battaglia.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 110 illustrato con foto a colori e b/n

    Stampato nel 2016 da Goriziana

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    Giulio Savorgnan – Il gentiluomo del Rinascimento e le fortezze della Serenissima

    16.50

    Il “gran capitano” della Serenissima ha costruito, comandato e combattuto nel Cinquecento lasciando grandi capolavori dell’architettura militare europea – mura, bastioni, baluardi, fortezze – da Bergamo a Peschiera, dalla Dalmazia a Cipro, da Venezia a Palmanova. Gentiluomo rinascimentale, appassionato di tecnologia, al centro di una fitta rete di rapporti con intellettuali e uomini di scienza quali Bembo, Tartaglia, Pigafetta, Giulio percorre in lungo e in largo i domini della Repubblica curando al tempo stesso gli interessi del potente casato Savorgnan del Monte. Il racconto della sua vita restituisce la complessità di un intero secolo veneziano. Prefazione di Alessandro Barbero e postfazione di Angelo Floramo.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 111 con un inserto di 16 pagine con foto illustrazioni e mappe

    Stampato nel 2018 da Gaspari

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    Giuristi e stato corporativo

    15.00

    Antonio Esposito

    L’obiettivo che si pone questo libro si concentra su un singolo aspetto del fascismo, forse quello più importante, quello predominante: ricostruire storicamente la nascita e l’evoluzione del sistema corporativo, dedicando un’attenzione speciale alla posizione della Carta del Lavoro quale centro di questo sistema politico e ideologico.

    Brossura, 13,3 x 21,4 cm. pag. 164

    Stampato nel 2017 da Novantico

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    Giuseppe Bottai

    6.00

    In un’epoca segnata dalla depravazione della politica moderna e dalla inarrestabile baldoria degli usurai, la riforma corporativa dello Stato, elaborata nella Normale di Pisa, offre un termine di paragone utile agli studiosi seriamente impegnati nella ricerca di una via d’uscita dall’angoscioso/soffocante tunnel mondialista. Di qui la proposta di riabilitare il pensiero di Giuseppe Bottai, il politologo, che aveva svelato le ragioni del primato del cattolicesimo nell’esperienza fascista. Negli anni Cinquanta, Bottai avrebbe potuto dare un senso al partito post-fascista, sottraendolo alla solitudine sognante un’anacronistica alternativa di sistema, prima di adeguarlo al compito di riformare la democrazia liberale.

    Brossura, 12,5 x 18 cm. pag. 53

    Stampato nel 2014 da Solfanelli

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    Giuseppe Bottai e la Germania nazista – I rapporti italo-tedeschi e la politica culturale fascista

    22.00

    Il libro ricostruisce le posizioni di Bottai e dell’ambiente intellettuale a lui legato di fronte al nazionalsocialismo e al Terzo Reich nel ventennio intercorso tra la fondazione della rivista “Critica fascista” e il crollo del governo mussoliniano. Soprattutto dopo l’avvento di Hitler al potere, Bottai seguì con grande attenzione l’evoluzione dei rapporti italo-tedeschi e, una volta costituito l’Asse Roma-Berlino, non fece mancare il suo consenso alla svolta filogermanica del fascismo italiano, adoperandosi con grande impegno per rafforzare l’intesa politico-culturale tra le potenze alleate. Fu spinto solo da opportunismo o si piegò alla ragion di Stato? Per intendere le motivazioni dell’allineamento bottaiano alla politica filotedesca di Mussolini occorre approfondire l’impatto dell’esperienza nazionalsocialista sulla cerchia intellettuale che si raccoglieva attorno al gerarca, nella quale si sviluppò una riflessione intensa e articolata sulla Germania tra le due guerre, che non è lecito trascurare se si vogliono comprendere i rapporti – mutevoli e complessi – tra il fascismo italiano e il nazionalsocialismo tedesco.

    Brossura, 15 x 22 cm. pag. 200

    Stampato nel 2019 da Carocci

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    Giuseppe Ignazio Bertola (1676-1755) – Il disegno e la lingua dell’architettura militare

    32.00

    Ricca di zone d’ombra per la scarsa attenzione critica sinora dedicatagli, l’opera del più importante ingegnere e architetto militare, e non solo, del Settecento sabaudo, Giuseppe Ignazio Bertola, attendeva ancora un recupero storico complessivo. Bertola è infatti tra altro autore della cittadella di Alessandria, della piazza da guerra di Fenestrelle, di forticazioni alla Brunetta, Verrua, Demonte, Exilles, di ponti nella Savoia. Inoltre, del palazzo dei cistercensi della Consolata d’Asti realizzato nella contrada di Dora Grossa a Torino, nonché, a Cuneo, della ranata interazione icnograca di ovali a connotare la chiesa di Santa Croce.

    Brossura, 17 x 24 cm. pag. 353 con oltre 40 tra illustrazioni e disegni b/n

    Stampato nel 2015 da Pontecorboli Editore

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